Fanfic su artisti musicali > Panic at the Disco
Ricorda la storia  |       
Autore: Marra Superwholocked    20/10/2016    1 recensioni
Crossover tra P!ATD e Supernatural ("Il demone che voleva diventare cantante" e "Take a chance on me") nonché sequel delle mie ff citate in parentesi.
(Undicesima stagione)
Lucifero è alla ricerca di un nuovo tramite, presumibilmente per vendetta, ecco perché Crowley, il Re, deve temporaneamente lasciare il Trono. Chiederà dunque aiuto a due persone ...speciali, senza aspettarsi che dalla loro collaborazione possa nascere quel qualcosa che chiamiamo Amore.
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Brendon Urie
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Annabeth, la saga'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Crossover tra P!ATD e Supernatural (Il demone che voleva diventare cantante e Take a chance on me) nonché sequel delle mie ff citate in parentesi.
Era da un po' di giorni che ci pensavo, ma mi rifiutavo di scriverla: volevo lasciarmi alle spalle Annabeth a tutti i costi! (Per me, la sua storia era conclusa già con Darkness and Light, ma poi ci ripensai). “Purtroppo” non ho resistito e, dopo aver fatto qualche ricerca (sì, be', ecco, non sono proprio un'esperta per quanto riguarda i P!ATD), mi sono messa a scrivere questa FF. Essendo in un universo parallelo, posso descrivere Brendon come single e la FF può filare liscia esattamente come l'ho pensata.
Bene. Detto questo, (ri)preparatevi ad un “Beebo” demone, una Nephilim particolare e ad una storia d'amore animata e focosa.


Xoxo
Marra

 


