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Autore: PrincipessaLove    20/10/2016    1 recensioni
Un mal di testa allucinante. Un mal di testa come se gli fosse passato sopra un camion con rimorchio o altre cose peggiori. Non capiva come mai si trovasse in quel letto. La testa gli girava e aveva un gran nausea. Sopra la testa aveva una borsa di ghiaccio che se la tolse con una mano lentamente.
Con il sole che entrava dalla finestra e gli entrava negli occhi provocandogli dolore, come quello che si ha dopo una sbornia, vide che si trovava in una camera che non era la sua.
-Volevo andare nell'antico West...-Disse a voce bassa Max mentre si alzava dal letto con la nausea che aumentava sempre di più.
-Questa non è casa mia... Dov'è il covo di Max?-Si chiese in modo disperato. Dette queste parole corse in bagno a vomitare. Il lato positivo era che la testa stava smettendo di girargli. Uscito dal bagno, si recò di nuovo in camera per darsi una ripulita. Vide che c'erano foto ovunque di lui stesso raffigurato con altre persone che non conosceva. L'unica persona che conosceva era Phoebe, o almeno credeva che fosse lei. L'aveva riconosciuta perché era una figura che guardava alle spalle
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In un altro universo

 

Un mal di testa allucinante. Un mal di testa come se gli fosse passato sopra un camion con rimorchio o altre cose peggiori. Non capiva come mai si trovasse in quel letto. La testa gli girava e aveva un gran nausea. Sopra la testa aveva una borsa di ghiaccio che se la tolse con una mano lentamente.

Con il sole che entrava dalla finestra e gli entrava negli occhi provocandogli dolore, come quello che si ha dopo una sbornia, vide che si trovava in una camera che non era la sua.

-Volevo andare nell'antico West...-Disse a voce bassa Max mentre si alzava dal letto con la nausea che aumentava sempre di più.

-Questa non è casa mia... Dov'è il covo di Max?-Si chiese in modo disperato. Dette queste parole corse in bagno a vomitare. Il lato positivo era che la testa stava smettendo di girargli. Uscito dal bagno, si recò di nuovo in camera per darsi una ripulita. Vide che c'erano foto ovunque di lui stesso raffigurato con altre persone che non conosceva. L'unica persona che conosceva era Phoebe, o almeno credeva che fosse lei. L'aveva riconosciuta perché era una figura che guardava alle spalle lui insieme una ragazza bellissima. Dalla foto si capiva che erano ad una festa.

Dalla porta bussò qualcuno. Era una voce femminile. Per un attimo aveva sperato che fosse Phoebe, era lei che lo copriva quando commetteva qualche errore e alla mattina era la prima a dargli il buongiorno. Erano fratelli e lo sarebbero stati per sempre. Lo aveva aiutato anche l'ultima volta che si erano visti.

Si trovavano nel suo covo. Phoebe lo aveva aiutato a costruire la macchina che gli permetteva di viaggiare nel tempo. Voleva andare nell'antico West. Era sempre stato affascinato dai costumi, dalle usanze e soprattutto dal ballo della quadriglia che lo sapeva ballare benissimo.

-Jack, sono Ryan. Stai bene?-La ragazza entrò nella stanza con un vassoio della colazione. C'erano biscotti, crepes e un cappuccio. Quella Ryan era bellissima, forse una delle ragazze più belle che aveva mai visto. Ma il suo unico pensiero andava a Phoebe. Doveva trovarla perché tornassero nel loro universo.

-C-ciao Ryan, giusto? Sei una super eroina?-Chiese Max giocherellando con le mani nervosamente intanto che la ragazza si avvicinava per baciarlo e lo fece.

-Caspita.-Disse Max tra i denti intanto che la ragazza continuava a baciarlo.

-Ieri sera non hai risposto al telefono. Dov'eri Jack?-A quel punto Max si staccò e rimase perplesso. Non riuscì a trattenersi.

-Jack? Chi è Jack?-

-Amore, ma quanto hai bevuto ieri sera alla festa?-La ragazza sghignazzò e tornò a baciarlo.

-Ah ora ricordo. In questo universo sono Jack. Interessante. E dov'è Phoebe?-A quel punto calò il gelo nella stanza. La ragazza di irrigidì e cambiò umore.

