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Autore: Spiga_R    01/11/2016    2 recensioni
one shot per l'iniziativa "Halloween Party - Contest di Scrittura - Edizione La Grande Zucca" a cura di Fanwriter.it
traccia 32. A e B corrono nel cimitero, inseguiti da qualcosa.
[parole: 3.375]
Cosa riserverà la festa di Halloween ad Oikawa quest` anno? Il ragazzo non sembra essere troppo entusiasta, ma qualcosa in serbo per lui c`è sicuramente...
coppie: Oikawax(sorpresa)
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Tooru Oikawa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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questa fanfiction la dedico ad una persona unica che non manca mai di strapparmi una risata,
e un grazie spaciale alla santa pazienza di Eneri_Mess, che per stare appresso ai miei deliri ce ne vuole...

 

Mai era successo che Oikawa rimpiangesse così tanto di aver preso parte ad una festa di Halloween. In quel momento il setter dell` Aobajousai stava maledendo ogni molecola, interpellandole ad una ad una, del suo io del passato per aver preso una decisione tanto stupida, ma andiamo per ordine.

L`invito era stato esteso a tutte le squadre del club di pallavolo e, siccome gli organizzatori erano stati il libero di Karasuno, Nishinoya, insieme al numero cinque, Tanaka, e il capitano della Joezenji, Terushima, Oikawa si era aspettato che la maggior parte delle persone invitate fossero ragazze carine sulle quali poter far colpo e ricevere una buona dose di lodi, delle quali il capitano non era mai stanco. In fondo passava in prevalenza il suo tempo con la sua squadra, che di certo non gli dava soddisfazioni in questo ambito. La maggior parte del tempo riceveva insulti gratuiti da parte di Iwachan (che ricambiava con estremo piacere), e veniva sempre canzonato da Makki e Mattsun… solo le nuove reclute del primo anno gli davano soddisfazione con i loro occhioni adoranti. E Watari. Watari era uno zuccherino se preso dal verso giusto… ma solo e unicamente se preso dal verso giusto. Fortunatamente Oikawa aveva del talento nel leggere le persone e comprendere al volo i loro caratteri, ed aveva saputo subito come relazionarsi con ogni membro del suo club di pallavolo. Ma torniamo alla festa.

Oikawa aveva sfoggiato un ricercatissimo e sofisticato vestito da incubus, che non faceva che esaltare il suo fisico che nulla aveva da invidiare ai modelli delle riviste, entrando dalla porta principale con un portamento arrogante e sensuale, pronto a stendere qualsivoglia ragazza si fosse ritrovata ad incrociare il suo sguardo. Peccato che non ci fosse nessuna ragazza. Non che gli organizzatori non avessero invitato qualsiasi creatura di sesso femminile di loro conoscenza, ma le povere vittime si erano ben riguardate dal partecipare a quell` evento…

Oikawa scandagliò velocemente ogni angolo del salone, ognuno sembrava ormai intento in un` attività diversa, Kuroo si stava esibendo in uno strip tease mentre Makki e Mattsun tentavano di infilargli qualche banconota di basso valore tra l`elastico delle mutande (Oikawa estrasse velocemente il suo cellulare per scattare una foto di sfuggita in modo da poter poi ricattare i tre in qualche modo, o magari da pubblicare su facebook in caso si fosse annoiato troppo durante la serata), Bokuto, vestito da lupo mannaro, sembrava aver scommesso con pipistrello-Kenma che sarebbe riuscito a baciare tutti i giocatori del gioco della bottiglia prima che il secondo turno avesse termine… sfortunatamente per il setter del Nekoma la fortuna non sembrava essere dalla sua parte, dato che la bottiglia continuava a puntare l`ace di Fukurodani senza sosta. Neanche erano passati tre minuti che già quattro giocatori avevano dovuto soccombere sotto le sue labbra. Kenma si era visto costretto ad affondare le sue delusioni in uno dei suoi innumerevoli giochi per psp. Nell` angolo del buffet (aka: schifezze) Hinata e Kageyama, entrambi vestiti da spettri, stavano mischiando le patatine con gli smarties dentro la coca cola, e si apprestavano ad aggiungere altre cose indicibili a quella poltiglia inguardabile. Oikawa decise che non si sarebbe più avvicinato al cibo quando vide vampiro-Nishinoya (vestito così perché tutte le ragazze impazziscono per i vampiri, parole sue) avvicinarsi entusiasta ai due con un frullatore…

