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Autore: Noeru    25/10/2016    0 recensioni
"I BladeBreakers hanno un'amicizia in grado di fronteggiare le peggiori avversità, i cinesi sono una famiglia, gli americani si fanno reciprocamente il tifo alle partite e noi? Tentiamo di capire se una ragazza è fidanzata oppure no! è ridicolo!"
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andrew McGregor, Gianni, Nuovo personaggio, Oliver, Ralph Jurges
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La nave ormeggiò al porto di Copenhagen: avevano preferito attraversare il mare perché potevano permettersi qualche spesa in più.
Ad attenderli c'era un minivan nero diretto al più lussuoso hotel della città.
Durante il tragitto Ralf evitò di aprir bocca, cercando allo stesso tempo di non addormentarsi sul sedile. Abbassare le palpebre significava rivedere l'odiata seconda metà del video, dove a farla da padrone era quello spocchioso biondino troppo audace, troppo scatenato, troppo perfetto e lontano da lui anni luce. Insopportabile il suo ingresso in scena che rovinava l'atmosfera sublime attraverso la sua spudoratezza nel ghermire quel fragile, soave angelo senz'ali.
"Ma che ti prende?" Gli domandò Andrew: "Sembra Gianni abbia pronunciato una bestialità ieri sera! Non ti facevo così suscettibile!"
Solitamente Ralf si lasciava scivolare addosso la maggior parte delle critiche ed osservazioni sul proprio modus operandi, siccome provenivano da gente a lui inferiore, considerando le poche ritenute costruttive. Nella squadra, essendo lui il più maturo, nessuno poteva giudicarlo.
Il leader ricordava la violinista danzante saltellare da una casella all'altra, distruggendo pedoni, alfieri, torri e cavalli bianchi con un solo tocco delle punte, lo sguardo blu trionfante e i selvaggi capelli biondi. No, Il romano nemmeno doveva azzardarsi ad accrescere sua collezione di tresche! Oltretutto aveva già sedotto la metà delle invitate ad una delle ultime feste in maschera presenziate dalla formazione europea di beyblade.
"Penso mi riposerò ancora un po'. Voi non siete costretti a trattenervi"
In verità voleva starsene per conto suo; la solitudine gli permetteva di far chiarezza nella confusione e le insinuazioni dei ragazzi lo facevano sentire sotto torchio.
Peggio sarebbe stato se anche gli altri bladers intorno al mondo lo avessero scoperto e stessero trattando l'argomento alla stregua di un pettegolezzo da due soldi.
"Secondo voi sta bene?"  Il britannico in lui vedeva un punto di riferimento dal quale imparare a dominare il suo pessimo carattere ed essere un miglior blader, specie da quando Kai gli aveva rifilato una sconfitta in uno stadio gremito; era stato umiliante perdere commettendo un errore tanto stupido. Anche Ralf non aveva vinto, ma aveva dato il massimo incassando con classe.
Da allora Andrew si impegnava al massimo allo scopo di non sfigurare, anche se gli costava parecchia fatica e stress accumulato in più: mantenere la calma per lui non era affatto facile. Fortunatamente il suo nuovo maggiordomo Harvey sembrava aver compreso che carattere aveva e riusciva quasi sempre a prevenire i danni, dati i suoi ventitré anni che lo avvicinavano in età ai ragazzi conferendogli anche un ruolo di fratello maggiore.
Olivier lo tranquillizzò: "Si riprenderà! Saranno il clima, il viaggio e lo stress accumulato nei giorni scorsi. Vuole tutto sotto controllo! Sai come sono fatti i tedeschi..."
"Se ragioniamo così i Bladebreakers dovrebbero essere ancor più invasati di lui con le faccende da assolvere! Al di là che tra loro solamente due sono giapponesi"
"c'è sotto qualcosa: non si era mai fatto prendere da un banale video musicale" Gianni li riportò all'argomento di partenza: " Mano tatticamente piazzata vicino alla bocca con lo scopo di mantenere una faccia seria, occhio sulla biondina preciso come un mirino, sospiro malinconico all'entrata dell'altro tizio in scena e colorito rosso pomodoro ad ascoltare il mio parere!"  Era un osservatore molto più attento di quanto si potesse immaginare, grazie alle numerose gite alle gallerie d'arte in Italia coi suoi genitori e in Francia assieme ad Olivier durante le quali aveva imparato persino una foglia o una conchiglia in un angolo nascondevano un messaggio.
"Oltretutto di musica leggera non se ne intende affatto..."Aggiunse Andrew, non che lui ne fosse un grande esperto, ma almeno sapeva quali facce avessero i principali artisti storici e contemporanei del suo paese.
"Questo pomeriggio se la sarà bell'e che dimenticata" Si disse speranzoso. Considerava uno spreco di energie e tempo tutto l'universo delle relazioni sentimentali più o meno impegnative, avendo il suo bel daffare con il portare a casa trofei golfistici e tennistici e si era più volte trovato d'accordo col tedesco a biasimare il romano intento ad adulare l'ennesima donzella.
Nel frattempo Ralf sperava gli scacchi potessero distrarlo e invece la regina nera era sempre lì a scervellarlo, rigirando le sorti a proprio favore ed annebbiandogli ancora di più il cervello.  
Stufo di perdere scese nella palestra dell'albergo e cominciò a correre su un tapis-roulant. Quando i polpacci cominciarono a cedere si spostò a sollevare pesi.
Fra i quattro era il più muscoloso grazie agli intensivi potenziamenti fisici ai quali si sottoponeva ogni giorno ed era fiero di addome e pettorali scolpiti, bicipiti ben definiti e gambe tutt'altro che secche. L'attività fisica era la sua valvola di sfogo e lo aiutava a sgombrare la mente dal superfluo, ma per tutta la durata dell'allenamento si era posto domande stupide sulla musicista: quanto era alta? Quanto pesava? Non molto; il suo partner era ad occhio della stessa taglia di Gianni ed era riuscito a sollevarla con naturalezza. Come si chiamava? Da dove veniva? A quale età aveva iniziato a suonare? E danzare? Probabilmente molto presto.
Davanti ad uno specchio nello spogliatoio un altro cornicione roccioso si staccò dal Monte Autostima: la sua corporatura era adatta a tenerla in braccio, ma movenze naturalmente sensuali non avrebbe mai potuto ottenerle.
Stesso discorso per un naso più piccolo; nelle foto sorrideva di rado, temendo il suo, caratteristico della dinastia Jurgens, rovinasse lo scatto. Quello del danzatore invece era una finissima puntina bianca che non viziava minimamente un sorriso smagliante, irritante ed impertinente avente un che di sinistro.
A trovarselo dinnanzi, gli avrebbe fatto passare la voglia di mostrare i denti come se esporre il fisico perfetto non gli bastasse.

