Strawberry Kiss
«Tu
hai paura».
La fragola, che stava per addentare con goduriosa soddisfazione, quasi
le scivolò dalla presa di indice e pollice. Mal strinse le
dita sul frutto delicato, che si ammaccò appena, mentre
riportava lo sguardo sugli occhi nocciola di Ben che la fissavano con
curiosità e un accenno di divertimento.
«Io non ho paura di niente» gli rispose, altezzosa
e beffarda.
Con chi credeva di star parlando? Con una di quelle principessine che
frequentavano l’Auradon Prep? Lei non si faceva di certo
intimidire così facilmente e, soprattutto, nessuno mai si
mostrava tanto sfrontato – idiota – da sfidarla
senza pagarne un degno scotto.
La fragola finì sotto le sue fauci, che la sminuzzarono con
soddisfazione. Mal ne assaporò la dolcezza sulla lingua
– fortunatamente ne aveva scelta una matura al punto giusto
– con un mugugno di apprezzamento e avrebbe ripetuto quella
sublime esperienza fino a scoppiarne, se lo sguardo divertito del nuovo
Re di Auradon non l’avesse catturata nuovamente.
«Ah, sì» mormorò lui con poca
convinzione, soffiandole da sotto il naso il frutto che aveva puntando.
«Ehi!» protestò lei, gli occhi verdi
socchiusi in uno sguardo omicida.
Ben rise e avvicinò la fragola al suo viso, compiacendosi
della reazione che le suscitò: la ragazza si
irrigidì di imbarazzo, arrossì deliziosamente
sulle guance e sgranò gli occhi, ormai facile preda. Con la
polpa rossa sfiorò la sua bocca e il suo respiro spezzato
gli solleticò le dita, infine la premette contro in un
bacio, quel maledetto bacio che lei seguitava a negargli con tanta
disinvoltura.
Che fosse un incantesimo ben congegnato dal resto
dell’allegra brigata di cattivi? Giusto perché era
divertente vedere un principino spasimare per qualcosa che avrebbe
ottenuto molto facilmente – da altre, non da Mal. La sua
cattiva ragazza non aveva stravaganti richieste, né
capricci, né pareva necessitasse di altro se non di quegli
incontri, purtroppo sporadici a causa dei suoi nuovi impegni, al
laghetto e delle fragole ovviamente – se con
cioccolato… ancora meglio!
Ben dirottò la fragola non appena vide le labbra di lei
schiudercisi contro per inglobarla e, sotto il suo sguardo di malcelato
stupore, ne fece un sol boccone, gustandola con voluta lentezza e
mormorii.
Mal rimase esterrefatta: quella non era una semplice sfida, il caro neo
reuccio voleva la guerra!
«Questa me la paghi» lo minacciò,
melliflua.
Lui sogghignò sornione, affatto impaurito o preoccupato.
«Pensi non me ne sia accorto?»
«Che si nasconde un subdolo ladro dietro il tuo bel
faccino?» Mal rise sfrontata al suo sguardo indagatore e con
provocazione giocherellò con i frutti rimasti, toccandoli
piano con le dita per non rovinarli.
Ben stette al gioco, ridacchiando. «Mi hai
scoperto» replicò, divertito.
«Sei il figlio della Bestia! Da qualcuno avrai preso questo
tuo lato malvagio». Compiaciuta, gli sorrise in un modo che
lui trovava irresistibile. Poi, con un gesto fulmineo
afferrò una grossa fragola, mangiandola prima che lui si
azzardasse a fermarla.
«È per via del Bacio del Vero Amore?» le
chiese così a bruciapelo che Mal rischiò di
soffocarsi nel mandare giù il boccone.
Dopo qualche colpo di tosse per via del succo andato un po’
di traverso, lo guardò con interesse chiedendosi a cosa lui
stesse puntando.
«Cosa sai o ti hanno detto al riguardo?»
continuò a interrogarla.
Mal colse la serietà del tono e così distolse lo
sguardo con un sospiro, turbata. «Be’, il Bacio del
Vero Amore può sciogliere qualunque incantesimo o
maledizione. È la più potente magia»
recitò come se si trovasse nel bel mezzo di
un’interrogazione. «È imprevedibile e
incontrastabile. Una volta che si riceve il Bacio
è… bam! Finita», ridacchiò
nervosa.
