Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: AlekHiwatari14    25/10/2016    3 recensioni
Nella notte un'ombra si avvicinava alla dimora dei Phantomhive. Li vi erano luci ovunque. Si udiva la musica, si vedevano carrozze andare e venire. Non c'era alcun dubbio. La villa era in festa e quello era un giorno speciale per Ciel e colui o colei che si aggirava nell'ombra lo sapeva molto bene. Era una sera piovosa e tempestosa e non mancavano lampi e tuoni che infatti scendevano illuminando il volto della persona che era nell'ombra e rivelava il suo sorriso femminile e le labbra rosate. Quella ragazza era incappucciata ed era sul tetto del palazzo più vicino che osservava ogni movimento. Nessuno sapeva chi fosse, ne tanto meno cosa volesse. Una nuova minaccia era vicina e nessuno lo poteva immaginare cosa potesse essere ne tanto meno chi potesse provocarlo. Così i nostri eroi si ritroveranno ad affrontare qualcosa di nuovo, sorprendente e che nessuno avrebbe mai immaginato e trovarsi davanti a nuove persone che non avrebbero mai immaginato di incontrare.
Basato sulla vita dei nostri cari eroi alle prese con nuovi personaggi tutti particolari e ancora da scoprire. (INTERATTIVA)
CHIUSE ISCRIZIONI.
Genere: Commedia, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri personaggi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 21.


Rita:Lasciami andare!

Urlò la ragazza vedendosi sbattuta in cella da Theodore che non tardò a risponderle:

Theodore:E permettere di rovinare nuovamente i piani? Certo che no!
Rita:Rovinarti i piani? Ma di che diamine stai parlando?
Miki:Per colpa tua Ciel adesso è felice. Invece avrebbe dovuto essere tanto triste e vulnerabile.

Informò Miki avvicinandosi alla cella dov'era Rita.

Rita:Cosa?
Ansel:La tristezza e il vuoto l'avrebbe trovata solo quando avrebbe ucciso sua sorella. Invece, per colpa tua, quello non è mai accaduto.
Rita:Tsk...non sono mica un Dio? Che diamine! Sono una persona normale e quella era anche mia sorella. Sapete quanto tempo l'ho cercata?
Theodore:Oh...ma non mi dire. Quindi tu non sai che le tue azioni hanno dei comportamenti molto significativi.

Disse prendendo il volto della ragazza tra le mani.

Theodore:Senti un pò, posso lasciarti anche libera, ma devi stare al mio piano. Dopotutto sei anche tu un demone o sbaglio?

Chiese notando il simbolo dell'appartenenza sulla mano della ragazza e capendo che fosse una di loro.

Rita:Come fai a sapere tutte queste cose?
Theodore:Facciamo così, ti lascerò qui per una notte e poi decidi se stare dalla mia parte o stare contro di me. Ovviamente se fossi contro di me, la cosa non andrà per nulla bene, visto che la sofferenza ti divorerà.
Rita:Non potrà mai divorarmi nuovamente visto che ormai non ho più nulla da perdere.

Theodore e gli altri demoni si allontanarono da lei e la ragazza subito si mise all'opera per tentar di forzare le sbarre, ma nulla. Quella cella sembrava essere fatta apposta per i demoni, inoltre era anche lontana dalle altre celle sparse nel covo. Rita intuì subito che anche se fossero venuti a cercarla, non l'avrebbero mai trovata, ne tantomeno sentita. Quella cella era piena di simboli anti-demoni sparsi ovunque e la ragazza incominciò ad analizzare la situazione cercando una via di fuga. Improvvisamente sentì un lamento provenire nel buio pesto infondo alla cella. 

Rita:Chi c'è lì?

Domandò avanzando verso il lamento che aveva udito aspettandosi il peggio, invece si ritrovò davanti ad un ragazzo addolorante. Aveva un viso familiare e Rita non ci mise molto a capire a chi assomigliasse.

Rita:Ma.... è identico ad Alex.

Disse notando la straordinaria somiglianza tra lui e la ragazza. Infatti, lui non era altro che Erik, il fratello gemello di Alexandra. Aveva capelli biondi e ricci spettinati corti, occhi eterocromi, uno azzurro, l'altro nero dell'esatto contrario della sorella. Aveva una bellezza androgena, tanto che assomigliava molto ad una ragazza pur non essendolo. Era alto poco più di Alexandra, cioè circa 1.70, fisico gracile, dovuto probabilmente alla mancanza di cibo.  Risultava essere abbastanza debole e Rita non riusciva a capirne il motivo, dopotutto essendo un mezzo demone la mancanza di cibo non doveva nemmeno sentirla. Avvicinandosi di più, però, si rese conto che il ragazzo aveva un altro problema ben più grave. Aveva un sigillo sulle braccia che risucchiava tutte le sue energie e per questo sembrava quasi in fin di vita. Senza perdersi in chiacchiere, Rita strappò via i sigilli dal ragazzo aiutandolo così a riprendersi.

Rita:Ehi, come ti senti?

Domandò facendolo alzare gli occhi verso di lei.

Erik:Chi sei? Perchè mi hai liberato?
Rita:Sono anch'io prigioniera di quei bastardi. Piuttosto... sei il fratello di Alexandra, non è così?

Chiese intuendolo dall'incredibile somiglianza con la ragazza. Erik, appena sentì il nome, spalancò gli occhi e a chiedere di lei. 

***

Intanto, al palazzo shinigami, era tornata Kia con Helen. Purtroppo però nessuno sembrava fidarsi di lei e del fatto che fosse tornata in sè. Le due si diressero nell'ufficio di Spears insieme a Manu che incominciò a spiegare la situazione a quest'ultimo lasciandolo incredulo.

William:E così sei scappata dai demoni e hai salvato una shinigami.
Helen:Si, signore. So che può sembrarvi assurdo, ma è così. 
Kia:Hanno creduto fosse una di loro pensando che fosse un demone.

Spiegò sinteticamente la ragazza, ricordando quei pochi ricordi confusi inniettati da Ash, innervosendo Spears. Vedere un mezzosangue lo irritava parecchio già prima, ma in quel momento, con tutto quello che aveva passato e la gravidanza di Monika che aveva dato alla luce proprio un mezzosangue lo stordiva e non poco.

