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Autore: Anwa_Turwen    27/10/2016    8 recensioni
Poesia / filastrocca sulla primavera che ho scritto quando avevo dieci anni
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando fu che l'acqua scese dal cielo?

Cadde pesante 

e su noi stese un velo.

Come fu che soffice neve cadeva?

Un manto di candore

sulla terra stendeva.

Ma presto si sciolse

e dalla terra fu assorbita

e qualcuno l'occasione colse: 

la gemma nel terreno 

non era più assopita. 

Sette giorni dopo

spuntava un candido germoglio:

un bucaneve ingenuo 

sulle rive dell'Oglio.

Nei prati e nei giardini 

sbocciano gemme curiose,

è il sorriso modesto

delle prime rose.

Pur avendo qualche spina

annunciano la primavera,

nulla sanno del velo bianco 

che poco prima c'era. 

I prati, gli alberi e i giardini 

si riempiono di colori,

ecco che è sbocciata

una moltitudine di fiori.

Non fa più troppo fresco

e fuori si uscirà; 

sotto il profumato pesco,

qualche festa si allestirà.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note dell'autrice che si vergogna di quello che ha fatto:

Salve a tutti carissimi poeti e lettori! Vi presento la mia primissima poesia, scritta quando ero ancora una bambina.

Rileggerla dopo tutti questi anni mi fa un certo effetto, e, sinceramente, mi vergogno un po'!

Invece, il quesito che ancora oggi mi pongo è: come cavolo ho fatto!! Voi sapreste rispondere? 

Beh, visto che avete letto non siate avari di parole, mi piacerebbe tanto sapere se sono riuscita a strapparvi un sorriso...

 

Anwel♥

   
 
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