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Autore: VampERY    27/10/2016    0 recensioni
La storia più vecchia del mondo forse: lei non sopporta lui che invece fa di tutto per averla. Olivia ma più nota con il diminutivo di Liv e Jack O'Connell, l'apprezzato attore britannico nelle vesti qui di istigatore e carnefice della giovane protagonista vedono nascere sotto i loro stessi occhi un'attrazione a cui è quasi impossibile sottrarsi.
Nel continuo alternarsi di POV tra i due si farà luce sui momenti più importanti densi di insulti, ripensamenti, pensieri, sguardi e tocchi proibiti.
Se mr. O'Connell toccasse in sorte a voi agireste come la cara Liv?
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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I don't want your body
But I hate to think about you with somebody else
“Somebody Else” – The 1975



 
 






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Gennaio 2015
 
Finalmente eccoci! Aspetto questa sera da…non so… settimane direi. Troppo presa dal lavoro o semplicemente dai ritmi della mia vita, è arrivata sta manna dal cielo che si chiama Wembley Stadium, precisamente c’è in campo il Chelsea del mio adorato Mou e io sono gasatissima, mi sembra di avere un’adrenalina addosso anche se è solo…….
 
-No ti giuro, amico, era un continuo: <> AHAHAH!-
…..quando qualcosa disturba il mio stato di pace interiore che avevo raggiunto con così tanta difficoltà. Mi giro alla mia sinistra ma non c’è neanche bisogno in verità, so perfettamente chi mi sta rovinando sto momento: Jack O’Connell o come lo chiamo io “lo stronzo di Derby”.

Ah ma stavolta non me la faccio scivolare addosso come sono solita fare:
-Ehi- neanche mi vede quello, e figuriamoci –ehi dico a te! Puoi farci il favore di non sporcare con la tua lingua questo momento? Siamo qui per la partita- gli dico impettita mentre piano piano si dipinge sul suo volto un’espressione che passa rapidamente dal “che cazzo vuoi” al “oh sentito la signorina” e infatti.

-Uuu ma come siamo inviperite oggi, Liv. Non è che forse è passato troppo tempo da quando qualcuno ti ha sbattuto? O forse sono proprio io l’oggetto dei tuoi desideri più nascosti?- e come sempre, ogni volta che finisce una frase rivolta a un essere umano dotato di organo riproduttivo femminile fa un cazzo di occhiolino.

-Jack neanche se fossi l’ultimo sul pianeta. E nota che ho detto “essere” vivente, morto, animale che tu sia non mi avvicinerei nemmeno se fossi fatto d’oro!-

Si alza dal sedile per fare spettacolo e tenendo le mani nelle tasche del giaccone inizia a saltellare sul posto come se avessi detto la cosa più divertente mai sentita.

-Cristo, sei un fenomeno. Perché io e te ancora non l’abbiamo fatto?- e torna a ridere di gusto dando una spallata in segno di complicità con Joey che lo guarda con una certa paura. La stessa che da qui a pochi secondi avrà anche lui.
-Porca vacca Jack! Adesso vedi!- mi dirigo qualche posto più in là con l’intenzione di spingerlo giù dalle gradinate e farlo finire direttamente negli spogliatoi ma qualcosa o meglio qualcuno me lo impedisce.

-Ok, ok, adesso basta, tutti e due. Per stasera le schermaglie tra voi finiscono qui. Nessuno di noi vuole assistere all’ennesima puntata del “Jack e Liv show” dice Embry rivolta al resto del gruppo, ovvero le altre 6 persone dei miei amici: Joey (che per via del suo carattere docile si lascia sempre sopraffare da quell’essere con cui ho appena discusso, altrimenti sarebbe proprio un bravo ragazzo), Jemma (la sorella di Joey e mia personale stilista, o meglio dispensatrice di consigli di moda và), Luke (fidanzato/amico/qualcosa di meno, qualcosa di più di Jemma nonché miglior amico di Joey, oddio mi perdo da sola quando devo ricordare tutti gli snodi che passano per sta compagnia) e Paul (lo sveglio del gruppo, sappiamo tutti che finirà per trovare la cura del cancro o giù di lì).