William:Così sei una di loro. Una di quei sporchi demoni.

Helen, sapendo del tranello che gli aveva giocato Paolo, sorrise rispondendo:

Helen:No, signore. Se potessi togliere il mio sangue demone dalle vene, lo farei sedutastante. Ho sempre pensato di essere una mezzosangue umana-shinigami e mai avrei creduto di far parte di quel gruppo orrido di persone. Non a caso ho ucciso mio padre, sporco demone, per avermi mentito e farmi essere ciò che sono.

Mentì lasciando Spears confuso della cosa, ma anche molto compiaciuto. Dopotutto, aveva pur sempre liberato un suo sottoposto e non poteva non ricompensarla.

William:Molto bene. Verrai affidata a Manu per questo periodo di prova. Se andrà tutto bene, sarai dei nostri.
Helen:Vi ringrazio, signore.

Disse chinando il capo e voltandosi verso Manu che era vicino alla porta e la osservava da lontano sospettoso. Dopotutto, chiunque l'avrebbe fatto sapendo che era stata a contatto con dei demoni senza nemmeno provocarle un semplice graffio. I due uscirono dalla porta, mentre Manu continuava a scrutarla e a pensare cosa fare.

William:E' vero ciò che hai detto? Che quella ragazza ti ha liberata?

Domandò a Kia mentre anche questa stava per uscire dalla porta, fermandola.

Kia:Si, è vero. Ma non posso raccontarvi le dinamiche. Non ricordo ancora nulla per bene. 

Rispose confusa voltandosi verso il suo capo.

William:Non possiamo accettarti così. Sei stata troppo a contatto con quei demoni e per giunta posseduta da una di loro. Va in infermeria e fai tutte le analisi. Dobbiamo accettarci che il tuo corpo sia libero di spie e sigilli.

Informò Spears lasciandola perplessa, ma dopotutto era normale che avrebbe dovuto fare quel processo. Chaman avrebbe potuto lasciare un sigillo di rientrata e quindi possederla nuovamente in qualsiasi momento o utilizzarla come esca per sapere la prossima mossa degli shinigami. Senza fiatare, la ragazza annuì uscendo dall'ufficio e venendo così notata da Monika e da Andromeda che passavano di lì.

Andromeda:Ma quella è...
Monika:Questa storia non mi piace.

E senza aggiungere altro, la ragazza andò diritto nell'ufficio di Spears lasciando fuori la sorella.

Monika:Cos'è questa storia? Che ci fa lei qui?
William:Non hai il diritto di sapere. Sono il tuo capo e di conseguenza faccio ciò che mi pare.
Monika:Sei ancora arrabbiato per quello che è successo, non è così?
William:Tenermi all'oscuro della tua gravidanza non è un comportamento adeguato. Io ti ho sempre spiegato le mie preoccupazioni e i miei problemi e tu? Che hai fatto? Non mi hai neanche detto di questa tua gravidanza.
Monika:Ma io non sapevo di essere incinta.

Cercò di spiegare, ma Spears non voleva sentire ragioni.

William:Comunque sia mi hai tenuto all'oscuro di come stavi. Non parlavi più e questo mi fa pensare che già lo sapessi da molto tempo.
Monika:Anche se lo avessi saputo e te lo avessi detto, cosa sarebbe cambiato? Portavo comunque un parassita in grembo e ti saresti comportato nello stesso e identico modo in cui ti stai comportando ora.

E senza aggiungere altro, la ragazza uscì fuori amareggiata dal comportamento di Spears. Era ovvio. Quel piccolo aveva rotto un legame molto forte e nessuno dei due accettava ciò che avevano fatto l'uno all'altro, ma entrambi nutrivano lo stesso desiderio. Uccidere chi aveva permesso tutto ciò, ovvero Paolo.

***

Intanto Scarlett era abbastanza pensierosa, mentre era in biblioteca e guardava i fascicoli delle prossime anime che avrebbe dovuto raccogliere. La discussione con James l'aveva lasciata perplessa e non poco.

Scarlett:Che diamine gli è preso?

Continuava a chiedersi, mentre Alan e Eric si sedevano accanto a lei.

Alan:Ehi, va tutto bene?
Eric:Già. Cos'è quel muso lungo?
Scarlett:Per caso sapete cos'ha James? 
Alan:Perchè? E' successo qualcosa?

Domandò vedendola pensierosa.

Scarlett:Sapete vero che Monika si è lasciata con Spears?
Eric:Certo. E' il tuo momento di andare alla carica. Non era ciò che volevi.
Scarlett:Si, ma in realtà non so neanche se lo voglio più. 
Eric:Mi sa mi sa che la nostra Scarlett ha perso la testa per qualcun altro.
Scarlett:Ma che diamine dici? Io? Perdere la testa per qualcuno? Ma neanche per sogno! Anzi... sapete che vi dico? Me ne vado!

Esclamò imbarazzata e irritata dall'affermazione dell'amico prendendo le sue cose e andandosene mentre Eric incominciò a ridersela.

Eric:Mi sa che la nostra Scarlett incomincia ad avere le idee confuse.
Alan:Beh... è normale che stando a contatto con una persona prima o poi ci si affeziona.

In quel momento James entrava in biblioteca con il fascicolo delle anime da raccogliere per studiarle e capire meglio la loro dinamica di cattura. Eric, vedendolo entrare e intuendo la situazione, si alzò vedendolo che si sedeva ad un altro tavolo e si allontanò da Alan andando verso James.

Alan:Eric! Dove vai?
Eric:Tu pensa a studiare le anime da catturare. Io vado a divertirmi un po'. 

Rivelò andando poi verso James e sedendosi di fronte a lui.

Eric:Ehi.
James:Che vuoi? Non vedi che sono impegnato?
Eric:Hai sentito di Scarlett? Pare che voglia confessare i suoi sentimenti a Spears.
James:Ed io che ci devo fare?
Eric:Oh...nulla, ma a quanto ne so Spears l'ha già adocchiata. Secondo me tra i due nascerà presto qualcosa.

Irritato, James si alzò di scatto sbattendo le mani sul tavolo e prendendo le sue cose.

Eric:Che c'è? Qualcosa non va?
James:Sei rumoroso. Non riesco a lavorare.

