ITSUMO KONO BASHO DE

Cammino lentamente, ponderando i miei pensieri a ritmo dell’incedere monotono della pioggia. Il battito del mio cuore stride con la calma irreale di quel giorno uggioso.
Devo salvarlo. Devo riuscirci.
Continuo a camminare, quando lo vedo: il suo ombrello azzurro spezza il grigiore della città e sembra l’unica cosa reale di questa cesura temporale in cui mi sono infiltrata per compiere la mia missione.
“Okabe!”
Senza pensarci mi precipito verso di lui. Cosa gli dirò? Non so come salvarlo, sento solo il battito del mio cuore che sovrasta la pioggia e il riecheggiare dei miei stivali sull’asfalto bagnato. Ci sono quasi, lui è lì, mi guarda con aria interrogativa, quando all’improvviso inciampo, cado a terra e il mio contatto visivo si interrompe.
Beeeeeeeeeeep
Il clacson di un furgone, lo stridio dei freni e l’impatto. La morte mi sorpassa e prende Okabe al mio posto.
Non è vero….

~ ~ ~

Mi ritrovo per le stesse strade del mio precedente viaggio: stessi edifici, stesso tempo, stesso destino. Il mio corpo trema, la pioggia ormai si è insinuata nelle ferite del mio animo e io vago senza una meta. L’unica bussola è il calore dei momenti trascorsi insieme uniti alla cocciutaggine di una incorreggibile scienziata. Niente speranza o redenzione. In realtà non sei nemmeno morto perché… tu non esisti in questo mondo. Se è così nemmeno io vi appartengo. Non voglio vivere in un mondo che ha cancellato la tua esistenza.
Provo a elaborare mille teorie, ma è inutile. Sono tutte corrette e nessuna giusta.
Mi fermo di fronte ad una stazione. Non so perché, ma mi è familiare: è semplice e vuota, oserei dire minimale, con due binari e una panchina, eppure evoca in me lo spettro di un ricordo lontano. Il vento con i suoi buffetti mi desta dai miei pensieri e decido di riposarmi sulla panchina. Sembra che Steins;Gate abbia fatto la sua scelta: Okabe arriva piano, il volto scuro che riflette ombre di disperazione.
“Ti sei persa?”
…
“Anch'io... Una ragazza che conosco sin da quando eravamo piccoli è molto triste... e non so cosa dirle. Mi chiedo se sono davvero inutile..."
“Hououin Kyouma... Lo conosci?"
Il suono di quelle parole è liberatorio. Capisco solo ora il vero significato che hanno per me… cosa è per me Okabe. Prima biasimavo me stessa per non aver fatto luce sui miei sentimenti, per non avergli mai detto quanto lo amassi e sebbene mi giustificassi adducendo come scusa il poco tempo trascorso insieme ora capisco che quelle settimane, la sua storia, la mia… la nostra, sono preziose e bellissime così. Mi rivedo ragazzina, una Kurisu arrogante e sognante la cui unica domanda era: esiste una persona capace di dare un valore alla mia vita? In altri termini: c’è qualcuno che mi consideri così importante da ritenermi unica e insostituibile? La ragazza di allora non sapeva la risposta e avrebbe preso il treno. Io invece resterò perché la persona che cerco è proprio qui, al mio fianco.
"Hououin?"
"Lui è uno scienziato... ma non uno scienziato come gli altri. È uno scienziato pazzo... uno scienziato pazzo DOC. Si comporta da folle e tutti si prendo gioco di lui. Nessuno crede in quello che dice, nella sua ricerca e nelle sue invenzioni, ma lui ha trovato qualcosa di invisibile agli altri, qualcosa che solo lui può vedere. Ha scoperto qualcosa che affliggeva e feriva le persone, che addirittura poteva distruggere il mondo... Ed è per questo che ha cercato di proteggere tutti. In qualche modo ha continuato a combattere per salvare il mondo. Ed è riuscito a proteggere tutti quelli a cui voleva bene, ma questo non lo sa nessuno. Per gli altri è rimasto sempre uno scienziato pazzo e tutti continuano a prendersi gioco di lui."
"È una storia triste."
Prima lo pensavo anche io, ma ora…
"Dici? Io penso che sia una storia bellissima”.
Proprio così. È la tua storia e ora anche la mia. Per quanto tutto ciò possa sembrare privo di senso e senza dubbio poco scientifico è vero. Questo è il tuo posto Okabe e farò in modo che tu possa ricordarlo nel modo più infallibile che conosco.
Mi avvicino lentamente, ma con determinazione e premo dolcemente le mie labbra sulle sue. Un dolce bacio umido di pioggia.
“Ora vai! Sono sicura che ci sia qualcuno che ti stia aspettando."
Sorrido. La mia missione è compiuta, ti aspetterò nel futuro, nel posto dove eri solito ridere.



NOTE DELL'AUTRICE

Grazie a tutti coloro che hanno letto questa fanfic, in particolar modo ai miei amici che mi hanno sempre supportata e riscaldato con il calore del loro affetto. Non sono di certo nota per la mia autostima, eppure non hanno mai smesso di credere in me, nelle mie parole, nelle mie capacità e nella mia penna. Fratellone orsacchiotto, Cri (devo ancora trovare un soprannome cutie TwT), sis, sorellona panda, sorellina grazie di tutto. Quando le nostre strade si sono incrociate vi siete fermati e mi avete teso la mano, offrendomi la vostra amicizia. In questi mesi sono maturata e anche se resto incorreggibile e la strada di fronte a noi è ancora lunga e piena di insidie, non lascerò la vostra mano, ma affronteremo i momenti belli, brutti, feels e cutie insieme, come solo chi si vuole davvero bene sa fare. Siete meravigliosi :").