-Victoria ti
prego, suonala per me ! – No, no, non aveva
capito bene ci doveva essere qualcosa che non andava nella sua testa!!!
Prima
il bacio che l’aveva tramortita ed ora quella richiesta
assolutamente
inaspettata, probabilmente si sarebbe stupita di meno se lui
l’avesse
trascinata in camera da letto e sinceramente avrebbe avuto meno
scrupoli a
mandarlo al diavolo.
Matt la guardava pieno di
apprensione,
ma Vicky scosse energicamente il capo con le mani avanti.
-Dei del cielo..stai scherzando
vero?!!
– come si fa a dire di no a Matthew Bellamy che ti chiede di
suonare una cosa
che ha composto dieci minuti prima? Andava ben oltre il “non
suono davanti a
te”!
- Lascia perdere gli Dei, te lo sto
chiedendo per favore…- Finiva sempre col sorridere di fronte
a quelle buffe
imprecazioni, lo sguardo azzurro era animato da un entusiasmo quasi
fanciullesco, cosa che rendeva il rifiuto ancora più
complicato. L’agitazione
nella testa della biondina cresceva di secondo in secondo
- Non avevi detto che non fai
sentire a
nessuno un pezzo non finito? – provò a cercare una
via di fuga diversa, ma ora
era il cantante a scuotere il capo
-Non ho detto che te lo faccio
sentire,
ti ho chiesto di suonarlo! – La sua logica era a dir poco
sconcertante.
- Matt ascolta, ammesso che volessi
farlo quello spartito è solo una bozza, non ho idea di cosa
ti passa per la
testa…- lo spartito era incompleto un conto era farsi
un’idea personale di
quello che aveva composto e un conto era suonarlo sul serio
Lui stava ancora scuotendo la testa
animatamente e Vic era ancora ferma in mezzo alla stanza
-Non ti sto chiedendo di suonarlo
come
l’ho pensato io, ma di suonarlo come l’hai sentito
tu! –
Victoria strinse gli occhi
premendosi le
mani sulle tempie, forse si stava immaginando tutto, a Matthew Fucking
Bellamy
from MUSE non
poteva interessare sul
serio la sua opinione!
-No..no..non ci pensare
proprio… -
andava al di là delle sue possibilità, essere al
livello delle aspettative di
un compositore come lui non era una cosa che poteva sostenere, e poi
chissà
cosa si aspettava…
-Vic te lo sto chiedendo per
favore, ti
prego, ho bisogno di sentire quello che hai sentito tu! - Lui la stava
seriamente pregando, gli occhi azzurri nell’ombra brillavano
di una luce anche
troppo accattivante e lei non sapeva davvero cosa fare, a parte
starsene lì ferma
letteralmente congelata, alla fine quell’uomo aveva trovato
il sistema di
trasformarla sul serio nella regina dei ghiacci!
Il moro si sedette al contrario
sullo
sgabello del pianoforte battendo la mano accanto a lui con pazienza.
Ecco la
pazienza era una di quelle cose che aveva imparato solo di recente
grazie a suo
figlio, non si era mai considerato uno che incute soggezione dal punto
di vista
“musicale” men che meno da quello umano, non aveva
mai mangiato nessuno o
quasi…non capiva tutto il timore di lei, pensava di vederla
entusiasta non di
metterla in imbarazzo!
Vicky fece un sospiro enorme
sedendosi
accanto a lui, non aveva scelta e il cuore le stava saltando fuori dal
petto
per l’emozione.
-Ok..solo perché me lo
chiedi così-
sussurrò mentre lui aveva l’espressione di un
bambino a cui hai appena fatto un
regalo. Per una volta era felice di essere sola
Provò a concentrarsi
sullo spartito
illuminato dal cono di luce dell’unica lampada che il
musicista aveva acceso
nella stanza, ma era qualcosa di troppo grande da metabolizzare in
pochi
secondi. Posizionò le mani che tremavano leggermente sulla
tastiera, provò un
paio di accordi, ma il cuore le batteva troppo forte, era
più emozionata della
prima volta che aveva suonato in pubblico in un teatro vero.
-Tranquilla, non siamo mica ad un
talent
! –ridacchiò lui beccandosi
un’occhiataccia e una gomitata tra le costole.
