Io l'aspettavo inerme, senza forze. Lei era lì, pronta a prendermi, a portarmi via. Pronta a farmi sua.
Ero stesa su quel pavimento freddo, guardando la mia signora. Colei che avevo aspettato per anni e che finalmente aveva colto la mia richiesta d’aiuto ed era venuta a salvarmi da tutto questo. Era tutto fermo, eravamo solo io e lei. Mi faceva attendere tutto quello che avevo sempre sognato e forse era proprio quella la cosa che desideravo di più: l’attesa nella sofferenza più totale. Amavo guardarla, nella sua forma umana: una ragazza semplice e spensierata che da lì a poco si sarebbe trasformata in una creatura pronta a distruggere tutta la mia felicità. Ammaliata da tutto quello che avrebbe potuto offrirmi, da lei, ora mi trovavo in questa meravigliosa situazione. Con un coltello conficcato nello stomaco, il sangue attorno a me e lei che rideva compiaciuta del mio atto d’amore.
Si avvicinava lentamente, mentre continuava a ridacchiare. Aveva uno sguardo assente, quasi come se tutto questo non le importasse davvero. Ma io lo sapevo, oh, eccome se lo sapevo. Sapevo che amava il desiderio di potermi avere tutta per sé. Sembrava non esserci, come se fosse solo di presenza.
Era china su di me, mentre si divertiva ad affondare la lama sempre più in profondità e gioiva alle mie urla di dolore. Era impassibile alle mie lacrime. Mentre la lama stava per trapassarmi e le mie urla aumentavano d’intensità, non so se lo fece per zittirmi o perché lo voleva davvero ma mi baciò. Da quanto tempo bramavo quel piccolo ed estasiante momento. Le nostre labbra danzavano velocemente e nel frattempo, il salato delle lacrime si era mischiato al sapore delle sue labbra. Si staccò poco dopo e aveva una faccia disgustata ma non ci feci caso poiché ero troppo innamorata di quell’essere.
Un ultimo sguardo, un’ultima risata da parte sua e il suono del coltello che toccava il pavimento sotto di me, mi rimbombò nelle orecchie e in quel momento era il suono migliore da ascoltare.
Poi ha iniziato a guardarmi ed è lì, che finalmente, m’ha fatta sua.