Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: sony_97    20/10/2016    0 recensioni
So che quando l'ho baciata ho sentito una stretta al cuore che prima non mi aveva mai nemmeno sfiorata. So che quando, sotto quelle luci intermittenti e viariopinte, l'ho vista venire verso di me, io non avevo occhi per nessun altro...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Solo per una volta. Solo una volta ho bisogno di baciarti, di sentire il sapore delle tue labbra. Voglio abbracciarti, accarezzare quelle mani con cui ti scosti i capelli dal viso, con cui suoni il pianoforte. Voglio sentire l'odore della tua pelle, posare le labbra sul tuo collo. Almeno per una volta voglio fare qualcosa di sconsiderato, impulsivo e stupido. Voglio baciarti in mezzo ad una piazza, fregandomene delle facce indignate e disgustate che ci guardano. Solo io e te che ci amiamo. Voglio poterti guardare senza dover fingere di star guardando altrove. Voglio poter studiare ogni singolo dettaglio del tuo viso, perdermi in quei grandi occhi color del ghiaccio. Voglio poterti dire che sei bellissima e che quando sono con te, che sia nella mensa, in biblioteca, o lungo il lago, non c'è altro posto in cui vorrei essere. Voglio essere io quella a cui pensi prima di addormentarti. Essere quella persona che vai a cercare non appena arrivi a scuola. Voglio che siamo qualcosa di speciale l'una per l'altra.  

Ebbene sì, ti voglio. Voglio baciarti, averti tutta per me. Passare con te una notte, in un motel, in giro per la città, nel bosco. Dovunque, ma con te. 

Ti voglio. 

 

Ed ecco le fantasie di una giovane liceale, innamorata in segreto di una persona irraggiungibile. 

Così mi sono sentita per tre anni. Tre lunghi anni non ho potuto fare altro che sognare, ma quest`anno sarà diverso. Ancora non ci credo, ancora non riesco a capacitarmi dell'accaduto. Ancora sorrido ripensando alla notte appena trascorsa. Con lei, ovviamente. La mia prima volta. 

Mai avrei pensato che questo mio sogno sarebbe diventato realtà, e anche se avessi provato ad immaginarlo, mai avrei potuto concepire uno scenario così magnifico, perfetto e sensazionale come quello appena vissuto. 

Impressionante come tutti i dubbi e le insicurezze di tre anni siano stati portati via da una sola persona, con un solo bacio. Mi sento una persona totalmente diversa adesso che ho l'amore che ho sempre desiderato, ma di cui ho sempre creduto di dovermi vergognare. Quella ragazzina preoccupata di perdere tutti rivelando la sua attrazione verso le ragazze è stata sotterrata per sempre, lasciando il posto a me. 

Adesso che riprendo tra le mani il mio fedele diario degli anni passati non posso che giovarmi dei progressi fatti. 

 

 

Diario 

12.04.2014

 

Io non voglio essere sola, non voglio perdere quelli che amo a causa di ciò che sono. Ma cosa ci posso fare? Non posso cambiare, non posso nascondere. Non più. Dunque sono di fronte a un dilemma: famiglia o amore. Non penso però che sia una domanda degna di risposta. Devo guardare al futuro, dunque non posso fare altro che cercare me stessa inseguendo l'amore. Dopotutto, se davvero mi vogliono bene prima o poi mi accetteranno. Lo so. 

Ho bisogno di crederci. 

Dunque eccomi qui, a fumare una sigaretta offerta da un`amica. Sento la polvere in gola che brucia e la lingua che pizzica, ma continuo. Ogni tanto ne ho bisogno. Penso che sia una sorta di valvola di sfogo; dopotutto lo stress non manca di questi tempi. 

Appoggio la schiena all'albero dietro di me e sospiro. Chiudo gli occhi e penso. Mi chiedo se veramente sono così o se è solo una forte amicizia. Mi interrogo, come sempre ormai. Mi sfinisco a suon di domande di cui conosco già la risposta. 

Intorno a me silenzio, solo nella mia testa c'è un fracasso allucinante. 

Ma fuori silenzio. 

Sempre silenzio. Il solito silenzio che mi perseguita da quando ho memoria. 

 

 

E poi ecco la pagina appena scritta, quella che non ho neanche mai osato sperare di poter scrivere...

 

 

27.10.2016

 

Intorno a me le luci pulsano e i pavimenti vibrano, ma dentro di me il deserto permane. Sono vuota e sola, immersa nel mio mondo, incapace di farmi travolgere dalla musica, dall`alcool. Non che io non voglia, al contrario, lo vorrei tantissimo, ma so che non potrei convivere con le conseguenze. Cosa farei se succedesse quello che temo? Come lo spiegherei? Non ci sarebbe modo. So che farei uno sbaglio, perché come dicono tutti è solo una fase. A me non piacciono le ragazze, però lei… 

Ma questo non vuol dire niente, presto mi passerà e tornerò ad ammirarla da lontano, come un`amica. Ma adesso, in questo momento, vorrei che fossimo più di amiche. Vorrei andare sulla pista da ballo di fianco a lei, ballare, e trovare il momento giusto per baciarla. 

