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Autore: TheIrishKiss    05/10/2016    0 recensioni
Chi decide se una cosa è giusta o sbagliata?
Ogni scelta porta delle conseguenze, ma chi può dire a priori se esse saranno buone oppure porteranno alla catastrofe?
Chi può dire se si sta davvero seguendo la strada giusta oppure si sta per finire dritti dritti sul fondo di un precipizio?
E poi, una volta presa questa consapevolezza, chi ci obbliga ad andare per il bene?
Il senso comune? Quello che pensa la gente? O quella famosa coscienza?
Siamo davvero destinati a seguire la massa come tante piccole pecore messe in fila indiana, che se per sbaglio tentano di cambiare rotta si ritrovano di fronte un cane rabbioso che le riporta subito in riga?
È questo il nostro unico destino?
Ma se fosse davvero così allora perché c'è gente che nonostante tutto decide di sbagliare, di buttarsi a capofitto nell'ignoto, di giocare con il fuoco con il rischio di ustionarsi la pelle?
No, non è così.
La verità è che alla fine
è d ognuno di noi che spetta la scelta finale.
Siamo noi a scegliere. Siamo a noi a decidere.
Noi e nessun altro.
Ora Viola lo sa, ora se ne rende conto.
In qualche modo aveva ragione lui.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Viola, mi sa che c'è qualcuno per te...-.

Alza gli occhi dalla cassa dove ha appena finito di ritirare i soldi di un acquisto e vede Michela sorriderle e fare un gesto con il capo verso la vetrina, tornando poi a mostrare il vestito alla cliente che sta servendo.

Confusa, lancia un occhiata verso la direzione che lei le ha indicato e quando lo vede non può trattenersi dal sorridere.

Lo guarda per un attimo attraverso il vetro della vetrina poi si volta di nuovo verso Michela.

- Michi, non è che io potrei..-.

- E me lo chiedi pure?!! -.

Scoppia a ridere.

- Prenditi pure la pausa pranzo libera, ci vediamo dopo -.

- Grazie! -.

Le sorride un'ultima volta poi afferra la sua borsa e si affretta ad uscire.

- Ehi! - esclama appena mette piede fuori dalla porta a vetri.

- Ehi - la saluta Manuel, sorridendo.

- Cosa ci fai qui?? -.

- Sono venuto a prenderti per mangiare qualcosa insieme. Perché? Non dovevo?

- No, anzi, figurati! Hai fatto bene..-.

Viola sorride e si avvicina per dargli un bacio.

Rimangono abbracciati per qualche istante prima di staccarsi e iniziare a camminare.

Lui le cinge con un braccio le spalle, come fa sempre, stringendola a sé.

- Che fine hai fatto ieri sera? - gli chiede lei, voltandosi leggermente a guardarlo - Ti ho chiamato e mandato un messaggio ma tu non mi hai più risposto..-.

Non è arrabbiata, né offesa, solo un po' stranita.

Non può dire di non esserci rimasta male quando, dopo essersi risvegliata qualche ora dopo sul divano non aveva ancora ricevuto neanche un suo messaggio, e niente neanche quella mattina quando si era svegliata per andare al lavoro.

- Oh, si, scusa. Ero fuori con Loris. Abbiamo fatto un po' tardi e stamattina tra una cosa e l'altra mi sono dimenticato di scriverti -.

Lei annuisce senza dire nulla e abbassa lo sguardo, continuando a camminare.

- Ehi! Non ti sarai mica offesa vero? -.

- No, figurati - chiarisce lei - È solo che mi sono un po' preoccupata..-.

È la prima volta da quando si conoscono che lascia in qualche modo intendere che di lui le importa qualcosa e infatti appena lo dice abbassa lo sguardo, come rendendosi conto di essersi sbilanciata troppo.

Manuel rimane in silenzio per qualche istante, anche lui considerando quello che ha appena detto, poi si volta a guardarla.

- Scusami.. non succederà più..-.

Avvicina il suo volto al suo per darle un bacio sulla guancia e lei sorride tra sé, tornando a concentrarsi sulla strada.

- Dovresti farmelo conoscere prima o poi questo Loris..- dice, riprendendo il discorso - Almeno potrò avere la prova che esiste davvero..-.

- Oh, esiste, esiste! Eccome che esiste! - dice lui, trattenendo una risata - Però certo, presto te lo farò conoscere... anzi!! Guarda che combinazione!! Eccolo lì!! Loris!! -.

Un ragazzo è fermo di fronte alla vetrina di un negozio.

Tiene lo sguardo basso e fuma una sigaretta.

Da sotto la manica sinistra della maglietta spunta il segno scuro di un tatuaggio.

Sentendosi chiamare, alza distrattamente lo sguardo e quando incrocia il volto di Manuel, sorride lievemente, alzando solo un angolo della bocca.

Tornando a guardare per terra, butta il mozzicone e si appresta a fare qualche passo verso di loro.

- Ehi, bello -.

- Ciao, Lo! Stavo proprio parlando di te..-.

- Eh, quando parli del diavolo..-.

