Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: Emmeline Brent    20/10/2016    2 recensioni
"Arriva il treno. Si ferma, le porte si aprono, cominciano a scendere i passeggeri. Alzo il capo e quello che vedo mi lascia inerme. Dalla prima porta, quella all'inizio del vagone, scende la donna che avevo visto poco prima seduta sulla panchina. Dietro di lei, un'altra donna. La stessa. Stesso volto, stesso abbigliamento, stessa acconciatura, persino lo stesso giornale sotto braccio. Mi guardo intorno: i passeggeri hanno tutti lo stesso volto."
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cammino a testa bassa lungo la via che porta alla stazione. Le mani in tasca, il volto coperto dalla sciarpa, gli auricolari. Il vento gelido smuove gli alberi intorno a me, e questi sembrano quasi parlare tra di loro. Fa piuttosto freddo stamattina. Guardo l'orologio; prima che possa riuscire a vedere l'orario, qualcosa cattura la mia attenzione: due donne, sulla sessantina, sono sedute su una panchina e leggono un giornale. Hanno entrambe la gamba accavallata, quella sinistra. Il titolo del quotidiano è il solito. Tiro fuori dalla tasca l'i-Pod e cambio canzone, appena rialzo lo sguardo noto che una di queste donne mi sta osservando. Tiene il giornale appena sopra il naso, cosicché siano visibili solo gli occhi. Continuo a camminare, ma improvvisamente ella abbassa il quotidiano per prendere qualcosa dalla borsa; solo allora mi accorgo che, in realtà, non c'è nessuno accanto a lei. "La mattina fa brutti scherzi" .Mi accingo a salire le scale che portano alla stazione dei treni. Trovo una panchina libera, mi siedo. Guardo l'iPod, mi accorgo che non è impostata l'ora giusta: segna le 20:10. "Accidenti, questo dannato coso non vuole funzionare", dico fra me e me. Arriva il treno. Si ferma, le porte si aprono, e cominciano a scendere i passeggeri. Alzo il capo e quello che vedo mi lascia inerme. Dalla prima porta, quella all'inizio del vagone, scende la donna che avevo visto poco prima seduta sulla panchina. Dietro di lei, un'altra donna. La stessa. Stesso volto, stesso abbigliamento, stessa acconciatura, persino lo stesso giornale sotto braccio. Mi guardo intorno: i passeggeri hanno tutti lo stesso volto. Mi spavento, corro via, scendo le scale, ma a bloccarmi la strada trovo ancora lei: la donna, che adesso mi sta sorridendo, sta dicendo qualcosa. Ma non riesco a capire cosa. Solo in quel momento mi accorgo che la donna ha il viso deformato: le orecchie, gli occhi e la bocca hanno qualcosa di sinistro. La donna mi afferra per un braccio: adesso riesco a capire le sue parole, ma non hanno assolutamente senso. Cerco di farle allentare la presa, e riesco a liberarmi. Senza mai voltarmi, corro via. Ma, ancora una volta, la donna dal volto deformato riesce a raggiungermi, e insieme a lei tutte le altre. Mi hanno accerchiata. Dicono qualcosa: "E...e...". Non riesco ancora a capire cosa stiano dicendo. Mi guardo intorno, in cerca di una via di fuga. Non la trovo. Le parole che escono fuori dalle loro bocche adesso si fanno più chiare: "El...el...Elyobell". Mi stanno chiamando. Stanno dicendo il mio nome. Il tono della voce comincia ad essere più alto. Guardo una donna negli occhi, dalla sua bocca deformata proferisce la seguente frase: "Elyobell, sappiamo chi sei". 

"Elyobell... Elyobell... ELYOBELL, dannazione, svegliati!"

Apro gli occhi. MI ritrovo ad osservare il soffitto di camera mia. Mia madre, seduta sulla sponda destra del mio letto, è infuriata. "Possibile che tu non riesca a svegliarti da sola? Accidenti, hai ventitré anni ormai!". Sgrano gli occhi, mi stiro, guardo la sveglia posta sul comodino. Segna le 7:33. Maledizione, sono di nuovo in ritardo. E sempre a causa di quei maledetti sogni. 

Note dell'autore: salve a tutti! Spero che il prologo vi sia piaciuto. Parto con il dire che la storia è completamente inventata, ma alcuni sogni/incubi sono esperienze vissute veramente dalla sottoscritta. L'ispirazione, infatti, mi è venuta in seguito ad esperienze particolari avute durante il sonno. Pertanto, molti sogni saranno inventati, altri invece verranno riportati esattamente nel modo in cui sono avvenuti. 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Emmeline Brent