Dorm Life


“Hyung..”

Jihun appoggiò il mento sulla spalla di Seungjun e fissò lo schermo del televisore su cui passavano le immagini del videogioco a cui stava giocando il più grande. Sporse il labbro inferiore per sembrare tenero anche se l'altro ragazzo non poteva vederlo, era troppo concentrato a combattere un personaggio fantasy.

“Mh” gli rispose distrattamente Seungjun.

“Mi fai i grattini alla schiena?” cercò di rendere il suo tono di voce il più tenero possibile.

“Sto giocando, adesso non posso” fu la risposta secca.

Jihun mise il broncio. Si girò verso la cucina, separata dal salotto da un'isola in marmo lucido. Youjin stava cucinando del ramen e Heejun stava aiutando ad apparecchiare la tavola. Dal bagno si sentì qualcuno cantare mischiato al rumore dell'acqua nella doccia. Inseong stava dando pieno sfogo alle sue corde vocali e il maknae gli urlò di stare zitto. Jihun dubitava che l'altro lo avesse sentito. Riportò la propria attenzione sul ragazzo alto seduto davanti a sé. Sbatteva le palpebre raramente e la bocca era leggermente socchiusa, era concentratissimo. Le dita affusolate si muovevano veloci sul controller della console.

“Dai..” lo pregò. Nessuna risposta. Si offese ancora di più e gli alzò lievemente un lembo della maglietta, l'indice e il medio gli solleticarono il fianco. Seungjun sorrise e si scostò ma non proferì parola. Jihun era sicuro che lo stava ignorando volontariamente. Continuò quella tortura infilando sempre di più la mano sotto la maglietta.

“Smettila!” gli ordinò il più grande con tono scherzoso e un sorriso divertito ad increspargli le labbra. Youjin lanciò loro un'occhiata, era come una mamma che controllava i figli mentre giocavano.

“Voglio i grattini” continuò Jihun.

“Quanto sei insistente!” esclamò esasperato Seungjun ma non si mosse dalla sua posizione. Jihun sbuffò e si sporse in avanti sfilandogli il controller dalle mani. “Ehi!” il ragazzo cercò di riprenderselo ma il più piccolo lo nascose dietro alla schiena con un sorriso maligno dipinto sul volto.

“Vieni a riprendertelo.”

Seungjun non se lo fece ripetere due volte, si buttò addosso a Jihun che atterrò sorpreso sul tappeto del salotto. La schiena a terra e le gambe ancora incrociate che gli facevano male tirando tutti i muscoli. Cercò di cambiare posizione ma il ragazzo seduto sopra di lui glielo impediva. Ci fu una piccola lotta per prendere possesso dell'oggetto – vinta da Youjin che li guardò dall'alto in basso.

“E' pronta la cena” disse e buttò il controller sul divano bianco a due posti attaccato alla parete. Seungjun si alzò di colpo, improvvisamente felice. Saltellò verso il tavolo e si accomodò ad una delle sedie, giocherellò con le bacchette come un bambino aspettando che gli venisse servita la sua porzione. Si alzò anche Jihun e si massaggiò le gambe doloranti. Era abituato alle azioni improvvise dell'altro ragazzo ma certe volte soffriva abbastanza. Si sedette e accanto a lui prese posto Inseong con una maglietta non sua e i capelli ancora umidi. Si fiondarono tutti sul cibo, come se non mangiassero da secoli – eppure mangiavano tanto e spesso. Tra sputacchi causati dalle risate del main vocal accanto a lui e versi strani che uscivano dalla botta di Heejun, la cena finì e Youjin si mise a lavare i piatti. Seungjun si diresse verso il divano per continuare il suo gioco ma Jihun gli prese il braccio e lo portò in camera. Fece scorrere la porta della camera del più grande e quando vi entrò guardò male il cartello con scritto “Jihun non è ammesso”. “Lo toglierai prima o poi?” chiese a Seungjun ma lui scosse semplicemente la testa. Si sdraiò sul letto con la schiena rivolta verso l'alto. “Adesso voglio i grattini” la sua voce tornò ad avere un tono tenero. Il ragazzo alto sbuffo e si sdraiò accanto a lui.

“E se non volessi?” gli disse.

“Ti comprerò tutto quello che vuoi.”
“Anche il nuovo videogioco dei pokémon?”

Jihun alzò gli occhi al cielo. “Anche quello.”

Finalmente sentì le dita del ragazzo muoversi sopra la sua felpa, brontolò e Seungjun infilò la mano sotto la felpa. Iniziò a far passare le unghie sulla pelle con una leggera pressione. Per poco Jihun non iniziò a fare le fusa. Si sistemò meglio sul letto, chiuse gli occhi e appoggiò bene la testa sul cuscino. “Questo è il mio letto” gli ricordò l'altro ma lo ignorò completamente. Seungjun sbuffò ma continuò a grattargli la schiena, si sdraiò sul fianco destro e fissò l'amico. Vide il suo sorriso sparire piano piano, il respiro farsi sempre più pesante. Sorrise teneramente e fermò la mano. Jihun grugnì in segno di disapprovazione, era ancora in dormiveglia. Riprese a muovere la mano e analizzò ogni centimetro della faccia di Jihun. Non gli dispiaceva fargli i grattini, anzi, spesso era lui stesso a farglieli senza dire una parola. Era un'abitudine ormai, un gesto normale per loro. Qualche volta però, gli piaceva stuzzicare il più piccolo, senza cedere subito alle sue richieste altrimenti lo avrebbe viziato. E il loro rapporto era bello così com'era, si prendevano in giro e si facevano i dispetti ma si scambiavano anche gesti d'affetto senza nemmeno accorgersene.

Dopo una decina di minuti Heejun aprì la porta della camera per avvisarli che la doccia era libera ma chiuse la bocca quasi subito. Davanti a lui c'erano Seungjun e Jihun addormentati sul letto singolo, il primo con la mano sotto la felpa dell'altro. Sorrise e prese il cellulare cercando di non fare rumore. Scattò la foto e richiuse la porta. Quella alle fan sarebbe piaciuta.





NOTE AUTRICE
Flash-fic scritta per puro divertimento personale. Spero vi piaccia anche se non conoscete questa coppia, io li amo e volevo descrivere un piccolo momento di questa loro abitudine dolcissima (per chi non li conoscesse, Seungjun fa davvero i grattini a Jihun).

Alessia