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Autore: salamandergirl    06/10/2016    3 recensioni
Mi sono ispirata a una canzone di "Nitro" per scrivere questa Onee-Shot.
Una semplice Nalu, ambientata in un mondo senza magia.
tratto dalla storia:
"Mi sono sempre chiesto come sarebbe un mondo in bianco e nero.
Avete presente quel film … si quel film che ad un certo punto due fratelli, si ritrovano in un paese tutto è in bianco e nero e lentamente riescono a ricolorare il “mondo”.
Mi piacerebbe anche a me riuscire ad accendere i colori e immergermi nei suoi occhi castani, penso che gli occhi castani siano tremendamente belli anche se, per molti sono banali.
In un mondo in bianco e nero persino il marrone, un colore banale, piacerebbe a tutti.
Ma in quel caso tutti ti vorrebbero.
E purtroppo io, non sono disposto a condividerti."
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei un mondo in bianco e nero. 
 
Mi sono sempre chiesto come sarebbe un mondo in bianco e nero.
Avete presente quel film … si quel film che, ad un certo punto due fratelli si ritrovano in un paese dove tutto è in bianco e nero e, lentamente riescono a ricolorare il “mondo”.
Mi piacerebbe anche a me riuscire ad accendere i colori e immergermi nei suoi occhi castani, penso che gli occhi castani siano tremendamente belli anche se, per molti sono banali.
In un mondo in bianco e nero persino il marrone, un colore banale, piacerebbe a tutti.
Ma in quel caso tutti ti vorrebbero.
E purtroppo io, non sono disposto a condividerti.
Lentamente sento la melodia di una vecchia canzone targata anni ’80 espandersi intorno a me, apro gli occhi ritrovandomi di fronte un cielo terso di celeste coperto qua e  la da candide nuvole, che ricordano il manto delle pecore, il sole si nasconde dietro la coda di una di queste.
All’improvviso qualcuno chiude, un po’ troppo forte, la portiera della vettura sopra la quale io sono coricato facendomi tremare la spina dorsale.
Finalmente la mia piccola, la protagonista dei miei pensieri, si corica in parte a me e mi osserva sorridendo formando le sue tenere fossette.
-Ti sei svegliato Natsu.-
Dice per poi darmi un fugace bacio a stampo sulle labbra, e noto subito che si è messa un po’ di lucidalabbra, quello alla ciliegia che colora le labbra di un grazioso rosso non troppo volgare.
-Preferirei che questi incontri ravvicinati fossero più lunghi … -
La agguanto con un braccio al suo fianco e la posiziono sopra di me, sento il suo seno premere contro il mio petto mentre le braccia le rimangono lunghe sui fianchi , allargo le gambe per permettere di mettere le sue in mezzo.
-Natsu, potresti essere più gentile.-
Risponde acida, ma sorridendo mentre struscia il suo capo sotto il mio collo come fanno i felini.
Il sole smette di nascondersi, e in un esplosione di vita i suoi raggi si espandono, i capelli della mia piccola risplendono sotto questo gioco di luci diventando oro fuso e la pelle rosea viene abbracciata da il calore che quella stupida palla emana da secoli anzi, millenni.
Prendo tra le mie dita una ciocca e inizio a giocarci, sentendo lei che si bea di queste coccole, e penso a quanto questa donna, così bella e piena di vita, che tengo tra le braccia è talmente sicura di se, mi fa dubitare di essere all’altezza di lei.
Non mi sono mai sentito adatto a lei, sapesse quante volte le avrei detto addio ma, poi, noto che nel riflesso dei suoi occhi sembro perfetto, lei mi trova perfetto e mai nessuna mi ha guardato così.
Vorrei fotografarti con le palpebre ... rinascere ed innamorarmi mentre lei mi guarda piangere; penso che se un uomo per la mente ha certi pensieri è solo perché è fottutamente innamorato.
Cazzo se è vero.