In un altro angolo del salone, seduto in disparte con la sua bibita c`era il quattrocchi della Karasuno che continuava a lanciare occhiatacce a Kuroo… che in effetti non essendo del posto era piuttosto strano che fosse presente alla festa, che fossero venuti insieme? Dalla parte opposta del tavolino sedeva Aone. Quei due messi insieme avrebbero potuto rimanere allo stesso tavolo senza scambiarsi una parola per giorni. Magari proprio perché nessuno dei due cercava un compagno di chiacchierate si erano scelti a vicenda… ed il loro sarebbe stato veramente l`angolo più tranquillo della festa se solo  non ci fossero stati Satori, Tsutomu e Yamaguchi a competere su chi sarebbe riuscito a tenere in equilibrio il maggior numero di oggetti sulla testa di Aone. Forse l`occhio nero di Satori non era frutto del trucco, ma da un pugno da parte di mummia Tsukki dopo che il giocatore della Shiratorizawa aveva cercato di riservargli lo stesso trattamento di Frankestein Aone… evidentemente senza successo.

E parlando di giocatori di Shiratorizawa qualche tavolo più in là, ecco che era seduto da solo il suo rivale di sempre, Ushiwaka, che aveva fatto in tempo a rubare una bottiglia di Fanta prima che l`allegro trio di Karasuno avesse reso indigesti qualsiasi spuntino o bevanda presenti alla festa. E sia, se non poteva contare sulle adulazioni delle ragazze tanto valeva andare a stuzzicare il suo rivale preferito. Si avvicinò elegantemente, ma di soppiatto, la confusione della festa copriva perfettamente il rumore dei tacchi delle sue scarpe sul pavimento. Con fare malizioso si allungò all` improvviso dalla schiena di Ushijima, le lunghe dita strinsero con grazia il calice colmo di Fanta del ragazzo seduto, e lo portarono alle labbra. Il capitano della Shiratorizawa sobbalzò al tocco del setter, e i suoi occhi si sgranarono per un attimo alla vista dell` altro ragazzo. ˝Ovviamente, nessuno può reggere lo sguardo di una creatura tanto favolosa, uomo o donna che sia…˝ pensò Oikawa scacciando dalla sua mente l`ipotesi che invece, lo aveva semplicemente spaventato cogliendolo alle spalle.

-… Il costume ti dona Oikawa- riuscì finalmente a dire Ushijima dopo che Oikawa ebbe il tempo di svuotare il bicchiere e sedersi accanto a lui.
-Tu invece non mi sembri vestito… che saresti? Un impiegato? L`uomo nero?-
-Avevo la maschera in testa ma l`ho tolta poiché stavo soffocando dal caldo qui dentro…- ripose l`altro mostrando una maschera di stoffa completamente bianca appoggiata sul tavolino vicino il suo gomito
-Sarei Slanderman…- concluse tentativamente.
-Sei il solito guastafeste, che senso ha vestirsi se poi non tieni il costume? E comunque non ti si addice per niente- replicò , consapevole che comunque l`altro non avrebbe mai potuto bere senza togliersi la maschera.
-Sempre meglio di qualcuno che si è vestito da Gesù- Urlò Tsukishima dal suo tavolo tentando di farsi sentire sopra il frastuono.
-E` comunque un non morto!!- Urlò Nishinoya ancora più forte
-Basta con questa storia ragazzi…- sussurrò Asahi, il Gesù in questione, in un angoletto della sala…
Nessuno lo sentì.