Manuel scoppia a ridere e solo dopo qualche istante sembra ricordarsi di Viola.

- Oh, bhè certo, a questo punto tanto vale presentarvi subito..- dice, lanciandole uno sguardo - Viola, lui è il famoso Loris, e, Loris, lei è la mia Viola..-.

Viola cerca di non fare troppo caso al modo in cui ha sottolineato quel “mia” e si sporge in avanti per stringergli la mano.

- Piacere di conoscerti..-.

- Piacere mio..-.

Mentre le loro mani si toccano in una veloce stretta, lei ha il tempo di studiarlo un attimo.

I capelli biondicci sono corti e spettinati.

Porta un orecchino ad anello all'orecchio destro e ha gli occhi incredibilmente chiari.

Viola non riesce a capire precisamente di che colore siano e lui non le da nemmeno il tempo di provare ad indovinarlo, tornando quasi subito a concentrarsi su Manuel.

- Allora, ti sei ripreso da ieri sera?! - esclama con un sorriso divertito dipinto sul volto.

- Non del tutto, amico! - risponde Manuel, ridacchiando - Mi sa che abbiamo un po' esagerato! Non oso immaginare cosa deve aver detto Francesca quando ti ha visto tornare a casa in quello stato! -.

- Oh, lei ci è abituata -.

- A proposito, dov'è quella santa donna? -.

Loris non fa nemmeno tempo a rispondere che una voce li raggiunge dalla porta a vetri del negozio.

- Manuel!! -.

Viola si volta verso quella direzione e incrocia il volto sorridente di una ragazza.

Ha i capelli biondi, corti e girati dietro le orecchie.

Una mano stringe il manico di una borsa di carta bianca.

Ha il viso giovane e pulito, senza il minimo segno di trucco.

Non ne ha bisogno. È già bellissima così.

Si affretta a raggiungerli, continuando a sorridere e si avvicina a Manuel per salutarlo con due baci sulle guance.

- Che bella sorpresa!! - esclama, staccandosi dal suo abbraccio e affiancando Loris.

È solo dopo aver mostrato a Manuel un altro dei suoi sorrisi che finalmente sembra accorgersi di Viola, che, quasi inspiegabilmente, si irrigidisce quando vede i suoi grandi occhi azzurri puntarsi su di lei.

- E tu devi essere Viola!! - esclama, sorridendole - Ciao, io sono Francesca!! Manuel ci ha parlato molto di te! -.

- Ah.. davvero? -.

- Si! Certo! - esclama - Sono felice di conoscerti -.

Viola sorride di rimando e abbassa lo sguardo come a non riuscire più a sopportare tutta la sua perfezione.

La conosce solo da qualche minuto, ma da quando è arrivata lei ha avuto l'immediata sensazione di sentirsi incredibilmente inferiore.

- Allora, cosa ci fate da queste parti? - chiede Manuel, interrompendo quel breve attimo di silenzio.

- Siamo venuti a fare un salto in questo negozio di bomboniere - risponde Francesca indicando la vetrina alle loro spalle - Era una cosa che avremmo dovuto fare insieme ma lo sai Loris come è fatto! Passa cinque secondi dentro un negozio del genere e subito gli manca l'aria! -.

- Lo sai che queste cose non fanno per me..- interviene lui come per scusarsi e voltandosi a guardare la sua fidanzata - L'unica cosa che mi importa è farti mia per sempre.. -.

Senza che lei abbia il tempo di fare nulla per fermarlo, lui le prende il viso tra le mani e la bacia sulla bocca, in un modo così tanto impudico che Viola ad un certo punto è costretta a distogliere lo sguardo.

Francesca mugugna sotto la sua presa ed è costretta ad usare tutta la sua forza per staccarlo da lei.

- Dai.. Loris..-.

Ha il volto arrossato e appena incrocia lo sguardo degli altri due non può fare a meno che scoppiare in una risatina imbarazzata.

- Ora dobbiamo proprio andare – aggiunge, prendendo la mano del fidanzato - È stato un piacere conoscerti Viola! Dobbiamo assolutamente uscire tutti e quattro insieme una sera di queste! -.

- Si.. certo..-.

- Bene! Allora ci organizziamo! A presto! Ciao, Manuel! -.

Lui li saluta velocemente e dopo averli visti sparire dietro un angolo, torna ad abbracciare Viola e insieme riprendono a camminare.

- Ecco, ora li conosci..- dice, leggermente divertito.

- Sono.. simpatici..- conviene lei.

- Si, sono i migliori amici che possa avere -.

Viola sorride tra sé tornando a guardare la strada.

- Ma.. sbaglio o stavano parlando di un matrimonio? - ipotizza.

- Eh, si! Mi sa che questo non te l'ho detto! Si sposeranno questa estate -.

- Ah.. così giovani?! -.

- Eh, già..- risponde lui - Pizza? -.

- Si.. certo..-.

Manuel le sorride ancora una volta e si slaccia da lei per entrare all'interno di una pizzeria. Viola aspetta solo qualche istante prima di seguirlo, con l'evidente sensazione che solo a lei la notizia sia sembrata assolutamente pazzesca.

   
 
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