Quanto amo questa donna? Come un angelo è venuto all’inferno e mi ha accettato così come sono, non ha mai tentato di cambiare nemmeno un capello in me.
Okay una cosa si, mi obbliga a fare la barba perché dice che quando la bacio con essa sembro un cactus.
-Lucy, tanto so che ti piace quando faccio così. -
Le dico per poi rubarle le labbra in un bacio,  lungo e lento.
La sua lingua mi bagna le mie labbra secche facendole reagire alla sua bocca calda e umida, sposto una mano sul suo fianco per poi accarezzarle il sodo culo.
E un ricordo mi balza in mente, quando vivevamo in quell’appartamento a Magnolia e, quando si svegliava accendeva la radio ballando nuda al ritmo di qualche musica che detestavo ma io trovavo magnifici quei momenti dove dopo per ore stavamo arrotolati tra le lenzuola ad amarci.
mi dispiace averla dovuta strapare via da quella vita per fare questo.
Lucy si fa scappare un gemito, e io lentamente mi stacco e la mia donna, oddio quanto amo dirlo, inizia a morsicarmi e a regalarmi dolci succhiotti su tutto il collo, cerco di trattenermi per non emettere alcun suono.
Anche se vorrei solo urlare il suo nome.
E’questo l’amore no?
Apro gli occhi, non mi ero nemmeno reso conto di averli chiusi, e vedo che mi sorride.
Cazzo se quel sorriso mi fa andare fuori di testa, la mia Lucy è un angelo, nel vero senso della parola.
Si sistema, mettendosi a cavalcioni su di me, mi sfila lentamente dalla tasca il pacchetto di sigarette e prendendone una l’accende e poi me la appoggia delicatamente tra le labbra.
-Dovremmo smettere di fumare, costano troppo i pacchetti da 20.-
Ridacchio togliendo la sigaretta dalla bocca e mi alzo baciandola.
-Noi respiriamo attraverso le sigarette, il fumo ci colora il respiro facendoci capire di essere vivi piccola. Poi … tra poco ci potremmo comprare stecche intere di sigarette.-
Le appoggio il pollice sulla sua bocca tracciando le rosse labbra e lei me lo morde lentamente.
-Sei sicuro di volerlo fare?-
Mi chiede passando le dita sul mio braccio destro, ripassando ogni singolo tatuaggio, una volta mi ha rivelato che nei miei tatuaggi lei vede delle storie ma, non penso che in questo turbine di odio e violenza che ho tatuato su tutto il mio arto troverà mai qualcosa, ma lei dice vedere di più di quello che c’è disegnato.
-Certo cucciola, sei tu quella che ha il compito più difficile.-
-Io farò tutto per te. Come tu hai fatto per me. -
Si alza e mi lascia rimirare le sue gambe tappezzate di disegni raffiguranti rose bianche  e costellazioni fino alle ginocchia, salta sul terreno ghiaioso e entra in macchina tirando fuori una pistola.
-Non so ancora come mai, Dio mi abbia donato te. -
Dico scendendo dal mio comodo giaciglio e salendo in macchina, mettendola in moto.
Sento il motore che fa le fusa, l’adrenalina in me che sale.
Dallo specchietto pende una croce argentata e agli angoli del parabrezza ci sono appiccicate delle foto mie e di Lucy, alcune così vecchie dove avevo i capelli lunghi e neri!
Mi tocco, senza pensare, la mia zazzera di capelli rosa pensando a quanto stavo male quando mi ero impuntato di assomigliare a una versione di “Bon Jovi” dai capelli neri.
-Beh per avere una compagna all’inferno.-
Sorride angelica.
Cazzo se la amo.
Come potrei vivere senza di lei?
Schiaccio con forza sull’acceleratore mentre mi metto gli occhiali da sole, velocemente iniziamo a correre per le stradine di campagna e sappiamo tutti e due che verso dove siamo diretti –Forse- non c’è ritorno, ma intanto stiamo così e ci divertiamo.
Lei che canta le canzoni che la radio trasmette e io che rimango incantato dalla sua voce.
Non ho paura di niente se ho lei accanto a me e persino la morte mi fa ridere.

 
   
 
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