Ma non lo devo fare, perché è solo una fase.

È solo una fase.

Passerà.

Passerà…

Presto non sentirai più quest`attrazione, presto ti passerà e tornerai ad essere vuota, priva di amore, e a sognare della persona giusta.

Ma sognerò ancora il ragazzo giusto, o forse desidererò una ragazza? Tornerò ad essere me stessa, o forse tornerò solo ad essere triste e depressa? 

Non ci pensare, è solo una fase.

Passerà.

Passerà…

E cosa devo fare nel frattempo? Piangere? Segregarmi in camera mia e costringermi ad ignorare i miei sentimenti? Cercare di reindirizzare la mia infatuazione verso un ragazzo? Il tutto perché è solo un periodo passeggero?

Non penso che lo farò.

Sono quasi sicura che non sia una fase. Ma anche se lo fosse? Perché mai non dovrei viverla? Allora anche l`infatuazione per un uomo è solo una fase se dopo ti innamori di un altro. Io non penso di essere attratta solo dalle ragazze, però in questo momento i miei desideri vanno verso quel genere. 

Sono sempre stata così? Lo sono diventata in seguito ad un evento particolare? Non lo so e non mi frega di scoprirlo. Adesso è questo ciò che sono. 

È adesso che conta, solo questo momento.

Non contano le prove che potrei andare a ricercare nel mio passato, gli indizi che avrebbero dovuto dirmi che non sarei mai stata come tutte le altre. Non conta che alle elementari intrattenessi una relazione particolare con una mia amica, non conta se ci siamo baciate o meno. Non conta il fatto che io sia stata invidiosa di tutte le belle ragazze che ho visto durante la mia vita, e che ciò avrebbe potuto rivelare, anziché il desiderio di essere come loro, la voglia di contemplare la loro bellezza e goderne. 

Tutto questo non conta, e non è una prova. Avrebbe potuto essere una fase, avrebbe potuto avere ragioni diverse da un`omosessualità repressa. Dunque non conta. Quello che conta è che l`ho vissuto; ho baciato la mia amica perché sentivo l`impulso di farlo e dopo non ci ho mai più pensato. Non ho mai avuto un`attrice o una cantante preferita, ho semplicemente invidiato quelle che erano più belle di me. L`ho vissuto, e ora, tutto quello che ho vissuto mi sta plasmando, come è sempre stato e come sempre sarà. Adesso sto abbandonando l`invidia per scoprire invece l`ammirazione, l`attrazione, e (perché no) il desiderio. Sto trovando la mia identità, sto scoprendo che non mi piacciono i trucchi, che preferisco i pantaloni da ginnastica alle gomme, che mi piacciono le camice e, se non fosse una prerogativa maschile, mi piacerebbe anche poter indossare le cravatte. Non sono trans, però non mi dispiace l`immagine riflessa nello specchio quando indosso i miei pantaloni neri, le scarpe da smoking e la cravatta. Mi piace l`androginia, e mi attrae anche sulle altre ragazze. Sembra strano? Beh, d’altronde lo siamo tutti. 

Dopotutto, per una ragazza attratta dal proprio sesso non c`è solo un modo di vedere le altre ragazze: ci sono quelle che si ammirano e a cui ci si ispira, quelle che sono solo amiche, e quelle da cui invece si è veramente attratte. Questi sentimenti non devono essere rivolti a generi diversi, possono esistere tutti nei confronti di un solo genere. 

Perché no? Dopotutto siamo tutti diversi, come persone e non solo come genere. Scoprendo la mia bisessualità non mi sono innamorata delle mie amiche infatti, loro resteranno tali ad ogni modo. 

Dunque non conta che questa sia solo una fase, conta viverla a pieno. Conta essere felice, sperimentare e approfittare di ogni attimo. Conta cogliere l`occasione. Ebbene, questa è la mia.

 

Ma non mi sento attratta da tutte le ragazze. Sono comunque bisessuale? Dopotutto non sono nemmeno attratta da tutti i ragazzi. Nemmeno per ciò che concerne il genere maschile mi sono mai sentita attratta dal tipico stereotipo di ragazzo biondo, muscoloso e abbronzato. I miei gusti sono sempre stati piuttosto singolari. Mi innamoro di una persona per i suoi atteggiamenti, per il carattere, o semplicemente perché ha qualcosa di intrigante, un non so ché di speciale che mi attrae. 