-Non ti vedo con il numero quattro…- riprese la discussione Ushijima, una volta che le urla del gruppo della Johzenji permise di nuovo loro di comunicare. A quanto pare si erano spalmati le loro maglie di ketchup e se ne stavano andando in giro urlando ˝free hugs˝.
-Quel traditore di Iwachan ha preferito andare alla festa di Kindaichi… Non avrei dovuto dirgli che tipo di festa pensavo che fosse- Iwaizumi aveva imparato col tempo a dissociarsi a qualsiasi evento che comprendesse ragazzine urlanti e Oikawa, dato che quest` ultimo aveva la tendenza di metterlo in imbarazzo davanti a tutte e di usarlo per mettere in evidenza il suo charm contro quello del suo migliore amico. Qualche volta quelle situazioni si erano risolte in testate e bernoccoli che stentavano a scomparire dopo una settimana…
-Che fasta pensavi che fosse?-
-Una festa dove si potesse rimorchiare ovviamente! Ho impiegato così tanto tempo nel mettere a punto questo vestito ed il trucco ed è stato tutto invano, nessuna gnocca nel raggio di chilometri- il suo interlocutore abbassò lo sguardo alle sue mani, se il suo volto non fosse stato spontaneamente impassibile in ogni situazione sarebbe potuto sembrare contrariato o dispiaciuto.
-Ma perché me ne sto lamentando con te? Dovrei lamentarmene con Iwachan!- il setter estrasse il suo cellulare dalla tasca del suo costume, e incominciò a digitare freneticamente qualcosa su whattsapp.
dopo qualche minuto in cui le sue dita si mossero alla velocità della luce sullo schermo dell` iphone, Oikawa rivolse uno sguardo inorridito all` altro ragazzo seduto di fronte a lui.
-Mi sta ignorando!! Riesci a crederci?-
Sì, Ushijima ci credeva eccome.
-Guarda!- si lagnò l`altro spalmandogli lo schermo del suo iphone in faccia –Guarda le spunte! Ha letto e non ha risposto! Mi sta ignorando, come osa?!-
Oikawa riportò il cellulare davanti ai suoi occhi, le sue sopracciglia corrugate in un` espressione accigliata, si stava sicuramente sforzando di pensare ad un contrattacco.
-Ushiwaka! Facciamoci un selfie!- esclamò allora tutto entusiasta.
le sue parole erano state chiare, ma l`altro non riusciva ad afferrare il concetto
-…Cosa?-
-Massì, sai, una foto insieme?-
-Sono a conoscenza di cosa sia un selfie Oikawa-
-E allora chiudi il becco e avvicinati- replicò l`altro.
Il prima selfie fu normale, Oikawa si avvicinò leggermente ad Ushijima e mise in mostra le sue dita in segno di vittoria
-Suvvia Ushiwaka, non essere rigido come uno stoccafisso, sciogliti un po’-
a quel punto un braccio di Oikawa cinse l`altro, e via con un altro scatto, poi il setter portò la sua guancia a pochi millimetri da quella di Ushijima
-Wow, non avrei mai creduto di poter catturare una tua espressione sorpresa in una foto, però non è questo di cui ho bisogno in questo momento… andiamo, me lo fai un sorrisetto?-
Ushijima a quel punto fu sicuro che la fine del mondo sarebbe stata vicina. Il suo rivale non si era mai comportato in quel modo così amichevole con lui. Si sforzò di sorridere ma…
-Oh mio Dio Ushiwaka, ritiro tutto, sei inquietante, torna come prima- Ma l`altro ragazzo notò che il proprietario del cellulare non aveva cancellato la foto dove sorridevano entrambi allo schermo.
Seguirono altre foto, dove Oikawa avvicinò sempre di più il suo viso a quello dell` altro, nascondendocisi dietro a tratti, mandando sguardi provocanti verso l`obiettivo del cellulare, mentre abbandonava il suo segno di vittoria utilizzando invece la sua mano libera per toccare il collo di Ushijima, poi la sua guancia, e per finire il suo mento, ruotandolo verso di lui in modo da poterlo guardare negli occhi, le loro labbra ad un soffio di distanza, tanto che potevano sentire il fiato caldo l`uno dell` altro sulla pelle. Poi lo scatto, e il volto di Oikawa si rivolse di nuovo verso lo schermo del suo cellulare, a controllare il frutto del suo impegno… Sembrava soddisfatto. Selezionò alcune foto da mandare in chat insieme a qualche messaggio, poi attese con un sorrisetto malefico e gli occhi incollati allo schermo. Cliccò il messaggio di risposta con la sua solita velocità sorprendente, e il suo ghigno venne sostituito da un broncio.
-Iwachan non è divertente!- concluse, spegnendo il cellulare ed infilandolo di nuovo in tasca.

