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Autore: dreamsseason    01/11/2016    0 recensioni
Jess ha appena compiuto 18 anni, ora è libera di andare via dal luogo in cui è cresciuta per vivere la vita che ha sempre desiderato.
Ma non sarà facile dimenticare il passato quando tutto ciò che ti circonda è pronto a ricordartelo.
Come ogni ragazza anche lei ha sempre sognato la felicità che si vede nei film, ma ha capito a sue spese che quella felicità non esiste.
'Quando crediamo di essere felici in realtà il destino si sta solo prendendo gioco di noi.' questo è quello che lei pensa, ma come darle torto. Per essere così giovane ne ha passate tante, e tante ancora ne passerà...
Forse questa è la sua occasione di trovare quel qualcosa, quel qualcuno, che le riporterà la felicità.
Che le farà capire che c'è ancora speranza, che dopo la tempesta c'è sempre il sole.
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- Le serviva solo una spinta.-
- Ma non così forte.-
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Mamma, ho sonno! >> si lamentò la bambina seduta sul seggiolino

<< Jess tesoro, siamo quasi arrivati .>> disse dolcemente la donna, voltandosi leggermente per guardare la piccola seduta sui sedili posteriori.

Si stava stropicciando gli occhi,era così tenera.
E pensare che inizialmente non aveva voluto avere figli, voleva dedicarsi ad altro ritenendo i bambini solo una distrazione.
Poi però era rimasta incinta e non aveva avuto il coraggio di abortire, anche grazie al marito che cercava di convincerla del fatto che avere un bambino sarebbe stata una cosa stupenda.

Ora non poteva essere più d'accordo con lui. Quella piccola bambina le aveva cambiato la vita, in meglio. Le aveva dato una valida ragione per vivere ed era diventata la fonte della sua felicità.

<< Abbiamo fatto tardi alla fine. >> disse l'uomo tenendo gli occhi fissi sulla strada

<< Si, di solito è già a letto da un bel pò. >> rispose la donna tornando a mettersi composta sul sedile

<< Lo so, tra un pò arriviamo. Durerá ancora per poco >> disse l'ultima parte con tono di voce molto basso,ma lei capì comunque.

<< A cosa ti riferisci? >> chiese sapendo già quale sarebbe stata la risposta

<< A tutto. Tra poco tutto questo finirà. >> disse lui voltandosi a guarda la donna.

Si soffermò principalmente sui suoi occhi, erano la prima cosa che lo aveva colpito di lei.
Pur essendo i soliti occhi marroni, non avevano niente di ordinario. Erano la cosa più bella che avesse mai visto.

Inizialmente anche lei lo guardò negli occhi,ma dopo un pò non riuscendo più a sostenere il suo sguardo tornò a guardare la strada.

Come ogni matrimonio anche il loro aveva avuto degli alti e bassi, ma erano ancora lì, insieme.
Nonostante tutto non avevano ceduto, erano rimasti uniti senza dare retta alla gente.

Ed ora dopo anni di matrimonio erano più innamorati che mai, erano sempre stati insieme e nessuno glielo avrebbe impedito.

Lei era diventata una droga, anche peggio, lui era come una marionetta nelle sue mani. Avrebbe fatto qualunque cosa se solo glielo avesse chiesto.
Era come stregato, a tal punto che l'uomo non riusciva a distogliere lo sguardo da quella donna.

Fin quando tutto non ebbe inizio,
o fine....dipende dai punti di vista

<< Artur! >> urlò la donna vedendo che un camion gli stava andando addosso

<< Cosa? >>l'uomo non riuscì neanche a capire cosa stesse succedendo che la macchina fu travolta.

Il camion non si era fermato allo stop,prendendo in pieno l'auto che dall'impatto ruotò andando a finire fuori strada.

Sentendo le urla dei genitori la piccola dietro iniziò a piangere.

<< Shh non piangere tesoro >> la madre cercò di tranquillizzarla usando le sue ultime forze.

L'impatto era stato troppo violento per uscirne vivi e questo lei lo aveva capito.

L'autista del camion era scappato via, lasciandoli lì da soli.
Troppo spaventato dell'accaduto per prendersene la responsabilità.
Avrebbe sicuramente perso il lavoro e non poteva permetterselo,aveva una famiglia da mantenere.

<< Mammaa! >> urlò Jess tra le lacrime

<< Mi fa male il petto!!! >>

La donna cercò di voltarsi per vedere cosa fosse successo alla sua piccola, ma non ci riuscì.

Non aveva abbastanza forze, però poteva immaginare la causa del dolore.
Il camion trasportava pezzi di lamiere, alcune delle quali erano entrate nell'auto sfondando il parabrezza.

La donna decise di usare le forze che le restavano per dirle che le voleva bene, pensando di non aver glielo detto abbastanza volte.

<< Sii forte, tesoro.Qualunque cosa accada ricorda sempre che ti voglio bene. >> tossendo si voltò verso il marito.

Vedendolo con la testa poggiata sul volante capii che non ce l'aveva fatta.

Chiuse gli occhi, cercando invano di trattenere le lacrime.

<< Avevi ragione, è tutto finito. Ma ce ne andremo insieme, come abbiamo sempre fatto. >> strinse la mano dell'uomo più che potè e tra le urla e i pianti lasciò in balia del destino quello che più amava al mondo.

<< Mamma! >> Jess continuava a piangere ininterrottamente.

Le faceva malissimo il petto e non riusciva a respirare.

Aveva paura, tanta paura.

Voleva la mamma, voleva sentirle dire che sarebbe andato tutto bene,come faceva ogni volta che la piccola si faceva male.
Ma vedendo che non le rispondeva provò a chiamare il papà

<< Papà! Aiutami, per favore! >>

Quando però neanche lui le rispose capì di essere rimasta sola. Continuò a piangere cercando di credere che fosse tutto un brutto sogno, ma non lo era.
Era la crudele realtà.

Cercò di essere forte, come le aveva detto la mamma.
Ma il dolore lo era di più e lei era troppo piccola per riuscire a contrastarlo.

Aveva sempre sognato di diventare una bellissima principessa e che quando sarebbe stata in pericolo sarebbe arrivato il suo bel principe azzurro ad aiutarla.

Ma allora perché non stava arrivando? Perché aveva lasciato che la sua bella principessa stesse male. Perché l'aveva lasciata sola?

A soli due anni Jess capì che il principe azzurro non esisteva, nessuno sarebbe andato ad aiutarla.

Da quel momento doveva dimenticare quello che aveva sempre fatto, o creduto.
D'ora in poi se la sarebbe dovuta cavare da sola.

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Spazio autrice

Hey, questa è la prima storia che pubblico quì perciò non so ancora bene come funziona. Ho bisogno di un pò di tempo per ambientarmi.

Spero veramente che vi piaccia, io personalmente ci tengo molto.
Ringrazio tutti coloro che spenderanno un pò del loro tempo per leggere la storia!

Mi rendo conto che è piuttosto corto, ma non preoccupatevi, gli altri capitoli saranno molto più lunghi.

Fatemi sapere cosa ne pensate, ovviamente anche le critiche costruttive sono ben accette!
Alla prossima

 

   
 
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