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Autore: AlexiaBlaze    05/11/2016    1 recensioni
"-Che vuoi?! La gente normale dorme a quest’ora!- disse Nathan
-Dai scendi. Non vuoi proprio star a sentire la tua ragazza?- gli rispose Max ridacchiando."
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Chloe Price, Max Caulfield, Nathan Prescott
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Max si svegliò di soprassalto nel cuore della notte respirando affannosamente dopo aver fatto uno strano sogno su una ragazza dai capelli blu e su un uragano che solo lei poteva fermare grazie a dei poteri mistici si era svegliata grazie al frastuono provocato dal suo cellulare. Si maledisse per non avere messo in modalità silenziata l’apparecchio elettronico. La bruna lesse il messaggio con noncuranza e lanciò il telefono sul letto, alzandosi per andare in bagno a darsi una rinfrescata ancora scossa dall’incubo appena avuto. L’unica persona con cui voleva parlare al momento era Nathan. Lui era l’unico capace di ascoltarla e capirla.
Il ragazzo non le si era presentato nel migliore dei modi, ma dopo un po’ di tempo era riuscito a far breccia dentro la sua corazza e a farla innamorare. L’aveva persino convinta ad entrare nel Vortex Club, il cui presidente era Victoria, quella ragazza che non faceva altro che umiliarla e con cui condivideva il corso di fotografia.
Max ripensò al suo sogno; non era come gli altri che aveva avuto in precedenza dove cadeva nel vuoto o scopriva che Nathan la tradiva. Questo era diverso. Aveva fatto scattare qualcosa nella sua mente di talmente radicato nei suoi ricordi che l’aveva fatta riflettere. E se quella era la realtà? E se questa vita non era vera ma era frutto della sua immaginazione? Tutte queste domande stavano iniziando a farle venire mal di testa. Doveva parlarne al più presto con Nathan.
Uscì dal bagno e, cercando di non farsi scoprire, sgattaiolò fuori dalla sua stanza e raggiunse il dormitorio maschile. Si mise davanti alla finestra della stanza del biondo e iniziò a lanciare dei sassetti contro il vetro nel tentativo di svegliare il ragazzo. Dopo qualche minuto si sentì un tonfo seguito da un’imprecazione, il segno che Nathan si era svegliato e che era caduto dal letto. Max rise a quel pensiero e attese finché il ragazzo non fece capolino dalla finestra.
-Che vuoi?! La gente normale dorme a quest’ora!- disse Nathan
-Dai scendi. Non vuoi proprio star a sentire la tua ragazza?- gli rispose Max ridacchiando.
Il ragazzo rise e aprì la finestra per poi scivolare fuori facendo attenzione a non farsi vedere. Una volta a terra il ragazzo le diede un bacio e le chiese che cosa non andasse per svegliarlo a quell’ora. Dopo che ebbe raccontato il sogno la bruna sospirò dicendo –Ricordo questi fatti come se fossero avvenuti veramente, capisci? Come se quella fosse la realtà e questa tutta finzione…non so perché ma mi sento strana dopo questo sogno, come se una parte di me si fosse risvegliata e mi avesse messo in testa questa idea. Nath…aiutami…sento come se dovessi ritornare in quella realtà e abbandonare questo mondo e soprattutto te-. Dopo aver sentito queste parole il ragazzo si sedette per terra nel cortile del dormitorio e invitò la ragazza a imitarlo. Prese un profondo respiro profondo e disse –Max, questo discorso pensavo di fartelo più avanti ma sembra che il momento giusto sia venuto. Quel sogno è avvenuto davvero. Hai veramente fermato un uragano che avrebbe distrutto Arcadia Bay da sola con i tuoi poteri. Hai veramente conosciuto quella ragazza dai capelli blu, Chloe. Dopo che hai fermato il tornado e che Chloe se n’è andata hai perso i sensi e sei andata in coma. Ti sei svegliata dopo una settimana e non ricordavi più nulla, nemmeno chi eri. Dopo mesi di riabilitazione ti sei ripresa ma non ricordavi comunque ciò che era avvenuto in quei giorni-
Dopo questa rivelazione Max aveva gli occhi lucidi. Ora capiva tutto. Capiva perché ultimamente Victoria era più gentile. Capiva perché non c’era più Mr. Jefferson. Ma, più di tutto ricordava cosa aveva passato. La ragazza non riuscì a reggere e scoppiò a piangere, appoggiandosi alla spalla del compagno. Questo la abbracciò e le diede un tenero bacio tra i capelli.  Nathan le prese il viso tra le mani e la baciò a lungo, mentre le lacrime di lei smettevano di scorrere. Restarono abbracciati a lungo, aspettando l’alba e ripensando alle belle cose compiute da entrambi per tornare alla normalità.  
