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Autore: _White_    19/10/2016    5 recensioni
Lorenzo è un vigilante notturno e, come tutti i vigilanti notturni, nel cuore della notte fa una pausa cibo o caffè. Di solito la moglie gli prepara un panino, ma per una sera ha deciso di metterlo a dieta.
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’orologio elettronico dell’autovettura segnava le 2:40 di notte e, come Lorenzo si aspettava, tutto intorno a lui taceva. Non c’era una sola macchina in tutto il parcheggio, ad eccezione della sua Fiat Punto d’ordinanza. Non c’era un solo personaggio losco nei paraggi e questo era abbastanza strano, ma in qualche modo piacevole: non sarebbe dovuto uscire dall’abitacolo per verificare che il sospetto non avesse cattive intenzioni, come ad esempio scassinare la porta d’ingresso del centro commerciale a cui stava facendo la guardia. Meno lavoro per lui, insomma.

Essendo un vigilante notturno con vent’anni di servizio, aveva fatto numerosi sopralluoghi in aziende private o commerciali per assicurarsi che nessuno si introducesse di nascosto in una di queste imprese per derubare o altro. Non gli dispiaceva farne uno ogni tanto… Non che non trovasse rilassante osservare dei posti auto vuoti e senza segni di attività sospette nel cuore della notte, per carità! Però non disdegnava un po’ più di azione durante un turno, giusto per spezzare la routine e fare qualcosa di diverso. Ma sapeva che quella nottata non sarebbe stata diversa dalle altre.

Rassegnato alla pacificità della situazione, spense le luci di posizione dell’auto, che aveva lasciato volutamente accese per scoraggiare eventuali malintenzionati, e si allungò verso il sedile del passeggero per prendere la borsa termica.

Sua moglie Sabrina gli preparava sempre qualcosa da mangiare per le pause al lavoro. Di solito era un sandwich con prosciutto e formaggio, un avanzo di pizza della sera prima o una fetta di torta che lei aveva sfornato nel pomeriggio. E non poteva mancare il termos con caffè senza zucchero. Senza il caffè, lui non sapeva come sarebbe rimasto sveglio per tutta la notte, nonostante facesse gli stessi orari da due decadi.

Alzò il coperchio del contenitore termico e vide che era vuoto. No, non era effettivamente vuoto. Dentro c’era una mela. Soltanto una mela.

No, dai, non era possibile! Sua moglie non poteva avergli dato soltanto una mela! Guardò meglio dentro la borsa, aspettandosi di trovare un altro contenitore che gli era sfuggito sotto la fioca illuminazione del lampione. Ma l’unica cosa che trovò fu un biglietto.
È ora di mettersi a dieta, c’era scritto.
Con una mano accartocciò la nota e la gettò nel retro della macchina.
“A dieta”, pensò, “io non ho bisogno di dieta”.

Aveva 42 anni e scoppiava di salute. Secondo i parametri del medico, era in perfetto normopeso. Aveva solo un po’ di pancetta, ma quella era dovuta all’età che avanzava e alla birra. Non capiva proprio come Sabrina volesse metterlo a dieta… Non era perché lei si sentiva grassa (anche se era magra come uno stuzzicadenti) e aveva iniziato una di quelle diete dimagranti che circolavano su Facebook, che voleva mettere a regime anche lui, per non sentirsi sola?

Rifletté un attimo sulla questione. Ne avrebbe parlato con lei l’indomani a pranzo, se sarebbe tornata a casa dall’ufficio per la pausa.

Per il momento, il suo stomaco brontolava dalla fame e quindi addentò il frutto. Dopo neanche due morsi aveva già finito la polpa ed era arrivato al nocciolo. Guardò con fare sconsolato il torsolo. Aveva ancora fame.

Uscì dall’auto per buttare nel cestino ciò che era rimasto di quella misera merenda. Non aveva nulla contro la frutta, era un ottimo spuntino per un bambino delle elementari o quando si era a casa a non fare niente. Però non era soddisfacente per un uomo di 42 anni che poteva rischiare la vita ogni notte.

Doveva trovare una soluzione per racimolare del cibo e placare così la fame, ma a tarda notte tutti i negozi erano chiusi. Oppure no… Conosceva un forno nei paraggi che a quell’ora poteva essere aperto. Il proprietario era un suo amico, qualche volta Lorenzo si fermava da lui per farsi offrire un caffè bollente e avere un po’ di compagnia durante le sue ronde solitarie. Magari poteva comprare una pasta appena sfornata.
Nei suoi pensieri vagò l’idea della crema che usciva da un bombolone calda mentre lui la mordeva. Sarebbe stata una merenda perfetta.

Risalì in macchina. Ormai aveva deciso la prossima tappa del suo giro quotidiano. Maledisse mentalmente sua moglie, ma con dolcezza, e avviò il motore della Punto. Uscì dal parcheggio e guidò fino al forno, fregandosene della dieta.






Writer's Corner:
Ciao a tutti!
Ho scritto questa one-shot per la flash challenge del gruppo fb "EFP Fandoms!". Il promt da utilizzare era "mela" e il mio personaggio doveva avere 42 anni. Dovrei aver rispettato tutti i requisiti richiesti...
Ho trovato stimolante questo prompt e sono abbastanza soddisfatta dal risultato, anche se questo non è proprio il mio genere e la mia lunghezza ideale di storia. E' stato un esperimento. Spero che sia piaciuto anche a chi lo ha letto.
Grazie mille per l'attenzione.
Alla prossima!
   
 
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