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Autore: Edward LoneBark    16/10/2016    1 recensioni
La guerra è alle porte.
Il destino di tre persone si intreccia tra le onde del mare.
Un assassino in cerca di se stesso.
Una viandante in cerca delle proprie radici.
Un signore del mare in cerca del suo tesoro più prezioso, perduto tra le onde.
E la più grande tempesta del millennio che si avvicina senza tregua.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Raidell era una città poco più grande di quella che lui presidiava, ma era prossima alla costa, quindi era decisamente più militarizzata e sicura. Neslith vide almeno tre sentinelle alla porta Nord, che controllavano con solerzia un numero consistente di coloro che entravano. Avanzò spedito in mezzo ai carri che portavano la mercanzia in città dalla campagna e dalle colline per il mercato del sabato, resistendo alla tentazione stupida di salutare le guardie per beffa. Si calcò il cappuccio sulla testa e si spostò sulla destra per imboccare una stradina minore, evitando il traffico della via principale.

Il cielo era cupo, irritabile, anche se non sembrava intenzionato a sfogarsi a breve. In lontananza, verso il mare, tra le nubi scure si vedeva il baluginare dei lampi, intrappolati nella cappa umida.

Benchè fosse in grado di rendersi invisibile, agiva sempre e comunque con circospezione, non conoscendo i mezzi della Gilda di Kauris fino in fondo.

La Gilda, probabilmente una delle organizzazioni criminali più pericolose degli Otto Stati. Le sue radici erano nel Deniar, di cui arrivava a controllare diverse città, ma si era sparsa con il tempo in molte altre terre, infiltrandosi in profondità, con grande abilità, nutrendosi della prosperità che la Nuova Era aveva portato. Era ricca potente e disponeva di mezzi estremamente pericolosi, ed era riuscito ad inimicarsela.

Nervoso, puntò con decisione verso il quartiere militare, imboccando diverse strade fuori mano per evitare la confusione.

Tutta quella storia era stata un incubo. Non sapeva come Vell fosse stato catturato, sapeva solo che i suoi compagni erano andati a chiamarlo nel cuore della notte, dopo che non era tornato, perchè li aiutasse a cercarlo. Ci erano voluti due giorni perchè trovasse il covo, due giorni in cui non sapeva se avrebbe trovato il suo amico vivo, mentre i bastardi avevano avuto tutto il tempo per cercare di estorcergli informazioni che non possedeva.

Il piano Kaurall. L'informazione che la Gilda voleva per prima, in modo da poterla vendere a caro prezzo alla pirateria. Avevano fiutato da tempo che c'era qualcosa che non andava, ma avevano bisogno di prove, documenti, o almeno la confessione di un soldato catturato.

Strinse il pugno, furibondo. Per molte settimane solo gli ufficiali di grado superiore erano rimasti a conoscenza del piano, poi l'informazione aveva iniziato a diffondersi in tutto l'esercito.

Il piano era stato attuato dal Consiglio della Guardia solo un paio di mesi prima, ma erano almeno tre anni che Yeldin rafforzava in modo massiccio l'armata navale, lasciando inevitabilmente sguarnite le città dell'Alkir e di Punta del Dominio. I cacciatori di taglie avevano avuto un ruolo fondamentale nell'evitare che il crimine facesse marcire l'Alkir dall'interno, indebolendolo in un momento così cruciale, e avevano appreso in moltissimi del piano direttamente dai soldati. Neslith ne era venuto a conoscenza da un suo contatto a Nurmen, ma quando lo aveva comunicato ad Abor Vell era già uscito per l'ultima volta in ricognizione.

Superò un gruppo di soldati armati che marciavano verso il porto e si diresse verso la base difensiva della città, più spostata verso la costa.

Era un edificio basso e tozzo, circondato da un muro di pietra alto un paio di metri; c'era un ingresso ad ogni punto cardinale, ognuno difeso da una coppia di fucilieri. Tutta questa difesa qui, e quasi nulla nel cuore militare della Guardia. Davvero una bella mossa tattica pensò irritato, passando con disinvoltura in mezzo ai soldati una seconda volta. Attraversò lo stretto cortile lastricato e attese che un ufficiale scortato da due soldati uscisse dalla pesante porta di ferro per infilarsi di soppiatto nell'edificio.

