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Autore: Alucard97    16/10/2016    4 recensioni
Emiya Shirou cammina per una strada deserta, di notte. Solo qualche lampione ad illuminare la via. Una discussione con l'uomo del futuro lo illumina sul suo destino. La strada che Shirou ha scelto di percorrere sarà quella giusta?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi girai di nuovo per guardare dietro di me. Il cuore mi batteva così forte che temevo mi sarebbe schizzato fuori dal petto da un momento all'altro.
"Nessuno" Pensai. La strada era deserta, come al solito.
Nonostante sapessi di non avere niente di cui preoccuparmi cercai istintivamente di camminare sotto la luce dei lampioni. Non avevo mai sentito un'ansia simile, non era da me. 
 
Passai davanti ad un negozio di elettrodomestici, era la mia specialità ripararli. Vidi la mia immagine impressa nel vetro del negozio: un ragazzo alto, magro, dai corti capelli rossi e dai grandi occhi ambrati. Vestito con una lunga maglietta bianca dalle maniche azzurre, dei jeans ed un paio di scarpe All Star grigie. 
"Il mio nome?"Si domanderanno in molti, il mio nome è Emiya Shirou. Un semplice ragazzo di città che conduceva una vita normale fino a che non fui coinvolto in quello strano rituale chiamato "Guerra del Sacro Graal", ma è una lunga storia... Vi basti sapere che sono incastrato con uno spirito eroico di cui non conosco il nome e con....
 
"Ok, ora basta. Ho capito che sei tu. Temevo fosse un altro Servant venuto qui per la mia vita" dissi al vento 
 
"Un altro Servant. Eppure anche tu eri presente quando Rin mi ha chiesto di tenerti d'occhio o sbaglio? Sempre il solito idiota" disse una voce nell'aria.
 
In quel momento comparve dinnanzi a me un uomo alto, dalla carnagione scura e dai capelli bianchi come la neve. Aveva gli occhi cinerei ed era vestito con un' armatura placcata in nero, adornata da un mosaico di striature bianche, cornata da una giacca in pelle rossa. Una giacca incantata con una magia che la rendeva resistente quanto un'armatura di metallo. E portava dei pantaloni rivestiti in pelle che terminavano con un paio di scarpe nere bordate di metallo
 
"Sempre a offendermi vero? Non riesci mai smettere di insultarmi?"
 
"No. Anche perché dopo la pagliacciata che hai fatto l'altro giorno... Non trovo altro modo di descriverti" commentò acidamente lui
 
"Pagliacciata?!" Sbottai io "Ho difeso Saber dall'attacco di quel mostro e..."
 
"E sei stato colpito dalla sua arma rischiando la morte. Se non ti avessimo soccorso subito saresti morto. Hai anteposto la vita della ragazza alla tua. Sei sempre così. Pensi prima agli altri e poi a te stesso. Avresti dovuto proteggerti e rimanerne fuori" mi interruppe lui
 
"E tu cosa ne vuoi sapere?" lo ripresi io "Se proprio vuoi sapere perché mi sono sacrificato... È perché voglio salvare tutti, io voglio diventare un eroe, l'ho promesso a mio padre Kiritsugu... Io salverò il mondo e tutti i suoi abitanti. Perciò, non mi pento della mia scelta"
 
Lui mi guardò chiudendo gli occhi ed emettendo un sospiro. Poi li aprì e con sguardo severo mi disse: "Sicuro che sia la scelta giusta? Emiya Shirou..."
 
"Perché che intendi dire? Certo che è la scelta giusta" 
 
"In questo preciso momento persone indifese vengono torturate ed uccise in varie parti del mondo, non puoi cambiare il loro destino e non puoi cambiare il nostro. Non pensi che la tua gentilezza non sia altro che un egoistico atto di pietà dettato da un desiderio che non è tuo? Dimmi... Perché hai voluto usare il tuo corpo per difendere Saber dal colpo di Berserker, anche a costo della tua vita"
 
Io rimasi in silenzio e poi risposi: "Perché io la voglio proteggere, se lei fosse morta io avrei fallito nel tentativo di diventare un eroe. Avrei avuto le mani sporche"
 