Max si svegliò di soprassalto nel cuore della notte respirando affannosamente dopo aver fatto uno strano sogno su una ragazza dai capelli blu e su un uragano che solo lei poteva fermare grazie a dei poteri mistici si era svegliata grazie al frastuono provocato dal suo cellulare. Si maledisse per non avere messo in modalità silenziata l’apparecchio elettronico. La bruna lesse il messaggio con noncuranza e lanciò il telefono sul letto, alzandosi per andare in bagno a darsi una rinfrescata ancora scossa dall’incubo appena avuto. L’unica persona con cui voleva parlare al momento era Nathan. Lui era l’unico capace di ascoltarla e capirla.
Il ragazzo non le si era presentato nel migliore dei modi, ma dopo un po’ di tempo era riuscito a far breccia dentro la sua corazza e a farla innamorare. L’aveva persino convinta ad entrare nel Vortex Club, il cui presidente era Victoria, quella ragazza che non faceva altro che umiliarla e con cui condivideva il corso di fotografia.
Max ripensò al suo sogno; non era come gli altri che aveva avuto in precedenza dove cadeva nel vuoto o scopriva che Nathan la tradiva. Questo era diverso. Aveva fatto scattare qualcosa nella sua mente di talmente radicato nei suoi ricordi che l’aveva fatta riflettere. E se quella era la realtà? E se questa vita non era vera ma era frutto della sua immaginazione? Tutte queste domande stavano iniziando a farle venire mal di testa. Doveva parlarne al più presto con Nathan.
Uscì dal bagno e, cercando di non farsi scoprire, sgattaiolò fuori dalla sua stanza e raggiunse il dormitorio maschile. Si mise davanti alla finestra della stanza del biondo e iniziò a lanciare dei sassetti contro il vetro nel tentativo di svegliare il ragazzo. Dopo qualche minuto si sentì un tonfo seguito da un’imprecazione, il segno che Nathan si era svegliato e che era caduto dal letto. Max rise a quel pensiero e attese finché il ragazzo non fece capolino dalla finestra.
-Che vuoi?! La gente normale dorme a quest’ora!- disse Nathan
-Dai scendi. Non vuoi proprio star a sentire la tua ragazza?- gli rispose Max ridacchiando.
Il ragazzo rise e aprì la finestra per poi scivolare fuori facendo attenzione a non farsi vedere. Una volta a terra il ragazzo le diede un bacio e le chiese che cosa non andasse per svegliarlo a quell’ora. Dopo che ebbe raccontato il sogno la bruna sospirò dicendo –Ricordo questi fatti come se fossero avvenuti veramente, capisci? Come se quella fosse la realtà e questa tutta finzione…non so perché ma mi sento strana dopo questo sogno, come se una parte di me si fosse risvegliata e mi avesse messo in testa questa idea. Nath…aiutami…sento come se dovessi ritornare in quella realtà e abbandonare questo mondo e soprattutto te-. Dopo aver sentito queste parole il ragazzo si sedette per terra nel cortile del dormitorio e invitò la ragazza a imitarlo. Prese un profondo respiro profondo e disse –Max, questo discorso pensavo di fartelo più avanti ma sembra che il momento giusto sia venuto. Quel sogno è avvenuto davvero. Hai veramente fermato un uragano che avrebbe distrutto Arcadia Bay da sola con i tuoi poteri. Hai veramente conosciuto quella ragazza dai capelli blu, Chloe. Dopo che hai fermato il tornado e che Chloe se n’è andata hai perso i sensi e sei andata in coma. Ti sei svegliata dopo una settimana e non ricordavi più nulla, nemmeno chi eri. Dopo mesi di riabilitazione ti sei ripresa ma non ricordavi comunque ciò che era avvenuto in quei giorni-
Dopo questa rivelazione Max aveva gli occhi lucidi. Ora capiva tutto. Capiva perché ultimamente Victoria era più gentile. Capiva perché non c’era più Mr. Jefferson. Ma, più di tutto ricordava cosa aveva passato. La ragazza non riuscì a reggere e scoppiò a piangere, appoggiandosi alla spalla del compagno. Questo la abbracciò e le diede un tenero bacio tra i capelli.  Nathan le prese il viso tra le mani e la baciò a lungo, mentre le lacrime di lei smettevano di scorrere. Restarono abbracciati a lungo, aspettando l’alba e ripensando alle belle cose compiute da entrambi per tornare alla normalità.  
   
 
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