"Io tornerei indietro..." Mormorò Gianni, stringendosi addosso la felpa: "O farei qualcosa al coperto!"
Olivier si guardò intorno: "C'è una pasticceria!"
Andrew si inginocchiò: "Aspettate! Devo allacciarmi una scarpa!" I suoi due compagni si arrestarono, accorgendosi di un ragazzo in corsa frenetica verso di loro.
Temettero avrebbe preso in pieno lo scozzese, ma lo scansò tramite un salto mortale e atterrò a pochi passi dai tre.
Eccetto una spruzzata di lentiggini sul naso, la pelle chiarissima e i capelli ritti in testa era una fotocopia di Gianni i cui occhi scuri dardeggiavano sui tre europei.
"è lui! è lui!" Alcune ragazze si stavano precipitando scalmanate nella loro direzione.
L'italiano si scordò del freddo: "Dai! una alla volta!"
"Eppure le avevo seminate..." Il suo misterioso sosia fuggì via in uno slalom fra le persone.
"In che direzione è andato?" Domandò la prima, dai lunghi capelli rosso scuro: "Sapreste dircelo?"
"Vi prego! è importantissimo!" echeggiò una signorina minuta e formosa.
"è per caso da solo?" Chiese un'altra, abbigliata in costosi capi per la danza.
Il romano era stupefatto: "è completamente tocco! Non considera minimamente le sue ammiratrici" Tra i bladers europei era quello con più seguito femminile in assoluto. D'altronde chi poteva resistere alla sua abbronzatura da surfista californiano, i riccioli da cherubino e le iridi più azzurre di un ciel sereno?
Neanche Andrew, che vantava la combinazione di occhi e capelli più rara al mondo ed un fisico lavorato dallo sport aveva la metà delle sue ragazze.
I tre si lanciarono all'inseguimento finché non giunsero in una piazza occupata da un enorme palco completo di amplificatori, luci e schermi adibiti a proiezioni.
Trovarlo lì sarebbe stata un'impresa.

