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Autore: lapoetastra    02/10/2016    0 recensioni
Storia di una foglia morente all'approssimarsi dell'autunno.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In autunno, ho visto cadere una foglia.
Si è staccata dolcemente dal ramo che le ha dato la vita come un uccellino che abbandona il proprio nido per scoprire il mondo, e si è lasciata trascinare dal vento settembrino nel suo ultimo, vorticoso viaggio.
Ha volteggiato e volteggiato, troppo testarda per lasciarsi andare tra le braccia di madre Natura, che le avrebbero donato il riposo eterno.
Ma nulla dura per sempre, è la regola.
Ed alla fine, la ribelle foglia ha dovuto accettare il suo destino.
La brezza che l'accarezzava, come udendo un tacito comando, ha improvvisamente smesso di soffiare sulla sua superficie rugosa, e la piccola, rossa foglia si è lentamente deposta al suolo, rimanendo ivi immobile, non più nutrita dalla forza vitale dell'albero, testimone silenzioso della sua scomparsa.
Ma la foglia, cadendo a terra, si è posata su una formichina ferita e stanca, che si era sdraiata priva di forze attendendo l'ora del decesso, sempre più prossima, esposta come era alle intemperie crudeli ed ai famelici animali del sottobosco.
Ma la foglia, coprendola con il suo peso delicato e fluttuante, l'ha nascosta dagli occhi voraci di belve predatorie, e l'ha riparata come un mantello dalla pioggia scrosciante mandata da Zeus.
E la formichina si è ripresa, piano a piano.
Le ferite sono guarite, la stanchezza sostituita da nuova dirompente energia.
La formichina è tornata a vivere, grazie alla foglia spirata.
Con la morte arriva la rinascita.


   
 
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