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Autore: maartsp    24/10/2016    0 recensioni
[Emilia Clarke ]
[Rome Flynn]
[Nick Robinson]
Lui è come una rondine, è libero e nessuno può ingabbiarlo.
Tutti dicono che lui è irraggiungibile, incomprensibile, come se non volesse aprirsi con nessuno.
Sembra simpatico, intelligente e davvero educato, ma qual è la sua vera identità? Cosa nasconde dietro quegli occhi marroni tanto magnetici?
E' il suo obbiettivo scoprirlo, ma dovrebbe fare attenzione: scoprire la verità ha un prezzo, e potrebbe soffrirne.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
Scambiarsi sguardi


 

Se ci penso, è strano come l'estate passi così in fretta. Come il sole, il mare, tutte le notti passate a festeggiare, debbano andar via prima di renderci conto che ce li stiamo godendo. E' come se fosse uno scherzo, no? Sei lì, ridendo con i tuoi amici come mai in mesi e mesi di scuola, rinfrescandoti con un drink alcolico nel bel mezzo della festa, e improvvisamente la fine; come se tutte quelle risate non siano esistite davvero, come se il ragazzo abbronzato che stavi per baciare fosse solo frutto della tua immaginazione. E ti svegli, non nel bel mezzo della festa ma nel bel mezzo del tuo letto, pensando all'inizio di un nuovo, estenuante anno scolastico; ma devi alzarti, riodinare le idee e prepararti, indossando il tuo miglior sorriso, perché è così che dovresti affrontare ogni giorno della tua vita. Come faccio io - o, almeno, ci provo -.

E così ero lì, fuori la grande scuola che frequentavo, aspettando Juana. Juana era la mia migliore amica da quando avevamo 4 anni; abbiamo condiviso qualsiasi cosa potesse essere condivisa. Ci siamo dette ogni singolo segreto, anche i peggiori. Abbiamo semplicemente fatto di tutto insieme: abbiamo pianto, abbiamo riso, siamo state entusiaste, abbiamo viaggiato, ci siamo truccate nei modi peggiori, siamo andate ai concerti, siamo state sveglie tutta la notte, abbiamo ballato, abbiamo cantato le nostre canzoni preferite, siamo andate a fare shopping ogni singola domenica mattina, ci siamo aiutate l'una con l'altra quando ce n'era bisogno e ci siamo fatte anche del male, ma questa è la vita e quando un'amicizia è vera, nessuno può spezzarla.
« Swami! Swami! »
Sentii qualcuno urlare il mio nome ed ero sicura che fosse lei; nessuno aveva quel sexy accento spagnolo a parte lei. Mi sorrise quando la guardai e mi corse incontro; ci abbracciammo forte e lei fece un bel respiro.
« Cosa c'è, Juanita? » lei rise per il nomignolo che le avevo affibbiato.
« Niente... Stavo pensando che sarà un lungo, lungo anno » sospirò, portandosi la mano sinistra al petto.
« Andiamo, non essere sciocca! Questo sarà il nostro anno, ne sono sicura! » le feci l'occhiolino, facendola ridere ancora. Sapevo che era sotto pressione, perché si preoccupava troppo per i suoi voti; anch'io lo ero, ma dovevamo affrontarlo con positività ed ottimismo.
« Mica hai visto Frank? Era accanto a me cinque minuti fa, ma è improvvisamente sparito » sembrò confusa, ma pensavo di sapere il motivo per cui era sparito.
Frank era il nostro più caro amico; ogni sabato sera, uscivamo tutti e tre insieme e ci divertivamo sempre tanto. Era davvero simpatico, ma ogni tanto era un po' stupido, non in modo negativo: lui era semplicemente... Imbranato. E neanche così bravo con le ragazze, per giunta. Era profondamente innamorato di Marie, ma lei lo considerava solo un buon amico e una persona simpatica con cui scambiare quattro chiacchiere. Niente di più. Io e Juana abbiamo tentato più volte di farli stare insieme, invano. Non c'era modo.
« Cerca Marie e lo troverai » dissi ridendo, ma mi sentii triste per lui. Meritava davvero qualcuno che lo amasse, e io volevo che lui trovasse l'amore della sua vita; quello vero. Juana stava rispondendomi qualcosa, ma non la stavo esattamente ascoltando; pensavo che la persona su cui mi era caduto lo sguardo fosse una semplice visione, o un miraggio, o qualcosa del genere. E anche lui stava guardando me. Non riuscivo a credere ai miei occhi.
« TERRA CHIAMA SWAMI! » urlò Juana. Riuscii finalmente a smettere di osservarlo e spostai il mio sguardo su Juana, che era in piedi di fronte a me con le braccia incrociate. Arrossii, accarezzandomi il collo.
« Cucciolo di coccodrillo! Cosa, o meglio chi, stavi osservando? » mi domandò, con sguardo indagatore.
« Nessuno, stupida bambina » risposi, pensando ancora a quanto belli fossero quegli occhi. E anche quel sorriso.
« Se pensi che ti crederò, lasciami dire che, beh... Ti sbagli »
Ci provai, ma non potevo mentirle. Mi conosceva troppo bene.
« Okay, okay. Hai vinto » dissi, ormai rassegnata. « Stavo osservando... » stavo per confessarglielo, ma qualcuno mi piombò addosso e per poco non caddi. Stavo per andare su tutte le furie, ma quando mi resi conto che si trattava di Frank, non riuscii a non essere felice. Mi era mancato tanto quell'estate.
« Swami, oh mio Dio! Sei stupenda. E sei abbronzata! Non posso crederci, troppe emozioni da sopportare! » finse di svenire, portandosi una mano alla fronte teatralmente. Risi fino quasi alle lacrime.
« Smettila, Frankenstein. » dissi. « E, solo per fartelo sapere, tornerò bianca come un vampiro molto presto! »
« Non ho dubbi, tesoro. Chi nasce tondo, non può morire quadrato. Comunque, andiamo dentro. La campanella sta per suonare » rispose, avviandosi verso l'entrata della scuola. Non era cambiato per niente: era sempre lo stesso ragazzo strambo e teatrale. Lo adoravo.
« Ho un conto in sospeso con te, cucciolo di coccodrillo. Non dimentico » disse Juana, facendomi l'occhiolino.
Ruotai gli occhi scherzosamente e le sorrisi. Aveva ragione: sarà un lungo, lungo anno, pensai sospirando.

 


 

Ciao a tutti! Questa storia l'avevo inizialmente scritta in inglese, convinta che potesse rendere di più, però ho pensato che mi sarebbe piaciuto anche vederla tradotta nella mia lingua madre, e quindi ho deciso di scriverla in entrambi i modi. Da suicidio, lo so. Ma dovevo. In ogni caso, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate tramite un commento. Accetto anche commenti negativi, ovviamente. Non si butta via niente, qua.
Questo capitolo è abbastanza corto perché è il prologo, ma farò del mio meglio affinché i successivi siano più lunghi. Ci si rivede, ragazzi. ♥


 

 

 

 

 



 

   
 
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