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Autore: Bankotsu90    05/11/2016    3 recensioni
Spin-off di Kill Me, dove il protagonista (Makoto appunto), seduto davanti a una telecamera, commenterà i vari avvenimenti (l'omicidio di Ran, l'attentato dei MIB, l'epidemia di morte apparente).
Genere: Horror, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Makoto Kyogoku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Morte e resurrezione.'
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Tokyo, 22 maggio 2015, ore 18:52
 
Makoto era appena rientrato in casa sua. Si richiuse la porta alle spalle e sbuffò.
 
Che giornata schifosa… Anzi, posso dire con certezza che è stata una settimana schifosa.
 
Pensò, amareggiato.
 
Raggiunse il salotto e si sedette sul divano. Per qualche minuto non si mosse, poi alzò lo sguardo e vide, poggiata su uno scaffale, una videocamera HC-X920. L’aveva acquistata a inizio mese su richiesta della sua fidanzata, perché lei voleva realizzare un filmino durante le vacanze a Guam, che avrebbero dovuto iniziare a giugno. Ma, vista la recente tragedia, era sicuro che tali vacanze non avrebbero mai avuto luogo. Si alzò in piedi e la prese, rigirandola fra le mani con sguardo triste. Ad un certo punto prese una decisione: la accese, la posò sul televisore spento e si sedette sul divano. Fece un sospiro, poi iniziò a parlare:
 
REC
 
“Sono appena tornato dai funerali di Ran Mori, migliore amica di Sonoko Suzuki, la mia fidanzata. Lei… È stata uccisa circa una settimana fa da Tooru Amuro, allievo del detective Kogoro, padre di Ran. Quel bastardo l’ha rapita, seviziata e poi uccisa sparandole in testa…. Ora è ricercato dalla polizia. Se solo lo avessi fra le mani… Cazzo!”
 
Un tuono aveva lacerato l’aria, facendolo trasalire. Dopo pochi istanti iniziò a piovere.
 
“Tutto ok… Solo un temporale. Avrei dovuto aspettarmelo, visti i nuvoloni neri che gravavano sulla città. Un tempo perfetto, per una giornata lugubre come questa….”
 
Tirò un sospiro di sollievo.
 
“Dicevo: alla cerimonia funebre, oltre a me e a Sonoko (che ad un certo punto è scoppiata in lacrime) erano presenti amici e famigliari della defunta, tra cui i suoi genitori, Shinichi Kudo (il suo ragazzo). Kazuha Toyama (una sua amica di Osaka) il dottor Agasa e un paio di vip (Mira, regina di Vespania e sosia di Ran ed Emilio Baretti, un cantante italiano). C’era anche una  ragazza che non ho mai visto, una certa Shiho Miyano… Dice di essere una amica di Ran ma né Sonoko né Kazuha né altri l’hanno mai vista né Ran aveva mai parlato di lei.  Nonostante ciò le abbiamo permesso di restare, essendo sinceramente addolorata. Inoltre Shinichi ha garantito per lei.”
 
Un altro tuono.
 
“Tempaccio infernale… Spero solo che non si verifichi un black out.”
 
************
23 maggio, ore 21:00
 
REC
 
“Shiho Miyano, la ragazza che avevo visto al funerale di Ran, è stata uccisa stamattina, a villa Kudo. Principale sospettato del delitto è Shinichi. Non avete capito male ma lo ripeto: il sospettato numero 1 è Shinichi, il famoso liceale detective che fino a un anno fa era sempre sotto i riflettori ma che di recente sembrava sparito dalle scene. Chiunque sia il colpevole l’ha stuprata e poi l’ha sgozzata senza pietà.”
 
Makoto fece una pausa, poi riprese:
 
“E se dovessi trovarmelo davanti lo suonerò per bene, prima di consegnarlo alla polizia. Non posso perdonare un bastardo come quello!” E dicendo questo fece scrocchiare le nocche delle dita.
 
*********
24 maggio, ore 11:44
 
REC
 
“Altre quattro vittime, stanotte… Qualcuno ha ammazzato a sangue freddo due detective privati, un poliziotto e due ragazzi proprietari di una villa.  I primi quattro li ha uccisi a colpi di pistola, mentre la ragazza…” Si interruppe, come se trovasse sgradevole continuare.
 
