Lo ammetto in principio ti volevo solo salvare… No non era per quello. Volevo solo essere liberato dalla prigione in cui mi trovavo. Ho approfittato di te perché mi sembravi disperato, o banalmente perché avevi distrutto la mia gabbia. In principio non mi sembravi granché ma avevi bisogno di una mano così mi appoggiai a te. Ci misi un pochino a capirti e tu a capire le mie indicazioni. Mai visto umano più ottuso, ma alla fine ci siamo intesi e salvati… più o meno. Si perché tu eri stato ferito in maniera mortale. Ho pensato di approfittare e di scappare via, ma poi ti ho visto con lei. Ti ho visto fragile e con occhi pieni di amore. Ho visto chi eri realmente, o meglio la tua vera personalità, non il tizio che prende le botte. E ho visto come ti sei fatto trasportare da lei. Ho visto il dolore solcare il tuo viso in forma di lacrime, un dolore silenzioso. Li ho deciso. Ho deciso di accompagnarti in ogni tua decisione, in ogni tua battaglia, fosse anche l’ultima. Mi appoggio alle tue spalle, alzi il mio bavero. Per dimostrarti la mia solidarietà ti asciugo le lacrime, ma tu non vuoi e mi ordini di smetterla. Così ci avviamo verso la battaglia, ma se sopravviviamo dovrò trovare il modo di farti capire che non apprezzo gli ordini.