Passò qualche secondo, che si trasformò in minuto, ed Oikawa sembrava cominciare a sentirsi in tensione, sensazione che Ushijima non percepiva. Non dopo aver fatto esperienza dei selfie di Oikawa almeno, lo stare in silenzio in compagnia di qualcuno era una cosa che non gli dispiaceva affatto, lo metteva a suo agio al contrario delle conversazioni troppo animate, non riusciva mai a cogliere il senso e il sarcasmo che le riempivano… Magari sarebbe stato a suo agio al tavolo con Tsukishima e Aone, ma non si era pentito di aver scelto un tavolo singolo. D`altra parte non era mai accaduto che Oikawa si rapportasse in quel modo con lui.

-Andiamo ad occupare un divanetto prima che ci si siedano tutti gli altri- Propose infine il setter dell` Aobajousai, che evidentemente non era riuscito a sopportare un secondo di silenzio di più.
-Come desideri- fu la risposta.
-… Ushiwaka-chan, che fai, cerchi di corteggiarmi? I tuoi modi sono troppo all` antica, andrebbero bene semmai con una dama dell` Ottocento-
-… Non era mia intenzione…-
-Lo so scemo, ti prendo in  giro. Ora posa il tuo culo su questo divano, forza- ordinò con prepotenza. Ushijima non se lo fece ripetere due volte e si accomodò al bordo del divano nel punto indicato da Oikawa. che in risposta ci si sdraiò sopra, appoggiando la sua testa sulle cosce dell` ace.
Un suono strozzato uscì dalla bocca di Ushijima, che poteva ricadere in uno spettro tra l`inorridito e l`incredulo. L`altro non si tolse, ma si voltò in modo da non vederlo in faccia.
-… Ti da fastidio?- chiese tentativamente.
-No-
Poi aggiunse:
-Affatto.-
Oikawa sorrise, poi chiuse gli occhi e si addormentò.


