Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: SagaFrirry    27/10/2016    3 recensioni
Il titolo già spiega un po' quel che narrerà questo racconto. Sì, si parla di Lucifero. QUEL Lucifero, il primo angelo e tutto ciò che ne consegue. La "storia originale" la conoscono tutti (più o meno), di fatti ho avuto qualche dubbio sul dove inserire questo primo capitolo perché ufficialmente i personaggi di cui narro non sono una mia invenzione, ma ho provato a vederli da un... diverso punto di vista! Spero di strapparvi una risata!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Giorno 25, mese 12, anno 800

 

Appena tornato dall’ennesima incoronazione. Questi umani sono così effimeri! Dovrei segnare da qualche parte quante teste coronate ho visto. Poi magari faccio a gara con gli altri demoni per vedere chi ne ha viste di più (ovviamente io imbroglierei inserendo nomi a caso, tanto chi osa contraddirmi?). Oggi toccava ad un tal Carlo Magno, tizio che avevo già inquadrato nel secolo precedente.  Interessante ominide, almeno osservarlo non mi fa annoiare. Però è troppo cristiano, preferivo l’altro Magno. Come si chiamava? Alessandro, se non ricordo male. Mi piacciono coloro che sanno divertirsi e non lottano in nome di divinità a caso, ma bensì per loro stessi. Perché conquistare intere nazioni? Perché sono un figo e me lo merito! Chissenefotte di Dio! Vuoi mettere? Ho fatto tutto da solo io, altro che “aiuto divino”. Ho fatto un po’ un casino, a volte, ma sorvoliamo.

 

Giorno 13, mese 4, anno 812

 

Protolingue della cippa. Dico io, ma non parlano già abbastanza in modo diverso questi? No, devono complicarsi la vita. Come se all’Inferno ogni demone parlasse una lingua diversa. Sarebbe divertente se gli angeli parlassero una lingua e Dio un’altra (aspetta… vuoi vedere che è così? Ecco perché succedono certe cose…). Ad ogni modo, oggi ho avuto il “piacere” di udire un paio di abbozzi di queste lingue nuove e metà di esse già le odio. Vengono definite “volgari”, linguaggio da popolino cianciante. Sarà per questo che non mi aggradano. Per quanto non piaccia molto al “grande capo”, io sono e resto un re! E resto ancorato ai classici, tipo il mesopotamico o cose così. Però concedo al genere umano che “Dies Irae” in latino ha un certo fascino, anche se è inevitabile che mi senta in qualche modo tirato in causa.

Ma torniamo alle protoschifezze.  Premessa: la lingua dei demoni è piuttosto… complessa. Ci siamo distaccati dalla smielaggine angelica con suoni duri e una grammatica da far paura, perciò qualsiasi lingua umana suona semplice e basilare. Non è quello che mi interessa… io mi concentro sulle sonorità. La parola è una gran cosa, se non usata per spiallarmi le palle come fanno certi miei fratelli, e sentire certi suoni provenire dalle bocche di quei cosi fangosi mi fa senso. Nemmeno un cucciolo di demone nei primi secoli parla così! Ricollegandomi a Carlo Magno, ho sentito parlare il volgo del suo regno. Ma ne parlerò un’altra volta. Ora ho voglia di praline al cioccolato e devo andare dai Maya a prenderle.

 

Giorno 21, mese 9, anno 854

 

Io sono un tipo acculturato (non dico di sapere tutto, ma quando vedi creare tutto non è che restano tanti misteri. Tranne quello irrisolvibile: perché la Terra è in mano a sappiamo chi) e voglio espandere il mio sapere. In parole povere sono un impiccione curioso e devo ficcare il naso dove mi aggrada. Così ho deciso di darmi alla lettura di queste opere nuove, scritte nelle protocose che immagino considerino lingue (in realtà, se le raccontano a voce ma ho incaricato un paio di demoni pazienti di scriverle per me). Ho iniziato con la Chanson de Roland. Riassunto: Carlo Magno fa cose contro altri cosi di religione e nazionalità diverse grazie al suo Paladino Rolando (O era Orlando? Insomma... uno non molto a posto con la testa con uno strano rapporto morboso con il suo corno). Leggendo ho appreso un paio di cose. Punto primo: continuo a dire che il mio nome, uno dei tanti (Lucifero. Letteralmente “lampadina”) alla fine non è tanto male. Chiamarmi Rolando o Niceforo mi farebbe di certo più schifo (Che cazzo è Niceforo?! Che cos’è?!?! Ed io che prendevo in giro il mio fratellino Lehehiah…). Punto secondo: odio il francese. Punto terzo: odio i francesi. Punto quarto: nel poema compare Gabriele. Il re lo sogna. Dunque…Gabriele è un pigrone. Ha consegnato un giglio, picchiato Maometto e poi ha passato la vita a lisciarsi le penne con finta modestia. Secondo me dovevano far comparire un angelo, non sapevo chi mettere ed hanno ficcato il primo che gli è venuto in mente.