Vicky cercò di nuovo la
concentrazione chiudendo
gli occhi per qualche istante, prese un respiro e poi le dita si
mossero da
sole…Poteva farlo, dopo tutto era una professionista e
sapeva di avere del
talento, serviva solo fiducia un sé stessa e dimenticarsi di
chi era l’uomo
accanto a lei!
Matt
le sorrise rassicurante alzandosi per lasciarle spazio,
quasi intuendo
che la sua presenza così ravvicinata poteva essere una fonte
di disturbo,a quel
punto era letteralmente divorato dall’emozione e dalla
curiosità di sapere cosa
lei aveva visto nella sua musica
-Ok…da capo
più veloce ora! – l’ordine
era partito in automatico alla fine del primo passaggio travolto dalle
note che
rimbalzavano nel suo cervello creando un’architettura
musicale tutta sua e
Victoria non aveva obiettato. Pochi istanti e
lui canticchiava e mormorava piccoli spezzoni del brano
completamente
assorto nella melodia come se stesse lavorando con il suo staff, mentre
lei
eseguiva meticolosamente le istruzioni veloce, precisa ed intuitiva,
come se
avesse lavorato con lui da sempre, i filtri mentali completamente
rimossi per
via della musica. Avevano
perso il conto
entrambi di quante volte avevano ripetuto la stessa sequenza di note.
Quando alla fine Il musicista
sembrava
soddisfatto, Il silenzio era tornato nella stanza, ma non nella testa
di
Victoria ancora martellata dal cuore che galoppava, il respiro
leggermente
accelerato, accaldatissima, dovette battere le palpebre più
volte per essere
sicura che fosse tutto reale.
Matthew si avvicinò
lentamente prendendo
di nuovo contatto con la realtà, sedendosi accanto a lei,
una gamba da una
parte e una dall’altra dello sgabello. La guardò
come se la vedesse sul serio
solo in quel momento sopraffatto da quanto era bella con le guance
arrossate, i
capelli sciolti un po’ in disordine e gli occhi blu pieni
dell’aspettativa di
chi teme un giudizio. Quello che aveva sentito bastava e avanzava per
confermare tutte le idee che si era fatto di quella ragazza.
Un momento di silenzio infinito
diede
tempo alla biondina di soffocare nell’emozione di averlo di
nuovo accanto, e
soprattutto del non sapere cosa stava pensando perché era
serissimo,
pensieroso, in quel momento le incuteva una sorta di timore. Lavorare
con lui
doveva dare grandissime soddisfazioni, ma doveva essere sicuramente
molto
stressante!
Matt non disse una parola prese un
pennarello gigante dal leggio e se lo rigirò tra le mani
-Come ci sei riuscita? –
chiese a
bruciapelo, era ancora scosso da come la ragazza fosse riuscita a
vedere che
c’era qualcosa che non andava solo con un’occhiata
allo spartito e ad entrare
in sintonia con lui in pochissimi istanti, gli era capitato poche volte
in
tutta la sua carriera
-Cosa? –
annaspò Vicky, lei aveva
suonato e basta!
-Sai benissimo di cosa
parlo…- le stava
porgendo il pennarello, ma lei scrollò il capo
-No il pezzo è il tuo e
non voglio
crearti problemi con Dom! – obiettò rifiutandosi
di fare le correzioni che Matt
le chiedeva,le guance sempre più rosse .
Lui sgranò gli occhi in
quel momento il
suo batterista era l’ultimo dei suoi problemi. Dio, se non
stava con i piedi
per terra poteva perderci la testa per una così!
-Dom??? Naaa, lascia
perdere…. – Il moro
aveva ancora il pennarello in mano, sarebbe stato imbarazzante rivelare
che le
sue mani erano molto più lente della sua testa quando si
trattava di scrivere
la musica, la giovane pianista invece prese la penna e corresse in due
secondi
lo spartito riconsegnandola con un sorriso timido. Matthew aveva ancora
l’espressione seria di chi si aspetta una risposta che lei
non sapeva dare
-Quindi…-
-Matt…- Vic
incontrò i suoi occhi solo
un istante prima di abbassarli e prendere una mano del musicista
incominciando
a giocherellarci nervosamente – Tu hai un dono
grandissimo…- la mano era liscia
morbida, le dita lunghe e magre, solo i polpastrelli erano induriti
come quelli
di chi passa tantissimo tempo con la chitarra e le faceva uno strano
effetto
poterla tenere tra le sue come se fosse la cosa più normale
del mondo. – Tu puoi
creare la musica non so come fai, ma sei straordinario… e
sappi che ti invidio
tantissimo!!! –
Lui perse un battito, smettendo per
un
istante di respirare davanti a quel complimento che andava oltre
l’ammirazione,
perdendosi nel modo in cui lei lo stava guardando, concentrato sulla
strana
emozione che gli provocavano le mani della biondina sulle sue.