Mentì spudoratamente. Sapere che Scarlett voleva dichiararsi al capo e che il capo la stava guardando, lo ferivano enormemente sopratutto pensando ad un possibile fidanzamento tra i due. Ma la cosa che faceva male di più a James erano quei sentimenti nuovi che non aveva mai provato e non riusciva a gestire, tanto che Eric incominciò a ridersela.

Eric:Diamine! Certo che deve piacerti proprio per comportarti così.
James:Chiudi il becco! Non sono faccende che ti riguardano.

Affermò allontanandosi, mentre Alan si avvicinava ad Eric.

Eric:Non immaginavo avesse questa reazione.  
Alan:Sei davvero infantile.
Eric:Non so perchè, ma intravedo un futuro roseo per quei due.

E mentre Eric fantasticava, Alan gli mise i fascicoli davanti delle anime da raccogliere.

Alan:Invece di pensare a queste sciocchezze, abbiamo del lavoro da fare.

Disse richiamandolo al lavoro.

***

Intanto, Simon e Arthur rientravano nel covo insieme ad Alois e i gemelli portando con loro Alissa.

Theodore:Molto bene.

Affermò vedendo la ragazza che veniva rinchiusa in cella e deprivata delle sue mini-falci a forma di pugnale.

Simon:L'abbiamo trovata mentre eseguivamo gli ordini.
Theodore:Novità sulle nostre ex-prigioniere?
Alois:Cordelia dovrebbe essere nella residenza Phantomhive, per quanto riguarda Sangdoll, non l'abbiamo ancora trovata.
Theodore:Capisco. Dopotutto è un angelo della morte. Potrebbe essere ovunque quella disgraziata.

Affermò con tono stranamente calmo che fece venire i brividi ai due sapendo che quel tono non prometteva nulla di buono.

Theodore:Alois? Simon? Avete un nuovo incarico. Dovete riportarmi Cordelia, ora.
Simon:Certamente. Andiamo Arthur.

Disse la ragazza avanzando con il demone quando fu fermata.

Theodore:Dove credi di andare? Questo compito l'ho assegnato solo a Simon e Alois.
Alois/Simon:Cosa??

Urlarono insieme non sapendo cosa avesse in mente Theodore e sapendo che senza i loro compagni erano entrambi morti.

Theodore:Avete capito bene. Dovete andare da soli.
Alois:Ma è inaccettabile! Noi...
Theodore:Cosa c'è? Non sapete neanche riportare un stupida strega al suo posto? Perchè se fosse così, tu avresti molto da perdere Alois.

Rivelò con un sorrisetto che metteva i brividi. Alois abbassò la testa e non potè far altro che annuire. Dopotutto se si ritrovava in quella situazione era solo perchè Theodore l'aveva costretto. Lui non voleva lottare contro gli shinigami, ma contro Ciel. Purtroppo Theodore aveva preso qualcosa che a lui era prezioso e per questo continuava ad obedire come una marionetta nonostante odiava eseguire gli ordini di quel demone. La stessa cosa valeva per Simon. Lei aveva perso tutta la sua famiglia ed Alois l'aveva accolta mostrandole quel nuovo modo di divertirsi insieme alla sua famiglia nobile composta da demoni servitori e colui che Theodore aveva preso in ostaggio, ovvero Luka, il fratello minore di Alois. Probabilmente vi starete chiedendo come sia possibile una cosa del genere. Dovete sapere che alcuni tipi di demoni possono assorbire solo la parte buona di un anima, ma le parti cattive e intrinse di odio e rancora sono indigesti, infatti quella parte viene rimossa dal loro organismo ridandogliela al proprietario che viene trasformato in demone. Ebbene è successo proprio questo. Luka facendo il patto a quel tempo con Hannah, la sua anima venne divorata, ma non il suo corpo. Infatti, pochi anni dopo, fu riportato in vita dall'espulsione dell'anima nera generata da Hannah trasformandolo in demone, ma Alois è riuscito ad unirsi al fratello solo dopo essere stato trasformato anche lui in demone dalla stessa autrice che ha trasformato il fratello Luka.

Simon:Non temete. Riporteremo Cordelia, anche senza l'aiuto di altri demoni.

Disse la ragazza togliendo l'aria di tensione e trascinando fuori Alois per mettersi a lavoro, mentre Theodore incaricava i tre gemelli a cercare il corpo di Shizuka e Arthur di vegliare sull'ostaggio.


***

Intanto Miki e Ansel camminavano tranquillamente. I due stavano eseguendo gli ordini dati da Theodore, ovvero di buttare il piccolo nel buco dell'inferno per farlo crescere e farlo maturare come un vero demone, quando si ritrovarono davanti a Paolo, Claude e Hannah.

Miki:Come mai da queste parti?
Claude:Stiamo cercando il corpo di Shizuka, ma non abbiamo la ben che minima idea di dove sia.
Hannah:E' tuo figlio Paolo?

Domandò vedendo il piccolo tra le braccia di Miki.

Paolo:E' solo un moccioso. Non ci serve.
Ansel:Theodore ha ordinato di buttarlo nel buco dell'inferno. Per farlo crescere più velocemente.
Hannah:Capisco. Comunque non possiamo tornare a mani vuote. 
Claude:Già, se sapesse che non abbiamo trovato nulla ci ammazzerebbe.
Ansel:Si, ma solo perchè il grande maestro è ritornato al collo e non ha più un corpo.

Schernì irritato dalla situazione.

Miki:Comunque, se vi può interessare, ho visto Andromeda poco distante. Potrebbe esservi utile per rintracciare il corpo o quanto meno ad assemblarlo, visto che non abbiamo neanche la ben che minima idea di come uscirà.

Informò la ragazza ricontinuando a camminare e dando una diritta ai tre che non si persero in chiacchiere e si misero alla ricerca di Andromeda.

***


Intanto, nella residenza Phantomhive Ciel e Sebastian si preparavano per recuperare Rita dalle grinfie di Theodore.

Ben:Mi spiace, ma voi non potete venire.
Kath:No, non se ne parla. Se viene Ciel vengo anch'io.

Protestò sbattendo i piedi a terra come una bambina.

Ben:Non stiamo giocando alle bambole, dolcezza! Qua andiamo in guerra! Sono demoni!
Sebastian:Benjamin ha perfettamente ragione. Sunny, rimani qui con Alyss, Cordelia e Kathryn. Accertati che non escono di qui.
Sunny:Si, tranquillo.