“L’ha ferita alle gambe e violentata. Non contento l’ha cosparsa di benzina e le ha dato fuoco, bruciandola viva. Un delitto decisamente macabro. Comunque c’è una buona notizia… Amuro, l’assassino di Ran, è stato trovato morto in un vecchio magazzino abbandonato al porto.  Le dita della mano sinistra erano recise, e aveva il cranio sfondato da una picconata. Me lo ha riferito Sonoko (con una certa soddisfazione), che lo aveva appreso dall'ispettore Megure. Stranamente la notizia non è riportata dai notiziari, mi chiedo il perché…. Pochi dubbi sul fatto che ci sia lo zampino di Shinichi dietro questo delitto (l’unico che poteva avere un movente valido, e che è sparito di nuovo).”
 
*******
Ore 20:32
 
REC
 
Makoto sedeva sul divano, e pareva piuttosto scosso. Dopo circa un minuto iniziò a parlare:
 
“C’è stato un attentato terroristico, nel quartiere di Minato… Più di 100 persone hanno perso la vita a causa di un’autobomba.  Come se non bastasse subito dopo c’è stata una sparatoria tra gli attentatori (tutti stranieri) e le forze di polizia. Nessun gruppo terrorista ha finora rivendicato l’attentato e le ipotesi fioccano… Alcuni puntano il dito contro l’ISIS, altri contro Al Qaeda, altri contro la Corea del Nord, altri addirittura contro l’Armata Rossa Giapponese*.  Io so solo che una cosa del genere non si verificava da un ventennio, da quando la Aum Shinrikyo** mise in atto la strage alla metropolitana di Tokyo, il 20 marzo 1995. In pratica questo è il secondo atto terroristico che avviene nella capitale. Sonoko per fortuna sta bene, mi ha telefonato poco fa.”
 
Si asciugò il sudore dalla fronte.
 
“Ma non è  solo l’attentato a inquietarmi… Circa mezz'ora fa, mentre tornavo dagli allenamenti, sono stato aggredito da una ragazza completamente nuda che mi è saltata addosso nel tentativo di sbranarmi. Io l’ho respinta con un pugno e sono scappato via. La cosa assurda è che quella ragazza assomigliava a Shiho, la ragazza stuprata e uccisa l’altro ieri. Ma non poteva certo essere lei.. Nessuno sopravvive a una coltellata alla gola, giusto?”
 
********
25 maggio, ore 15:27
 
REC
 
“Mi sembra di vivere in un incubo… Prima Ran muore, poi ignoti terroristi fanno esplodere un’autobomba nel quartiere di Minato. Ma non è tutto! Circa tre ore fa una certa Seiya, che sostiene di essere gran maestra dell’ordine del santuario di Ise, ha fatto irruzione negli studi televisivi della NHK, rivelando l’esistenza di una misteriosa organizzazione criminale che avrebbe uomini ovunque e ha mostrato le foto di alcuni suoi componenti (tra cui Shiho, Kenzo Masuyama e Rena Mizunashi). Ha giurato che annienterà sia l’organizzazione che coloro che ne celavano l’esistenza e per dare una dimostrazione di forza ha fatto uccidere dai suoi complici in diretta il famoso politico Yasuteru Domon e un certo Subaru Okiya, il cui vero nome sarebbe Shuichi Akai. Non so se questa storia sia vera o meno, ma sicuramente questo… Ordine deve essere una setta di fanatici. Basta guardarli negli occhi per capire che è così. Scommetto che c’è il loro zampino dietro gli attacchi all'ospedale di Haido e alla sede centrale del PSB***….”
 