-Io non posso farlo! Posso solo
riprodurla e cercare di immaginare come l’hai pensata tu!
–
Gli occhioni blu ed enormi lo
stavano
fissando con un sorriso da ragazzina schiva e lui non voleva proprio
interrogarsi su cosa provava in quel momento. Le accarezzò
il visetto che
sembrava dipinto, pareva troppo giovane e troppo bella persino per lui
e in
quel momento la vedeva così fuori dall’ordinario
che il suo cervello stava
lavorando solo a livello emozionale già da un bel
po’. Bastò guardarle le
labbra e chiudere gli occhi e in un secondo le bocche e i respiri si
stavano
mischiando senza alcuna razionalità. Nessuna resistenza,
nessun dubbio, solo
sintonia perfetta proprio come due minuti prima quando stavano
suonando. In
quel momento era sua e basta e si era sentito di nuovo onnipotente!
Potevano essersi baciati per dieci
secondi, un minuto, un ora, probabilmente nessuno dei due avrebbe
saputo dirlo
presi com’erano dal quel primo approccio vero che nessuno dei
due aveva preso
alla leggera, quando il batterista e Jacques fecero irruzione nella
stanza schiamazzando
rumorosamente
-Pfff…Jack sostiene che
può suonare
Assassin più veloce di me! – Dom aria da diva
seccata le braccia ben tornite
incrociate scoppiò a ridere davanti
all’espressione di superiorità del suo
nuovo amico
Matt ci mise un po’ a
riconnettersi con
la realtà, fregandosi un occhio infastidito, ma non
riuscì nemmeno a protestare
visto che i due visibilmente alticci,
non si erano neppure posti il problema di cosa stava
succedendo tra lui
e Vicky. Guardò la biondina cercando un sorriso di intesa
senza mollare il
contatto fisico con lei quasi avesse paura di vederla scappare di nuovo
-Dei Del Cielo!! Jack è
ubriaco, non sa
suonare…La vedo malissimo! – sospirò
lei ricomponendosi. Si sentiva come appena
scesa da un ottovolante, lui aveva chiaramente poteri paranormali! Come
faceva
a far sembrare così bello, normale ed emozionante quello di
cui lei era
terrorizzata fino a pochi istanti prima? Una vocetta nella sua testa
diceva
“Due settimane e non saprà nemmeno più
chi sei! ” la ignorò concentrata solo
sul calore del corpo del ragazzo che la stava abbracciando, non voleva
sentire
altro era il suo momento!
-Dai Howard smettila! Non sarai
mica
l’unico a suonare la batteria sulla faccia della terra!
– rilanciò l’altro
provocante
-Ma prego….- Dominic si
inchinò leggermente
facendo cenno al giovane medico di accomodarsi alla batteria,
ridacchiando
ironicamente. Vicky alzò gli occhi al cielo come aveva detto
prima Matt “lascia
che si divertano??!!”
Il bel biondino si
sistemò
meticolosamente barcollando un pochino, prese le bacchette serissimo
facendo il
verso al batterista dei Muse, per poi scivolare giù dal
seggiolino perdendo
l’equilibrio ancora prima di attaccare a suonare in un rumore
di piatti che lo
seguivano rovinosamente
Vic si mise le mani sulle orecchie,
Matthew seguiva la scena perplesso e il suo batterista si torceva dal
ridere
sul tappeto
-Cosa si sono fumati? –
chiese lei
ironica, il moro sospirò
-Non ne ho idea…ma
conoscendo Dom roba
pesante…-
-Jack credo sia meglio che ora ti
accompagni a casa …- propose la ragazza sgusciando via dalle
braccia del moro.
L’amico era lì con la sua auto e non era proprio
il caso di farlo guidare ne di
far guidare l’ex biondo dei Muse, la mattina dopo
cominciavano a lavorare presto
entrambi.
-Già purtroppo!
– sospirò deluso Bellamy
tirando la biondina contro di se lasciandole un bacio tra i capelli
-Hai un profumo meraviglioso baby!