Penso che dunque valga lo stesso anche per le ragazze. I miei gusti sono particolari, e non mi innamoro della prima che passa. Non deve essere bella, deve solo piacermi. Deve essere una bella persona, con un fascino intrinseco che non tutti riescono a scorgere. 

È così che mi innamoro, non in base al sesso. Può sembrare poetico e fittizio, ma è davvero ciò che sento. 

Potrei innamorarmi di chiunque. È sbagliato?

Forse per alcuni lo è…

 

Mi dicono che sono sbagliata, pretendono di spiegarmi perché sono così. «Hai dei problemi con te stessa, non ti piaci e dunque cerchi in un`altra ragazza quello che a te manca. Non è attrazione quello che provi, ma sono una forte amicizia. È il bisogno che hai di sopperire alle tue imperfezioni.»

Sarà vero? Forse hanno ragione loro. Ma dopotutto, che importa? Se essere così mi fa stare bene, è sbagliato esserlo solo perché c`è una ragione? Se fossi diversa, se fossi bellissima, magari non sarei così. E allora? Che importanza ha quello che cambierebbe se io fossi diversa? Nulla, perché io sono così, e non diversamente. Devo trovare ciò che mi rende felice per come sono ora, non quello che dovrebbe essere diverso in me affinché io possa soddisfare le aspettative altrui. Io sono innamorata, e questo amore mi rende felice. 

 

Stare con le ragazze è più facile, mi dicono. È solo perché ho bisogno di affetto e allora ripiego sul genere con cui ho più confidenza.

È così? Potrebbe esserlo. E se lo fosse? Cosa dovrei fare?

Continuerò a pormi questa domanda, però continuerò anche a rispondermi: perché non dovrei vivere l'amore di cui adesso ho bisogno? Se questo mi rende felice devo avere il diritto di farlo. Dopotutto, solo perché c'è un ragione psicologia a ciò che siamo non significa che sia sbagliato. Per tutto c'è una ragione inconscia, celata dentro di noi, ma non è un difetto.

Io posso solo dire con sicurezza che gratificare questo mio sentimento mi rende felice. So che quando l'ho baciata ho sentito una stretta al cuore che prima non mi aveva mai nemmeno sfiorata. So che quando, sotto quelle luci intermittenti e viariopinte, l'ho vista venire verso di me, io non avevo occhi per nessun altro. Sicuramente ci sarà stato qualche ragazzo carino, che probabilmente aveva anche notato la mia gonna corta e i collant strappati, ma io volevo solo lei. Quando mi si è avvicinata ho sentito il cuore sobbalzare, confuso e perplesso, ma entusiasta. Ho cominciato a ballare e ancheggiare sotto i suoi occhi, e solo l'idea che lei mi stesse guardando mi spingeva a continuare, dandomi quella sicurezza e quel coraggio che mi erano sempre stati estranei… 


 

Mi crogiolo in quegli occhi azzurri, così lucenti da accecare. Ballo. Ballo come se ci fosse solo lei lì a guardarmi. È facile, sì, non mi sento imbarazzata. Sarà perché è una ragazza? O forse perché l'amo e sento che ogni gesto sorge dentro di me con naturalezza. Mi sento a mio agio, come se non ci fosse alcun altro posto in cui dovrei essere.

Io continuo a ballare e lei mi sfiora la mano, facendomi trasalire. Un contatto così banale, così frequente, ma reso unico e provocante dalla persona giusta. La musica inibisce ogni senso, al di fuori del tatto. Fa scivolare le dita dalla mia mano al braccio, salendo fino al gomito. Da lì si interrompe per spostarsi sui miei fianchi. Mi attira a sé, mentre io, totalmente in estasi, continuo a ballare in modo sensuale. Sento il suo corpo adagiato sul mio, il suo seno premuto sulle mie scapole.

Da quel momento in poi i ricordi sono confusi. Una camera d'albergo, il suo profumo inebriante e le sue labbra. Ecco, sono queste le parole perfette per compendiare la serata: profumo, labbra, tocco. 

Memorie confuse, offuscate dal piacere, sogni proibiti tramutati in fatti. Baci delicati, bruschi, caldi. Tutto ciò si mescola conducendomi su di uno scivolo senza fine che è il piacere. L'amore. L'amore proibito, l'amore nascosto. L'amore che ho sempre desiderato. 

Forse comincio a dubitare della mia bisessualità... ma questa è una questione irrilevante. 

 

 

Io so che questa sensazione è stata la più bella che io abbia mai provato nella mia vita. Può davvero essere sbagliata? Può essere falso quello che provo? Un sentimento così sincero e piacevole può veramente essere frutto di una finzione indotta dalla diffidenza verso l'altro sesso?

Chissene importa. Che ognuno pensi quello che vuole. Io so solo che è questo l'amore che mi rende felice, e non voglio rinunciarci.

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: sony_97