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Autore: Farfan05    19/10/2016    1 recensioni
Gabrielle si accinge a prendere parte al suo primo impegno ufficiale come Regina delle Amazzoni. Responsabilità, impegni e antiche usanze si faranno strada nella vita di Gab, facendo vacillare le sue certezze. Ma Xena sarà al suo fianco...
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Gabrielle, Xena
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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NOTA: tutti i personaggi nominati nel seguente racconto sono proprietà della Universal  e della Renaissance Picture. Ogni riferimento a fatti o persone diversi dal contesto sopra citato è da ritenersi puramente casuale.

Pur non contenendo scene irrispettose o volgari, se ne consiglia la lettura ad un pubblico maggiorenne.

 

Il fuoco ardeva caldo nella piccola radura in mezzo al bosco. Xena stava lucidando la sua spada, mentre Gab era intenta a preparare la cena. Era una serata limpida e la luna faceva capolino tra gli alberi: la primavera era alle porte, e anche l'aria della sera si era fatta più tiepida.
Gab andò a sedersi accanto a Xena, e con un sospiro le appoggiò la chioma bionda sulla spalla.
"Preoccupata?" chiese Xena, senza distogliere lo sguardo dalla sua spada luccicante.
"Beh, sarà il mio primo impegno ufficiale come Regina delle Amazzoni: chiunque sarebbe preoccupata!"
"Andrà benissimo, vedrai. Non c'è nessuna più adatta di te per presenziare la cerimonia."
"Sarai al mio fianco, vero?"
"Come sempre..."
E gli occhi azzurri della guerriera si posarono dolcemente sulla figura della sua piccola Gab. Quanto avrebbe voluto in quel momento stringerla a sé e dirle tutto quello che c'era nel suo cuore. Ma una guerriera è abile con le armi e non con le parole.
Il suo cuore era rimasto impassibile all'amore per troppo tempo, e ora i sentimenti che provava per Gabrielle erano talmente forti da spaventarla. Un insieme di dolcezza, paura e desiderio. Lei, la grande Principessa Guerriera che in passato aveva soggiogato interi popoli, si trovava ora ai piedi di questo angelo biondo, che era capace di prenderla e di farla volare come mai nessuno aveva saputo fare prima d'ora. Mai avrebbe creduto che al mondo potesse esistere una persona in grado di farle provare tutto questo...
"Tutto ok, Xena?" I suoi pensieri furono interrotti. "Hai una faccia..."
"No, tutto bene. Ho solo una gran fame. Sarà pronta la cena?" disse alzandosi e andando verso la pentola fumante, da cui arrivava un profumino niente male.
"Già, la cena..." sussurrò tra sé e sé Gab, seguendo Xena con lo sguardo. "Per un attimo avevo creduto..."
Ma subito si interruppe: era meglio non illudersi troppo. Si stava parlando di Xena: cosa mai avrebbe potuto provare per lei se non una tenera amicizia e un forte senso di protezione?
"D'accordo, mangiamo!" disse fingendo allegria, mentre Xena stava già assaporando un succulento pezzo di coniglio.

 "Coraggio, è ora di dormire." disse Xena sistemando al meglio il suo giaciglio. Gab sistemò il suo lì accanto, ma non sembrava avere molta voglia di addormentarsi. Mancava solo il passaggio di una luna all'arrivo al villaggio delle Amazzoni, e tutte si aspettavano grandi cose da lei.
Tutta questa responsabilità la spaventava.
Un tocco caldo e leggero la riportò alla realtà. Xena le aveva preso le mani tra le sue e la stava guardando intensamente negli occhi.
"Non hai nulla da temere, credimi. Sarà una bella festa. Dovrai solo rilassarti e pensare a divertirti: il resto verrà da sé."
"Grazie..." come sempre Xena sapeva rassicurarla.
"Adesso però dormi. Dovrai essere in forma per quel giorno, altrimenti chi la sente Anfitea?"
"Hai ragione. Darebbe la colpa a te e alle tue avventure in giro per il mondo!"
Entrambe scoppiarono in una sonora risata, e poi finalmente si coricarono nei rispettivi giacigli.
"Notte Xena..."
"Notte piccola..."
"Dovrò indossare un costume da cerimonia, non credi?"
"Sicuramente sarai bellissima..." disse Xena, quasi sottovoce.
Ma Gab stava già cedendo al richiamo di Morfeo...