-Immagino che tu sei la mia ragazza...-Max non stava capendo niente. La bella ragazza sembrava furiosa.

-Phoebe non esiste. E' solo il personaggio di una serie tv. Devi avere bevuto molto ieri sera. Forse eri con lei. Kira.- Max si mise le mani sul suo viso. Forse questo Jack faceva parte di un triangolo amoroso o forse più semplicemente la sua ragazza aveva una gelosia ingiustificata. Aveva un viso da bambina. I suoi capelli erano marroni scuri, i suoi occhi azzurri come il mare e dalle foto che aveva in camera era probabilmente una cosa seria visto che erano stati in vacanza su uno yot.

-No amore. Kira è solo amica. Quasi come una sorella. Dovrai ripresentarci come se non ci fossimo mai conosciuti perché non ricordo che ci fosse anche lei a quella festa.-Max stava per scoppiare a ridere ma la ragazza sembrò credere alle sue parole. Aveva tranquillizzato la giovane fanciulla che era tornata dell'umore di quando era entrata in camera.

Se aveva capito bene faceva l'attore in quell'universo e il suo nome era Jack. Avrebbe trovato quella Kira e le avrebbe raccontato tutto. Lei e Jack, per provocare la gelosia di Ryan, avrebbero dovuto essere molto amici.

-Però Kira che nome strano.-Disse Max intanto che si vestì davanti allo specchio. Viveva ancora con i suoi genitori questo Jack. C'erano altre tre camere in quella casa. Una dei suoi genitori e le altre due dei suoi fratelli. Aveva trovato i primi vestiti dentro al suo armadio e si recò velocemente alla porta di casa.

-Ehi Jack. Non vi fermate per la colazione?-Disse una signora che probabilmente era sua madre o almeno era la madre di Jack.

-N-no mamma. Vado... cioè andiamo di fretta. Ma dove andiamo?-Chiese Max confuso a Ryan.

-Andiamo sul set per girare un'altra puntata de “i Thunderman”... la tua serie televisiva...-Rispose la ragazza perplessa.

-Ah, “i Thunderman”. Siamo una serie televisiva. Fantastico. Quindi Phoebe è un attrice...-La ragazza non resistette e lo schiaffeggiò davanti alla famiglia del ragazzo.

-Dai Ryan. Stavo scherzando. Perché io sono un attore e stiamo andando sul set. Ciao famiglia.-Disse Max velocemente uscendo dalla porta cercando di inseguire Ryan che si era seduta sul taxi che li stava aspettando.

Durante il tragitto Max convinse la ragazza che aveva talmente bevuto tanto a quella festa che non si ricordava nemmeno di fare l'attore. Ryan era ingenua e si bevve tutte le sue cavolate.

Si trovavano a Los Angeles. Era una città enorme. Probabilmente Jack conosceva tutte le star di Hollywood. Si sentiva il ragazzo più fortunato del mondo in quella città.

Giunse sul set della serie. Aveva le mani che gli tremavano e stava sudando per l'emozione. Ryan si era fermata su un altro set per un altro film che stava girando. Proseguì da solo in cerca del suo camerino. Vide i nomi dei veri attori e sotto c'erano i nomi dei suoi genitori. Proseguì poco avanti e lesse i nomi di Billy e Nora, gli altri suoi fratelli che erano in camerino che si stavano truccando.

C'erano altri due camerini in fondo e uno doveva essere il suo e l'altro di....

Aprì leggermente la porta e c'era lei. Si, lei era proprio davanti ai suoi occhi. Phoebe o come si chiamava Kira si stava pettinando i capelli delicatamente e si stava guardando allo specchio. Si soffermò a guardarla come se la vedesse per la prima volta. In quella realtà non erano fratelli ma forse i loro poteri della telecinesi funzionavano lo stesso.

-Jack... Perché sei sulla porta che mi stai guardando? Pensavo che quello che ti avevo detto ieri alla festa fosse chiaro...-Kira si voltò e notò che c'era qualcosa in Jack di diverso. Max la fissò e pensò che almeno lei avrebbe dovuto sapere la verità. Se erano complici nel suo universo forse lo erano anche in questo.

