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Autore: MajoWriter    11/10/2016    1 recensioni
«Aaaahhhhh i sogni. Strane creature i sogni...»
«Creature, Maestro?»
«Certamente! I sogni sono delle creature magiche che si divertono a girovagare nella mente degli esseri umani quando questi sono completamente inermi»
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Aaaahhhhh i sogni. Strane creature i sogni...»

«Creature, Maestro?»

«Certamente! I sogni sono delle creature magiche che si divertono a girovagare nella mente degli esseri umani quando questi sono completamente inermi»

«Intendete dire quando dormono, Maestro?»

«Esattamente! Quando dormono o sono svenuti. È lì che il sogno si insinua nella mente dell'individuo e, connettendosi con il cervello, gli fa vivere una realtà diversa»

«Diversa, Maestro?»

«Sei per caso diventato sordo Morfeo?»

«Affatto, Maestro... mi chiedevo solamente: in che modo i sogni possono far vivere agli esseri umani una realtà diversa?»

«Beh, esistono molte tipologie diverse di sogni: c'è il sogno verosimile, che ripropone una realtà del tutto simile a quella dell'individuo, cambiandone solo pochi piccoli particolari. Per esempio, un individuo che vive in Italia, può ritrovarsi catapultato in India ed interagire con la gente del luogo, benché non conosca la lingua e non sia mai stato in quel Paese. Poi c'è il sogno fantastico: questo può avere un'ambientazione reale oppure fantastica e far vivere esperienze sovrannaturali al suo ospite. In questi sogni, l'ospite può volare, avere dei super poteri, teletrasportarsi e tante altre caratteristiche. Solitamente questi sono i sogni che vengono attirati dai bambini. Poi ci sono i sogni spaventosi... o gli incubi se preferiamo. Questi fanno leva sulle paure dell'individuo per catapultarlo in un'avventura spaventosa. Solitamente lo fanno per cercare di far svegliare l'individuo e ridere di lui alle sue spalle»

«Caspita, che crudeltà!»

«Crudeli? Oh no caro il mio piccolo ed inesperto assistente, gli incubi non sono crudeli. Semplicemente si divertono ai danni degli umani. Non sono pericolosi... almeno non troppo!»

«Volete dire che non ci sono sogni pericolosi, Maestro?»

«Non ho detto questo, Morfeo. Vedi piccolo... esiste una tipologia di sogni...»

«Una tipologia di sogni? Continuate, ve ne prego Maestro»

«Anziché parlartene, te lo mostrerò»

L'anziano individuo allungò una mano verso uno specchio d'acqua che sfiorò con un dito. L'acqua cominciò a creare delle onde concentriche, generando pian piano un'immagine.

«Chi è quella persona, Maestro?»

«Sssshhh, fai silenzio e guarda»

Nell'immagine si intravedeva un ragazzo: non era bello e nemmeno troppo alto, non era atletico e non aveva segni distintivi, a parte i suoi lunghi capelli castani ed il naso abbastanza pronunciato. Era insieme ad una ragazza bellissima, con i capelli lunghi e neri, poco più bassa di lui, con un paio di occhi scuri ed uno splendido sorriso in grado di incantare chiunque. I due giovani passeggiavano, mano nella mano, in riva al mare durante il tramonto. Parlavano, scherzavano, ridevano. Sembravano felici. Ogni tanto si fermavano per ammirare il tramonto, per poi proseguire nella loro camminata.

«Li vedi Morfeo? Senti nulla?»

«No Maestro... cosa dovrei sentire di preciso?»

«Sei ancora troppo piccolo... un giorno riuscirai anche tu a sentire la felicità e la gioia che scaturiscono questi sogni»

«Perché dovrei, Maestro?»

