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Autore: Sethmentecontorta    12/10/2016    2 recensioni
|Coming out day|AkixNatsumi+Rika&Touko(frienship)|Raccolta di due flashfic|802 parole totali|
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– Ho solo paura. – mormorò.
– Non devi averla, tuo padre ti ama. – la rassicurò, accarezzandole la testa, come una madre culla un bambino spaventato. – Sono certa che ti accetterà.
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– Perché siete tutti così cretini? Okay, ha i capelli piuttosto corti, porta sempre dei cappelli orribili e si veste da ragazzo - e male -, ma è etero.
– Se è così, perché non è lei a difendersi? – commentò qualche altro ragazzo, facendo notare alle tre che praticamente tutta la classe aveva spostato l’attenzione su di loro.
– Fidati, ti basta che sia Rika ad urlarti contro.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nelly/Natsumi, Silvia/Aki, Suzette/Rika, Victoria/Touko
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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SCREAM IT

Natsumi aveva sempre adorato suo padre, fin da bambina era cresciuta sempre intorno a lui. Ricordava di averlo avuto praticamente sempre al suo fianco, nonostante il suo lavoro gli prendesse parecchio tempo. Non avrebbe mai immaginato che gli avrebbe mai nascosto nulla, nella sua vita, eppure era quello che stava accadendo ormai da diversi anni.
– Natsumi, non devi dirglielo per forza, se non ti senti pronta, devi farlo solo se senti sia il momento giusto. – Aki passò le dita nei riccioli ramati che si sparpagliavano sul cuscino candido, intrecciandole tra di essi.
Lei spostò gli occhi dal soffitto sul suo viso, ammirando il suo sorriso incoraggiante, la guancia lievemente arrossata poggiata sul pugno, il fianco steso sul materasso che spariva sotto le lenzuola. Sentì un’ondata di calore e desiderio allargarsi nel suo stomaco e rotolò di slanciò su di lei, stringendola in un abbraccio ed affondando il naso nei suoi capelli. La sua ragazza, passato il primo attimo di sorpresa per una dimostrazione d’affetto tanto improvvisa, ricambiò la stretta, ridacchiando lievemente.
– Ho solo paura. – mormorò.
– Non devi averla, tuo padre ti ama. – la rassicurò, accarezzandole la testa, come una madre culla un bambino spaventato. – Sono certa che ti accetterà.
– Anche tua madre ti amava. – sibilò in risposta, con un tono di disprezzo.
– Non dire così, mia madre mi ama ancora, ha solo bisogno di tempo per metabolizzare la cosa.
– Non so come fai ad essere così ottimista, tu piccola dolce cosina. – sorrise, alzando il capo e stampandole un bacio sulla punta del naso ed uno sulle labbra. Anche solo sentire il suo corpo premuto sotto il suo, senza alcun indumento a dividerle, le stava facendo desiderando di farla sua nuovamente, nonostante avessero fatto l’amore da poco. Lo represse da qualche parte in fondo alla sua mente.
– Sei sempre tu, la Natsumi che ha sempre conosciuto, così come io sono la stessa Aki a cui mia madre faceva le trecce quando c’era una festa, tuo padre lo capirà. – la mano della Kino si posò sul suo viso, carezzandole la guancia con una tenerezza che mai nessun’altro aveva le aveva riservato. A lei, la tostissima ragazza che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
– Gli parlerò. – decise, dopo essersi goduta per alcuni istanti il tocco delle sue carezze, in silenzio. – Lui mi accetterà, ed è ora che lo sappia.
Si scambiarono un lungo bacio, lento e seducente, concedendo alle loro mani di scorrere lungo i rispettivi corpi.
– Se qualcuno mi avesse mai detto, quando eravamo ancora alla Raimon, che a vent’anni sarei finita a letto con te a preoccuparmi di come farlo sapere a mio padre, gli avrei riso in faccia per mezz’ora. – sorrise, rivolgendole uno sguardo innamorato.
– Ti amo, cretina. – ribatté Aki, tra le risate.
– Anch’io.
 
