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Autore: Angel_BlackShadow    16/10/2016    0 recensioni
Dreamers è la semplice storia di una ragazza che, per via di un incidente stradale, finisce in coma e si ritrova in un mondo ignoto, del tutto inesplorato:
La terra dei sogni e degli incubi, dove ciò che è irreale diventa reale, ciò che è impossibile, possibile.
Dreamers narra le vicende di Ashlyn e di altri tre ragazzi, catapultati in un mondo all'apparenza bellissimo e pieno di speranze, ma che poi si rivelerà essere un covo di serpi, pericoloso ed addirittura mortale.
I quattro sfortunati "Sognatori", saranno costretti a provare ogni espediente per sopravvivere in un mondo spietato e crudele come quello, e dovranno mettercela tutta per ritornare a casa.
Nasceranno amori, vite si spezzeranno ancor prima di sbocciare e, soprattutto, si scoprirà che l'unica cosa che può mantenere in vita le persone, è semplicemente sognare ad occhi aperti.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quel preciso istante, tutto ciò che circondava il corpo inerme ed indifeso di Ashlyn, era l'oscurità. La calma, fredda ed umida oscurità. La ragazza fluttuava nel nulla, precipitando verso una spaventosa ed ignota meta, ancora inconsapevole di trovarsi in quel luogo nero e senza fine. Dove sarebbe approdata? Dove l'avrebbe condotta quella lenta corrente che l'avvolgeva completamente? Dicono che quando sei in punto di morte, il corpo tenta di reagire, quasi come se volesse salvarsi da un abisso infinito di disperazione e buio. Cerca di aggrapparsi ad ogni opportunità e coglie ogni occasione possibile, pur di continuare ad esistere in questo mondo. L'anima è consapevole di quello che le succederà una volta approdata nell'altro mondo, e quindi fa di tutto per ritardare la sua ascesa nell'aldilà. Dicono che il cervello di un essere umano, continua a sopravvivere per alcuni minuti dopo la morte, finché non esaurisce del tutto l'ossigeno. Poi, raggrinzisce e muore, spazzando in poco tempo anni e anni di esperienza e di pensieri, divenendo solo un'inutile ammasso di materia molliccia e biancastra. E con il cervello muore anche l'anima, e muoiono tutti i sogni e le speranze che la componevano e rendevano unica. Ogni anima è speciale, poichè contiene l'essenza completa di un essere umano: ella ricorda ogni dolore, ogni sorriso ed ogni sentimento provato in vita da quella specifica persona, ed esibisce le cicatrici di vita con orgoglio e fierezza. Infatti, ogni ferita cicatrizzata, rappresenta il superamento di una situazione difficile la cui asprità è ormai un brutto e passato ricordo. Invece, ogni ferita aperta nell'anima, è indice di debolezza, poichè non si è riusciti a fronteggiare quella difficoltà che ci marchierà l'animo a vita. Ashlyn dischiuse lentamente gli occhi, svegliandosi dal profondo stato torpore nel quale si trovava pochi istanti prima e, pian piano, il nero intorno a lei iniziò a sfumare, lasciando posto al blu scuro delle profonditá marine. Si accorse, poco dopo, che non era più in grado di respirare: stava annegando in un mare di acqua dal sapore dolciastro e leggermente ferroso. Quell'acqua in cui annaspava aveva lo stesso sapore del sangue. Il suo sangue. 《Ashlyn...》si sentì chiamare poco dopo da una voce calma ed ammaliante, che sembrava dissolversi nell'ambiente circostante come polvere al vento. Una voce femminile, fin troppo rilassata per apparire normale, che la chiamava quasi con insistenza.《Ashlyn, addormentati! La realtà è spaventosa e spregevole, lasciati cullare nelle calme e dolci acque del sonno eterno, abbandonati a te stessa...》 La ragazza, incuriosita da quelle parole, tentò di voltarsi per cercare di capire da dove provenisse quella voce, ma non riuscì nel suo intento. Il suo corpo freddo era come paralizzato, non riusciva a muovere un solo muscolo. Sentì il respiro venirle a mancare, ogni secondo che passava in quel luogo si rivelava per lei una tortura. Tutto ad un tratto, sentì qualcosa afferrarle bruscamente la caviglia: una mano femminile, dello stesso colore del cioccolato e dalle unghie lunghe e adunche, la stava trascinando sempre più in profondità, tentando di annegarla. La ragazza annaspò, nel disperato tentativo di sfuggire alla salda presa di quella mano, ma tutto fu vano: sentì quelle orribili unghie curve conficcarsi in profondità nella sua carne, fino a farle male. Tentò di urlare e chiedere aiuto, ma nessun suono fuoriusciva dalla sua gola. Il respiro iniziò a farsi pesante,  la sua gabbia toracica era come schiacciata da due macigni che premevano sempre di più sui suoi polmoni doloranti. Era completamente inerme ed indifesa, alla mercè di un'oscura forza che stava tentando di annegarla senza motivo. Senza ossigeno, in un luogo scuro ed indefinito, completamente da sola. 《Non ti azzardare a rimanere sveglia!》fece nuovamente la voce, questa volta con un tono leggermente più aggressivo. La mano continuò a scavare solchi nella carne, trascinando Ashlyn sempre più in fondo, in un mare nero privo sia di sogni che di incubi. Il Nulla. 《Dormi! Dormi! Dormi!》urlò la voce con rabbia, una volta che il sangue iniziò a sgorgare dalle ferite sulla caviglia della ragazza. La graziosa mano femminile, che poco fa tratteneva Ashlyn, si trasformò in un'orribile mano nera fatta solo di ombre e fumo che iniziò a stringere la gamba con maggiore forza, portandola sempre più in fondo. 《...oppure ti ucciderò!》queste furono le ultime parole che udì la povera Ashlyn, prima di venir trascinata nelle più oscure profondità marine. Il buio si impossessò completamente di lei e della sua mente e tutto intorno a lei sfumò. Ashlyn si svegliò gridando, con la fronte madida di sudore e le dita saldamente strette al lenzuolo del suo letto. Richiuse gli occhi, ancora scossa a causa di quel sogno fin troppo vivido e cercò di pensare a qualcosa che potesse calmarla. Nella sua mente comparve il caldo sorriso di sua madre Essence, ed i suoi rassicuranti occhi dello stesso colore della menta, che ebbero il potere di tranquillizzarla in pochi secondi. Riaprì gli occhi e sospirò sollevata. Quello era stato solo un brutto sogno, nulla di ciò che aveva appena visto era reale. "La voce misteriosa non esisteva, io non ho rischiato veramente di annegare." Si disse la ragazza, cercando di autoconvincersi che quelle immagini spaventose erano solo frutto della sua fantasia. "Io ho solo immaginato tutto, niente era reale!" E, una volta convinta che tutto ciò che aveva visto poco prima era solo un'illusione, Ashlyn potè finalmente tirare un sospiro di sollievo. La ragazza si mise a sedere nel letto, alzando lo sguardo verso il soffitto bianco, iniziando annoiata a scrutare le minuscole crepe che si stravano formando su di esso a causa del tempo. Era semplicemente stanca, magari un'altra oretta di sonno le avrebbe fatto bene. Un leggero bruciore, proveniente dal basso, distolse l'attenzione della ragazza dal soffitto, che fu costretta a guardare nell'esatto punto in cui sentiva quel lieve dolore. Si tolse la coperta di dosso e si scoprì le gambe, alzandosi il pantalone con goffaggine. Ed, esattamente sopra la caviglia destra, vide cinque piccole cicatrici sanguinanti delle stesse dimensioni di un'unghia.
   
 
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