– le
sussurrò in un orecchio facendola rabbrividire,
quell’uomo era il diavolo in
persona. Lei ricambiò girandosi d’istinto a
baciargli la punta del naso
-Buonanotte Mr.
Bellamy…e grazie di tutto…-
gli disse dolcemente, guadagnando un bacio che avrebbe mandato in
fibrillazione
un santo, il tutto sotto lo sguardo sbigottito di Dominic e quello
incredulo di
Jaques. La vocina ora diceva “Cosa farai Vicky quando Mr.
Occhi Azzurri non
si accontenterà più di un bacetto
da liceale?” Non ci voleva pensare non ora che il mondo le
sembrava di nuovo un
posto meraviglioso!
-Spero che tu sappia che non sono
affatto il gentiluomo che credi e che se te vai mi toccherà
ubriacarmi…- il
respiro di Matt le aveva solleticato il collo e nessun altro nella
stanza
poteva aver sentito quello che lui le aveva appena sussurrato, un senso
di
calore le aveva invaso la pancia, si era sentita desiderata come mai
nella sua
vita e da un uomo speciale! Era tutto più che surreale!!
-Sei un bugiardo Bells! Ti
ubriacherai
perché in fondo sei un mezzo degenerato come quei
due… - Sorrise sfiorandogli
di nuovo le labbra infilandogli le mani tra i capelli, non era disposta
ad
ammettere che non sarebbe riuscita a chiudere occhio!
-Il servizio fotografico per
Liù Jo a
New York è saltato ho un paio di giorni liberi, domani
mattina sono da te e
domani sera ceniamo con Kate e la Lopez a Cannes –
Sarah dall’altra parte
del telefono le
aveva appena illustrato entusiasticamente il suo programma
-Aspetta, aspetta..che centra Kate
mi
sono persa qualcosa?- Sua cugina aveva sbuffato paziente
-Ci siamo sentite in questi giorni
tramite Dom, io nemmeno sapevo che lei mi avrebbe voluto per Fabletic
ti rendi
conto! -
-Ok …quindi TU ceni con
lei a Cannes! –
meglio specificare subito certe cose
-Ma no!!! Ceniamo tutti insieme,
Dom,
Sophie … so che hai famigliarizzato con Bellamy…-
buttò lì maliziosa. La
biondina si mise una mano sulla fronte. Non voleva nemmeno sapere cosa
Dominic
aveva raccontato a sua cugina, ma lei con Kate non ci voleva proprio
cenare,
insomma l’aveva trovata simpatica e disponibile, ma sedersi
allo stesso tavolo
e far finta di niente dopo quello che era successo la sera prima con il
suo ex
fidanzato era davvero troppo!
Matthew era stato il suo unico
problema più
o meno da quando aveva rovesciato il caffè addosso al suo
batterista, se solo
pensava alla sera prima il
cuore le
schizzava in gola. Le aveva monopolizzato la vita e i pensieri senza
darle
quasi possibilità di scelta, le aveva insinuato nella testa
desideri che sapeva
benissimo di non potersi permettere. Non aveva permesso a nessuno di
avvicinarla per quasi un anno, la sola idea di un contatto fisico con
qualcuno
dell’altro sesso la mandava nel panico assoluto, non importa
se la sua
terapista le aveva detto centinaia di volte che era normale, che prima
o poi
avrebbe vinto quel blocco, ne era terrorizzata! Tutte le volte che
aveva
provato a comportarsi da persona “normale” il suo
corpo e la sua mente
l’avevano tradita facendola sembrare una psicopatica. Poi era
arrivato Matt e
in qualche giorno aveva scombinato la sua vita! Forse era stata la
dolcezza e
la semplicità che aveva usato dall’inizio,
così in contrasto col suo ruolo di
rockstar, a volte sembrava quasi che fosse lui il ragazzino e lei
quella più
adulta, forse il modo con cui la guardava che l’aveva illusa
che per lui
valesse veramente la pena e tutte quelle attenzioni l’avevano
indotta ad
affrontare, se pur marginalmente, argomenti di cui non aveva mai
parlato a
nessuno.
Era successo tutto in modo
così
spontaneo e lei si era sentita di nuovo viva, peccato che fosse solo
un’illusione. Vicky sapeva benissimo di non poter andare
oltre ne fisicamente
ne psicologicamente ed era in preda ad un’altalena aberrante
di emozioni. Non
voleva perderlo ora che sapeva che poteva esistere qualcuno di
così speciale,
ma come poteva pensare di mandare avanti quel rapporto senza dirgli
niente del
suo passato!? Come
avrebbe reagito lui?