Un manifesto spiegava tutto:

NORTHERN LIGHTS TOUR:


COPENHAGEN
STOCKHOLM
HELSINKI
OSLO
REYKJAVIK

UN'ESPERIENZA DI BEYBLADE TOTALMENTE DIFFERENTE!
La novità sportiva di questi ultimi anni incontra le arti dello spettacolo classiche e contemporanee Con la partecipazione dei trionfatori ai campionati nazionali di Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia ed Islanda!
L'apertura vedrà protagonista la danza di Jens Christensen: miglior alunno dell'Accademia del Balletto, si è imposto proprio grazie alla sua voglia di osare e  sorprendere il pubblico includendo nel suo repertorio anche moderno, contemporaneo e hip-hop.
Sin da quando è nato vive nel mondo delle punte; sua madre, difatti, è Odile Maigaard, più grande étoile danese mai esistita il cui cavallo di battaglia è l'interpretazione di Odette e dell'omonima controparte nel Lago dei cigni musicato da Čajkovski."


"Mi incuriosisce!" Olivier non aveva dubbi sul proseguimento della giornata: "E ha un qualcosa di familiare!"
"Ovvero? Se io provassi ad imitarlo mi ritroverei a terra con una frattura all'osso sacro!" Gianni negò potesse somigliargli. Essere sempre stato l'unico biondo nella sua classe a scuola ed uno dei pochi italiani ad avere tale colore naturalmente e a Roma, quindi nella parte centro-meridionale della Penisola aveva contribuito a rafforzare il suo ego. Quel ragazzo invece non si distingueva da tutti gli altri abitanti del suo piccolo paese.
"Chi sarebbero questi campioni?" Andrew credeva fossero loro quattro la sola squadra in Europa degna di nota.
In Spagna sì, c'erano due gemelli, ma si servivano del beyblade più per intrattenere che per combattere nelle arene.
"Ci sono!" Il francese li fece sobbalzare: "Il video di ieri!"
"è vero!" Pure il romano ci arrivò: "Il distruttore dei sogni di Ralf!"
"Ed è un blader?" Il britannico era visibilmente disorientato: la vacanza era destinata a trasformarsi e prendere la piega del viaggio dei Bladebreakers in Europa.
Dopo gli incontri, Rei il cinese lo aveva raccontato ad Olivier con entrambe le squadre presenti ed era stato un momento rilassato, contrariamente al frettoloso giro del vecchio continente.
Chi lo avrebbe mai detto un video come ce ne sono a milioni sarebbe, lo volessero o no, rimasto loro impresso?
Gianni gli sventolò un foglietto sul naso: "Vengo anch'io!"
Mancava solo l'approvazione di Ralf, il quale aveva la maglietta ormai chiazzata di sudore quando ritornarono: "In centro abbiamo incontrato il biondo della canzone di ieri!"
"Era proprio lui! Proprio lui! Stessa aria di chi se la sente tantissimo, stessa chioma platinata! Per fortuna i suoi occhi sono marroni!" Disse Gianni, come se ciò bastasse a far perdere punti a quello che era già stato etichettato suo sosia.
"Sapessi la sua infamia! Mi è quasi volato addosso, quell'impudente!" Andrew gesticolava concitato, ancora sotto shock per il modo in cui lo sconosciuto gli era atterrato davanti.
Il tedesco perse un battito: le probabilità la violinista fosse in Danimarca erano alte, ma qualora l'avesse incontrata in solitaria o compagnia del danzatore sapeva sarebbe stato incapace di spiccicare un saluto; mancava completamente del savoir-faire col gentil sesso posseduto da Giancarlo in quantità industriali e avvertiva un profondo disagio se doveva approcciarsi ad una ragazza, avendo ben pochi argomenti che potessero adattarsi ad una conversazione a lunga durata.
Olivier insistette: "In effetti è stato un gran maleducato, ma si dice sia un ottimo ballerino e blader più abile della nazione."
Seduti insieme a centinaia di spettatori e spettatrici capirono il motivo dell'impazienza generale:
Le luci si accesero e spensero ad intermittenza, illuminando l'agile e svolazzante solitaria sagoma di Jens; ai suoi piedi vorticava un Beyblade scuro con rifiniture argentate senza intralciarne i movimenti fluidi apparentemente privi di sforzo; sembrava avesse imparato ad eseguirli ancor prima di camminare. E forse era così.
