Cap.1 Universitari
Arrivando
giusto in tempo.
Chi
morirebbe per essere mio?
Byakuran
sedeva sul banco, gli occhi lilla socchiusi facendo vagare lo sguardo
sui compagni di corso che lo circondavano.
"Nuovi
arrivi! Questo è ciò che ravviverebbe
l'atmosfera!".
Sorrise
ampiamente sfiorandosi con l'indice il triangolo viola sotto l'occhio,
oscillò il capo a destra e sinistra; la chioma bianca
ondeggiava leggermente attorno al suo volto giovanile.
"Mi
piacerebbe qualche nuova emozione, qualcosa che mi colga di sorpresa!".
Si
sporse e il sorriso si fece leggermente malizioso, poggiò
entrambe le mani sul banco allungandosi in avanti.
"So-chan!
Proponimi qualcosa di allettante!" esclamò.
Irie
teneva il capo reclinato su un braccio, un rivolo di saliva gli colava
oltre le labbra, dormiva profondamente.
"Io
aspetto con ansia il prossimo torneo robotico" disse Spanner.
Succhiò rumorosamente un lecca-lecca.
Byakuran
sospirò, scosse Irie per il braccio e lo vide alzare di
scatto il capo, scoppiò a ridere facendo ridacchiare altri
nel gruppo e saltò giù dal tavolo.
"Voglio
trovare Gen-chan e Kikyo-kun. Siamo troppo pochi per una festa!"
annunciò.
Si
voltò guardando verso il grande orologio a muro,
assottigliò gli occhi lilla stringendo le labbra sottili.
"Manca
ancora un po' alla lezione. Spanner-kun, So-chan, mi accompagnate
vero?".
Spanner
scrollò le spalle.
"Va
bene" rispose. Irie arrossì e si nascose il viso tra le
mani, premendo gli occhiali contro il viso.
"E
se arriva il professore?" gemette.
"Sei
sempre la negatività fatta persona. Prendi esempio da
Byaku-chan" gli disse una ragazza in fondo all'aula, ridacchiando.
Byakuran
avvolse il braccio attorno alla spalla di Irie, lo fece ondeggiare a
destra e sinistra sorridendo ampiamente.
"Esatto,
So-chan! Prendi esempio da me!" esclamò.
Fece
cenno di seguirlo e s'incamminò verso l'uscita dell'aula,
trascinando Irie con sé lungo la strada.
<
Questo ... è così falso e noioso ...>
pensò.
Alzò
le mani al cielo e si voltò camminando all'indietro nel
corridoio.
"Che
ne dite se organizziamo un party a casa mia, 'sta sera? Siete invitati
con tutti i vostri amici!" esclamò.
Rise
sentendo alcuni versi di approvazione, distolse lo sguardo stringendo i
denti.
<
Così prevedibili ... mi chiedo cosa io stia aspettando
...>.
Scesero
al piano di sotto, superarono un'aula da cui veniva un basso brusio e
altre due da cui provenivano nitide le voci di insegnanti intenti a
spiegare.
"Ecco
lì Kikyo" disse Spanner. Si tolse il lecca-lecca di bocca ed
indicò un giovane con i capelli verde-acqua piastrati e
fissati con il gel, appoggiato contro una delle finestre. Guardava
nello spiazzo fuori i vari ragazzi intenti a fumare delle sigarette.
Byakuran
emise un versetto deliziato, gli balzò sulle spalle
avvolgendogli le spalle al collo e sporse il capo con un sorriso
mellifluo sul volto.
"Kikyo-kun!
Stavo giusto cercando la persona più interessante che
conosco!" trillò.
Si
sporse a guardare verso la finestra, osservando alcuni ragazzi seduti,
altri facevano avanti e indietro nel cortile e alcuni fumavano vicini.
<
Se qualcosa non arriva a distrarmi, potrei impazzire > si disse.
Kikyo
socchiuse gli occhi facendo fremere le lunghe ciglia nere.
