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Autore: Orbita Infinita    18/10/2016    5 recensioni
Un viaggio introspettivo nella mente del Nemico, un'analisi del suo rapporto con Harlock e, sopratutto, dei sentimenti che il pirata più temuto dello spazio ha suscitato in lui, speranza, rimpianto, rispetto... e...
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Orgoglio

Questo nuovo capitolo è ispirato al sedicesimo episodio della serie classica: "La canzone del commiato", e la protagonista è Saki, la piccola mazoniana che si spaccia per la sorellina invalida di Kazuya, ex fidanzato di Kei Yuki. Testo di metaldolphin. Buona lettura!

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Orgoglio


Interrotta quella musica ossessiva, Kei lo aveva accusato di tradimento e di essere una spia, poi aveva ripreso a suonare. D’improvviso, lasciato lo strumento, si era messa in piedi per sollevare l'arma contro di lui. Il coraggio di ucciderlo era giunto improvviso e lo sparo ancora riecheggiava nell’aria, più forte della risacca; venne disperso dal vento insistente e le onde rimasero da sole a rompere il silenzio, cantando la loro monotona canzone infrangendosi sulla battigia e sugli scogli, mentre lo shamisen cadeva sulla sabbia all’unisono con quel corpo pesante, ormai senza vita.


Il vecchio relitto di legno antico continua a resistere agli assalti insistenti di quel mare inquieto ma, onda dopo onda, cede un pezzetto di sé e un giorno non sarebbe rimasto più nulla di lui. Anche quegli stupidi umani si credevano forti da resistere all'onnipotente Mazone, ma anche loro, uno ad uno, sarebbero scomparsi nell'oblio della storia.
Li guardi da lontano senza nascondere una certa sorpresa soddisfazione. Non avresti mai detto che Kei ci sarebbe riuscita ma, sparando a Kazuya, la biondina ti ha fatto un favore: un umano, un illuso di poter collaborare col tuo antico popolo, uno in meno da uccidere. Adesso non ti resta che eliminare anche lei, così Harlock avrebbe avuto un alleato in meno su cui contare.
Chissà se ne avrebbe sofferto... Tanto meglio se così fosse stato, e sorridi cinicamente a quel pensiero.
Raflesia ne sarebbe stata felice, puoi già immaginarne il suo volto regale e le sue labbra perfette lodare la tua impresa... Nonostante il fallimento dell'attentato all'Arcadia sulla spiaggia dell'Ottava Isola dei Pirati, ne saresti uscita pulita: se quell'idiota di Kirita se li era fatti scappare non era mica colpa tua! Certo, avresti anche dovuto chiarire il fallimento degli interrogatori al laboratorio, ma era possibile che il Secondo ufficiale di Harlock non fosse davvero a conoscenza del segreto di quella nave. Forse l'identità del quarantaduesimo a bordo era nota solo al Capitano, quel Capitano che da solo stava rendendo così difficile alle vostre avanguardie l’affermarsi su quel pianeta abitato da quei ridicoli esseri umani.
Come tutte le Mazoniane lo conosci di fama, dato che la sua esistenza sembra ossessionare la Regina… ed è l’unico motivo che ti spinge ad essere un po' più cauta di quanto lo sei normalmente con gli altri umani: Raflesia non aveva mai mostrato interesse per uno solo di quegli esseri inferiori, ma lui era stato un’eccezione. Con Kazuya era stato facile, gli avevi promesso di risparmiarlo se ti avesse aiutata a scoprire il mistero dell’Arcadia, e si era piegato obbediente. Ma eri stata informata su Harlock: un uomo totalmente diverso da tutti gli altri, che da solo aveva avuto l’ardire di mettere la sua misera astronave tra la Terra e la vostra sterminata flotta. Ai tuoi occhi, alla fin fine, è una mossa ridicola, ma rispettando la percezione della tua Regina, sai che se ti capiterà di affrontarlo, cercherai di non sottovalutarlo, di ricordare che è un avversario di tutto rispetto.
