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Autore: Athena27    04/10/2016    1 recensioni
Julia Morgenstern non è una ragazza comune. Lei vive la sua vita da 18enne di New York, ma nasconde un incredibile segreto legato al suo passato. Ma presto il passato verrà a cercarla e niente gli impedirà di sconvolgerle nuovamente la vita, anche grazie alla costante presenza di James Lancaster, nemico di Julia sin da quando erano bambini, stronzo patentato e bello oltre l'immaginazione.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quando la vita ti crolla addosso in un momento? Avete presente quando tutto va per il meglio, ma uno stronzo con i capelli biondo platino fa la sua entrata in slow-motion nella tua vita, rovinandola? No?! Beh, io si, perfettamente.


“Merda” imprecai sbattendo l’anta del mio armadietto


“Cosa succede Julia?” mi chiese Megan, distogliendo per la prima volta gli occhi da lui


“Nulla” mentii “Ora però devo andare” dissi dandole un bacio sulla guancia e poi avviandomi dalla parte opposta del ragazzo in questione. Lei mi prese un braccio fermandomi.


“Dove vai? La classe è dall’altra parte” mi avvisò lei


“Si lo so. Devo fare una cosa prima” la rassicurai sorridendo


“Cosa devi fare Julia?” chiese lei seria


“Niente di importante. Tranquilla arriverò in orario”


“Va bene a dopo” sorrise salutandomi, mentre io ricambia il saluto con un sorriso triste.
‘ odio mentirti Megan, addio amica mia’


Velocemente mi avviai verso la fine del corridoio. Non mi voltai nemmeno una volta per controllare se lui mi stesse seguendo, poiché ne ero sicura. Non appena arrivai alla fine del corridoio, svoltai a destra e iniziai a correre. Corsi, corsi, corsi al massimo della velocità. Raggiunsi le scale e salii, salii fino ad arrivare sul tetto e lì aspettai. Aspettai che arrivassero. Aspettai che il mio passato mi raggiungesse. Ed esso arrivò, perfettamente in orario


Cinque persone vestite rigorosamente d nero fecero il suo ingresso sul tetto. Non riuscii a capire se fossi io ad immaginare la loro andatura slow-motion o semplicemente fossero loro a camminare così lentamente. Si misero schierati di fronte alla mia persona ed io incrociai le braccia, aspettando e osservando.

Li osservai a lungo, uno ad uno. Li conoscevo tutti tranne uno.


C’era una ragazza dai capelli rossi e lisci, occhi verdi e mooolte lentiggini.

Un ragazzo alto, moro e con gli occhi scuri e profondi.

Un altro ragazzo con i capelli castano chiaro e gli occhi castani.

Il ragazzo che non conoscevo: alto, magro, capelli ricci castano scuro e gli occhi azzurri.

Poi c’era Lui, alto, con un fisico invidiabile, capelli biondo platino e ammalianti occhi azzurro cielo.


Dato che nessuno parlava, lo feci io. Non era da me restare in silenzio troppo a lungo, soprattutto in una situazione come questa.


“Lauren! Ciao!” esclamai falsamente sorridente, salutando la ragazza dai capelli rossi. Lei però ricambiò il saluto con uno sbuffo, incrociando le braccia e iniziando a battere per terra molte volte il piede destro. Alzai un sopracciglio offesa e continuai imperterrita nel mio discorso.


“David, ti trovo bene” dissi salutando il ragazzo dagli occhi scuri e profondi. Lui fece un sorriso, molto piccolo


“Ah Will, come va la gamba? Sai, l’ultima volta l’avevo resa inutilizzabile…” dissi rivolgendomi al ragazzo dai capelli castani, alludendo al nostro ultimo e parecchio violento incontro


“Molto meglio, grazie” dissi lui a denti stretti. Io gli feci l’occhiolino


“Tu devi essere il loro nuovo cagnolino… potrei sapere il tuo nome?” chiesi rivolgendomi al ragazzo che non conoscevo


“Christopher” rispose lui in un sussurro


“Sono felice di conoscerti come persona, un po’ meno come servetto dello stronzo” dissi con un sorrisino. In fondo quel ragazzo tanto magro mi faceva un po’ pena, non sapeva in che guaio si stava cacciando…

Spostai lo sguardo sulla quinta e ultima persona.


“A proposito stronzo, è da un po’ che non ci si vede. Le ragazze come stanno? Sanno ognuna delle altro oppure no?” chiesi ironica. Sapevo perfettamente che la risposta era si, dato che ero stata io ad essere così gentile da avvisarle.


Lui fece una smorfia “Sai benissimo la risposta, sangue sporco”


“Come scusa?” chiesi confusa. Non avevo proprio idea del perché mi avesse chiamata in quel modo. Premetto che io e lo stronzo non avevamo un rapporto proprio sano ed educato, infatti non perdevamo occasione per insultarci o punzecchiarci con scherzi di ogni genere quando vivevo ancora tra il mio popolo, ma questo insulto non lo avevo proprio capito, non aveva nulla a che fare con me.


“Non importa” rispose con un ghigno poco rassicurante in faccia “L’importante è che adesso Ruby ha ordinato di riportarti ad Aren”

Sussultai. Aren. Era da molto tempo che non sentivo nominare la mia città natale. Aren, la città tra nuvole.


“Beh, ragazzi…e ragazza, credo proprio che dovrò deludervi nuovamente, perché come a New Orleans non ho alcuna intenzione di ritornare in quel posto, soprattutto con voi. Ah e potete dire a quell’idiota di Ruby che non mi interessa se lei sguinzaglierà tutte le legioni della città celeste, io combatterò, vincerò o morirò vincendo. Non esistono altre opzioni” dissi convinta


“Ne sei proprio sicura?” chiese ironica Lauren


“Si” dissi indietreggiando verso il bordo del tetto


“Così preferisci cadere” disse David.

Sorrisi annuendo. Salii sul bordo del tetto in piedi.


“Non salterà” disse lo stronzo


“Ne sei così sicuro signor James Lancaster?” chiesi.
I suoi occhi brillarono.


“Al 100% signorina Julia Arya Morgenstern” ribattè lui. Sussultai. Non pensavo si ricordasse il mio nome completo.


“Addio ragazzi, spero di non rivedervi mai più” dissi rivolgendomi agli altri


“Stai recitando. Sei troppo codarda per saltare” disse con un certo nervosismo il biondino


“Pronto a scommettere, stronzo?” domandai


“Sempre, rompiscatole” rispose lui convinto


“Allora preparati a perdere” dissi con semplicità e con un sorriso di scherno sul volto.

Mi portai due dita alla fronte e feci il saluto dei militari ed aprii le braccia ad angelo tenendo lo sguardo fisso sullo stronzo. Lo vidi sbiancare e l’ultima cosa che gli sentii dire fu “Cazzo!” poi mi buttai all’indietro dal bordo del palazzo.



 JULIA MORGENSTERN 


  JAMES LANCASTER
 
 
 MEGAN ANDERSON



 LAUREN
                                                                                                                                                 
 


DAVID                                      


 CHRISTOPHER
                                                                                                                                                             



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