Rassicurò vedendo la situazione tragica, cosa che invece Kathryn non vedeva, o meglio non accettava.

Kath:Niente si, tranquillo! Io voglio stare con Ciel e nessuno mi impedirà di stargli accanto!

Sbraitò attaccandosi al braccio di Ciel.

Ciel:Kath, lasciami. Così mi fai male.
Kath:Non se ne parla!
Lily:Per l'amor di Dio! Staccati dal mio Ciel!

Urlò cercando modo di staccarla, ma non fece altro che far male al suo Ciel.

Ciel:Ragazze! Sebastian! Ti prego, fa qualcosa!

E mentre si avvicinava alle due per staccarle, bussarono alla porta.

Ciel:Chi diamine è adesso?

Alyss si avvicinò alla porta aprendola e facendo entrare i due ospiti inattesi, ovvero Simon e Alois.

Alois:Ma tu guarda, chi non muore si rivede.
Ciel:Che vuoi Alois?
Alois:Volevo mostrare ad una delle mie care amiche, uno dei miei rivali più temibili. Allora, che ne pensi, Simo?
Simon:Simon,  mi chiamo Simon pezzo di imbecille, non Simo!

Sbraitò dandogli un pugno in testa facendogliela toccare dal dolore.

Alois:Ma sei impazzita?
Simon:Tu prova a chiamarmi di nuovo con quel nome e giuro che ti castro.
Lily:Direi che quei due sono fatti l'uno per l'altro.
Ciel:Puoi dirlo forte.

Dissero incominciando a fissare i due che litigavano, mentre Ben, stufo della situazione, usciva dalla residenza per andare da Rita.

Alexandra:Che combini?
Ben:Che domande? Vado a prendere Rita. Se loro hanno tempo da perdere, io non ce l'ho.

Affermò allontanandosi dalla ragazza che rientrava in residenza.

Cordelia:Cos'è questo baccano?

Domandò la strega scendendo le scale sbadigliando essendosi svegliata dal caos che stavano creando. Non appena vide i due, spalancò gli occhi sorpresa capendo di essere stata trovata. Simon e Alois si guardarono in faccia sorridendo l'uno all'altro e percependo cosa volessero fare, Cordelia incominciò a scappare. Simon, con uno slancio, arrivò al piano di sopra della residenza lanciando la spada da scherma ad Alois che l'afferrò in un lampo.

Alois:Ah...già. Dimenticavo di dirvi che sono venuto per sfidarti, mio caro Ciel.
Ciel:Sfidarmi? Tsk...non è proprio il momento ora. Devo trovare mia sorella e non posso pensare a te.
Alois:Chi? La cortigiana? 

Chiese incominciando a deriderlo per poi rivelargli:

Alois:Se è lei che cerchi, sappi che il nostro capo l'ha già presa in ostaggio e se non fa ciò che gli dice si farà davvero tanto male.
Ciel:Allora ci sei tu in tutta questa storia.
Alois:Cosa c'è? Non vuoi ancora batterti?
Ciel:Sebastian? Dammi la spada della scherma. Oggi qualcuno morirà.

Disse facendosi passare la spada ed incominciare così lo scontro, mentre Simon prendeva Cordelia e la legava con le ragnatele che essa stessa aveva forgiato per i demoni.

Sunny:Lasciala stare!

Urlò correndo con Alexandra cercando di aiutarla, ma Simon non aveva affatto intenzione di lasciarsela sfuggire così buttò un fumoggeno.

Sunny:Ma che..?
Alexandra:Maledizione!

Esclamarono tossendo, mentre Simon si dava alla fuga. Vedendo il fumo fuoriuscire dal piano di sopra, Alois intuì ciò che era successo.

Alois:Pardon, Ciel. Ma dovrei proprio andare adesso. Come sapete, non si può lasciare una ragazza da sola.

Informò cacciando un fumoggeno anche lui che gli permise la fuga.

Ciel:Sebastian! Prendilo! 

Ordinò, ma anche Sebastian non riusciva a vedere nulla. Dopotutto era comprensibile visto che erano stati incantati anche quelli per evitare l'inseguimento di demoni e shinigami.

Sunny:State tutti bene?
Ciel:Si.
Lily/Kath:Ciel!!!

Urlò buttandosi entrambe nelle braccia del ragazzo.

Kath:Menomale che stai bene.
Lily:Certo che sta bene.
Sebastian:Ma dov'è finito Benjamin?

Domandò non vedendolo più.

Alexandra:E' uscito prima che succedesse tutto questo casino, ma non so cosa avesse in mente.

Avverte facendo preoccupare tutti.

***

Intanto, Andromeda era andata nella città lì vicino insieme alla sorella per farla calmare un po', ma la cosa non servì molto.

Monika:Ma ti rendi conto? Quel bastardo di Paolo mi ha rovinato la vita! Giuro che se me lo trovo tra le mani lo squarto con le mie stesse mani.
Andromeda:Dai, rilassati. Spears è solamente arrabbiato. Ha bisogno di tempo.Vedrai che tra qualche giorno le cose si sistemeranno.
Monika:Lo spero.

Sospirò per poi guardare la sorella e incominciò ad accorgersi che era abbastanza pensierosa.

Monika:Cos'hai?
Andromeda:Niente.
Monika:Ti conosco troppo bene. Sono giorni che non fai altro che pensare e pensare. E' successo qualcosa?
Andromeda:No, tranquilla. Niente di cui preoccuparsi.

Rispose freddamente pensando ad Okami che stranamente non era più nella sua mente, ma quel pensiero venì distolto da ciò che vide da lontano. Era Raphael che sembrava cercare qualcosa. La ragazza non capiva il motivo, ma ogni volta che vedeva quell'angelo qualcosa in lei scattava e sentiva il cuore pulsare più forte e la cosa la confondeva e non poco.

Monika:Ehi! Che combini?

Domandò Monika avvicinandosi al ragazzo preoccupato.

Raphael:Nulla. Sto cercando Bernard.
Monika:Bernard?
Andromeda:Parli del gufo che porti sempre con te?

Chiese notando che non aveva il gufo con se. Il ragazzo annuì abbassando la testa.