Ben cercò i suoi occhi sfuggenti e le sorrise incoraggiante,
poggiando il palmo della mano sulla sua, chiusa in un pugno tremante.
«È questo che ti spaventa?»
Lei sbatté le palpebre, sorpresa: quando e come e dove aveva
imparato a leggerle così a fondo?
«No, certo che no» rispose con disinvoltura,
riprendendo subito il controllo delle proprie emozioni.
Il neo incoronato, tuttavia, continuava a tenerla in bilico, a
confonderla con quello sguardo dolce e quel sorriso leggero sulle
labbra, mai canzonatorio ma rassicurante.
«Un semplice bacio non può cancellare quello che
sei» proseguì con enfasi nel tentativo di
convincerla. «Solo la magia cattiva».
In risposta, gli occhi verdi di Mal sembrarono gridargli a gran voce:
“Io sono cattiva!”. Gli sfuggì uno
sbuffo divertito: dov’era finita la potente e temutissima
figlia di Malefica?
«Mi era parso di capire che avessi scelto il Bene,
perciò…»
«Sììì»
affermò la ragazza, strascicando la vocale.
«Assolutamente!». Annuì, più
convinta.
Ben si intenerì nel vederla così in
difficoltà: aveva toccato un tasto scoperto. «Non
ti trasformerai dall’oggi al domani in una principessa da
favola».
Mal roteò gli occhi con aria scocciata.
«Né io lo vorrei» continuò
lui e, vedendola ancora indecisa e contrariata, cercò di
spiegarsi meglio. «Pensavo avessi capito che non è
tutto bianco o tutto nero, non c’è solo il Bene o
solo il Male. Esistono buoni che nascondono un lato da subdoli
ladri» marcò la citazione con divertimento,
«e cattivi che si buttano in acqua per salvare gli amici,
anche se non sanno nuotare».
Mal sospirò di resa. «Ben, non ho bisogno della
lezioncina».
«Avevo detto che ti avrei insegnato» si
giustificò lui, accarezzandole una guancia con la mano
libera.
«Già» confermò lei
sovrappensiero e chiuse gli occhi serenamente, accettando e godendosi
quei tocchi leggeri.
Fu quella tranquillità in cui si era lasciata cadere a
spingerlo all’azione e piano incominciò ad
avvicinarsi a lei: percorse quei pochi centimetri che li separavano con
movimenti del busto e della testa appena percepibili per non
spaventarla troppo – certo, Mal non temeva nulla, ma
più si mostrava aggressiva, più lui sentiva
pressante l’istinto di proteggerla.
E quella consapevolezza lo fermò: Mal non scappava. Da
niente, soprattutto da ciò che le incuteva maggior timore.
Mancava poco, pochissimo, e lei non l’avrebbe fermato,
ma… Non voleva che accadesse, non così.
Si limitò quindi a pulirle con il pollice le labbra dagli
sbuffi di cioccolata, con cui si era sporcata durante la loro merenda,
e si trovò subito gli occhi perplessi di lei addosso.
«Va tutto bene. Non-» cercò di spiegare,
ma Mal sbuffò, gli gettò le braccia al collo e lo
zittì con un bacio – quel maledetto bacio.
«Sai di fragole» commentò poi,
allontanandosi con uno schiocco. «Ottimo», sorrise
soddisfatta.
Piacevolmente sorpreso, Ben rise. La sua cattiva ragazza aveva ragione:
mai azzardarsi a sfidarla.
«Anche tu» le sussurrò, prima di
baciarla come meritava.
Non so cosa mi abbia fatto Descendants, ma mi sono ritrovata di nuovo a scrivere di Mal e Ben. Amo Mal, amo Dove Cameron (“bam! Finita” è ispirato alla battuta di Maddie da Liv e Maddie, sitcom in cui Dove interpreta entrambe le protagoniste) e… niente xD Di certo non ho visto la foto del nuovo look del cast per il seguito, né che mi si è accesa una lampadina random per scrivere questa roba, né che le due cose non hanno il benché minimo nesso logico ma è andata così (giuro!).
Spero di non aver ecceduto con lo zucchero, né annoiato qualcuno ^^
Grazie per aver letto ♥
Calime