-Kira, giusto? Ti sembrerà strano ma io non sono chi pensi chi io sia.- Rispose Max nervosamente. Kira gli metteva ansia, quasi paura.

-Mi prendi in giro? Pensavo che fossi stata chiara ieri sera dopo tutto quello che ci siamo detti. Ah già. Tu sei rimasto zitto come un pesce lesso e non mi hai risposto. Meglio così.- La ragazza sembrava furiosa, quasi irritata nel vederlo.

-Eh...?- Il ragazzo si prese uno schiaffo in faccia da quella ragazza. Pensò che avesse carattere Kira più di Phoebe.

-Guarda che dico sul serio. Io sono il vero Max e non come per qualche errore della mia macchina del tempo sono finito nell'universo di questo Jack. Credimi Phoebe... cioè Kira... Cioè ormai non so più niente.-Disse tutto ad un fiato Max. Kira era incredula a tutto ciò perché non si ricordava di avere girato un episodio de “i Thunderman” in cui Max avesse costruito una macchina del tempo. Max era proprio era descritto sul copione e assomigliava tantissimo a Jack. Erano praticamente gemelli. Se quello fosse stato il vero Max allora avrebbe avuto i suoi poteri come erano descritti nella serie tv.

-Scusami per lo schiaffo... Jack ed io siamo... Non importa... Ti crederò solo se dai prova dei tuoi poteri...-Kira era amareggiata e avere Max vicina la innervosiva.

-Ma certo. Sei l'unica persona a cui ho detto tutto perché Phoebe è molto importante per me e c'era anche lei quando me ne sono andato....-Spiegò il ragazzo.

Kira continuava a non ricordare in quale episodio Max avesse costruito la macchina del tempo.

-Un momento. Ancora la scena della macchina del tempo non l'abbiamo girata.-Spiegò Kira a Max.

-Secondo una mia teoria che ho visto in un episodio di Supernatural, i protagonisti sono tornati nel loro mondo quando hanno girato la scena dalla quale sono venuti.-

-Quindi io posso tornare nel mio mondo quando verrà girata la scena? Fantastico. Quella Ryan è proprio un bel bocconcino.-Sorrise Max incurante di quello che stava provando Kira in quel momento. Kira gli aveva creduto ma nutriva un inspiegabile rabbia verso di lui. Jack e Max erano la stessa persona e anche il solo guardarlo gli provocava emozioni mai provate prima. I suoi lineamenti erano perfetti e aveva un fisico mozzafiato Max. Ora che gli aveva detto come tornare nel suo universo voleva solo stargli lontana, come se ci fosse Jack al suo posto.

-Ma scusa. Cosa stavi dicendo? Tu e Jack cosa siete? Complici come me e Phoebe?-Max stava per abbracciarla ma la ragazza lo respinse.

-E' un po' più complicato di così. Ora per favore vai via...-Lacrime scesero sul suo volto. Max non aveva mai visto piangere nessuno, tanto meno Phoebe. Kira non gli aveva raccontato tutta la verità e Max lo aveva capito. Uscì dalla porta senza dire una parola e ci rimase male per non essere stato corrisposto in quell'abbraccio.

Durante tutta la mattinata, girò l'episodio del concerto del gruppo preferito da Phoebe. Kira era distante, fredda, distaccata. Non era molto predisposta a stargli vicino. Gli attori che interpretavano la sua famiglia e i suoi amici si erano dimostrati gentili e disponibili nei suoi confronti, non sapendo che lui non era il vero Jack.

Guardò nel calendario e si rese conto che era venerdì. Durante il week end gli attori avrebbero fatto una pausa dallo show e Kira non l'avrebbe vista per due lunghi giorni. Finite le riprese, Kira se ne andò in fretta e furia. Lo ignorava con tutte le sue forze soprattutto quando vide che c'era Ryan che lo era passato a prendere agli studi.

Max non era abituato a ricevere attenzioni dalle ragazze anche perché lo respingevano sempre. Non credeva che questo Jack era riuscito a conquistarla e a farla innamorare. Forse stava vivendo la storia d'amore che aveva sempre sognato o forse era caduto in un sonno profondo dal quale non riusciva a svegliarsi. Ryan era davvero dolcissima. Appena lo vide gli andò in contro baciandolo con tutto l'amore che possedeva in corpo. Profumava di rose e la stringeva tra le braccia.