Raphael:Se non lo trovo non posso muovermi da qui.

Rivelò imbarazzato dalla situazione.

Andromeda:Bernard? Dove sei finito?

Urlò incominciando a cercarlo. Il ragazzo sentendo che la ragazza stava incominciando a cercare il gufo rimase sorpreso per poi sorridere.

Monika:Ah...ecco perchè era pensierosa.

Disse intuendo la verità sui due. Dopotutto sapeva che la sorella preferiva i fatti alle parole e anche se non lo dimostrava, ci teneva davvero a Raphael. Il ragazzo si voltò verso Monika sentendo ciò che aveva detto e prima che potesse chiedere qualcosa, la ragazza incominciò anche lei la ricerca lasciando Raphael pieno di punti interrogativi. La ricerca di Bernard, purtroppo era destinata a fallire, poichè Claude aveva messo le mani su di lui ed evitando così che il ragazzo potesse aiutare Andromeda nel momento dell'attacco.

Monika:Andromeda? Andiamo! Si è fatto tardi. Abbiamo delle anime da raccogliere.
Andromeda:Va pure. Io continuo ancora per un po' la ricerca.

Informò facendo allontanare la sorella.

Raphael:Andromeda? Puoi anche lasciar perdere. Non fa nulla. Lo cercherò domani.
Andromeda:E lasciarti così, senza vista fino a domani? Tsk...neanche per sogno.
Raphael:Cosa? Allora tu....?

Domandò sorpreso pensando che la ragazza non sapesse del problema della sua vista.

Raphael:Da quand'è che lo sai?
Andromeda:Che domande? E' da sempre che lo so. Insomma, cammini con gli occhi chiusi, un gufo perennemente appiccicato a te con la quale ci parli anche. Non sono mica cieca che non lo vedo?

Disse facendo arrossire il ragazzo che abbassò la testa dalla vergogna.

Raphael:Perchè? Cioè...perchè lo fai? Potresti anche andartene come ha fatto tua sorella. Perchè invece continui a cercarlo nonostante non sia una cosa tua?

Quella domanda bloccò la ragazza. In quel momento incominciò a pensare anche lei:"perchè lo sto facendo?", ma cercò di riprendere la situazione tra le mani ribattendo un:

Andromeda:Mi accorgo che continuare questa conversazione con te mi fa solo sprecare tempo e fiato, quindi finiamola qui e lasciami cercare il pennuto.

Quelle parole lasciarono sorpreso Raphael, ma anche Andromeda al tempo stesso, anche perchè non sapeva come rispondere alla domanda di Raphael e, anche se il suo cuore probabilmente sapeva la risposta, era troppo orgogliosa per dirglielo. Improvvisamente qualcosa le sfilò la falce dalle mani e si vide prendere da dietro. Quel contatto la fece urlare e allarmare Raphael.

Claude:Oh...ma tu guarda!

Esclamò spingendo Raphael e scaraventandolo a terra.

Bernard:Raphael.

Chiamò stando nella scatola dove Claude l'aveva rinchiuso.

Andromeda:Lasciami!!

Cercò di liberarsi, ma era inutile. Paolo e Hannah l'avevano afferrata per bene senza darle via di scampo. Claude si avvicinò e con un coltello ferì il braccio della ragazza. Il taglio era profondo ed il sangue scorreva lungo il braccio mentre Andromeda cercava di liberarsi senza riuscirci.

Hannah:Claude? Che combini? 
Paolo:Già! Dobbiamo andarcene!
Claude:Si, ma non prima di aver preso questo.

Disse raccogliendo il sangue della ragazza in un bicchiere, mentre Raphael liberava Bernard e riusciva nuovamente a "vedere" la situazione correndo verso i tre demoni per liberare la ragazza. Claude, con un salto, salì sul tetto incominciando a svignarsela mentre Paolo e Hannah cercavano di portare la ragazza con se.

Hannah:Disgraziato! Torna indietro!

Urlò vedendo Claude andarsene. Raphael era dietro al demone e Paolo, accorgendosi del ragazzo che tornava all'attacco sorrise, lasciando la presa e prendendo Hannah teletrasportandosi sul tetto e facendo andare a sbattere Raphael su Andromeda e farli finire diritti nella spazzatura l'uno sopra l'altro. 

Raphael:Ahi, che botta! Stai bene?

Domandò abbassando il capo verso la ragazza che era impietrita dalla situazione. Si trovava sopra al ragazzo, aveva la testa sul suo petto e lei, che fino a quel momento era terrorizzata dai contatti, non aveva alcuna reazione e la cosa la spaventava. Com'era possibile che non sentisse alcun timore? Possibile che si fosse innamorata di Raphael? Con questi pensieri nella testa non si accorse del ragazzo ad accarezzarle i capelli pensando che fosse impaurita per l'attacco dei demoni.

Raphael:Tranquilla. Se ne sono andati.

Rimasero così per un po' poichè Andromeda non riusciva a connettere sul cosa stesse realmente succedendo finchè una voce familiare ai due li fece sobalzare.

Manu:Che diamine sta succedendo qui? 
Raphael:Ehm...no...non è...c-come pensi.
Manu:Toglile subito le tue manaccie di dosso!!

Urlò facendo spostare i due.

Helen:State bene?

Chiese vedendoli scossi. I due annuirono ed Helen vedendo la ferita sul braccio di Andromeda sorrise intuendo l'accaduto, per poi mascherare quel sorriso con una finta preoccupazione.

Helen:Cos'ha sul braccio? Ma vi siete ferita?
Manu:No, ti prego. Dimmi che non è stato un altro attacco dei demoni.
Raphael:Invece è proprio così.
Helen:Credo che dovremo andare a medicarvi. Non può stare con la ferita aperta.

Continuò a dire cercando un modo per guardare la ferita.

Andromeda:Tranquilla. Non c'è ne bisogno. Ho i tessuti che si rigenerano velocemente.
Helen:Comunque sia, dovremo fare rapporto al signor Spears.
Manu:Concordo. 

Disse vedendo che Helen aveva ragione e così fecero.