Al suo risveglio si ritrovò avvolto in una coperta e seduto sul sedile di una macchina.
-Che? Dove?-
-Oh, sei sveglio- rispose una voce grave affianco a lui. Era sempre il suo rivale, seduto al posto del conducente della macchina, probabilmente la sua macchina, ma non stava guidando, era parcheggiato affianco al marciapiede.
-Devi scusarmi, il fatto è che ad un certo punto Satori ha tirato fuori una cassa di birra dal cofano della sua auto e la festa è degenerata, quindi ho cercato una farmacia aperta e poi ho dovuto convincerli a non tornare in macchina, e la casa di Hinata Shouyo era dall` altra parte della città, sperduta nel nulla per cui…-
-Bando alle ciance Ushiwaka, in breve?-
-… e così non ho trovato nessun benzinaio per la strada del ritorno e siamo rimasti senza benzina. Stavo per chiamare un taxi…-
Oikawa si voltò , gli occhi ancora carichi di sonno scrutarono il paesaggio circostante.
-Uhm… credo di sapere dove siamo… - e dopo un sonoro sbadiglio –se riuscissimo ad attraversare il cimitero dovremmo arrivare a casa mia in pochi minuti, da li poi posso riaccompagnarti io o qualche mio familiare se riesci a svincolarti dai miei genitori che ti imporranno di fermarti da noi…-
Lo sportello dell` auto si aprì.
-Andiamo- disse con la convinzione di un giocatore di Pokemon Go pronto a catturare Dragonite.
Oikawa scivolò a malincuore da sotto la coperta e seguì Ushijima fuori dal veicolo.
-Hai veramente intenzione di  attraversare…-
Ushijima scavalcò la recinzione del cimitero con un balzo.
-…Immagino di sì, hai veramente intenzione di attraversare il cimitero… -
L`altro ragazzo lo seguì con malavoglia, scavalcando la recinzione con  molta più cautela ed esitazione, attento a non rovinare il costume.
-Ushiwaka-chan, non faremmo meglio a passare fuori dal cimitero? In fondo questa può essere considerata invasione di proprietà privata… è pur sempre un reato…-
-La strada si quadruplicherebbe se facessimo il giro lungo Oikawa, e poi nessuno lo verrà a sapere, saremo dall` altra parte tra pochi minuti e se facessimo in fretta nessuno ci vedrà-
-Ma è pur sempre la notte di Halloween! E stiamo entrando in un cimitero!-
-…E allora?-
-Beh, non che io creda a cose sovrannaturali che non siano gli alieni si intende- si guardò intorno - però l`atmosfera che c’è qui non è delle migliori, mette inquietudine…-
-Infatti la paura è irrazionale in questo caso, non c’è niente di scientifico che provi l`esistenza di zombie e fantasmi, però se ti mette a disagio questa situazione puoi sempre tenermi la mano-
-Lo sapevo! Ushiwaka-chan ci sta provando con me!-
-…Non era affatto mia intenzione, volevo solo rassicurarti-
-Ovviamente! Pensi che non ti conosca? Ushiwaka ma non ti stanchi mai di prendere sempre tutto sul serio? Deve essere proprio faticoso essere te...- lo riprese secco Oikawa, che tuttavia, nonostante le sue parole velenose, si avvicinò e gli strinse la mano.
I due cominciarono quindi la loro traversata al cimitero.

Dopo pochi minuti la stretta del setter si strinse più forte intorno alla mano dell` altro, i suoi passi si fecero più incerti, e il ragazzo continuava a lanciare occhiate furtive alle sue spalle, come se si sentisse braccato.
-Ushiwaka-chan… -lo chiamò a voce bassa, -credo che ci sia qualcosa che ci sta seguendo….-
-Qualcosa? Intendi un cane o un gatto?-
-Sembra avere una forma umana…-
-Il custode?-
Ushijma si girò , ma quella nebbia non gli permise di vedere molto
-In tal caso faremmo meglio a sbrigarci o finiremo nei guai-
-… Io spero che sia veramente il custode invece…-
-Oikawa, che vuoi dire?-
-…Non sembrava un essere umano la figura che ho visto…-
Ci fu una pausa in cui il capitano dell` Aobajousai non seppe se proseguire.
-La sua faccia brillava al buio-
-Sarà stata colpa della luna-
-Sembrava uno scheletro!- disse irritato. Ushijima si girò , e rimase a fissare alle loro spalle per un minuto buono, ma non accadde nulla.
-Forse la paura ti sta facendo brutti scherzi?-
-Lo spero…-
Più di tutte le cose che aveva detto Oikawa, il suo tono fu ciò che iniziò a far preoccupare Ushijima. Oikawa era sempre un passo avanti, sempre sicuro di se stesso, o almeno si sarebbe sempre mostrato confidente e fiero agli occhi delle persone. Un Oikawa che mostrava la sua debolezza davanti a lui non era mai esistito prima di quel momento, e la cosa lo mise all` erta.
-Lo spero anche io- rispose, -Adesso andiamo, sbrighiamoci ad arrivare dall` altra parte, così ci lasceremo questa storia alle spalle.-
Oikawa decise di girarsi nuovamente in quel momento. L`urlo che seguì probabilmente svegliò il custode, ovunque egli fosse, e presumibilmente anche la maggior parte dei sepolti lì.
-Oikawa, fermati!- ma l`altro aveva iniziato a correre a perdifiato trascinandosi l`ace dietro di sé .
-Oikawa, calmati, non c`…-
-Sono calmo come qualsiasi persona sarebbe al mio posto!- Urlò l`altro che non accennava a fermarsi, né dava segni di voler ragionare.
-Se vuoi restare qui perché oh mio dio, quel cagasotto di Oikawa vede i fantasmi nelle foglie che cadono, fai pure! Ma non ti aspettare che io resti con te!-
-Io ti seguirò ovunque tu vada, ma ascoltami un attimo-
-Ushiwaka-chan! Con tutto il rispetto del mondo che non ho, me ne infischio delle tue spiegazioni razionali adesso!- disse incominciando ad ansimare per la corsa frenetica e per essersi dovuto trascinare il capitano della Shiratorizawa lungo la via
-So quello che ho visto e so che non mi crederai ma… Oh mio Dio!!-
Oikawa si chinò a terra con fare teatrale; anche in un momento di panico quel ragazzo non si smentiva mai.
-Oikawa…- tentò l`altro avvicinandosi.
-No Ushiwaka! Lasciami parlare per una volta!- ˝Come se non lo lasciassi dire quel che vuole ogni volta˝, pensò Ushijima.
-Io… ho una cosa da dirti-
Inspirò profondamente.
-Nel caso le cose andassero per il peggio, io vorrei che sapessi che…- si voltò in modo che Ushijima non poté più guardarlo in volto.
-Che…-
Spostò il suo sguardo sui suoi piedi
-…Che?- lo incalzò l`ace.
-CHE MI PIACI!-
Il setter spostò finalmente il suo sguardo sull` altro, ma per un brevissimo istante, perché quel che scorse alle spalle dell` ace gli provocò un altro urlo, per la poca gioia dei timpani di Ushijima.
-Ecco, lo sapevo! E` la fine!

