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Autore: Smeralda Elesar    12/10/2016    2 recensioni
Questa è una raccolta di frammenti della stessa storia: un Ragnarok di celluloide senza la corretta grafia della "o".
Ho provato ad immaginare alcune scene di "Thor - Ragnarok" prima che esca il film, giusto per vedere se indovinerò qualcosa. Scegliete anche voi un numero e fate la vostra puntata. L'attesa è ancora lunga.
Giochiamo?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sotto copertura

***

 

Nelle vie alla periferia di Bangkok c’è un caos assurdo. Sono tutte mercati all’aria aperta, strade polverose piene di animali, carretti, donne vocianti e ragazzini che corrono in giro mezzi nudi.

E poi un caos di gente che si urta senza fare troppo caso uno all’altro e cercando di non fare troppo caso agli acquazzoni improvvisi che trasformano la polvere in fango.

Il posto perfetto per scomparire inghiottiti da una massa umana amorfa.

Il posto perfetto se sei un medico con una missione umanitaria e curare le persone ti fa stare bene e ti aiuta a tenere sotto controllo lo stress.

-Non è stato prudente incontrarci, Thor. Come mi hai trovato?-

- Io conosco qualcuno che può vederti dovunque tu sia. Non puoi pensare di nasconderti in eterno, Dottore-

Banner si passa stancamente una mano sulla faccia. Davanti al tavolino sgangherato a cui sono seduti sfreccia di corsa un ragazzino che lui ha curato dalla dissenteria la settimana prima.

Quella piccola canaglia gli rivolge una smorfia tutta lingua e denti da latte mancanti, poi torna a rincorrere il fratellino senza sospettare minimamente di avere appena fatto le boccacce ad un semidio e ad un potenziale colosso verde dal pessimo carattere.

-No, immagino di no. Quelli come noi non passano inosservati troppo a lungo. Cosa volevi chiedermi?-

-Vieni con me ad Asgard. Abbiamo bisogno di te-

-Di me? Davvero? E cosa vi serve di preciso? Un medico, uno scienziato o una furia verde scatenata?-

Thor lo guarda in imbarazzo. Sa quanto lui odia essere l’Hulk.

-Bruce…-

-Thor, almeno tu fammi il favore di essere sincero con me-

Il dio del tuono sospira. Ha appena imparato a non dire esattamente tutto quello che pensa per non essere “maleducato” e adesso si sente chiedere esattamente l’opposto. Quanto sono complicati i Midgardiani!

-E va bene. Ci serve la furia verde scatenata… no, Bruce, non adesso!-

-E perché no? Possibile che dobbiate venire a cercare il fenomeno da baraccone qui sulla Terra? Non avete abbastanza mostri ad Asgard?-

-Bruce, ascoltami! Tu non sei un mostro-

-Oh, grazie per avermelo detto, adesso convinci anche la redazione del New York Times-

-Vuoi che io sia sincero con te? Allora lo sarò. Qui sulla Terra non hanno capito niente di te. Tu non sei un mostro, sei una creatura straordinaria, sei un degno avversario con cui battersi ed un compagno di battaglia accanto a cui tutti i guerrieri di Asgard sarebbero onorati di combattere e morire. Qui devi costantemente trattenerti, non è vero? Ad Asgard saresti incitato a dare tutta la tua rabbia perché invece di evitarti i guerrieri cercano quelli come te. Si combatte, ci si spacca la faccia a vicenda e poi si va a bere insieme-

-Avete una strana idea del divertimento ad Asgard-

È il suo unico commento.

-Qui su Midgard avete una strana idea del valore-

Tra loro cade un silenzio pesante in cui ognuno si trova a riflettere sulle parole dell’altro.

Altri schiamazzi in giro per strada. Altre persone che passando lo salutano.

-Perché dovrei venire con te?-

-Abbiamo bisogno di qualcuno come te. Hai ragione ci sono molti mostri in giro per il cosmo, e adesso uno di loro sta attaccando il mio regno. È mio dovere proteggerlo, per questo sto cercando di radunare i guerrieri migliori che conosco, e tu, amico mio, sei uno di loro-

-Immagino che sia un complimento-

Thor gli sorride sincero, senza la minima malizia o significato nascosto. Sta riuscendo a farlo sentire qualcuno. Un compagno, non un mostro da mettere contro un altro mostro.

Forse accetterà l’offerta, dopotutto.

-Forse non merito la tua fiducia, Thor. Dopotutto sono sparito per mesi. Sono un vigliacco, non un guerriero-

-Sei una persona generosa, Dottor Banner, e sei mio amico. Se ti sei nascosto hai avuto dei motivi, ed anche se io non so immaginare quali sono, non penserei mai alla vigliaccheria-

Vero anche quello. Lui si nascondeva perché credeva di fare più danno che altro, anche dopo essere entrato nella squadra degli Avengers.

-Lo dirai agli altri? Che mi hai trovato, intendo-

-No, non glielo dirò se tu non vorrai. Ma se vuoi un mio consiglio, dovresti uscire allo scoperto perché si chiedono tutti dove sei finito. Nathasha Romanof ha sentito molto la tua mancanza. Era davvero molto preoccupata per te, amico mio-

-Era preoccupata? Strano… le ho scritto appena la settimana scorsa-

Si guardano negli occhi. Un attimo che si dilata all’infinito per capire che Thor ha capito che LA spia ha tenuto nascosto Bruce Banner perché Hulk venisse lasciato in pace.

Un attimo in cui Bruce Banner si rende conto di aver mandato a puttane mesi di copertura e compromesso gravemente Nathasha Romanoff, la sua fidanzata a distanza nonché pericolosa spia internazionale, e tutto per uno stupido errore.

Questo l’avrebbe fatta incazzare di brutto, molto probabilmente, e all’improvviso il Dottor Banner decide che fuggire in un altro universo sia la soluzione migliore.

-Va bene, Thor. Sarò con te ad Asgard-

 

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Cantuccio dell’Autore

 

Ben ritrovati, amici e nemici!

Questa raccolta nasce da una scommessa.

Vi spiego meglio: più di un anno fa io avevo scelto Cate Blanchett come presta volto per una mia OC nella storia “Il sacro vincolo dell’ospitalità”, e pochi giorni fa, cercando il cast di “Thor – Ragnarok” ho scoperto che lei ci sarà davvero, nel ruolo di Hela.

E quindi ho pensato “Bè, l’attesa sarà ancora lunga, quindi vediamo quante altre situazioni riesco a imbroccare”.

Male che vada avremo ingannato l’attesa insieme.

 

Grazie per aver letto.

 

                         Makoto

   
 
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