Il fatto che avesse dimostrato una sensibilità molto
superiore alla media non
voleva dire proprio nulla…
Questo senza neppure considerare la
questione fisica, che per lei continuava ad essere un problema
insormontabile!
Sospirò presa dallo
sconforto mentre in
tasca il telefono vibrava con l’ennesima cosa carina che lui
le aveva scritto
dalla sera prima strappandole
un
sorriso, non aiutava per nulla! Non rispose sembrava la lotta con i
mulini a
vento!
-Victoria!!! – beccata in
un angolo con
il telefono in mano - Il fatto che te la fai di nuovo con i VIP non ti
esonera
dal fare il tuo lavoro finché stai qui! –
André autoritario alle
sua spalle
l’aveva appena ripresa scuotendola dai suoi pensieri, forse
l’aveva vista con
Bellamy o magari era stata Annette a spettegolare un po’,
mancava solo quello!
La brunetta francese non era certo cattiva, ma non riusciva a stare
zitta un
secondo!
-Le regole di questo locale valgono
per
tutti! – lei aveva annuito rimettendo il telefono nella tasca
del grembiule mortificata,
quella mattina era cominciata in modo difficile e lei non aveva la
testa per
gestire tutto lucidamente.
- Dov’eri? I ragazzi
chiedono di te..-
Jack sorriso smagliante sembrava il ritratto dell’entusiasmo
non ostante le
occhiaie da sbornia della sera prima e non aveva fatto altro che
parlare di
Dominic da quando avevano cominciato il turno, ora chi glielo diceva
che Sarah
era in arrivo tra le altre cose?
-Dove sono? – chiese Vic
con apprensione.
-In veranda a fare colazione!
– ovvio…mai
un attimo di pace…e quello scemo del chitarrista le mandava
messaggi quando era
a pochi metri da lei!
-Maledizione ! Se mi avvicino
Andrè mi
uccide…- “E se non lo faccio mi uccide
Matt” non rimaneva che l‘imbarazzo della
scelta
- Mr. Bellamy mi ha chiesto di te
con la
stessa faccia di uno in crisi di astinenza! -Il biondo
sospirò alzando gli
occhi al cielo, mentre Victoria cercava di tornare al suo lavoro.
Bellamy aveva
il potere di mandare la sua capacità di concentrazione a
farsi fottere nel giro
di un secondo, aveva tirato fuori il telefono digitando velocemente una
cosa
del tipo “se ci tieni alla mia vita stammi alla larga, o non
avrò più un lavoro”
illudendosi ingenuamente che potesse bastare a tenerlo lontano almeno
per un
po’, prima di dare un’occhiata alle comande e ai
vini che doveva andare a
prendere dalla cantina.
Il Bordeaux del 2004, il Bordeaux
del
2004…ecco magari poteva farla lei una bella sparata al capo
sul fatto che
cambiare continuamente la posizione dei vini rallentava il servizio! Si
alzò in
punta di piedi per raggiungere la tanto agognata bottiglia sullo
scaffale
quando due mani le afferrarono i fianchi. Successe tutto
velocissimamente
mentre saltava per aria evitandosi a
stento di urlare, essere colta di sorpresa era una delle
cose che le
faceva perdere il controllo…
L’urlo le rimase in gola
soffocato dalle
labbra che si erano incollate alle sue, il corpo pressato tra il muro e
quello
del giovane uomo che la stava baciando con passione. Lo spinse via
d’istinto
con tutta la forza che aveva, mentre Matt sbatteva con la schiena
contro lo
scaffale di fronte facendolo vacillare paurosamente in un tintinnio di
bottiglie che cozzavano le une con le altre.
Vicky rimase congelata ansimando le mani premute sulla bocca,
confusa più che
mai, tradita da sé stessa per l’ennesima volta,
vergognandosi della reazione incontrollata
ed esagerata che aveva appena avuto. Come poteva essersi illusa di
riavere il
controllo della sua vita?!!
