Questo mio scritto è pubblicato senza alcuno scopo di
lucro.
Ricordi di una vita passata
Erano passati 8 anni da quando Jack aveva perso la vita durante una missione di
recupero, nel tentativo di salvare l’SG11 che era stata circondata da un
esercito di Jaffa.
Nessuno dimenticherà mai
quel giorno.
Teal’c e Daniel erano davanti al gruppo e stavano attivando lo Stargate per
il rientro sulle Terra, i componenti dell’SG11 coprivano i due fianchi mentre
Sam e Jack coprivano le spalle agli altri, chiudendo il gruppo.
All’improvviso, quando
ormai sembrava che ce l’avessero fatta, un colpo di
una lancia Jaffa colpì Jack in pieno petto, facendolo accasciare a terra.
Sam si buttò su di lui per
ripararlo dagli ulteriori colpi e con l’aiuto del
Maggiore Brown dell’SG11, lo trascinarono fino allo Stargate.
Al loro arrivo sulla
rampa, dopo aver chiuso l’iride, la dr.ssa Frasier, seguita da un’equipe medica,
si precipitò da loro.
Purtroppo, dopo vari
tentativi di rianimazione, era stato dichiarato il decesso a causa delle ferita al petto.
Era difficile descrivere
l’umore che aleggiava nei giorni seguenti alla base; nessuno si aspettava una
simile perdita e fu un colpo molto duro da incassare.
Fu deciso di celebrare una
cerimonia all’interno della sala d’imbarco, per ricordare colui
che ha guidato la migliore squadra di difesa della Terra, raggiungendo
innumerevoli successi e affrontando migliaia di pericoli; alla cerimonia
avrebbero partecipato anche le più alte cariche dell’esercito e politiche,
quelle stesse cariche che lui tanto odiava, per le loro manie di grandezza e i
numerosi tentativi di chiusura del Progetto Stargate.
Dal giorno della sua morte
però, molte cose cambiarono; Daniel dopo la sconfitta dei Goa’uld avvenuta due
mesi dopo la morte di Jack, tornò ad insegnare
all’università dove lui stesso si era laureato, mentre Teal’c era tornato
definitivamente su Chulack per star vicino al figlio e trovare finalmente un
po’ di pace dopo anni di conflitti.
Anche Sam aveva
abbandonato il Programma Stargate, nonostante il parere contrario
del padre; per lei l’SGC senza Jack O’Neill non aveva senso.
Lei amava quell’uomo e avrebbe preferito morire in quella dannata missione,
piuttosto che piangere ogni giorno su una lapide bianca di fronte ad una foto
sorridente.
FINE
Angolo dell’autrice:
Mi scuso per la brutta fine che ho fatto
fare a Jack, ma era necessario per la pubblicazione di questa mini ff (sorry
anche per la lunghezza!!), l’ho scritta un po’ velocememte.
Spero che nonostante tutto vi sia piaciuta, anche se un po’ triste!
Recensite numerose!!
Alla prossima….ciao!