Improvvisamente si staccò e si guardò intorno cercando Kira. Ella stava parlando con il regista e quando si accorse che Max la stava guardando se ne andò di corsa.

-Ma perché è andata via così?-Chiese Max alla sua ragazza che si imbufì.

-La tua ragazza sono io. Kira non dovresti nemmeno vederla....-

-Scusa amore, o almeno credo sia questo il nomignolo che ti do. Vorrei cercare di capire perché ce l'ha con Jack... cioè perché ce l'ha con me...- Spiegò nuovamente Max.

-Non sono nella sua testa...- Il week end che si prospettava era lungo e Max sapeva che non avrebbe resistito senza sapere cosa stesse succedendo con Kira.

Alla sera sarebbe andato a cena a casa dei genitori di Ryan e la cosa che lo faceva ridere era che doveva fare finta di conoscerli visto che stavano insieme da due anni e andavano spesso in vacanza insieme. Non si era mai ritrovato con cosi tanti soldi da spendere anche perché nella sua vita reale era sempre al verde.

 

Per tutto il pomeriggio si era ritrovato a fissare il cellulare di Jack con il numero impresso di Kira. Venne interrotto da suo fratello Andrew che lo aiutò a scegliere dei vestiti adeguati all'evento. Si somigliavano nei lineamenti, più di quanto gli somigliasse Billy. Era davvero gentile quel ragazzo. Lo accompagnò persino in auto a casa di Ryan. Max si sentiva felice in quella famiglia ma la sua gli mancava troppo...

La serata a casa di Ryan procedette a gonfie vele anche se il pensiero andava a Kira, Quella notte Max dormì dalla sua ragazza. Fecero l'amore e per Max fu la prima volta. Non immaginò che fare l'amore fu così bello. In quel momento però si rese conto di non essere innamorato di quella creatura innocente perché i suoi pensieri andavano da un'altra parte.

Il programma era passare il week end a casa di Ryan ma Max decise di non seguire quelle regole. Come un ladro nella notte, si vestì velocemente e uscì da casa di Ryan. Zampettava per non farsi sentire da nessuno, specialmente genitori della ragazza.

Non sapeva nemmeno in quale direzione andare. Los Angeles era grande e Kira poteva trovarsi ovunque.

Ma come quando si vede un angelo la vide in fondo ad un vialetto. Corse sperando di raggiungerla visto che si trovava proprio vicino ad una fermata dell'autobus.

-Max! Perché sei qui? Sono le sette del mattino, dovresti essere da...- Disse Kira stupefatta di vedere Max.

-....Da Ryan? No, me ne sono andato. E' tutta la notte che ti cerco. Io devo tornare a casa Kira. Ho bisogno del tuo aiuto.- Poi con il fiatone disse svenendo: - Ho bisogno di te.-

Non essendo riuscito a dormire per tutta la notte, Max si svegliò in un altro posto ancora. Non sembrava essere la stanza di quel Jack. Aveva una benda fredda sulla fronte. Il posto dove si trovava aveva gli scuroni socchiusi perciò non riuscì a vedere bene dove si trovava. Provò a muovere una mano e quando si voltò con la testa riconobbe Kira che dormiva di fianco a lui. Si tranquillizzò. Lei c'era. Lei era li con lui. Di Ryan non ne era poi nemmeno così innamorato allora. Vicino a quella ragazza che era uguale a sua sorella si sentiva al sicuro e provava sentimenti diversi da quelli che dovrebbero provare i fratelli. Le toccò i capelli lunghi e le prese la mano.

-Max, cosa stai facendo?-

Il ragazzo si interruppe appena la ragazza si svegliò. Si stiracchiò e aprì gli scuroni e le finestre. Fuori c'era aria di primavera e Kira guardò il sole che illuminava tutto. Max alzandosi lentamente le pose una mano sulle spalle.

-Dove ci troviamo?- Chiese il ragazzo con una voce sensuale che eccitava Kira.

-Siamo a casa mia. Dovevo passare il week end in montagna nella mia casa ma poi sei arrivato tu...-

-Così mi fai sentire in colpa. C'è qualcosa che posso fare per rimediare al mio errore dada?- La ragazza arrossì. Jack non l'aveva mai chiamata dada e i suoi occhi dolci posati su di lei la fecero sudare dall'emozione.