"E ciò prova il tuo egoismo. Non hai saputo lasciare che Saber se la cavasse da sola, non hai saputo analizzare il pericolo. Tu ti sei salvato per miracolo... Dimmi cosa pensi che siano esattamente i Servant? Delle persone? Non farmi ridere. Sono cose, strumenti. Dimmi... Se tu fossi morto... Chi sarebbe diventato il master di Saber? Senza master un Servant non può combattere in quanto non viene rifornito di mana. Se tu fossi morto, Saber avrebbe subito la stessa sorte ed avresti sprecato inutilmente la tua vita" 
 
"Allora dimmi, cosa avrei dovuto fare secondo te?" Gli chiesi io
 
Lui mi guardò ed emise un sorriso di scherno "Sei davvero un ingenuo, Emiya Shirou... Rispondi a questa domanda, sai perché pregano le persone che vuoi proteggere? Te lo dico io... Per un salvatore. Un qualcuno che possa farsi carico del dolore del mondo, che compia sacrifici, che si faccia carico della sofferenza propria ed altrui, che non fugga dinnanzi al proprio destino. Questo è un vero eroe, un vero salvatore. Il tuo desiderio di proteggere chiunque è egoismo. È puro egoismo. La salvezza di una vita, comporta necessariamente il sacrificio di un'altra"
 
In quel momento mi tornarono alla mente le parole di Kiritsugu, la salvezza di molti in cambio del sacrificio di pochi
 
"Io non sono d'accordo. È possibile salvare tutti, c'è sempre una scelta" gli dissi determinato
 
"Una scelta? Non esiste una scelta. Il destino è come un fiume, lento ed immutabile, non puoi cambiarlo, nessuno può. Se salvi delle persone, automaticamente ne condanni altre. È un ciclo, un ciclo di morte e di vita, alla fine ti sporcherai sempre le mani. Uccidere, uccidere, uccidere ancora e poi ancora nella speranza che qualcosa cambi. Nell'intento di proteggere tutti, alla fine perderai di vista il tuo obbiettivo e sarai costretto a compiere scelte, scelte di cui non andrai fiero. Alla fine... Arriverai a sacrificare le persone a cui tieni di più e..." Il suo sguardo si fece carico d'ira "... alla fine tutto ciò che troverai sarà la morte. Una morte indegna, da codardo, da disertore. Sacrificherai la persona che ami per la salvezza di vite innocenti. I tuoi alleati che ti volteranno le spalle e alla fine verrai condannato alla forca. Morto come un disertore, ricordato come un vigliacco ed un traditore... È questo il tuo sogno, Emiya Shirou?!" Il suo sguardo verso di me si fece più iracondo "È DAVVERO QUESTO IL TUO SOGNO?! VUOI UN INFERNO DI ESISTENZA, È QUESTO CHE VUOI?"
 
Io avevo lo sguardo basso, poi lo alzai e gli rivolsi un'occhiata seria: "Perché parli della tua vita, come se fosse la mia?" 
 
"Rispondi alla mia domanda!" Tuonò lui con sguardo ancora più adirato. Si stava trattenendo dal saltarmi addosso
 
Io chiusi gli occhi, sospirai, li riaprii e gli dissi: "Finché seguirò il mio cuore, non mi pentirò delle mie scelte"
 
"D-dannato idiota!" Tuonò lui "Idiota! Idiota!" Fece ancora più furioso. Poi si calmò e sparì nel nulla, tornando alla sua forma di spirito, senza proferire più alcuna parola
 
 
 
 
Note dell'Autore
 
Salve a tutti. Questa storia è nata grazie ad Epsylon Emme e Sky Cendre che hanno lanciato una sfida nel gruppo "Amici di Efp". La sfida era scegliere due promt, o anche solo uno di questi due, io ho scelto: "Mi girai di nuovo per guardare dietro di me. Il cuore mi batteva così forte che temevo mi sarebbe schizzato fuori dal petto da un momento all'altro..."
Io ho scelto di riportare tutto il promt e di elaborare una One shot con protagonisti Emiya Shirou ed Archer, due personaggi dell'anime di Fate/Stay Night. Molti di voi magari non lo conoscono, quindi vi invito ad andarvelo a vedere perché vi emozionerà come pochi
 
Comunque, vi lascio due immagini per chiarire meglio l'aspetto dei due personaggi
 
Emiya Shirou
 
Archer
 
 
 
   
 
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