Sotto
copertura
***
Nelle
vie alla periferia di Bangkok c’è un caos assurdo. Sono tutte mercati all’aria
aperta, strade polverose piene di animali, carretti, donne vocianti e ragazzini
che corrono in giro mezzi nudi.
E
poi un caos di gente che si urta senza fare troppo caso uno all’altro e
cercando di non fare troppo caso agli acquazzoni improvvisi che trasformano la
polvere in fango.
Il
posto perfetto per scomparire inghiottiti da una massa umana amorfa.
Il
posto perfetto se sei un medico con una missione umanitaria e curare le persone
ti fa stare bene e ti aiuta a tenere sotto controllo lo stress.
-Non
è stato prudente incontrarci, Thor. Come mi hai trovato?-
- Io
conosco qualcuno che può vederti dovunque tu sia. Non puoi pensare di
nasconderti in eterno, Dottore-
Banner
si passa stancamente una mano sulla faccia. Davanti al tavolino sgangherato a
cui sono seduti sfreccia di corsa un ragazzino che lui ha curato dalla
dissenteria la settimana prima.
Quella
piccola canaglia gli rivolge una smorfia tutta lingua e denti da latte
mancanti, poi torna a rincorrere il fratellino senza sospettare minimamente di
avere appena fatto le boccacce ad un semidio e ad un potenziale colosso verde
dal pessimo carattere.
-No,
immagino di no. Quelli come noi non passano inosservati troppo a lungo. Cosa
volevi chiedermi?-
-Vieni
con me ad Asgard. Abbiamo bisogno di te-
-Di
me? Davvero? E cosa vi serve di preciso? Un medico, uno scienziato o una furia
verde scatenata?-
Thor
lo guarda in imbarazzo. Sa quanto lui odia essere l’Hulk.
-Bruce…-
-Thor,
almeno tu fammi il favore di essere sincero con me-
Il
dio del tuono sospira. Ha appena imparato a non dire esattamente tutto quello
che pensa per non essere “maleducato” e adesso si sente chiedere esattamente
l’opposto. Quanto sono complicati i Midgardiani!
-E
va bene. Ci serve la furia verde scatenata… no, Bruce, non adesso!-
-E
perché no? Possibile che dobbiate venire a cercare il fenomeno da baraccone qui
sulla Terra? Non avete abbastanza mostri ad Asgard?-
-Bruce,
ascoltami! Tu non sei un mostro-
-Oh,
grazie per avermelo detto, adesso convinci anche la redazione del New York
Times-
-Vuoi
che io sia sincero con te? Allora lo sarò. Qui sulla Terra non hanno capito
niente di te. Tu non sei un mostro, sei una creatura straordinaria, sei un
degno avversario con cui battersi ed un compagno di battaglia accanto a cui
tutti i guerrieri di Asgard sarebbero onorati di
combattere e morire. Qui devi costantemente trattenerti, non è vero? Ad Asgard saresti incitato a dare tutta la tua rabbia perché
invece di evitarti i guerrieri cercano quelli come te. Si combatte, ci si
spacca la faccia a vicenda e poi si va a bere insieme-
-Avete
una strana idea del divertimento ad Asgard-
È il
suo unico commento.
-Qui
su Midgard avete una strana idea del valore-
Tra
loro cade un silenzio pesante in cui ognuno si trova a riflettere sulle parole
dell’altro.
Altri
schiamazzi in giro per strada. Altre persone che passando lo salutano.
-Perché
dovrei venire con te?-
-Abbiamo
bisogno di qualcuno come te. Hai ragione ci sono molti mostri in giro per il
cosmo, e adesso uno di loro sta attaccando il mio regno. È mio dovere
proteggerlo, per questo sto cercando di radunare i guerrieri migliori che
conosco, e tu, amico mio, sei uno di loro-
-Immagino
che sia un complimento-
Thor
gli sorride sincero, senza la minima malizia o significato nascosto. Sta
riuscendo a farlo sentire qualcuno. Un compagno, non un mostro da mettere
contro un altro mostro.
Forse
accetterà l’offerta, dopotutto.
-Forse
non merito la tua fiducia, Thor. Dopotutto sono sparito per mesi. Sono un
vigliacco, non un guerriero-
-Sei
una persona generosa, Dottor Banner, e sei mio amico. Se ti sei nascosto hai
avuto dei motivi, ed anche se io non so immaginare quali sono, non penserei mai
alla vigliaccheria-
Vero
anche quello. Lui si nascondeva perché credeva di fare più danno che altro,
anche dopo essere entrato nella squadra degli Avengers.
-Lo
dirai agli altri? Che mi hai trovato, intendo-
-No,
non glielo dirò se tu non vorrai. Ma se vuoi un mio consiglio, dovresti uscire
allo scoperto perché si chiedono tutti dove sei finito. Nathasha
Romanof ha sentito molto la tua mancanza. Era davvero
molto preoccupata per te, amico mio-
-Era
preoccupata? Strano… le ho scritto appena la settimana scorsa-
Si
guardano negli occhi. Un attimo che si dilata all’infinito per capire che Thor
ha capito che LA spia ha tenuto nascosto Bruce Banner perché Hulk venisse lasciato in pace.
Un
attimo in cui Bruce Banner si rende conto di aver mandato a puttane mesi di
copertura e compromesso gravemente Nathasha Romanoff, la sua fidanzata a distanza nonché pericolosa
spia internazionale, e tutto per uno stupido errore.
Questo
l’avrebbe fatta incazzare di brutto, molto probabilmente, e all’improvviso il
Dottor Banner decide che fuggire in un altro universo sia la soluzione
migliore.
-Va
bene, Thor. Sarò con te ad Asgard-
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Cantuccio
dell’Autore
Ben
ritrovati, amici e nemici!
Questa
raccolta nasce da una scommessa.
Vi
spiego meglio: più di un anno fa io avevo scelto Cate
Blanchett come presta volto per una mia OC nella
storia “Il sacro vincolo dell’ospitalità”, e pochi giorni fa, cercando il cast
di “Thor – Ragnarok” ho scoperto che lei ci sarà
davvero, nel ruolo di Hela.
E
quindi ho pensato “Bè, l’attesa sarà ancora lunga, quindi vediamo quante altre
situazioni riesco a imbroccare”.
Male
che vada avremo ingannato l’attesa insieme.
Grazie
per aver letto.
Makoto