La trottola gli salì sulla punta dell' indice e un bagliore accecò la folla, ma gli European Dreams videro un enorme cigno nero librarsi in volo e proiettarsi sulla luna mentre il suo proprietario si lasciava avvolgere da lievi piume nere minimizzando il contatto col suolo.
Era al corrente del pericolo, ma lo disprezzava e manteneva contatto visivo col pubblico, desideroso di entrare in quelle menti stupefatte da cotanta bellezza, imprimervi il proprio nero e indelebile marchio.
Le ali traslucide del volatile erano in perfetto sincrono con le braccia muscolose e il lungo collo serpeggiava sinuoso senza risultare d'intralcio.
Le gambe si spalancarono in aria e i piedi riatterrarono in quinta posizione. Il destro saettò lateralmente ed accolse la trottola, dando il via ad una serie di giri in accosciata, ulteriore prova della sua bravura.
Andrew storse il naso: "Non è degno di possedere un Bit-Power se lo utilizza per mossette da quattro soldi!"
"Invece io trovo colga perfettamente il senso artistico negli incontri! Spero lo affronterò un giorno!" Olivier era estasiato, vista l'importanza che dava all'estetica negli incontri. L'ultimo, contro Rei della squadra giapponese, lo aveva sorpreso in positivo mentre Jai del Team delle Tenebre pareva non avere idea di quel che stava facendo ed attaccava a ondate pensando fosse sufficiente per vincere.
Ralf non distolse lo sguardo dall'impalcatura, sebbene fosse consapevole qualcosa avrebbe rovinato la serata; la certezza lei ci fosse era tanto matematica quanto il suo possesso di un bit-power degno della sua eleganza. Del resto il giovane che ballava insieme a lei ne aveva uno, purtroppo per Ralf. L'idea di battersi contro di lui lo intrigava e terrorizzava allo stesso tempo. Una volta non ci avrebbe messo molto a scendere in campo e polverizzarlo per poi dimenticarsi del suo nome, ma il ballerino aveva l'aria di saperla lunga ed il cigno nero senz'altro conosceva mosse straordinarie.
Ma quale creatura poteva essere all'altezza della sua compagna?
Proprio in quel momento entrò in scena avvolta in un corpetto nero tempestato di cristalli e un gonnellino di frange argentee che ben poco lasciavano all'immaginazione e portando un violino in mano.
Appariva più grande e vissuta di quella ragazzetta intimorita sullo schermo, gli occhi blu delineati da eyeliner argentato e le palpebre colorate in un nero che sfumava in grigio sulle tempie e le labbra scurite da una dose generosa di rossetto.
Era un trucco quasi perfetto, ma su un viso come il suo appariva esagerato e tradiva il fanciullesco desiderio di apparire più grande.
Qual era la vera lei e quale la maschera? Interpretava con estrema naturalezza sia il ruolo della donzella da proteggere che quello dell'ammaliatrice in grado di tener testa al compagno in una danza dove i ruoli di genere erano dovuti ai fisici dei ballerini invece che a regole di società.
Jens la guidò in una piroetta; lei, spostando il peso sulla gamba sinistra attaccò una vivace melodia.
La sua trottola nera e oro si unì a quella del partner, rifuggendola mentre lei si allontanava, non rivelando tuttavia il bit-power che quasi certamente si celava al suo interno.
Le luci filtravano attraverso le ciocche appena più scure del partner, creandole maschere d'ombra sul viso d'avorio che contribuivano a confondere Ralf sulla sua vera identità.
L'avrebbe mai scoperta?
Sembrava un gioco fatto apposta per sviarlo e fargli perdere le tracce sensoriali che aveva di lei.
Chissà quante altre maschere aveva?
Fianco a fianco risultarono piacevoli a vedersi: ogni movimento aggraziato della bionda contrastava la passionalità di Jens, il quale la sollevò e lasciò scivolare le mani lungo la sua schiena scoperta da un raccolto che lasciava via di fuga a numerose ciocche simili ad una corona solare. I loro occhi si fissariono con intensità poco prima di un bacio scenico.
"Fossi in te mi rassegnerei..." Andrew si accorse Ralf non c'era più; doveva essersene andato poco tempo prima di quel momento.