***

Intanto, Undertaker aveva girato tutto il giorno per cercare Rosy, ma di lei non c'era più traccia. Sembrava svanita nel nulla e la cosa lo preoccupava anche se era ritornata Kia nella sua vita. Era strano. Stare con Kia era quello che voleva, ma durante la sua assenza Rosy era riuscita a prendere il suo posto così facilmente e per Undertaker era tutto diverso. Per lui le giornate sembravano vuote e guardare Kia seduta al tavolo accanto a lui invece di Rosy lo sconfortava e lo confondeva.

Kia:Cos'hai? 
Undertaker:Niente. Vado a vedere se ci sono altri morti in giro.

Informò alzandosi da tavola e andando fuori. Kia non era cieca. Sapeva che qualcosa non andava in Undertaker, ma la sua mente era talmente confusa e annebbiata che non ricordava nulla. Non sapeva nemmeno che Undertaker l'avesse tradita e ancora non riusciva a ricordare nulla di ciò che era accaduto in tutto il periodo di possessione. In quel momento entrarono Fire e Jeff convinti di trovare Undertaker, ma non fu così.

Fire:Kia, come stai?
Kia:Diciamo. Un po' confusa.
Jeff:Dov'è Undertaker?
Kia:E' uscito pochi minuti fa.

Rispose vedendo i due che incominciarono a preoccuparsi.

Jeff:Credi che sia per...
Fire:Credo di si.
Kia:Sia per cosa?

Domandò sentendoli bisbigliare.

Fire:Non credo sia il caso di dirtelo. Almeno in queste condizioni.
Jeff:Vado a cercare Under.

Riferì uscendo dalla bottega seguita da Fire e ingigantendo i dubbi di Kia insieme alle sue preoccupazioni per il ragazzo.

***

Intanto, Rosy se ne stava tranquillamente seduta su di una tomba di un cimitero a dipingere quel macabro paesaggio. Era assurdo per lei continuare a pensare a Undertaker ed essersi lasciata andare a lui pur sapendo che era il ragazzo di una sua compagna di squadra. Per lei quelle emozioni erano inaccettabili e non riusciva a comprenderle, tanto che si ritrovava a piangere ricordando i momenti passati con lo shinigami.

Mary:Rosy? Allora sei qui!

Affermò avvicinandosi alla sorella che si asciugava le lacrime per non mostrare le sue debolezze.

Rosy:Che c'è?
Mary:Perchè non torni al palazzo. Ci sono delle belle novità.
Rosy:Mi spiace, ma lo sai che non mi compete. Se venivo era solamente perchè mi era stato espressamente richiesto da Spears ed ora non vedo alcun motivo per cui tornare.

Rispose prendendo la sua tela e allontanandosi da Mary che la guardava preoccupata. Dopotutto conosceva bene la sorella e sapeva che c'era qualcosa che non quadrava. Scese la notte e incominciò a piovere.

Rosy:Oh..no! I miei quadri!

Disse vedendo che i suoi dipinti che erano caduti e venivano bagnati dalla pioggia. Si abbassò per prenderli, ma ogni dipinto che era a terra raffigurava una sola persona. Undertaker. Lo amava così tanto che non si era resa conto che insieme ai paesaggi aveva dipinto anche quell'uomo che amava. Le lacrime incominciarono a scendere insieme alla pioggia. I sentimenti erano troppo forti e lei non riusciva a gestirli finchè qualcuno non si avvicinò prendendo quei quadri tra le mani e tendendole una mano. Quel qualcuno era Grey che si trovava lì di passaggio per ritornare dalla regina ed avvertirle dell'accaduto dei Phantomhive, ma quell'incontro bloccò entrambi.

Grey:Va tutto bene?

La ragazza alzò lo sguardo incrociando quelli del ragazzo. Erano bagnati fradici e Grey sapeva di non potersi presentare in quello stato alla regina così come Rosy sapeva di dover portare in un luogo asciutto i suoi quadri. I due trovarono riparo in un fienile e la  gentilezza del ragazzo e l'aiuto che le diede per prendere tutti i suoi quadri e far asciugare colpirono così tanto Rosy che, per un momento, si illuse che quella gratitudine era qualcosa di più. Finì di piovere dopo che i due avevano parlato molto e nelle cose dette sembravano essere quasi come due goccie d'acqua, tanto che Rosy, prima di lasciarsi, baciò il ragazzo. Quel bacio, però fu visto da qualcuno. Qualcuno il cui cuore potè solamente andare a pezzi dinanzi a quella scena. Colui che li vide era Undertaker che abbassò la testa tornandosene in bottega con l'idea di aver perso per sempre la sua Rosy.

***

Intanto, nel covo di Theodore, arrivavano Claude, Hannah e Paolo con il sangue di Andromeda tra le mani.

Theodore:Avete trovato il corpo?
Claude:Non ancora, ma in compenso abbiamo preso questo.

Disse mostrando il sangue di Andromeda nel bicchiere. Il ragazzo prese il bicchiere tra le mani e vedendo il contenuto incominciò a sorridere.

Theodore:E' stata una buona trovata. Ottimo lavoro, Miki.

Affermò lasciando tutti i demoni a bocca aperta e sorridere Miki che era appoggiata vicino alla porta.

Miki:Ho dato solo una diritta. Il resto l'hanno fatto loro. 
Theodore:Adesso non ci resta che trovare il corpo e finalmente Chaman ritornerà tra noi.
Ansel:Tsk... scusa se te lo dico, ma per me quel Chaman è scarso. 

Rivelò entrando nella stanza dov'erano gli altri.  Sentendo quelle parole e sapendo come Theodore fosse affezionato al maestro lo guardarono tutti storto facendolo inzittire, tranne Arthur che disse la sua:

Arthur:Senza offesa. So che è il tuo maestro ed è anche forte, ma sono d'accordo con Ansel. E' davvero goffo e stupido. Se non fossero per le tue trovate gli shinigami ci avrebbero in pugno da un pezzo.

A quel punto il silenzio scese e Theodore non perse tempo a romperlo.

Theodore:Quante balle! E' lui che mi ha istruito. L'avete conosciuto che era fuori forma, ma vi assicuro che è un ottimo maestro. Non avete nulla di cui preoccuparvi.

Rassicurò avviandosi nei corridoi e guardando il ciondolo. Camminando arrivò alla cella dov'era Rita. L'aprì ed entrò li dentro togliendo il sigillo anti-demone.

Theodore:Allora, che hai intenzione di fare? Starai con me?
Rita:Neanche per sogno!!