[458 words]
 
 
 
Rika, troneggiando da seduta sopra il banco della sua migliore amica come era, rivolse un’occhiata fredda alla ragazza che stava passando accanto a loro.
Come? – sibilò, percependo gli occhi grigio-azzurri di Touko spostarsi da lei alla compagna di classe, apprensivi e già consapevoli della sfuriata a cui avrebbero assistito di lì a poco.
– Zaizen ti stava dicendo di avere un appuntamento, questo venerdì, no? Voglio solo sapere com’è lei, dai, diccelo Zaizen. – esclamò quella tipa di cui la Urabe neppure ricordava il nome, guardando la sua amica con occhi carichi di curiosità.
– Perché siete tutti così cretini? Okay, ha i capelli piuttosto corti, porta sempre dei cappelli orribili e si veste da ragazzo - e male -, ma è etero.
– Se è così, perché non è lei a difendersi? – commentò qualche altro ragazzo, facendo notare alle tre che praticamente tutta la classe aveva spostato l’attenzione su di loro.
– Fidati, ti basta che sia Rika ad urlarti contro. – rispose la diretta interessata, sistemandosi i capelli scarlatti dietro un orecchio. – Non mi importa cosa pensate di me, finché vi fate i fatti vostri.
– Siete tutti così chiusi da non notare che lei è quella etero, mentre io quella lesbica. – sbottò l’altra, schioccando le labbra colorate da un rossetto dal colore intenso.
Touko, stanca di quella conversazione, la prese per il polso e la trascinò fuori dalla classe, fino ad un posto tranquillo.
– Perché devi sempre fare così? Ti ho detto che non mi interessa. – sbuffò, infastidita.
– Mi sta sulle palle che siano così stupidi da pensare che esista un unico tipo di lesbiche. – la ragazza incrociò le braccia al petto, mettendo su un broncio bambinesco. – Mi fa pensare che nessuna ragazza mi considererà mai solo perché porto eyeliner, ombretto e tacchi alti.
– Non mi va giù che tu vada a sbandierare la sua sessualità ai quattro venti, potresti venir presa di mira da qualche stupido omofobo.
– Awh, tu ti preoccupi troppo. – la Urabe le pizzicò una guancia, guadagnandosi un mugolio di protesta in risposta. – Voglio urlarlo al mondo, sì, che male c’è? È semplicemente chi sono.
 
[344 parole]

 

Seth's corner:
Hi, my dears! 
Non ho idea di quanti di voi leggeranno realmente questa fanfiction nata completamente a caso, ho scoperto che oggi è il coming out day - probabilmente era ieri, o l'altroieri, considerando che è quasi l'una di notte - e subito ho pensato "non me lo posso perdere, noooo way." E quindi eccomi qui, un paio d'ore dopo. Non l'ho neppure ricontrollato, non avendo molto tempo, ho semplicemente scritto di getto non appena ho avuto delle idee. 
All'inizio volevo metterci la prima flash su Natsumi ed Aki boia de mao, se non amo quelle ragazze, insieme ad una su un qualunque personaggio transessuale e ad un'altra con Hiroto che faceva coming out a Kariya. Poi la mia adorata Alicchan love ya, sweetie
mi ha fatto venire l'idea della flash di Rika e Touko e mi piaceva troppo per non inserirla, a quel punto però si era fatto tardi e quindi niente Hiroto e Kariya. Magari, se questa cosa velocissima vi piace, potrei pensare di farne un secondo capitolo.
In pratica, mi piaceva far passare il messaggio che il coming out non è semplicemente quello un ragazzo gay o di una ragazza lesbica con i propri familiari. Intanto non si fa un solo coming out nella propria vita, anzi se ne fanno innumerevoli; genitori, fratelli, parenti stretti e lontani, amici, conoscenti, la lista potrebbe non finire mai. E non ci sono solo gay, lesbiche o bisessuali. La comunità queer è vastissima, e a molte persone non piace nemmeno darsi un'etichetta precisa. Anche per questo, non ho voluto precisare l'orientamento sessuale di Aki e Natsumi nella prima flash. Potrebbero essere bisessuali, lesbiche, pansessuali asessuali direi proprio di no, vbb, non lo sappiamo.
Il mondo è vario, non limitiamolo a poche etichette in cui cercare di dividerlo a forza, le lesbiche non sono tutte butch, i gay non hanno tutti atteggiamenti tipicamente femminili, il coming out ha mille e più sfaccettature, come tu.
Direi che posso fermarmi qui, che questo corner è diventato una flash a sé stante, per quant'è lungo.
Passo e chiudo.

~Seth

 
   
 
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