Fece una pausa, poi riprese:
 
“E come se non bastasse… Tokyo sembra essere stata investita da un’ondata di follia omicida. 100 casi in meno di un giorno, qualcuno parla anche di atti di cannibalismo. Nessun quartiere è immune. Forse io e Sonoko dovremmo lasciare la città finché la situazione non sarà tornata alla normalità…”
 
******
Ore 22:24
 
REC
 
“Tokyo è ormai in preda al caos… Le forze di polizia sono state travolte dalle orde di infetti che ormai sciamano indisturbati sbranando i vivi, e contagiandoli. Il governo si è trasferito a Kyoto e ha schierato le forze di auto-difesa. Sperano che almeno loro riescano a combinare qualcosa… Mi sbagliavo di grosso, non è semplice follia omicida ma una epidemia vera e propria. Chiunque viene morso diventa uno di loro, uno degli appestati… Esseri totalmente irrazionali e feroci che attaccano chiunque sia vivo infettandolo, esattamente come delle cellule malate infettano delle cellule sane. Persino quelli dell’Ordine hanno dovuto interrompere la caccia agli affiliati dell’organizzazione, e ora sembrano svaniti nel nulla. Devo trovare Sonoko e lasciare la città prima che sia troppo tardi.”
 
*******
26 maggio, ore 8:46
 
REC
 
“Mi trovo lungo l’autostrada Tokyo-Yokohama. Sono riuscito a lasciare la città prima che la mettessero in quarantena. Sonoko purtroppo non è con me, non più… Era diventata una di loro, ho dovuto ucciderla con le mie stesse mani. Sono addolorato ovviamente, ma non avevo scelta… Mi avrebbe morso e infettato. E comunque non ho tempo per piangere i morti: devo raggiungere Yokohama e riunirmi alla mia famiglia, sperando che quello che sta succedendo sia ancora circoscritto a Tokyo. Ora chiudo, devo concentrarmi sulla guida.”
 
********
27 maggio, ore 9:33
 
REC
 
“Mi trovo a casa dei miei. Qui la situazione è tranquilla, per fortuna. Tuttavia regna una certa inquietudine tra i cittadini a causa dell’epidemia di morte apparente (così l’hanno ribattezzata i media) che ha devastato Tokyo. I notiziari trasmettono di continuo immagini provenienti dalla capitale (ormai ex, date le circostanze) e su internet si possono trovare vari video provenienti da essa, caricati su vari social. Le forze di auto-difesa tentano di evacuare i civili e contrastare gli infetti ma il numero di questi ultimi aumenta vertiginosamente ogni giorno.. Ma che dico? Ogni ora che passa! Fonti non ufficiali affermano che più di un milione di persone sia stato contagiato. La situazione è disperata, e c’è il rischio che il contagio si diffonda ad altre città. Per ora resteremo qui, ma al primo segnale di pericolo lasceremo il Giappone per trasferirci negli Stati Uniti, magari a San Francisco.”
 
Improvvisamente un grido di bambina lacerò l’aria.
 
“Oh, kami… Sorellina!” Esclamò Makoto, alzandosi in piedi e scendendo al piano di sotto.
 
********
27 agosto, ore 11:00
 
Makoto si trovava in cima alla torre marittima, il più alto faro del mondo. osservava depresso la città, ormai ridotta a un cumulo di macerie fumanti e infestata da infetti. Sospirò, poi si diresse verso la telecamera e la accese.
 
REC
 
“Questo sarà l’ultimo video che farò. Non so se qualcuno lo vedrà mai, e neanche mi interessa. Ho deciso di farla finita: il Giappone è crollato sotto il peso dell’infezione, ormai tutto l’arcipelago è popolato da orde di appestati. Non posso andarmene, perché non esistono posti sicuri. Le ultime trasmissioni televisive, risalenti a un mese fa, parlavano di epidemie scoppiate a Seul, Manila e a Seattle. Inoltre non ho ragioni per continuare a vivere… Tutti quelli che conoscevo sono morti o mutati. La mia fidanzata, mia sorella minore, i miei genitori, i miei amici… Non ho più nessuno. Sono bloccato qui, in questo inferno, completamente solo. Forse sono l’ultimo giapponese rimasto, se non l’ultimo umano. Ed oggi porrò fine alla mia vita… Sempre meglio che morire di fame o diventare uno di loro.”
 
Makoto spense la videocamera, guardò verso le finestre ormai rotte, prese la rincorsa e si buttò di sotto.
 
FINE
 
*Gruppo terrorista comunista attivo negli anni ’70.
 
**Movimento religioso.
 
****Servizi segreti giapponesi.
   
 
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