-Si. Perché te ne sei andato da Ryan?-

Il ragazzo si irrigidì e si strofinò le mani.

-Perché non la amo.-

Non era abituato ad esprimere i suoi sentimenti ma con lei vicino era tutto più naturale. Nel suo mondo era un super cattivo e non gli importava di niente e nessuno. Qualcosa era cambiato.

-Non so Jack cosa prova ma quando ti sta vicino. Ma io provo attrazione Kira quando ti sto vicino. Mi sarei sentito perso se non ti avessi trovato.-

La ragazzo sospirò e si toccò i capelli lunghi in modo nervoso. Max percepì tale nervosismo.

-Solo questo provi per me?- I due si guardarono intensamente negli occhi. Il ragazzo rimaste spiazzato perché non si aspettava di dovere dire altro. La bella parlò per prima delusa.

-Lascia perdere. I miei genitori sono fuori città e il frigo è vuoto. Sarai affamato. Andiamo a fare la spesa?- Disse triste la ragazza.

-Ma certo.. Phoebe. Cioè Kira....-

-Non dire niente.-

I due giovani passarono una splendida giornata insieme. Kira mostrò Los Angeles e Max, il quale era più attirato più dalla ragazza che dalla città. Nel modo in cui gli parlava di quella città, era con amore.

Come ultima tappa, dopo che gli aveva mostrato vie famose, negozi e musei, si fermarono in un parco a fare un pic nic. Il cielo era stellato e c'era un non so ché di romantico nell'aria quella sera.

-Quando tornerò nel mio universo sento che non sarò più lo stesso...-

-Con Phoebe? Tua sorella?- Il ragazzo tristemente fece cenno di si con la testa.

-Per quale motivo?-Chiese la ragazza curiosa intanto che stava finendo di mangiare il suo panino che avevano preso in un chiosco vicino da mangiare per cena.

-Perché mi sono innamorato di te. Per Ryan non sento niente. Se i tuoi sentimenti non sono cambiati, Kira, io voglio viverti ogni giorno, fino a quando mi sarà concesso starti vicino.- Non credeva alle sue orecchie. L'alter ego di Jack si era dichiarato a lei. Ciò che aspettava da anni si era realizzato.

-Tu non sei Jack. Ma ciò che provo per lui è lo stesso che provo per te. Con lui non so come andranno le cose se si trova nel tuo universo ma... anche io sono innamorata di te, Max.-

Sotto il chiaro di luna e la stessa luna che si rifletteva sul lago vicino. Quel bacio che Kira aveva tanto atteso era finalmente arrivato. Non seppero bene quanto quel baciò durò tanto che aprirono gli occhi che era già giorno. Si erano rotolati varie volte su quel prato del parco baciandosi, sperando che non finisse mai.

Per Max fu l'inizio di un anno per quanto bello ma tormentato. Si era tormentato perché era arrivato il momento di girare l'episodio intitolato “La macchina del tempo” dei Thunderman. Sembrava che il destino si fosse preso gioco di lui. Aveva capito cosa significava amare in modo disinteressato, aveva conosciuto Kira, che per quanto non volesse mostrarlo il suo dolore, si era dimostrata essere comprensiva, simpatica e lo aiutava a fare quel lavoro che gli sembrava difficile, l'attore. Per quell'episodio che dovevano girare, trovavano sempre delle scuse. Max mandò certificati su certificati sul set perché non voleva tornare a casa. Voleva restare li a Los Angeles con Kira. Stava male anche al pensiero che quella che credeva la sua casa era solo semplice e puro cartone e i suoi genitori erano solo attori.

Era cambiato. Non aveva nemmeno il desiderio di diventare un super cattivo.

La prima volta che fecero l'amore Max se la ricordò tutta la vita. Era una fredda giornata di inverno e si trovavano nella casa di Kira in montagna. Era acceso il camino e il fuoco era ardente. Kira aveva cucinato una squisita cena a base di carne, patate al forno e un tiramisù. Entrambi lasciarono quella tavola apparecchiata per dirigersi in camera da letto. Kira aveva una sottoveste molto sexy ed era bellissima da guardare.