HELL'S GUARDIANS


Chapter One
Home


Il concerto era appena finito. Brendon aveva fatto la sua solita capriola e si era anche tolto la maglietta sudata. Era felice, aveva appena scatenato una folla italiana, era novembre e Crowley non si era fatto più vedere dall'ultima volta.
«Bee-bo! Bee-bo! Bee-bo!» urlarono alcune ragazze della prima fila mentre lui lasciava il palco. Sorrise loro nel modo più tenero che possa esistere: era fiero dei suoi fan.
L'ultimo videoclip registrato, quello di LA Devotee, aveva scaturito non poche polemiche, ma anche tanti dubbi. Brendon ce la stava mettendo tutta per far capire al mondo chi era, ovvero un demone.
Nel camerino, il succo d'arancia lo attendeva sulla scrivania colma di foto e testi, ma Dallon lo trattenne per la spalla.
«Ehi, amico, dove vai?» gli chiese Dallon. Lui, Daniel e Kenneth erano alle sue spalle, ancora pieni di adrenalina per la serata indimenticabile che avevano appena passato, ma che non era ancora finita. «Andiamo a farci una birra?»
Brendon era entusiasta, per questo accettò al volo. L'unico rischio era di incontrare decine e decine di fan... Be', gli sarebbe piaciuto senz'altro!
I quattro si prepararono ed il muro gelido che incontrarono appena usciti dal locale li fece rabbrividire. Ovviamente, Brendon finse.
«Ehi, Bren, lo sai che ti credono un satanista?» sbottò Daniel. «Voglio dire...»
«Sì!» rise Kenneth, «Subito dopo essere uscito il videoclip di LA Devotee, i fan sono impazziti!»
Brendon guardò il marciapiede della via secondaria che avevano appena preso. Sorrise soddisfatto. Finalmente, pensò.
«Sì, immagino» fu in grado di dire solamente. Avrebbe voluto esultare, saltare e urlare, ma la birra che avrebbe bevuto di lì a poco sarebbe bastata. Aveva finito con le ragazzate, si era deciso, voleva essere una persona più seria, ora.
Persona.
No. Non voleva essere una persona. Voleva continuare ad essere un demone.
Girarono l'angolo. Un taxi bianco sfrecciò a tutta velocità. Conducente ubriaco. Probabilmente auto rubata. I quattro musicisti non si stupirono: quelle cose accadono anche dalle loro parti, dopotutto. Ma Brendon non sopportava cose del genere.
Il cantante dalla voce divinamente demoniaca diede un ultimo sguardo all'auto e, di nascosto, si concentrò: l'auto si chiantò subito dopo contro un palo della luce. Tutti loro si girarono, Brendon fingendo stupore, ma l'autista non aveva subìto alcun danno. Peccato, pensò Brendon, ai veri bastardi non capita quasi mai nulla.
Qualcuno, dall'altra parte della strada, chiamò un'ambulanza, così i quattro poterono proseguire senza aumentare il rischio di essere riconosciuti, specialmente Brendon. Trovarono finalmente un locale, era semivuoto, e decisero quindi di entrare. Tuttavia, Brendon chiese loro qualche istante: avvertiva uno strano odore familiare, nell'aria. Zolfo, avrebbe giurato...
Infatti, poco dopo essere rimasto da solo, spuntò fuori dal nulla il Re.
«Crowley!» esclamò sottovoce Brendon. Era raggiante, ma anche un po' sospettoso: che fosse successo qualcosa? E la risposta la ebbe dal sorriso dell'altro che tardava ad arrivare.
«Brendon.» Il saluto di Crowley, effettivamente, era monocorde.
«Cos'è successo?»
Crowley inspirò, infilò poi le mani nelle calde tasche del suo cappotto e si avvicinò al cantante. «Ho visto l'ultimo videoclip.»
«Wooo, fermo!» si allontanò Brendon preoccupato. «Mi avevi dato carta bianca, ricordi?»
Il Re corrugò la fronte, poi capì. «No, imbecille! Cioè, sì, ma...» Sbuffò. «Volevo farti i miei complimenti.»
Ma Brendon non volle cascarci. «Mhm. E?»
«Cosa?»
«Senti: non sei il tipo da fare “poof Ehi, bravo!” per nulla.»
Crowley sorrise, giusto un poco imbarazzato. «Touché!» Poi tirò fuori le mani dalle tasche, senza avvertire il gelo pungente e umido di una notte milanese in pieno autunno. «Lucifero sta cercando un nuovo tramite. Probabilmente per vendicarsi di Amara.»
«Chi?!»
«Te lo spiegherò più avanti» disse Crowley. «Quello che sto cercando di dirti è che non posso lasciare che Lucifero vaghi per il mondo in questo modo! Sta facendo fuori decine e decine di esseri umani, anime che potevano un giorno appartenere all'Inferno! Devo fermarlo, in qualche modo, per cui devo assentarmi per un po' dal Trono.»
Brendon sembrava trattenere una battuta, moriva dalla voglia di dirla, ma si concentrò. Era una situazione seria, eh, per dindirindina! «Okay» disse Brendon. «E, a quanto ho capito, qui entro in gioco io, giusto?»
«Sì, ma non lavorerai da solo.»
«Ma dovrei lasciare perdere la musica per un po', dico bene?»
«Una pausa, Brendon, è tutto ciò che ti chiedo. L'anno sabbatico di una star come te che sarà mai? I tuoi album verranno venduti lo stesso» proseguì il Re. Forse era riuscito a convincerlo poiché vide il suo amico pensarci su e di solito faceva così quando stava per acconsentire ad un accordo.
«Ci sto.»
Evvai!, pensò Crowley.
«Dammi tre o quattro giorni per sistemare le cose e torno a casa.»
Crowley sorrise fiero e felice.
Brendon tornava a casa.


Nota dell'autrice:
Per chi avesse letto "Darkness and Light" e si stia chiedendo "Ehi, ma l'Oscurità non era stata sconfitta tramite il sacrificio di Annabeth???", non preoccupatevi, spiegherò tutto! ;)
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto!! Fatemelo sapere <3

xoxo
Marra

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Panic at the Disco / Vai alla pagina dell'autore: Marra Superwholocked