Haikyu!!, 'Lo sai che hai il permesso di piangere?' di Miky

"Lo sai che hai il permesso di piangere?"

Un dolore tremendo si espanse per tutto il ginocchio destro. Cadde a terra con un tonfo, il respiro affannato.
Vide tutti i suoi compagni di squadra correre verso di lui e vide il suo migliore amico che si faceva strada tra i suoi compagni cercando di capire cosa stesse succedendo. Appena lo vide a terra si inginocchiò davanti a lui.
"Hey Trashykawa vedi di rialzarti" gli disse con un tono di voce normale.
"Il ginocchio, non riesco a muoverlo. Mi fa male" disse a bassa voce in modo che potesse udirlo solo il suo migliore amico.
Iwaizumi a quella frase spalancò gli occhi non sapendo cosa fare, lo vide aprire bocca ma lo fermò subito.
"Sto bene, non è niente di grave" disse in direzione dei suoi compagni di squadra e del coach.
Quest'ultimo portó il ragazzo negli spogliatoi dicendo agli altri, compreso Iwaizumi di riprendere con gli allenamenti.
Era seduto sulla panchina degli spogliatoi da un po' ormai, tant'è che gli allenamenti erano finiti e lui era ancora senza maglietta perché si stava cambiando.
"Capitano tutto bene?" Chiese uno dei suoi compagni.
Fece cenno di sì con la testa "Tranquilli, ora mi passa a prendere mia madre e mi porta all'ospedale solo per precauzione. Domani sarò di nuovo qui a rompervi le scatole" disse ridendo insieme ai suoi compagni anche se in realtà voleva piangere dalla frustrazione e dal dolore che si era espansa per tutta la gamba.
Ormai lo spogliatoio era vuoto c'erano solo lui e il suo migliore amico la quale si avvicinò a lui.
"So benissimo che stai mentendo Trashykawa, quando stai zitto per così tanto tempo vuol dire che qualcosa non va" sbuffò Iwaizumi.
L'altro alzo il volto con gli occhi rossi e lucidi.
"Sto be-" non smise neanche di dire la frase che il suo migliore amico gli urlò contro.
"Perché devi mentire?! A me per giunta. Ci conosciamo da quando eravamo bambini, ti conosco meglio di chiunque altro. Perché non puoi sfogarti anche tu? Sappi una cosa non è perchè sei il capitano non puoi piangere o avere debolezze anche tu."
Non rispose, guardò il pavimento cominciando a tremare e provó con tutto se stesso a non piangere.
Sentì il suo migliore amico mettergli una mano sulla spalla e l'altra sul viso per poi voltarglielo.
"Lo sai che ti è permesso piangere, vero?"
Non piangeva davanti al suo migliore amico da anni ormai, ma in quel momento decise di mettere da parte l'orgoglio e piangere. Si sentiva fragile, vulnerabile e pianse per tutte quelle volte che gli veniva da piangere e si era trattenuto dal farlo.
Due braccia lo avvolsero e capì che in quel momento poteva davvera piangere, perchè era un essere umano e perchè con lui c'era il suo migliore amico.