Stento a
credere che
tu sia reale
«Ci
sono momenti in cui ti guardo e stento a credere che tu
sia reale.»
Vorrebbe
ribattere, ma le parole le muoiono in gola. Quello
che Jorah le ha appena confessato la lascia senza fiato. Il modo in cui
la
guarda con quegli occhi azzurri accesi dal riflesso delle candele le fa
perdere
un battito. Nessun uomo le aveva mai parlato così, con il
cuore in mano.
Nessuno l’aveva mai guardata come se al mondo non esistesse
nulla di più bello.
Nemmeno Drogo. Negli occhi del suo Sole e stelle c’erano
stati amore e
passione, bruciante e impetuosa come un fuoco che divampa sospinto dal
vento. Vanto
e orgoglio avevano illuminato gli occhi scuri quando l’aveva
guardata divorare
il cuore del cavallo; fiero
di quel
bimbo che lei portava in grembo e a cui lui aveva dato la vita. Un
nuovo
signore dei cavalli, il futuro Kahl.
Lui
era la forza, lui era il signore, lei era la sua sposa.
Quando aveva ordinato che le donne-agnello non fossero ridotte in
schiavitù,
Drogo aveva risposto alle proteste dei suoi dicendo che dentro di lei
c’era suo
figlio, lo stallone che monta il mondo. Ma cosa sarebbe accaduto il
giorno in
cui le uova si fossero dischiuse, il giorno in cui Drogo si fosse reso
conto
che la forza di un cavallo non
può
nulla contro un drago. Cosa sarebbe
accaduto nel momento in cui lei si fosse rivelata più forte
dello stesso Kahl?
Avrebbe
ancora voluto starle accanto? O si sarebbe fatto
intimidire dalla forza di quelle creature ancestrali, così
maestose e
terribili? Questo Dany non lo avrebbe mai saputo, ma di una cosa era
certa,
l’uomo che aveva davanti l’aveva pregata di non
gettarsi tra le fiamme,
incapace di sopportare la sua assenza ed era caduto ai suoi piedi
quando era
riemersa illesa dalle fiamme. Le aveva giurato fedeltà e non
temeva né la sua
forza –anzi l’ammirava – e neppure i suoi
tre draghi.
Nella
stanza illuminata dal tremolio delle candele e pervasa
dal profumo dell’incenso, Jorah la stava guardando con una
devozione e un amore
tali che le guance le si imporporarono. Jorah non la faceva solo
sentire
protetta, ma anche desiderata e desiderabile.
Forse era venuto il momento di lasciarsi andare e accettare qualcun altro al proprio fianco.
Questa storia è rimasta nei meandri del computer per mesi. L'intenzione era quella di scrivere qualcosa di più lungo, poi ritrovandola per caso e rileggendola ho deciso di pubblicarla così. Non so se in futuro la riprenderò per mano o meno, al momento questa è la sua versione. Un tuffo nei pensieri di Daenerys durante il suo soggiorno a Quarth. Accetto suggerimenti.