 


 

"Svegliati, dormigliona! E' una splendida giornata e il sole è già alto."
"E' già mattina? Ma io ho ancora sonno..." mugugnò Gab tirandosi la coperta fin sopra il naso.
"Ho una sorpresa per te: guarda cosa ho trovato." Gli occhi della fanciulla si aprirono a fatica, e ci mise un pò per mettere a fuoco ciò che aveva di fronte: un cesto pieno di mele mature faceva bella mostra di sè tra le braccia di Xena, che la guardava sorridente.
"Hey, e queste dove le hai prese? Hanno l'aria di essere buonissime!"
"Le ho raccolte in un campo qui vicino. Potremmo portarne un pò anche in viaggio" e gliene porse una.
Gab si mise a sedere, prese la mela e le diede un bel morso. " Per tutti gli dei, senti che gusto!" disse alzando gli occhi al cielo, e in un attimo divorò l'intero frutto.
Xena non riuscì a trattenersi, e cominciò a ridere di fronte al viso perplesso di Gab.
"Che c'è di così ridicolo?"
"Beh, questo non si addice molto a una regina...Hai pezzetti di mela su tutto il viso!" e così dicendo gliene tolse uno dall'angolo della bocca.
Quel tocco delicato provocò un brivido sul corpo di Gab, che la percorse da capo a piedi, e i loro sguardi si incontrarono. Per un attimo sembrò che tutto il mondo intorno a loro fosse scomparso... Per un attimo sembrò che i loro cuori volessero parlarsi... Per un attimo solo... Poi l'imbarazzo prese di nuovo il sopravvento.
"Sarà meglio prepararsi per il viaggio" disse Xena, senza troppa convinzione. "Se andrà tutto bene saremo al villaggio tra un paio di giorni."
"Hai ragione. Approfittiamo della bella giornata."
Ognuna di loro conosceva bene i propri sentimenti nei confronti dell'altra, ma nessuna osava fare il primo passo. Entrambe erano convinte che la loro forte amicizia non potesse lasciare spazio ad altro. E che l'amore, forse, avrebbe addirittura rovinato il loro rapporto.

 

Nell'aria si sentiva profumo di primavera: i campi erano pieni di boccioli colorati e le prime gemme cominciavano ad abbellire i rami degli alberi.
Gab camminava davanti a Xena, in silenzio. Dietro di lei la guerriera, che teneva le briglie di Argo. Questa mattina non aveva voglia di cavalcare, preferiva sgranchirsi un pò le gambe. In fondo, lo spettacolo che le si presentava di fronte non aveva paragoni.
Con un sorriso compiaciuto stava osservando la figura di Gabrielle: come era cambiato il suo corpo da quando avevano iniziato a viaggiare insieme. Le braccia si erano irrobustite, le spalle e la schiena si erano fatte più muscolose, gli addominali sviluppati al punto giusto... Per non parlare del resto! E posò lo sguardo un pò più in basso...Quel corpo la faceva impazzire!
Bastava la sua vicinanza, lo sfiorarsi accidentale delle mani, le sue gambe che si muovevano nel sonno e lei sentiva nascere un desiderio mai avvertito prima. Come sarebbe stato bello se anche la sua Gab avesse provato le stesse sensazioni...
"Hey, fantastico! Ci sono dei mercanti laggiù!"
La voce allegra di Gabrielle la risvegliò dal suo sogno. Erano arrivate ad un piccolissimo villaggio, probabilmente l'ultimo prima di entrare nel territorio delle Amazzoni, ma c'era molta gente che si affollava per vedere stoffe e monili provenienti da ogni regione conosciuta.
Xena conosceva bene la passione della sua amica per questo genere di cose, e fù così che propose: "Ti va se ci fermiamo un pò? Potremmo prendere una stanza alla locanda e ripartire domani mattina. Tanto ormai manca poco."
Il viso di Gab si illuminò di gioia: "Davvero? Grazie Xena!" e le diede un sonoro bacio sulla guancia.
"Allora anche le grandi guerriere hanno un cuore..." disse maliziosamente.
"Vai, prima che cambi idea!" e con una mano le arruffò i capelli sul capo. "Io intanto andrò alla locanda."
"Che meraviglia vederla così felice." pensò Xena guardando Gab che si allontanava canticchiando.
Il pomeriggio trascorse velocemente: Xena dedicò un pò di tempo ad accudire Argo, mentre Gabrielle passò da un mercante all'altro contrattando alcuni regalini che voleva comprare per le sue amiche Amazzoni.
E così arrivò la sera. Si ritrovarono sedute a un tavolo della locanda con un fumante piatto di stufato con verdure di fronte a loro.
"Tutti i mercanti alloggeranno qui stanotte. Sono riuscita a rimediare solo una piccola stanzetta vicino al granaio..." si scusò Xena.
"Beh, non vedo il problema. Solitamente dormiamo all'aperto! Almeno stavolta avremo un tetto sopra la testa e un letto comodo!" e di sfuggita lanciò un'occhiata alla sua Xena, che apparentemente fece finta di niente.

   
 
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