Gli occhi più azzurri
del mondo la
guardavano disorientati a meno di mezzo metro di distanza nello stretto
spazio
tra gli scaffali, il gesto della ragazza lo aveva colto alla
sprovvista,
facendo crollare violentemente le azioni della fiducia in sé
stesso! Non se lo
aspettava, non dopo la sera prima, se non fosse stato a conoscenza del
motivo
avrebbe reagito in modo ben diverso, invece aveva cercato rapidamente
il modo
di recuperare
-Dei Del Cielo! Vic sono io vuoi
uccidermi?!! – sembrava quasi calmo facendo
dell’ironia, cosa che non era
affatto, aveva il cuore in gola
L
ei
lo stava fissando le parole mancavano nella consapevolezza
dell’irrazionalità
del suo comportamento e il mondo continuava a girarle intorno come
dentro ad
una centrifuga
Il moro provò ad
avvicinarsi mentre lei
arretrava a sua volta fin contro il muro, il terrore ancora dipinto
negli occhi
blu che si erano dilatati a dismisura, sembrava una bestiola impaurita
e lui si
sentiva assolutamente impotente, nessuno avrebbe mai dovuto provare
quel tipo
di sentimenti
-Matt ti prego…
– “non toccarmi” avrebbe
voluto dire, invece mise le mani avanti ammonendolo
-Volevo solo due minuti con te e un
bacio … - Semplice e diretto. Il chitarrista sorrise
debolmente nella speranza
di rassicurarla mentre Vic riatterrava pesantemente sulla terra,
schiacciata
dall’imbarazzo e dalla vergogna. Lei
era
quella mal funzionante aveva appena fatto la figura della pazza, lui
per
l’ennesima volta invece si era comportato in modo che avrebbe
fatto impazzire
qualsiasi altra donna.
-Scusami
..io…io…- Si coprì il viso con
le mani balbettando una serie di scuse
Matthew si avvicinò
cauto appoggiandole
di nuovo le mani sui fianchi,la fronte contro la sua
-Matt…- le mise un dito sulle
labbra, non
riusciva ad
immaginare come si poteva
sentire Vicky, ma avvertiva la tensione, l’imbarazzo, la
paura…ancora una volta
una rabbia sorda gli si era insinuata nelle viscere
-Ti ho vista e ho pensato che
potevo
fregare il tuo capo…volevo dirti che oggi non ci sono, vado
da Bing…- qualsiasi
persona normale sarebbe scappata pensando che era pazza, invece lui era
ancora
lì sorrideva, le stava accarezzando il viso con dolcezza, la
disonesta era lei
che gli rubava momenti preziosi
-Lascia perdere ti
prego…non perdere il
tuo tempo con me! – Perdere tempo??? Lui scosse il capo
incredulo, aveva
accettato la sfida a suo tempo e non era uno che molla tanto
facilmente, non
dopo la sera prima! Non dopo che Vicky diventava ogni minuto
più imprevedibile.
Forse si era illuso che fosse più facile del previsto, ma
lui a quel punto la
voleva a tutti i costi!
-Vic di cos’hai paura? Ti
giuro che puoi
dirmelo! – Paura??? Non sapeva nemmeno da che parte
incominciare, gli puntò le
mani sul petto nervosa con la testa ancora un po’ annebbiata
cercando di uscire
dal suo abbraccio, ma lo spazio era limitato, lui era più
forte e lei si
sentiva di nuovo soffocare.
-Tu non sai nulla di
me…potrebbero
esserci cose che…-lui la strinse un pochino di
più contro di sé determinato più
che mai
-Dammi la possibilità di
conoscerti! Vicky
guardami…fidati di me…- le alzò il
viso verso il suo e lei si trovò persa
nell’azzurro
assoluto, le labbra del moro cercarono delicatamente le sue, era lui ad
aver
perso di nuovo il controllo, quella ragazza gli mandava gli ormoni in
corto
circuito solo con uno sguardo
– Non ho pensato ad altro
da ieri sera..
a come suoni, a come mi baci…- le sussurrò prima
di baciarla di nuovo . Lei
chiuse gli occhi arrendendosi con un sospiro, non
poteva essere vero perché lui poteva
scegliere chi voleva e lei invece non aveva nulla da dargli! Si concesse il lusso di
passargli le mani tra
i capelli pieni di gel era una bella sensazione e lei avrebbe voluto
dirgli che
si sbagliava di grosso quando diceva di essere una brutta persona,
perché per
lei era semplicemente fantastico, invece lo cacciò quasi via
-Bellamy non è il
momento davvero, vattene
ti prego, se mi becca il capo ci uccide entrambi! – lui fece
spallucce
strappandole ancora un bacio
-Ti chiamo stasera, domani ceniamo
insieme! – era già per le scale
-Come? – lei fece finta
di non sapere
nulla, ma lui le stava sorridendo sbieco e irresistibile facendole
l’occhiolino. A
meno che quello che
viveva con Kate non fosse il fratello gemello cattivo di Matthew quella
donna
doveva essere completamente pazza ad aver rinunciato a lui!