Sbraitò attaccando il demone da dietro, per sfortuna Rita non era ancora molto abile con i suoi poteri da demone a differenza di Theodore che riuscì a bloccarla subito prendendola per la gola e legandole le mani con il sigillo dei demoni per poi appenderla al muro.

Rita:Lasciami!
Theodore:Non mi piace quando voi assurdi demoni volete fare di testa vostra e non collaborate. Forse....dovrei darti un assaggio di ciò che succede a chi mi ascolta.

Disse sorridendo e slacciandosi i pantaloni. La ragazza incominciò a muoversi. Voleva liberarsi, ma la presa del demone era troppo forte e quei sigilli anti-demone la impedivano di muoversi. Cercava di urlare, ma anche riuscendo ad urlare nessuno poteva a sentirla, neanche Erik che era in quella stessa cella e, dal terrore, se ne stava seduto in un angolo a non interferire sapendo che Theodore era capace di tutto. La ragazza fu picchiata e violentata nel modo più crudele che si possa immaginare. Le lacrime le scendevano sul volto. Fu il momento più lungo della sua vita. Il suo sguardo si spense e Theodore gli chiese nuovamente:

Theodore:Sei una di noi?

Tremolante, mezza nuda e sotto shock, la ragazza annuì e Theodore sorrise.

Theodore:Molto bene. 

E con questo la lasciò lì, con le lacrime che scendevano ancora e  le parole della defunta madre continuavano a ronzarle nell'orecchio incominciandole a ripetere:

Rita:Le donne sono... sono solo merce e devono obedire e stare a ciò che gli uomini dicono....

Quella frase continuava a ripeterla anche davanti ad Erik che si era avvicinato.

Erik:Rita? Rita? Che ti prende?

Domandò spaventato vedendola continuare a piangere e ripetere quella frase. Sembrava essere uscita fuori di se. Qualcosa dentro di lei si era spento e nessuno avrebbe saputo cosa sarebbe successo.

***

Intanto, al palazzo Shinigami, Paige se ne stava in biblioteca per studiare le anime da raccogliere con Ronald, ma quest'ultimo aveva tutt'altro nella testa.

Ronald:Che noia!

Sbadigliò per poi guardare le segretarie presenti nella biblioteca, quando gli arrivò un enciclopedia in testa.

Paige:Guarda qualcun'altra e ti ammazzo!
Ronald:Guarda che non stavo guardando nessuna. Piuttosto, che stai facendo? Ti vedo concentrata al massimo. Cos'è? 

Disse sbirciando lo studio della ragazza che tutt'era al di fuori delle anime da raccogliere, ma bensì un piano strategico per ammazzare Miki.

Ronald:Ma..che?
Paige:Così quella bastarda non mi sfuggirà. Per avermi umiliata e accecata merita un castigo unico. Deve soffrire. Si, così tanto che dovrà augurarsi la morte per poi morire con la mia stessa falce.

Rivelò con occhi brillanti immaginando il momento fatilico, quando a loro si aggregarono Mary e Grell.

Mary:Che combinate di bello?

Domandò sedendosi accanto a Paige.

Grell:Secondo te cosa potranno mai combinare? Sicuramente cercano un modo per ammazzare quei parassiti, dico bene?
Paige:Giustissimo!

Esclamò continuando a guardare il piano perfetto, quando Ronald si accorse del nuovo Grell.

Ronald:Grell?Che diamine hai combinato ai capelli?
Grell:Ah...non mi ci far pensare.
Mary:Piuttosto, avete visto Al? E' da un po' che non la vedo.
Grell:L'ultima volta che l'ho vista, le ho detto che volevo dichiararmi a te e si è messa a fare la pazza rincorrendomi.  Mi ha tagliato i miei bellissimi capelli e mi ha lasciato con questo aspetto orrendo.

Rivelò lasciando Mary perplessa che incominciò ad urlare subito dopo:

Mary:Che? Ma se avevi detto che ti ero tagliato i capelli per me?
Grell:Beh...avevo intenzione di farlo, ma non così. Comunque sia sono il tuo uomo adesso, o sbaglio?

Disse facendole l'occhiolino e facendola arrossire. La scena disgustò Ronald che voleva supporto da Paige.

Ronald:Siete disgustosi. Diglielo anche tu, Paige.
Paige:Si! La ucciderò nel modo più disgustoso che esiste, mio caro.

Continuava a ripetere pensando al momento in cui l'avrebbe ammazzata.

Ronald:Voi siete fuori.

Affermò alzandosi e allontanandosi da loro. Si incamminò nei corridoi quando vide una luce nell'ufficio di Spears accesa. Curioso si avvicinò e vide Raphael, Andromeda, Manu e Helen che discutevano di ciò che era accaduto.

William:Non possiamo permettere che accadda di nuovo. Dobbiamo contrastare quei dannati demoni. 
Manu:Abbiamo bisogno di un piano.
Andromeda:Sono d'accordo.
Helen:Scusate se mi permetto, ma essendo l'ultima arrivata non so come funziona a voi, ma è tardi. Credo che dovremo prima dormirci sopra, anche perchè i demoni hanno la fortuna di non dormire.

Spears alzò lo sguardo verso Helen perplesso. 

William:D'accordo. Risolveremo la cosa domani.

Rispose alzandosi. Dopotutto la ragazza aveva ragione. Era tardi ed era ora di tornare a casa, inoltre non amava fare gli straordinari per qualcosa che avrebbe tranquillamente risolto l'indomani dopo una sana dormita.

***

Intanto, Ben era arrivato al covo di Theodore ignaro di ciò che era successo a Rita. Lì fu bloccato all'ingresso da Miki e Ansel.

Miki:Di qui non si passa.
Ansel:Chi sei?
Ben:Oh...Theo non ve l'ha detto? Mi sorprende.
Theodore:Benjamin.

Chiamò vedendolo all'ingresso scrutandolo da capo a piede per poi sorridere.

Ben:Theodore? Questo è il modo di comportarsi con un vecchio amico che vuole darti il suo appoggio?
Theodore:Pensavo ti saresti rifiutato. C'è qualche motivo particolare che sei tornato?
Ben:Voglio la ragazza che hai rapito.
Theodore:Tranquillo. L'avrai, ma prima devo vedere se mi posso fidare di te.