«Te lo dirò tra poco.... continua ad osservare»

I due ragazzi si fermarono. Si era fatta sera. Si distesero sulla sabbia a guardare le stelle. Ce n'erano veramente tante quella sera. La ragazza ne era estasiata e non riusciva a distogliere lo sguardo dal cielo. Il ragazzo, al contrario, non riusciva a distogliere lo sguardo da lei. Pensava che fosse la creatura più bella che avesse mai visto, e la gioia nei suoi occhi, mentre fissava le stelle, la rendevano ancora più bella. Quando la ragazza si accorse di essere osservata, chinò il capo dall'imbarazzo. Il ragazzo rise, si avvicinò e, con entrambe le mani, le alzò dolcemente la testa. I due si fissarono per qualche secondo e poi si baciarono. Un lungo, appassionato ed interminabile bacio.

«Ora è pronto!»

L'anziano individuo mosse nuovamente la mano, questa volta mimando il gesto di prendere qualcosa dall'acqua. C'era però effettivamente qualcosa nella sua mano, una specie di nube dai colori rosei e celestini.

«Cosa avete fatto Maestro?!»

«Ho catturato il suo sogno. Sai Morfeo, noi siamo degli dei incaricati di sorvegliare i sogni e gli incubi degli esseri umani. Possiamo fare ciò che vogliamo dei sogni e degli incubi, compreso il mangiarli!»

«Mangiarli? Noi mangiamo i sogni?»

«Non necessariamente... però sono buoni! Ogni sogno ha un proprio sapore ed una propria consistenza, dovresti provarne qualcuno prima o poi»

«E se non dovessero piacermi?»

«Impossibile. Tieni, prova ad assaggiare questo»

Il vecchietto diede un pezzo di nube al piccolo Morfeo che la mise in bocca. Subito le sue pupille si dilatarono ed il suo palato scoppiò in un tripudio di sapori.

«MA È... MA È.... MA È LA COSA PIU' BUONA CHE IO ABBIA MAI MANGIATO!» esclamò entusiasta il piccolo Morfeo. Anche il vecchietto mangiò la sua parte di sogno ed esclamò: «Accidenti, è più buono di quanto mi aspettassi!»

«Com'è possibile che esista una cosa così buona al mondo?! Ne voglio un altro po'! Presto Maestro, prendetene ancora!»

«Vedi Morfeo... non è così facile come sembra. Come ti ho detto, ogni sogno ha il suo sapore e la sua consistenza. Questo era particolarmente buono perché era un sogno d'Amore»

«Amore? Cos'è l'amore, Maestro?»

«È un sentimento che provano gli esseri umani nei confronti di altri esseri umani. Un qualcosa così forte e potente che gli permette di fare cose impensabili! Però è anche molto complicato ed ingestibile. Non basta volerlo, è un qualcosa che accade quasi per caso»

«Quindi la bontà dei sogni è data da questa cosa che si chiama amore? Più c'è amore e più i sogni sono buoni?»

«Ti sbagli, Morfeo»

«Mi sbaglio? Perché mai dite così, Maestro?»

«Più nella vita di un individuo non c'è amore e più un sogno d'amore è buono»

«Non credo di capire Maestro»

«Osserva»

L'anziano individuo sfiorò di nuovo lo specchio d'acqua. L'immagine ritraeva il ragazzo di prima, disteso sul suo letto, nel buio della sua stanza, con un braccio sopra la sua faccia.

«Perché... perché quel ragazzo sta piangendo?» chiese il piccolo assistente.

«Perché ha vissuto ciò che nella realtà non potrà mai vivere, ma che spera con tutto il cuore di poter vivere un giorno. Probabilmente la ragazza del sogno era una sua conoscente che ora non fa più parte della sua vita, o che comunque non ne vuole far parte. Oppure un amore non corrisposto che l'ha spinto ad allontanarsi da lei»

«Ma perché continua a soffrire se lei non c'è più?»

«Perché i sentimenti degli esseri umani sono strani... e l'amore è quello più strano di tutti. Il sogno di prima era così buono perché quello era amore puro e vero. Ci sono sogni di amori logorati e feriti che hanno un gusto a dir poco disgustoso»

«Capisco... Maestro, come facciamo con quel ragazzo? Lo lasciamo in quello stato?»

«Vedrai che gli passerà. Magari gli manderemo un altro sogno, questa volta fantastico, per scusarci»
   
 
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