-Nonnaaa, Vickyyy, sono arrivata!!
– la
biondissima modella aveva mollato il trolley nell’atrio ed
era saltata al collo
di sua cugina come una bambina entusiasta, qualche passo dietro lei
c’era il
batterista dei Muse che con l’aiuto del sole e
dell’acqua di mare ormai era
quasi tornato biondo ed aspettava paziente ed educato che Sarah avesse
eseguito
i convenevoli di rito
- Nonna lui è Dominic-
la ragazza lo
prese per mano per fare le presentazioni ufficiali - ma puoi chiamarlo
Dom, fa
il batterista in una band supercool ed è …ed
è..un amico! –
si girò
a baciarlo sulla bocca con un entusiasmo
che aveva messo in leggero imbarazzo persino il batterista, tanto per
far
capire di che tipo di amicizia si trattava. Non che la nonna non fosse
abituata
al modo di vivere di Sarah, ma si ritrovò per
l’ennesima volta a pensare che le
due ragazze caratterialmente erano l’opposto l’una
dell’altra!
- E’ un piacere signora!
- L’anziana
donna strinse la mano che il ragazzo le porgeva educatamente, notando
che lui
aveva appena sorriso a Vicky con aria complice
-Tutti musicisti in questa casa! Te
l’ha
detto tua cugina che l’altra sera è arrivata
accompagnata da un giovanotto molto
simpatico con degli splendidi occhi azzurri che
suona…suona…la chitarra mi pare
– si c’era proprio di che festeggiare! Per Victoria
era il festival dell’imbarazzo
visto che Dom stava faticando vistosamente per stare serio…
-Nonna ti svelerò un
segreto …- sua
cugina aveva appena preso la nonna a braccetto – Matthew, il
giovanotto, è il
cantante e chitarrista della band di Dom! – La nonna la
guardava incredula e Vicky
si mise una mano sul viso, ora era rovinata sul serio il terzo grado
non glielo
levava più nessuno!
-OOOH DAVVERO! Quindi anche lei
gioca a
carte prima dei concerti immagino? – chiese la donna
entusiasmata dalla
prospettiva
Dominic aveva annuito sempre
più
divertito – Yess! Qualche volta…e sono sicuramente più
leale del mio socio! – giusto
per chiarire le cose, quando Matt gli aveva detto che la nonna delle
ragazze
era adorabile ci aveva riso sopra, ma a quanto pare era verissimo
Un’ora dopo le due cugine
erano sole
davanti ad una tazza di te e gli argomenti da affrontare non erano
nulla che
piacesse in modo particolare Victoria, si era sempre fidata ciecamente
di sua
cugina, ma Matt era diventato di colpo un argomento troppo intimo per
poterne
parlare apertamente.
-Allora…mi devi
raccontare tutto! –
Sarah mise i piedi sul tavolo soffiando sulla tazza, fin da bambina
agiva come
se a lei fosse tutto permesso
-Io non ho nulla da raccontare non
mi
sono mossa da qui, sei tu quella che era in giro per il mondo..- la
bionda
scrutò Vic attentamente facendo spallucce
-Oh la solita noia…passi
ore e ore su
un’isola tropicale immobile per fare
tre
foto cercando di riprenderti dal jet lag e a sera sei così
stanca che non vuoi
fare altro che buttarti sul letto
! –
l’eccitante vita della modella in sintesi
-Voglio sapere di Matt!!!- Sarah
era
quasi saltata sul tavolo
-Matt cosa? –
-Raccontami voglio sapere tutto,
pare
non dorma di notte e abbia battuto la testa al muro per te! –
Francamente Sarah
una settimana prima non avrebbe puntato un centesimo su Bellamy, per
lei era il
prototipo della rockstar egocentrica e quando aveva cominciato a
ronzare
intorno a sua cugina era pronta a scuoiarlo vivo alla prima mossa
falsa, ma da
quello che diceva Dominic si doveva decisamente ricredere, in tutto
questo
c’era qualcosa che non le quadrava
-Battuto la testa la muro? Ma
figurati!!! Lui ha trentasette anni, può avere chi vuole, e
tra meno di dieci
giorni torna in tour! Se
anche
malauguratamente si sentisse in qualche modo attratto da me finirebbe
con un
disastro totale, credo di aver perso la dignità a
sufficienza senza dover fare
di nuovo la figura della povera sfortunata da compatire! –
Ecco finalmente
l’aveva detto a voce alta e suonava esattamente come le
campane a morte!