e sia! Mi piaci da anni, e per quanto ti detesti quando non riesco a bloccare le tue schiacciate non ho mai smesso di pensare a te, e so di sembrare una ragazzina adolescente ma sei l`ultimo mio pensiero prima di andare a dormire ogni notte e…-
-Wow! Mi ritengo offeso del fatto che non mi hai mai confidato niente del genere!-
Silenzio.
A parlare non era stato nessuno dei due capitani, ma la figura dietro incappucciata, con una maschera integrale fluorescente e una falce in mano, che se ne stava a braccia conserte dietro la schiena di Ushijima.
-…Makki??!!-
-Hey~ vi ho visto scendere dalla macchina e proseguire a piedi e ho pensato che avevate dei problemi, perciò vi ho seguiti per offrirvi un passaggio-
-… e immagino che il fatto che tu ti sia rimesso il costume avalli le tue nobili intenzioni-
-Beh, non si può negare che volessi qualcosa in cambio del passaggio, peccato per Mattsun che non è riuscito a rimontarsi in fretta, non sa che si è perso! In compenso ti sei guadagnato il passaggio per te e per il tuo futuro fidanzato qui-
Oikawa sembrò ricordarsi della presenza di Ushijima solo in quel momento.
-Tu lo sapevi?-
-Matsukawa ha mostrato con orgoglio il suo costume da cupo mietitore a tutti appena è arrivato alla festa, ma quando sei arrivato tu lo aveva già tolto e… aveva trovato altro da fare, quindi sì , quando ti sei messo a correre lo avevo riconosciuto-
-E non mi hai detto niente??!- si sentì tradito
-Ho provato a dirtelo ma non mi hai lasciato parlare…- tentò di giustificarsi.
Oikawa si strinse la testa tra le mani
-Voglio seppellirmi in una fossa …- si lamentò quasi tra le lacrime
-Se non altro ci troviamo nel luogo perfetto- fu la risposta pungente di Makki.




note: finalmente finisce la mia avventura con le fanfiction, grazie per aver letto, spero di avervi fatto divertire~
(scusate il ritardo, avrei voluto pubblicarla per Halloween ma... `v` hey~!)
   
 
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