Li conosco da quando mi sono trasferita a Londra qualche anno fa, anzi mi hanno accolto come una sorta di mascotte visto che la prima volta che ci siamo incontrati io ero IN una scatola di cartone in mezzo alla strada sotto una pioggia incessante, insomma un gattino bagnato per farvi un’idea. Non ricordo se quella stessa sera ci fosse anche la mia nemesi……ah sì. Lui è quello che mi ha proposto subito un incontro ravvicinato per riscaldarmi, no aspetta com’è che ha detto esattamente? -Mi basta un muro e poi la sensazione di essere bagnati assumerà per te tutto un altro significato-. Molto allusivo, lui!

 
 

Sono odioso, lo so, ma come si fa a non replicare a una come Olivia che ogni volta che la vedo vorrei solo sbatterla su una superficie per farmela? Cazzo quando si arrabbia e diventa una furia posso vedere la carica che ha dentro che va sprecata cercando per me sempre nuovi insulti…..quanta energia buttata.
Embry la sta calmando con una mano sulla spalla e l’altra in posizione strategica sulla coscia (dio……..saprei io come muovere la mano su quelle cosce…..) e non mi risparmio un bacio rivolto nella sua direzione. La vedo che apre gli occhi incredula eheh.
Questa serata l’abbiamo decisa tutti insieme e non me la sarei fatta scappare per niente al mondo, visto che tifoso sfegatato io sia, ma mai avrei immaginato di avere pure il pre-show a base di frecciatine della rossa là in fondo.

Non c’è una volta che ripeta un insulto ai miei danni, è talmente geniale da crearne sempre di nuovi e il motivo principale per cui aspetto queste serate è proprio lo scontro con lei. Certo avrei in mente mille altri tipi di confronti, fisici per esempio, ma mi accontenterò di farle boccacce (per cui vengo “ricompensato” con il dito medio o il segno dell’ombrello che ha imparato dai suoi amici italiani) e pronunciarle all’orecchio frasi volgari.
Oh mi ricordo ancora la volta che dopo una cena in cui sono stato strategicamente buono, né una parolaccia, né un comportamento fuori luogo mi sono avvicinato dietro di lei, le ho spostato i capelli dal collo e le ho sussurrato semplicemente -Ce l’ho duro da quando ti ho vista entrare nel locale. Immagino come sarebbe lasciarti venire dopo che ti ho portato più e più volte al limite-. Per la cronaca me la sono cavata senza un graffio perché me ne sono immediatamente andato a casa in compagnia di una biondina che ho fatto finta essere lei per esaudire i miei desideri accesi.
 
-Cazzo ma come si fa? No ma dico, devi essere proprio un coglione per non mettere Terry!- impreco silenziosamente dopo il mio sfogo da allenatore da bar e in risposta ricevo un: -Evidentemente stai parlando di te stesso, perché non sai che il capitano è messo male, si è stirato domenica scorsa (coglione)- l’ultima parola era solo un sospiro ma io l’ho sentita forte e chiaro. Come sento salire l’adrenalina merito della partita e dei suoi commenti sempre puntuali.

-Ne ho un altro qui di capitano che aspetta solo di darti ordini…- le dico in un momento in cui il resto dello stadio sembra stia in religioso silenzio visto che non sta succedendo nulla in campo.

-Jack sai cosa?- si sporge in avanti per superare le altre 4 persone tra noi e quel gesto, con i capelli che le cadono in avanti coprendo per un attimo il suo viso mi ricorda come sarebbe vederla perdere il controllo in un momento bollente. Con me possibilmente.

-Dimmi, stellina- imito il suo movimento e ancora una volta le sorrido stando con le labbra socchiuse quasi fossi lì per baciarla e infilarle la lingua in bocca in mezzo a tutti.

-Vai a farti fottere- mi dice con una calma da squilibrata e ritorna a godersi lo spettacolo. Nel frattempo intorno a noi si scatenano commenti tipo “cantagliele, ragazza” a “ohhhhhhhhhhhh” e risatine varie.
1 a 0 per lei. Per ora, però.
  
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