-Io, non volevo metterti fretta...-Mormorò Max imbarazzato perché la ragazza si stava togliendo i vestiti da dosso in modo molto lento e sensuale.

-Non mi hai messo fretta. Ti amo Max.-

-Ti amo anche io Kira.-

Fu quella notte che Max si rese conto che sarebbe dovuto tornare a casa. La sua ragazza in realtà era convinta di amarla ma in realtà lei amava Jack e per quanto si somigliassero doveva chiarire con lui quello che provava. Lui si era innamorato di sua sorella e ciò non doveva più tenerlo legato a quel posto. Prima se ne sarebbe andato, meno avrebbero sofferto entrambi. Non accadde perché ogni giorno rimandavano. Erano troppo legati l'uno all'altra. Non riuscivano a staccarsi. Il loro amore era troppo grande seppur sbagliato e strano.

Per quanto combattevano contro i loro sentimenti sapendo che prima o poi avrebbero dovuto lasciarsi, cercavano di passare più tempo insieme.

Passò un anno. Decisero che Max sarebbe dovuto tornare nel suo universo lo stesso giorno che era venuto in quello di Kira.

-Ho paura che non sarò più lo stesso quando tornerò a casa.-Confessò Max l'ultima notte che fece l'amore con Kira.

-Tu non sei più lo stesso. Sei un altra persona e sei capace di essere lo stesso anche nell'altro universo, ne sarà valsa la pena stare nel mio.-Una lacrima scese sul volto di Kira, disperata perché Max se ne stava per andare per sempre, disperata perché sarebbe rimasta sola, disperata perché avrebbe dovuto rivedere Jack che non la ricambiava.

-Qualunque persona incontrerai, qualunque persona amerai, ovunque tu andrai, nel mio cuore ci sarai sempre e solo tu. Guarderò gli occhi delle persone cercando i tuoi e cercherò il tuo respiro negli sguardi e nelle parole degli altri perché mi possa tenere legato a te per sempre.- Commossa la ragazza si vestì. Mai nessun ragazzo le aveva fatto una dichiarazione simile. Eh si, Max era veramente cambiato. Era la prima volta per lui riuscire a essere così profondo.

-Quello che hai detto lo farò anche io Max Thunderman. Resterai sempre nel mio cuore.-

 

 

 

Sta volta non ebbe nessun svenimento. Era tornato nel suo mondo. Esattamente si trovava nel suo covo. Girare quella scena era stato più semplice del previsto. Si guardava intorno cercando gli occhi di Kira che lo guardavano intanto che diceva le sue ultime battute sulla Terra. Fu consapevole che niente era cambiato nel suo covo. C'era la gabbia con all'interno il professor Colosso che sembrava lo stesse aspettando.

-Sei tornato, spilungone. Jack se ne è andatoooooooo. Max è tornato famiglia.- Urlò il coniglio a squarciagola. Tutta la famiglia si precipitò a salutare il giovane che si sentiva spaesato.

-Amore sei tornato.-Disse Barb abbracciandolo e stringendolo forte a se. Dal tronde la mamma è sempre la mamma.

-Bentornato figliolo. Ci hai fatto preoccupare.-Max non disse nulla alle parole del padre che lo strinse a sua volta.

Billy e Nora gli andarono incontro per abbracciarlo ma si scontrarono.

-Billy mettiti in fila per salutare Max.-Urlò la più piccola.

-Avrete tutto il tempo per stringermi... Phoebe?-I genitori si guardarono e posero i loro occhi sulla scala che portava al covo di Max.

Si, era lei bella e solare come lo era sempre stata. Aveva un aria diversa ma era pur sempre la sua gemella. La ragazza scese lentamente le scale e sorrise.

Aveva i capelli legati e un profumo di rosa. Max cercò di reprimere l'impulso di baciare di sua sorella.

-Allora sei qui.-Mormorò con una vocina il fratello.

-Non me ne sono mai andata.-

 

 

 

 

 

Finalmente ce l'ho fatta a concluderla. Mi è piaciuto scriverla e spero che piaccia altrettanto a chi la leggerà. Amo troppo la coppia Max e Phoebe. A volte sembrano veramente una coppia.

Buona serata.

PrincipessaLove

 

 

  
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