 

Giorno 22, mese 9, anno 854

 

Vi sono molti demoni sparsi per Terra. Io sono certo che quello francese si vesta di rosa e glitter e vada in giro saltellando. Con biondi boccoli finti e la vocina in falsetto. “Ciao, sono il demone Barbie e sono qui per tentarti”. E secondo me ha pure tanto seguito. È una lingua così… Non so come definirla. So che se mi metto in uno specifico punto posso udire alla destra questa cosa tutta piena di ui, ua, fruffi ed alla sinistra un insieme di scatarri e saluti simili ad imprecazioni. Da una parte Lucifero dalla R moscia e dall’altra una specie di “Luziferr” con rrrrr finale. Tedesco? Francese? Ma viva il Beowulf! Quello sì che è un racconto (con nomi assurdi, ma almeno è una lotta contro un drago).

Anche in Digenis Akritas si parla di un drago. Pare sia il cattivo del secolo. Tutto bene, finché in mezzo non ci ficcano la solita donzella scema che deve essere salvata (Ma datele una spada. O si salva da sola o crepa, vedete che la smette di fare la scema. In caso contrario… è selezione naturale!). Asmodeo mi ha fatto notare che potrebbe uscirci una bella storia cavalleresca con me, che devo salvare la bella Sophia dal drago. Gli ho fatto notare cortesemente (si fa per dire) che sarei io il drago e me la fotterei la bella Sophia, con un gran sbatacchiamento di ali e scaglie (non so quanto siano dotati i draghi, ma fin ora non ho mai sentito di un drago soprannominato “Pipino il breve”) alla facciaccia dell’eroe cavalleresco.

 

Giorno 23, mese 9, anno 854

 

Mi sono sognato il demone Barbie in abito rosa che mi dedicava una poesia in lingua d’Oc. Penso che inserirò simili visioni fra le torture per le anime. Continuo a preferire le creature oltremanica. Spero in una bella rissa contro i mangiarane. Sarebbe interessante. Il motivo? Non so… tanto per fare la guerra sono troppo bravi. Guerra a caso, ovviamente.

 

Giorno 7, mese 3, anno 876

 

Venezia. Mi piace Venezia. Perché? Sinceramente non lo so. È umidiccia e incasinata ma ha un certo nonsoché inspiegabile. Il clima forse, di certo meglio di quello dei franchi “I love rana party” e degli oltremanica “I singing in the rain perché altrimenti non canterei mai”. Dicono che ci costruiranno una Basilica. Ancora. Ma a cosa servono? Cosa vi servono mille posti per pregare? Tanto se Dio è ovunque… va bene pure un’osteria! Ed a papi farebbe bene un bicchiere ogni tanto, ammettiamolo.

 

Giorno 4, mese 11, anno 893

 

Altro secolo che sta per finire. Da un lato penso “ma come? Siamo già qua?” e da un altro “sul serio sono così tanti anni che è successo questo o quest’altro?”. Tipo: veramente sono quasi 900 anni di cristianesimo? Sul serio? Molti pensano che la sua venuta mi dia fastidio in realtà non mi infastidisce per niente. Più passa il tempo e più si inventano deliziose storie su di me per convertire la gente. E più gente crede in Dio, più gente crede in me. Salvo quei pochi che pensano che Lui faccia tutto da solo, ma sarebbe psicopatico. Lo è, lo è e basta. Ma ci sono pure io (ed uno come me può uscire solo dalla mente di uno psicopatico). Penso che nel prossimo secolo andrò a cercarmi altre femmine da portare a palazzo, per quando Lilith inizia ad avere attacchi di femminismo spinto e mi accusa di cose insensate. Dico io… mi sta bene darmi la colpa di alcuni piccoli fattucci (come la cacciata dal Paradiso Terrestre) ma i piatti io non li lavo! E non rifaccio il letto. Ci sono le serve per questo, le pago (in natura). La discussione finisce con lei che mi da dello schiavista (e lo sono) ed io che le do della puttana (e lo è). Ah… ma che bella coppia siamo!!

 

 

 

Ciao! A Novembre non so se potrò aggiornare ma farò del mio meglio!!

   
 
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