"Anche
io sono lieto di potervi vedere, Byakuran-sama. Ah ah" disse con voce
atona.
Irie
si massaggiò una spalla e guardò fuori.
"Con
tutto quel fumo passivo, rischiamo la vita" gemette.
"Sei
così noioso, So-chan! Prendi esempio da Kikyo-kun, lui
è sempre pieno di risorse!" esclamò Byakuran.
Un
paio di ragazze del gruppo alle loro spalle ridacchiarono ed alcuni
ragazzi si scambiarono gomitate, Byakuran scese dalle spalle di Kikyo e
si poggiò di fianco a lui, sollevò lo sguardo e
socchiuse gli occhi lilla fissando l'altro ragazzo con espressione
seria.
"Neh,
Kikyo-kun ... cosa c'è d'interessante oggi?" chiese, il tono
basso e modulato.
"Spero
un giro in caffetteria. Ho voglia di the" disse Spanner. Si
appoggiò a Irie e gli mise il mento sulla spalla.
Kikyo
sfiorò la mano di Byakuran e gli sorrise.
"Organizzerò
io stesso la vostra festa. Possiamo fare un falò con bagno
notturno" propose.
Byakuran
sorrise ampiamente chiudendo gli occhi, si scostò di scatto
dalla finestra tornando di fronte al gruppetto e allargò le
braccia dimenandosi sul posto.
"Conto
su di te, Kikyo-kun!" esclamò.
Guardò
verso Spanner, batté le mani tra loro e ruotò
l'indice.
"Tutti
in caffetteria! Chiunque ha un'esame entro una settimana
avrà il caffè gratis!" propose.
"Un
giorno ci dirai come fai ad avere tutti questi soldi" disse un ragazzo.
Altri giovani si misero a correre verso la caffetteria. Irie si
appiattì contro la parete, vedendo il gruppo di persone in
movimento e si mise Spanner davanti.
"Tutta
questa agitazione mi sta facendo venire mal di pancia" gemette Soichi.
Byakuran
sorrise tirandogli qualche colpetto con la spalla, afferrò
il braccio di Spanner e socchiuse gli occhi accentuando il sorriso.
"Andiamo,
So-chan! Ormai abbiamo ben poco da perdere!" esclamò.
Si
scostò dai due, infilò le mani nelle tasche dei
pantaloni e prese a camminare lentamente verso la caffetteria.
Lanciò uno sguardo al proprio orologio da polso,
sospirò.
<
Aaah. Se Kikyo-kun deve organizzare la festa, non posso neanche giocare
con lui in caffetteria, e Gen-chan ormai sarà a lezione da
almeno dieci minuti > pensò.
Tenne
lo sguardo basso sentendo i passi di Irie e Spanner dietro di lui,
sospirò.
<
Il professore arriverà a momenti e avrò sprecato
l'occasione di trovare qualcosa di speciale ...>
pensò.
"Attento!"
esclamò una voce femminile.
Byakuran
rizzò il capo di scatto, Tsuna gli andò a
sbattere contro e cadde in terra. Byakuran indietreggiò,
Yuni raggiunse Tsuna e gli porse la mano.
"Ti
sei fatto male, Sawada-san?" chiese.
Tsuna
si mise seduto, si massaggiò il capo socchiudendo un occhio
e sollevò la testa.
"Ah!
Mi dispiace, ti sono venuto addosso!" esclamò.
Byakuran
sorrise mellifluo.
"Siete
arrivati giusto in tempo per unirvi a noi in caffetteria".
Spanner
li raggiunse, sorrise e mise in bocca a Tsuna un altro lecca-lecca.
"Cosa
ci fate qui? Non siete troppo piccoli per l'università?"
domandò.
Irie
si premette gli occhiali contro il naso.
"Byakuran-san,
lui è amico di Lambo-chan" spiegò.
Tsuna
strinse le labbra attorno al lecca lecca sgranando gli occhi, Yuni lo
aiutò ad alzarsi e alzò lo sguardo dilatando gli
occhi azzurro scuro.
