Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: Antonio Militari    03/11/2016    3 recensioni
Era inquietantemente affascinante, per la sua semplicità e per... qualcosa, che lo attirava senza alcuna motivazione apparente. Se la rigirò nelle mani e la osservò da tutti i punti di vista, ma non sembrava esserci niente di strano se non l'assenza assoluta di qualsiasi indicazione, escluso quell'unico 'non giocare', evidentemente il titolo del gioco, che lo incitava ancora di più
Matteo si perde nei ricordi quando ritrova uno dei suoi vecchi giochi da bambino, ma nulla è più così innocente, e si ritroverà presto immerso in qualcosa di molto più grande di lui...
La storia prende spunto dal racconto 'The Game', pubblicato su EFP da Akira Yuki, con il permesso dell'autore.
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'opera è ispirata al racconto The Game di Akira Yuki con il consenso dell'autore.
Inoltre tutti i marchi e titoli registrati citati vengono utilizzati senza alcuno scopo di lucro.
L'autore della storia non fa propri gli eventuali diritti.

II
START GAME
 
Dopo cena si buttò direttamente sul letto in camera sua e accese il gameboy, ovviamente dopo aver inserito la cartuccia al suo posto, e ovviamente dopo aver inserito LA cartuccia.
Il gioco non mostrava una schermata iniziale, ma partiva direttamente con le informazioni sul personaggio, che sembravano molto dettagliate: gli chiedeva l'età, l'altezza, il peso, il colore dei capelli, la data di compleanno, e tante altre cose che non capiva come avrebbero influenzato il gioco. Quando gli chiese il nome, con un moto di goliardica comicità, affibbiò al personaggio l'eloquente nome di COGLIONE. Dopo un attimo di pausa il gioco gli rispose con il messaggio: NON SAI QUANTO SEI VICINO ALLA VERITA', MATTEO.
Per un momento Matteo rimase di sasso, colpito da quello che stava succedendo, ma poi scoppiò a ridere: probabilmente il gioco aveva un vocabolario che riconosceva i nickname offensivi e li sostituiva con nomi dati aleatoriamente, in fondo Matteo è uno dei nomi più diffusi, no?
Il gioco stava finalmente iniziando, c'era solo un ultima schermata da visualizzare: era scritta in caratteri minuscoli e copriva l'intera schermata, con due pulsanti alla fine che permettevano di accettare o meno; con tutti i dati inseriti si trattava, probabilmente, di una liberatoria per la privacy, e così accettò senza sprecare tempo a leggere: voleva giocare, se possibile.
Lo schermo divenne nero per qualche secondo, quindi iniziò a dissolversi verso un bianco acceso, nel frattempo apparvero delle scritte nere che spiegavano quello che, probabilmente, era l'antefatto.
NON SEI SODDISFATTO DELLA TUA VITA, MATTEO?
SENTI CHE TUTTO CIO' CHE HAI FATTO FIN'ORA COME UN FALLIMENTO?
IO POSSO CAMBIARE LA TUA VITA.
Matteo si sistemò meglio sul letto, perché i gomiti iniziavano a formicolare, ma nel muoversi non staccò neanche un momento gli occhi dallo schermo.
COMPI DELLE SEMPLICI MISSIONI PER ME, E RISOLVERO' I TUOI PROBLEMI.
COMPLETA OGNI MISSIONE PER AVERE I MIEI SERVIGI.
PREMI IL TASTO 'HELP' OGNI VOLTA CHE HAI BISOGNO DI UNA SPIEGAZIONE.
Lo schermo bianco si dissolse nuovamente in nero e poi, finalmente, apparve l'ambientazione del gioco: era una casa dall'aspetto spettrale, probabilmente un maniero. La grafica stilizzata, nella mente di Matteo, assumeva la consistenza di un HD in tre dimensioni, tanto era abituato a giocare.
Si mosse un po' per le stanze, senza riuscire a trovare una porta per uscire: dopo qualche minuto speso in un'inutile esplorazione decise di premere il tasto help.
CIAO COGLIONE, HAI GIA' BISOGNO DI ME?
E qui Matteo rimase doppiamente stupito: primo, il gioco usava sia il nickname originale sia quello che gli aveva affibbiato automaticamente (probabilmente era un bug, o anche un easter egg voluto dagli sviluppatori) e secondo poi, per rispondere al gioco non doveva selezionare una risposta tra un elenco di possibilità, ma doveva letteralmente scrivere una risposta.
Già abbastanza annoiato, la sua vena goliardica rispuntò fuori, e decise di rispondere a tono.
SI, STRONZO, HO BISOGNO DI TE.
Si aspettava una risposta tipo: 'modera il linguaggio', o 'non capisco cosa intendi', invece, dopo qualche momento di 'silenzio', comparve la scritta:
NON HAI LETTO LA NOTA INFORMATIVA, VERO?
TU PENSI CHE QUESTO SIA UN GIOCO, GIUSTO?
Matteo sentì un piccolo brivido dietro le spalle, e si affrettò a scrivere:
E COS'ALTRO DOVREBBE ESSERE?
Tutto si sarebbe aspettato, ma non quello che gli apparve come risposta:
UN CONTRATTO COL DEMONIO.


Estratto del prossimo capitolo:
"NON DEVI CHIUDERE IL GIOCO MENTRE TI STO PARLANDO.
QUESTO NON E' UN GIOCO, COGLIONE, MA TU NON LO HAI ANCORA CAPITO!
"
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Antonio Militari