Gianni scosse la testa: "Sei arrivato troppo tardi"
"Non pensavo potesse restarci tanto male" Olivier si alzò mortificato per il suo amico; era consapevole della sensibilità di Ralf, sebbene questa emergesse assai di rado.
La folla fluiva verso le vie ed il palco stava già venendo smantellato.
Andrew adocchiò le porte di un caffé aperto fino a tardi chiudersi: "Non è ancora troppo tardi!" Esclamò diretto verso le ante trasparenti. Gianni ed Olivier si affrettarono dietro di lui, temendo avrebbe provocato qualche rissa; non era estraneo al coinvolgimento in incidenti del genere e come se non bastasse era intenzionato più che mai a vendicare sé stesso ed il suo migliore amico.
Fu sufficiente un calcio a spalancare le porte.
Jens quasi rovesciò una tisana sui suoi pantaloni neri e sgranò gli occhi scuri: "Che colpo! I campioni europei di Beyblade! Sono onorato di avervi intrattenuto! Olivier, sono stato a Parigi e complimenti per mantenere viva la tradizione del balletto!" Da una parte non si aspettava una visita dei tre, dall'altra voleva evitare ad ogni costo lo scontro.
Non si era perso un match dell'ultimo Torneo Europeo, rimanendo stupito dalla loro potenza.
In cuor suo sapeva sarebbe uscito alle qualificazioni, ma la cosa non lo rattristava troppo; voleva diventare danzatore dall'età di tre anni e tutta la sua vita verteva intorno a prove, audizioni, stage e perfezionamenti.
Il beyblade era solo un accessorio che casualmente aveva risvegliato un animale sacro per fortuna connesso alla sua più grande passione.
Altrimenti cosa se ne sarebbe fatto?
Inoltre un carattere come il suo con quei quattro, che in quanto ricchi credevano tutto fosse loro dovuto, avrebbe fatto a pugni; lui la sua popolarità se l'era dovuta guadagnare, spesso lottando anche contro sé stesso, le opinioni altrui e i limiti dell'avere un corpo umano.
"Proprio così! Da abitante della Ville Lumière è fantastico sentirmelo raccontare..." Olivier seguitò la rottura del ghiaccio, anche lui desideroso di non scatenare conflitti. Era stato l'unico nel suo team a non essere stato provocato dai Bladebreakers mentre i suoi compagni di squadra avevano ceduto tutti per delle sciocchezze pronunciate dall'ultima persona che li poteva giudicare, salvo il caso di Andrew che aveva volutamente cercato quella sfida.
Conoscere nuovi bladers era stimolante ed era il più entusiasta dei quattro all'idea di approfondire i legami coi compagni e viaggiare alla scoperta di nuovi posti.
Andrew spinse il francese da parte, estraendo il suo caricatore: "Abbiamo un conto in sospeso!"
"Non se ne parla!" Replicò il danese serio, lasciandolo di sasso: "Io non accetto alcun tipo di sfida! Gare di ballo incluse! La danza è un'arte!"
"Ma il tuo bit-power è bellissimo!" Il parigino stentò a credere quanto appena sentito: " E se ne avvertiva la forza!"
"Avevo tentato, ma Sortsvanen non ama combattere e si rifiutava di esporsi durante gli incontri. Pertanto non ero alle gare continentali! In compenso si è rivelato il miglior compagno di ballo mai avuto finora!"
"Compagno...di...ballo...?" Gianni ci rimase di sasso.
"Sei fuori di testa!" Andrew sperò reagisse alla provocazione accettando il match.
Kai aveva usato involontariamente tale strategia, ideale per chi era pieno di sé, come gli era parso quell'esibizionista ragazzo nordico. "Pazzo io?" Il suo sorriso non piacque a nessuno dei tre: "Nella totalità! Altrimenti non sarei mai arrivato dove sono adesso, che è solo un altro livello distante dalla cima!" Replicò, nascondendo il passaggio da stupore ad irritazione dietro denti di un bianco lunare; chiedergli di duellare era il primo passo verso un cattivo rapporto con lui e in molti lo avevano già fatto.

Come sempre, ecco una serie di link utili per comprendere meglio la storia!

1) Coreografia (questa segnatevela! Ritornerà più avanti)
2) Esordio di Jens


https://www.youtube.com/watch?v=4MCjU-Du3eI

https://www.youtube.com/watch?v=-HBG-M0Z1bQ


 
   
 
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