"Perdonatemi,
è colpa mia. Avevo bisogno del mio tutore e Sawada-san si
è proposto di accompagnarmi".
Fece
un inchino congiungendo le mani davanti a sé, Tsuna
deglutì passandosi la mano tra i capelli e
ridacchiò.
"V-Veramente
è colpa mia! Sono io che ci ho fatti perdere e sono perfino
andato a sbattere contro dei ragazzi universitari!".
Byakuran
rise, scompigliò i capelli castani di Tsuna e si
rizzò incrociando le braccia dietro la testa.
"A
quanto pare So-chan conosce un tuo amico, eh? Se ci dite chi cercate
possiamo darvi una mano!".
Socchiuse
gli occhi guardando verso Yuni, si leccò le labbra vedendo
le iridi blu di lei dilatate e sorrise ampiamente.
"Siete
arrivati giusto in tempo, o non avreste trovato nessuno".
Yuni
accentuò il sorriso chiudendo gli occhi e si
rizzò tenendo le spalle dritte e il capo sollevato.
"Stiamo
cercando Genkishi!".
"Vado
ad avvisarlo io, Byakuran-sama. In questo momento le sue lezioni
saranno già iniziate. Attendetemi qui. Ah ah" disse Kikyo
con tono ossequioso.
Yuni
lo guardò e dilatò gli occhi, congiunse le mani e
si piegò in un inchino.
"Grazie
mille!" esclamò.
Tsuna
mugugnò, si guardò intorno e deglutì
avvicinandosi alla parete.
"Ma
andrà bene? Avrete lezione" si preoccupò.
Byakuran
ridacchiò, si poggiò al davanzale della finestra
e scosse la mano in aria.
"Kikyo-kun
è qui a quest'ora solo per me, le sue lezioni iniziano alle
undici" spiegò.
Tsuna
sgranò gli occhi, Yuni continuò a sorridere
dolcemente battendo le ciglia.
"E'
davvero gentile a venire fin qui per te con così largo
anticipo".
Tsuna
si grattò la guancia sentendo una patina di sudore, si
voltò guardando Spanner ed Irie, arrossì.
"A-anche
voi n-non avrete problemi, spero" balbettò.
"Qui
siamo un po' tutti disposti a delle pazzie per Byakuran" ammise
Spanner. Si grattò un sopracciglio chiaro.
"Lambo
è un tuo guardiano, dovresti sapere cosa significa essere
pronti a morire per fedeltà" disse. Irie avvampò.
"E'
straniero! Si esprime sempre con le frasi dei film, non ci fare caso!"
disse con voce stridula. Allungò le braccia e
dimenò le mani verso Tsuna.
"S-semplicemente
siamo inventori e ogni tanto dobbiamo montare cose pericolose, come le
motoseghe, sui nostri robot. Soprattutto quelli per le battaglie e ci
offriamo sempre di aiutarci tra noi". Aggiunse.
Tsuna
lanciò un'occhiata verso Yuni, deglutì
impallidendo leggermente.
<
Ha detto guardiani! Ha proprio detto guardiani! >
pensò.
Byakuran
aggrottò la fronte guardandolo, gli andò davanti
e si piegò verso di lui con un sorriso ampio.
"E
dimmi, Sawada-kun, frequenti questi posti spesso? Potrei averti
già visto!" esclamò.
Yuni
prese la mano di Tsuna accentuando il sorriso che le decorava il volto
fanciullesco e chiuse gli occhi piegando il capo di lato.
"Siamo
venuti alcune volte a portare il pranzo a Genkishi, forse ci hai visti
in quelle occasioni" disse, con tono dolce.
Tsuna
si guardò intorno, si passò la mano tra i capelli
distogliendo lo sguardo e socchiuse gli occhi.
<
Mi mette a disagio essere con Byakuran, Irie e Spanner in questo modo;
pensare che Kikyo sta andando a chiamare Genkishi è anche
più spaventoso > si disse.