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Autore: Hiroshi84    17/10/2016    5 recensioni
Da bambino, quante serate passate in camera mia, ad osservare e a parlare con le amiche stelle. Anche adesso che sono un uomo, esse rappresentano per me un qualcosa di speciale e magico.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tanto per cambiare, anche stanotte non riesco a dormire. Una sequela di tetri pensieri sono sul piede da guerra e di conseguenza attaccano la mia mente. Mi alzo dal letto, mi dirigo sul balcone e mi affaccio sulla ringhiera per prendere una boccata d'aria, cercando magari di rilassarmi. 
Amo da morire le sere e le notti d'estate in quanto esercitano un'atmosfera frizzante e magica, per di più da quassù, il panorama è molto suggestivo, difatti ho la fortuna di ammirare il mare da una parte e le montagne da un'altra. Inoltre, il fatto di risiedere vicino all'aeroporto, mi permette di guardare gli aerei che volano, immaginando mete esotiche, tra spiagge paradisiache e bungalow da favola. Ho una gran voglia di partire, ma purtroppo non avendo le possibilità economiche, certi posti da sogno restano da sogno. E mentre rido amaro, osservo le stelle che brillano nel cielo notturno. 
Mi ricordo che da bambino, le stelle le consideravo le mie più care amiche al punto che, quasi ogni sera, dalla finestra, a bassa voce raccontavo o confidavo a loro le mie giornate, i miei segreti, i miei dubbi, le mie speranze e i miei desideri. Sarà stata la suggestione, fantasia o che ne so, esse immancabilmente mi elargivano conforto e senso di protezione.
Successivamente, nel periodo dell'adolescenza, i nostri “scambi” si diradarono, finché quel legame speciale tra me e le stelle finì per spezzarsi poiché il candore lasciava spazio alla difficile realtà adulta che via via avanzava.
Sono passati circa vent'anni, eppure eccole lì, sempre più belle. Un po' come ai vecchi tempi, vorrei sfogarmi come un fiume in piena. Invece no, ciò che sto per esprimere, suona a metà tra una preghiera e una poesia. 
[A voi stelle che vegliate e custodite i sogni miei, fate sì che non scompaiano nel buio della notte o muoiano alle prime luci dell'alba. 
Che possiate allearvi col vento per soffiare via ogni incertezza e ogni amarezza che alberga nell'animo mio.]

Mi sento già meglio.
Sorrido con gli occhi lucidi, ho ritrovato le mie amiche d'infanzia.
   
 
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