Sai che può essere ferito, che può essere ucciso, dopotutto non è mica diverso dagli altri. Ma sembra non curarsene, come se sapesse di essere protetto da un invisibile custode, forse lo stesso che ha fatto muovere l’Arcadia senza che ci fosse nessuno a bordo. Ti da’ un brivido, questo pensiero… se davvero così fosse, eliminarlo potrebbe essere davvero un’impresa difficile da portare a termine.
Sposti il tuo pensiero verso una maggiore razionalità, adesso è lontano con la sua preziosa nave, ma la sua figura continua ad incuriosirti, nonostante ti abbiano fatto studiare tutti i dati su di lui in vostro possesso. Dopotutto non rivelano nulla di particolare, è solo un uomo, un uomo che è odiato e considerato fuorilegge dai suoi stessi simili che cerca di proteggere con tutte le sue forze.
Cosa spera di ottenere? Te lo sei chiesta più volta, senza giungere a qualsivoglia risposta sensata. Forse è solo un pazzo, un miserabile seguito da quarantuno discutibili soggetti… anzi, quaranta, dato che Kei è sbarcata dall’Arcadia e adesso sta per morire per mano tua. Quaranta pazzi come lui, che lo seguono con devota cecità.
Sai già che i terrestri fanno troppo affidamento ai sentimenti e che quello è il loro punto debole e Kazuya aveva avuto ragione quando ti aveva assicurato che Kei non avrebbe mai dimenticato quello che c'era stato tra loro. Ma non aveva tenuto conto che, di fronte alla terribile verità sulla fine dei suoi genitori prima e col tradimento all'equipaggio di pirati poi, quel sentimento si sarebbe trasformato in odio, così forte da farle riuscire a sollevare l'arma contro il suo antico amore.
Per te è difficile capire se l'abbia fatto solo per vendetta, però è turbata al punto che non ti ha sentita avvicinare. Ormai Kei sa che quella della sorellina Saki sulla sedia a rotelle è solo una copertura, ma in quel momento, sconvolta per aver ucciso quell'uomo, sembra non curarsene. Forse non sa bene cosa fare, senza l’appoggio di Harlock. Forse neanche immagina che tu saresti potuta giungere sin lì in quel momento.
Nell’udire il fruscio secco, come di un'ampia stoffa che sbatte nel vento quasi come una bandiera che garrisce fiera, ti rendi conto di aver commesso un grave errore: avresti dovuto saperlo, avresti dovuto capire che lui non l'avrebbe mai abbandonata, che sarebbe rimasto a proteggerla. Gli umani e i loro sentimenti... Come quel terrestre che giace morto sulla sabbia, li hai sottovalutati. Che sciocca sei stata, sarebbe stato così facile prevederlo, data la rettitudine che contraddistingue Harlock, ma non l'hai fatto. Anche se non ti volti a guardarlo, sai che sta lì, eretto e fiero, col mantello che sventola alle sue spalle e capisci che il tuo tempo è finito. Mentre stai per premere il grilletto, ti colpisce senza battere ciglio, senza farsi impressionare da quella forma di ragazzina che nasconde il cuore di una mazoniana senza scrupoli.

Bruci, come bruciano tutte le tue sorelle e la Regina non avrà per te più nessuna parola, né di lode e nemmeno di biasimo. Sono migliaia le guerriere di Mazone, la tua assenza non farà certo la differenza, in poche ti ricorderanno, nella vostra aliena quotidianità troppo lontano dal vissuto di quegli umani così testardi e imprevedibili. E anche Harlock continuerà la sua silenziosa battaglia per proteggere chi nemmeno conosce il suo sacrificio, dimenticando in fretta la ragazzina dall’aria fragile che sembravi essere. O forse no. Forse serberà il ricordo di una nemica che ancora una volta ha usato subdoli mezzi per attentare alla vita di qualcuno a cui vuole bene.
E sulla spiaggia dorata dal grande sole al tramonto, la cenere non rimane che pochi secondi, prima di essere spazzata via dal vento che culla nuove note a suggello di un legame ritrovato.

* * *

Disclaimer: Tutti i personaggi di Capitan Harlock sono © di Leiji Matsumoto. Questa raccolta è stata scritta senza fini di lucro.


   
 
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