Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: little_budina    03/10/2016    0 recensioni
avrebbe...ma le parole rotolarono sulla lingua e si frantumarono per terra. Le mani tremavano, e gli occhi saltavano da un oggetto ad un altro.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eren Jaeger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avrebbe voluto parlargli, dirgli che non se ne fotteva un cazzo. Che non gli importava se la gente avesse parlato di loro, se li avesse giudicati. Gli avrebbe detto detto che lo amava e che se ne sbatteva di tutto.

Avrebbe…ma le parole rotolarono sulla lingua e si frantumarono a terra. Le mani tremavano, mentre gli occhi saltavano da un oggetto a un altro. 

 

Pioveva, ed Eren non riusciva bene a distinguere i contorni dei palazzi che sembravano quasi inglobare quel piccolo vicolo. Com’erano finiti li? Non lo ricordava e non gli importava sinceramente. Avrebbe voluto semplicemente riuscire a dire qualcosa all’uomo che aveva davanti, eppure sentiva le parole cadergli letteralmente dalla bocca. 

 

Vide l’espressione di Levi, impassibile come sempre, quasi irritata. E allora sentì le lacrime rotolargli sulle guance scure, portandosi via tutto lo sporco che aveva in corpo, tutte le cattiverie che la gente gli aveva detto in tutti quegli anni. Erano lacrime che stavano pulendo tutto, i suoi ricordi, il ricordo della persona che aveva davanti. Il suo sapore, i suoi occhi grigi, la sua pelle diafana: si stava cancellando tutto. Perché tanto lui sapeva già quello che sarebbe accaduto…

 

Si portò una mano ai capelli. Gli ricadevano sugli occhi, raccolti in tante piccole ciocche scure, bagnate dalla pioggia che cadeva sempre più prepotentemente. Anche Levi era bagnato, ma a lui stava bene l’acqua che che scorreva sul cappotto beige e sui capelli. 

Sembrava quasi che non si fosse accorto che Eren piangeva. O forse non voleva accorgersene. Forse era più facile così, pensò Eren,

 

Forse era più facile lasciarsi senza salutarsi, senza un ultimo bacio o un’ultima carezza. Forse era più facile lasciarsi solo con l lacrime, che avrebbero cancellato tutto ciò che erano stati.

 

Quando lo vide voltarsi e andasse con passo leggero, quasi stesse aleggiando con le gocce di pioggia, Eren cadde in ginocchio. 

E si fece tutto nero.

Non poteva abbandonarlo così, non poteva. 

 

Eppure, con il suo enorme cappotto beige, i suoi  capelli corvini e la sua statura minuta se ne era andato via per sempre. 

E la mattina non avrebbe più potuto sentire la sua voce assonnata, o arrabbiata quando lo zucchero cadeva sul tavolo. Non l’avrebbe più visto mente si pettinava i capelli scuri o mentre arrossiva per un bacio datogli all’improvviso. 

 

Non c’era più nulla ora, solo il buio e il nero dei suoi occhi.

Salve. Questa è la mia prima fanfic in assoluto, per cui siate clementi con me please. Qualunque commento è ben accetto, positivo, negativo...quello che volete insomma. Adios amigos!
   
 
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