Il silenzio nella stanza la fece da
padrone prima che sua cugina si facesse coraggio nel lanciare la
provocazione
che non vedeva l’ora di esternare
-Ma…non l’hai
respinto! – Lei voleva un
bene dell’anima a Victoria, avrebbe dato qualunque cosa per
vederla di nuovo
serena e dalla disperazione che le leggeva negli occhi, aveva il
serissimo
timore che si fosse presa una sbandata epica per Matthew, non ne era
nemmeno
così sorpresa visto che sapeva quanto sua cugina lo amasse
dal punto di vista
musicale. Non vedeva l’ora di vederli insieme per capirci
qualcosa di più.
Vicky appoggiò
violentemente la tazza
sul tavolo con un’espressione stizzita, era vero e si odiava
per aver ceduto al
fascino non comune del leader dei Muse, per aver pensato di avere il
diritto di
prendersi anche solo qualche attimo con lui, perché tornare
alla normalità
sarebbe stato difficilissimo!
-Non credo che tu abbia
un’idea neppure
vaga di chi è Matt Bellamy!!!
Quell’uomo, quell’uomo è….-
le parole le avevano tappato la gola, troppe ,
importanti e pericolose da pronunciare ed ancora più
pericoloso era il
sentimento che le riempiva la testa e il cuore. Cosa ne sapeva sua
cugina di
quanto si sentiva impotente e penalizzata in quella situazione, era
come se
qualcuno le avesse tagliato le ali e lei non desiderasse
nient’altro che
volare.
Sarah era ancora serissima, prese
per
mano la cugina con dolcezza facendola alzare, andava rassicurata, lo
specchio
era dietro di loro
-Vicky guardati! A parte il fatto
che
ora sei un pochino sconvolta, sei bellissima, hai un gran talento
musicale e
non dovresti essere affatto stupita che Matt Bellamy abbia messo gli
occhi su
di te! –
La biondina sospirò
sconsolata si era
messa in una situazione da cui non sapeva come uscire
-Non so più cosa devo
fare! – disse
abbracciando la cugina. Allo specchio sembravano davvero quasi gemelle
-Io invece sì!
– la modella aveva
recuperato di colpo tutto il suo entusiasmo esplosivo- Andiamo a fare
shopping per
questa sera, devi essere stupenda!-
-Seriamente Sarah io non ci vengo a
cena
con Kate! – Troppo stress, l’idea del confronto le
faceva venire il mal di
testa, perché Kate era tutt’altro che scema e lei
era consapevole di non essere
minimamente in grado di tenere a bada Matthew. La cugina la stava
guardando
storto
-E per quale motivo? –
Bella domanda,
magari perché lei è la ex di Bellamy ?
-Dovete parlare di affari che ci
vengo a
fare? Tu hai Dom… -
-Non ti ho invitata io lo ha fatto
Matt!
– aveva ribattuto con aria innocente e due occhioni da
bambola. Bellamy era
fuori di testa in tutti i sensi, lei si era anche venduta come la
fidanzata di
Jack non poteva arrivare sottobraccio al suo ex fidanzato
-Lei crede che io sia fidanzata con
con
Jack, cosa penserà se…-
- Arrivi con Matt ? Che sei una
zoccola!-
Finì la frase per lei Sarah lasciandola a bocca aperta -Dovrebbe essere
l’ultimo dei tuoi problemi!
Vic quella se la faceva col suo insegnante di danza davanti a
Matthew…solo per
dirne una!- la bionda alzò gli occhi al cielo
melodrammatica- Lei è ricca,famosa
ed è la madre di suo figlio, ma tu sei giovane, bellissima e
ami la musica
almeno quanto la ama lui! Al momento Bellamy sbava per te, quindi di
cosa ti
dovresti preoccupare…se vieni a fare shopping con me ti
racconterò cose di Kate
che nemmeno ti immagini! –
Detta così non
c’era via di scampo!