Non era un posto particolarmente grande e sapeva dove andare. Attraversò un paio di corridoi e quando non vide nessuno in giro tornò visibile, entrando senza esitazione nell'ufficio di uno degli strateghi.

-Chi diavolo...Neslith? Sei tu?- chiese un uomo calvo, alzandosi di colpo dalla sedia.

L'ufficio era sempre lo stesso di quattro anni prima, la stessa scrivania di mogano, la stessa voluminosa libreria, forse le stesse scartoffie che ingombravano lo spazio vitale dello stratega. Quest'ultimo sembrava appena invecchiato, più grigio, come se l'ultimo periodo fosse stato particolarmente stressante.

-Non penso tu sia sorpreso di vedermi, Averth- disse Neslith, prendendosi una sedia davanti alla scrivania e accomodandosi senza invito. -Sapevi che sarei tornato, presto o tardi-.

Averth non disse nulla sul momento, e tornò a sedersi. -Di che cosa hai bisogno, Neslith? Spero che non sia infattibile, è un momento critico, sei fortunato che tu mi abbia trovato qui-.

-Non sei uno che gira molto- replicò l'altro -e penso che non sia un vero e proprio favore quello che ti chiederò. Ho bisogno di te perchè potrebbero tranquillamente non credermi, dato che si tratta di me-.

Averth aggrottò la fronte. -Vai avanti-.

-La Gilda di Kauris si è infiltrata ben più in profondità di quanto pensassimo a Punta del Dominio- disse Neslith. -C'è un korinn a Nurmen, probabilmente inviato dalla Gilda madre a prendere un controllo più stretto della zona. Un korinn al quale sono sfuggito e che con ogni probabilità mi sta cercando, affinchè non informi la Guardia-.

-la Gilda...qui- mormorò Averth, impallidito. -Com'è possibile, come sono entrati?-.

Neslith prese un respiro profondo. -La sicurezza interna lascia molto a desiderare, se non si preoccupasse solo del suo piano se ne accorgerebbe anche Yeldin- replicò seccamente. -Devi informare l'Ammiraglio del pericolo, e mandare una squadra ad uccidere quel korinn e chiunque abbia chiamato da fuori in aiuto-. Sempre che non ci siano già elementi ancora più forti in circolazione. -Sai che danni potrebbe provocare un elemento del genere nel cuore della Guardia-.

Averth annuì. -Informerò i miei superiori, ma temo sia necessario il tuo aiuto, dobbiamo identificare questo korinn e capire dove si trova-.

Neslith si alzò. -Puoi contare su di me. Fa' in modo che i rinforzi mi raggiungano vicino alla porta nord, prima della chiusura-.

-Non sarà facile dettare condizioni, ma dovrei farcela. Mi premurerò anche di avvertirli di chi sei...e di quello che sei in grado di fare-.

-Molto bene. Grazie del tuo aiuto- disse Neslith, facendo per uscire.

-Ah...Neslith- chiamò Averth, alzandosi a sua volta.

Il cacciatore di taglie sorrise e si voltò. -Sì?-.

-Credo che a questo punto il debito sia estinto- disse lo stratega, con un sorrisetto soddisfatto.

 

La stiva era piena per metà da barili di polvere da sparo e sacchi di vivande. A destra c'era una rastrelliera piena di armi, vicino alle palle di cannone bloccate al muro da una rete. Di fronte a lei, invece, una solida parete rinforzata con una piccola porta al centro.

Ora arriva il difficile pensò tra sè, facendosi largo tra le scorte della nave per esaminare con più cura la serratura. C'era il rischio fondato che Varenn l'avesse rinforzata con una tecnica a lei ignota, il che l'avrebbe costretta ad abbandonare l'impresa almeno per il momento. Non era oltretutto da escludere che fosse munita di una trappola, e che qualunque tentativo di forzarla le sarebbe stato fatale.