Disse avvicinandosi al ragazzo mettendole la mano sulla spalla e sussurrandogli:

Theodore:Trovami Sangdoll ed io ti lascerò entrare.

Affermò sapendo che Ben l'aveva seguito fin dall'inizio. Il ragazzo sorrise.

Ben:Così poco? Tsk...farò in un attimo.

E con questo si allontanò, ma Theodore lo conosceva molto bene, infatti lo fece seguire da Miki. Il ragazzo, fortunatamente, aveva avuto lo stesso studio di Theodore e quindi riuscì a percepire fin dal primo istante di essere inseguito dalla ragazza e prima di andare da Lau, sapendo che la ragazza fosse li, la fece girare mezza città insieme a lui.

Miki:Cosa? Ma...? Dove diamine è finito?

Incominciò a chiedersi perdendolo di vista.

Ben:Come pensavo. Dilettante!

Sussurrò tra se e se ridendosela e allontanandosi dalla ragazza andando diritto nella bottega lussuosa di Lau prendendo la ragazza che dormiva tranquillamente vicino al ragazzo senza fargliene accorgere per poi fare ritorno da Theodore.

***

 Intanto, Theodore era soddisfatto dal cambiamento mostruoso che aveva avuto su di Rita

Theodore:Ottimo, perfetto.

Disse vedendo la ragazza che aveva creato. Aveva ucciso già dieci persone e senza neanche provare dolore. Aveva il corpo e il capo coperto dalla tunica nera che gli aveva donato Theodore. L'aveva resa un'assassina, perfetta per depistare gli shinigami e per nutrire la squadra di demoni che aveva in possesso Theodore.

Simon:Diamine, che cambiamento.

Affermò la ragazza entrando nel covo, vedendola notevolmente cambiata e sotto il controllo totale di Theodore, mentre Alois metteva Cordelia in cella con Alissa.

Cordelia:Fatemi uscire di qui!
Al:Inutile urlare. Non ti faranno uscire, almeno che non lo vogliono loro.

Informò lasciando la ragazza perplessa. 

Alois:E' meglio che la stai a sentire. Così abbiamo meno baccano nel covo.

Riferì ridendosela, mentre nel covo entrava Benjamin e buttava Sangdoll a terra.

Theodore:Ottimo. 
Ben:Ora dammi la ragazza.
Theodore:Ma lei è qui, proprio accanto a te.

Disse facendogli notare la ragazza incappucciata vicino alla porta. Il ragazzo si avvicinò togliendole il cappuccio della tunica e guardandola in faccia comprese che quella ragazza non era la Rita che conosceva.

Ben:Rita? Sono io, mi riconosci?

Domandò cercando di capire cosa fosse successo e la ragazza non replicò. Lo fissò solamente con lo sguardo perso nel vuoto e Ben non potè fare almeno di intuire che fosse sotto il suo controllo, ma non riusciva a comprendere come.

Theodore:Miki? Porta Rita nella sua cella. Ansel? Accompagna il nostro Ben. Deve darsi una sistemata.

Avvertì allontanandolo dalla ragazza per non fargli scoprire la verità che c'era sotto, ma Ben era molto astuto e sapeva che c'era qualcosa  che non quadrava. Fece come gli era stato chiesto. Incominciò a bere e a fumare insieme agli altri demoni fingendosi alleato, ma la cosa durò poco. Ben se ne stava fuori a fumare la sua sigaretta mentre il sole sorgeva. Con la coda degli occhi vide Rita andare verso le celle dov'erano rinchiusi la shinigami e la strega passandogli del cibo. Il ragazzo si avvicinò notando che i due prigionieri dormivano e la ragazza si alzava voltandosi verso di lui senza emettere alcuna parola.

Ben:Rita...

Chiamò avvicinandosi e toccandole il viso.

Ben:Non ti riconosco più. Cosa ti è successo?

Il cappuccio della tunica cadde scoprendo il viso della ragazza. La mano del ragazzo scivolò verso i capelli spostandoli dal collo e notando qualcosa che lo fece spalancare gli occhi.

***

Intanto, Helen ritornava dal palazzo shinigami con qualcosa che Theodore non poteva fare almeno di rallegrarsi.

Helen:Ho trovato qualcosa che può interessarvi.

Disse avvicinandosi al demoni con un libro tra le mani porgendoglielo. Appena Theodore lo vide lo riconobbe subito.

Theodore:Il cinematic records di Shizuka. Molto bene. Così sapremo il punto esatto dov'è stato seppellito.

Affermò sfogliando il libro pagina per pagina. Cosa accadrà ora? Come si comporterà Ben davanti a quella situazione? E il piano dei demoni funzionerà o gli shinigami riusciranno a contrastarli? Scopritelo nel prossimo capitolo.



***

Angolo autrice.

Ciao, ragazzi. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. 

Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno partecipato. In particolare a...:
_MikyCullen_ = Sunny
Zantenstuken = Paige&Jeff
NikkyP = Lily/Emily
ITreMoschettieri=Manu&Kia
Gotich_Shinigami=Rosy
Youtuber_Shinigami=Mary
Tensi=Monika&Andromeda
Darkblue_moon=Scarlett&James
TheodoreDaisuke=Theodore&Raphael
Overdose_Nour=Sangdoll
Ahilay=Alyss
Suyka99=Fire
666_Hope_666=Michela/Miki&Ansel
_TaylorMomsen_=Alexandra/Alex
_Dark_Fallen_Angel=Benjamin/Ben
BloodyGothicOlly=Cordelia
Aki_and_Ami=Arthur&Simon
_Fable_666=Kathryn/Kath
Anime e co=Alissa/Al
Fiore velenoso 51=Helen

&....

*Rullo di tamburi*
ME! Infatti ho partecipato anche io con Rita.
Spero che sia di vostro gradimento.
Ok, ragazzi. Che ne pensate? Vi ho lasciato incuriositi?
Ho soddisfatto le vostre aspettative sugli eventi della storia, vi ho sorpresi ancora di più oppure no? Fatemi sapere che ne pensate e scusate ancora una volta per il ritardo della pubblicazione del capitolo. ^^
Ricordo, come al solito, che chiunque abbia richieste o idee sul proseguimento sono ben accette.

Alla prossima. Baci.

   
 
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