Rain strinse i denti ed estrasse dalla tasca una sottile striscia di metallo, nero con riflessi verdi e iridescenti. La infilò nella toppa e quella iniziò a modellarsi all'interno della serratura. Spinse finchè potè, attese che la chiave prendesse completamente forma e girò, udendo con enorme soddisfazione lo scatto secco della serratura che si sbloccava. Da te non mi sarei aspettata una simile imprudenza, Varenn pensò, aprendo cautamente la porta con il cristallo luminoso in mano. Si trovò davanti ad uno spazio molto più piccolo del precedente, colmato almeno per un terzo da sacchi pieni di monete, teche chiuse piene di gioielli e tesori di ogni genere. Avanzò con un brivido, chiudendosi la porta alle spalle, ignorando quelle ricchezze per andare ancora in fondo alla stanza, dove c'era un semplice armadio chiuso. Lo aprì con la sua chiave e rivelò una libreria piena per metà di volumi di ogni colore e misura. Vide subito quello che cercava.

"Leggende fondate dei Quattro Mari" mormorò, estraendo il libro dallo scaffale. Era un volume piuttosto pesante, il che le avrebbe dato dei problemi a portarlo via. Forse sarebbe riuscita a trovare subito quello che cercava...pregò che nessuno si accorgesse dell'assenza della sentinella che aveva messo al tappeto sul ponte, nè che la suddetta decidesse di svegliarsi troppo presto.

Sfogliò rapidamente il volume, degnando appena di un'occhiata i resoconti delle imprese di Rieza nel Mare Boreale, le storie sui Kruidan, le informazioni dettagliate sui mostri marini che vivevano oltre la Linea di Korinth, le narrazioni fondate delle azioni di Hydran nel Terzo Mare, e molte delle voci non confermate che giravano sulla sua figura. Era un libro piuttosto vecchio, ma quando era stato scritto Hydran aveva già abbandonato da anni il Terzo Mare per superare la Congiutura.

Sfogliò sempre più febbrilmente finchè non trovò quello che cercava.

 

L'Oraculum

 

L'essere che secondo le leggende dispone dell'integrale conoscenza di tutti i misteri del nostro mondo. L'ubicazione della sua dimora è nota a ben pochi, e la pericolosità della via che conduce a lui scoraggia gran parte di costoro a tentare l'impresa. Molti di coloro che hanno tentato di arrivare a lui non hanno mai fatto ritorno.

 

Righe su righe di storie più o meno attendibili sull'Oraculum e sulle sue capacità di conoscenza illimitata. I pochi che erano tornati indietro dopo aver parlato con l'Oraculum sembravano decisamente restii a raccontare qualcosa, ma apparivano decisamente cambiati, dopo che i loro più grandi interrogativi avevano ricevuto risposta.

Dove si trova? pensò, mentre sfogliava le poche pagine. Solo alla fine trovò l'informazione che cercava.

 

E' confermato che l'Oraculum dimora sull'isola di Thoriman, poco distante dal punto della costa del Regno di Oharim dove sorge la città di Kervinn. La casa si trova nel cuore delle montagne che occupano l'isola quasi interamente, ma non esistono informazioni più precise.

 

Oharim. Aveva osservato a lungo le carte dei Quattro Mari e aveva memorizzato con cura tutte le nazioni e gran parte delle città principali. Se non andava errata, Oharim si trovava nel Secondo Mare, non molto a Nord rispetto all'Impero di Haestan.

Non molto per una carta navale...ma molto per me pensò, sentendo il sangue gelarsi. Significava attraversare la Congiuntura, il Mare del Nord e la Linea di Korinth, per approdare in acque che spaventavano perfino i navigatori più audaci.

E anche se arrivassi all'isola di Thoriman , sarei in grado di raggiungere l'Oraculum?

Represse il propotente istinto di piangere, mentre scriveva su un pezzo di carta l'ubicazione dell'isola e rimetteva il libro al suo posto. Non posso arrendermi, troverò una soluzione.

Fu allora che gli tornò in mente quanto aveva udito sulle scale, e le poche speranze che nutriva si dissolsero completamente. La guerra non avrebbe fatto altro che rendere il suo successo ancora più improbabile.

Perchè...perchè dev'essere tutto così difficile?

La porta della stiva si aprì dietro di lei, e dei passi lenti iniziarono ad avvicinarsi.

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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