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Autore: Matthw883    06/11/2016    1 recensioni
Dopo che Chloe e Max si salutano sulla scogliera durante il tornado Chloe viene inspiegabilmente trasportata ad Arcadia Bay nel futuro, sette anni dopo per l'esattezza. Spaventata Chloe si fionda subito nella sua vecchia casa dove....(beh, il resto leggetelo voi, non voglio spoilerarvi troppo)
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Chloe Price, Max Caulfield, Nuovo personaggio, Warren Graham
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAPITOLO 1  VIAGGIO NEL TEMPO



POV CHLOE



Aaaah Dio che mal di testa. M-ma che mi è successo ?  L'ultima cosa che ricordo è che mi trovavo insieme a Max sulla scogliera vicino al faro, stava arrivando il tornado e ho deciso di sacrificarmi per salvare tutte le brave persone di Arcadia Bay. Mi tocco la testa e mi alzo in piedi, ero distesa per terra, a  quanto sembra mi trovo sempre sotto il faro di Arcadia Bay. A-avrei dovuto tornare indietro nel tempo, nei bagni della scuola e invece sono qui, viva con tutti i ricordi, m-ma questo significa che Max non è tornata indietro nel tempo e che Arcadia Bay è stata distrutta dal tornado,  corro verso la ringhiera della scogliera. Vedo il bellissimo panorama che c'è davanti a me e tiro un grande sospiro di sollievo Arcadia Bay è ancora tutta intera. Q-questo significa che in qualche modo Max è riuscita a salvare la città senza bisogno del mio sacrificio. È fantastico, o-ora che è tutto finito potremmo finalmente tornare a tranquillamente e...chissà, potremmo diventare anche qualcosa di più di migliori amiche, potremmo diventare fidanzate, il bacio che ci siamo scambiate sulla scogliera è stato...unico, incredibile, epico, malinconico, non avevo mai provato sensazioni del genere. Ma lei dov'è ? Perchè non è qui insieme a me ? Che le sia successo qualcosa ? F-forse è andata a cercare aiuto perchè ero svenuta, io comincio a chiamarla e intanto comincio a scendere dalla scogliera:
-Max, Max dove sei ?-
Nessuno risponde, Max potrebbe trovarsi a scuola perciò comincio a camminare in quella direzione, tra l'altro è strano che il mio pick-up non si trovasse nei pressi del faro, però potrebbe semplicemente averla presa Max. Camminando per la città noto che c'è qualcosa di strano, qualche abitazione mi sembrano diverse rispetto a prima e vedo manifesti di prodotti pubblicitari che non ho mai visto. Ma può essere semplicemente una mia impressione, uno scombussolamento per ciò che è successo. Ma più cammino e più vedo cose strane che fino a ieri non c'erano, vedo differenze nella mia città, vedo modelli di auto che non ho mai visto. Qui c'è qualcosa che non quadra, arrivo fino alla Blackwall Academy ma una volta li rimango a bocca aperta, è pieno di ragazzi che non ho mai visto con tipi di vestiti che non ho mai visto qui c'è veramente qualcosa che non va. Entro dentro la Blackwall e vedo che l'interno è completamente cambiato, rimango confusa e disorientato, ad un tratto sento una mano poggiarsi sulla mia spalla:
-Ehi tu, dimmi chi sei e che ci fai qui, non sembri un'allieva di questa scuola.-
Mi giro e vedo il preside Wells, rimango a bocca aperta perchè è invecchiato, ha il viso pieno rughe e ha uno sguardo affaticato:
-P-preside Wells, s-sono Chloe Price, studiavo qui...prima che lei mi buttasse fuori.-
Lui mi guarda con gli occhi prima stupiti e poi infuriati:
-Non si permetta più di farsi passare per Chloe Price. Abbia rispetto per i morti, è vero le assomiglia ma non può essere lei, io stesso ho visto il suo cadavere e sono stato al suo funerale sette anni fa.-
A quelle rimango a bocca aperta, per poco non mi prendeva un infarto, non può essere vero, no, mi rifiuto a crederci, non è possibile io sono morta e-e sono passati bene sette anni, deve esserci un errore:
-Ma, m-mi scusi, che giorno è oggi ? C-credo di non stare molto bene.-
-Ovviamente oggi è il 2 Novembre.-
-Ma di che anno ?-
-2020 ovviamente. Ma si sente bene ? Devo chiamare un dottore ?-No grazie, ora va meglio, m-me ne vado subito.-
Esco velocemente dalla scuola e corro all'impazzata senza meta. A un certo punto mi fermo, ho bisogno di una certezza, entro in un edicola poco distante, dò un'occhiata alle date dei giornali e corrispondono a quella detta dal preside. Non ci posso credere, h-ho perso sette anni della mia vita, il mondo è andato avanti senza di me. Fanculo, e ora che faccio ? Dove vado ? Sono in un futuro a me sconosciuto, in futuro in cui a quanto pare sono morta. Potrei andare a casa, sicuramente mamma e David vivono ancora li, mi farò riconoscere da loro e gli spiegherò tutto, ci vorrà un pò, non mi crederanno subito ma alla fine gioiosi mi riaccoglieranno a casa. A quel punto loro mi aiuteranno a rintracciare Max e vedremo di arrivare a capo di questa faccenda. Cioè, guardando i lati positivi, io sono ancora viva e potrò cominciare una nuova vita si.
Corro il più velocemente possibile fino alla via in cui abitavo e raggiungo casa mia, l'indirizzo e proprio questo ma la casa...beh la casa è più grande, più bella, sembra sia stata ristrutturata ma  mamma e David non avevano i soldi necessari. Che non siano più loro gli inquilini di questa casa ?
Sospiro e suono il campanello, spero che abitino ancora qui, altrimenti non saprei proprio dove andare, aspetto per qualche secondo finchè una persona non mi apre la porta, è un ragazzo che sembra avere all'incirca 24 anni, ha dei folti capelli castani ondulati, gli occhi marroni, ha un bel fisico e sarebbe certi definibile come un bel ragazzo se non fosse per gli occhiali neri e la maglietta blu dell' Atari che lo fanno sembrare tanto nerd sfigato, completa il suo abbigliamento un paio di blue jeans. Ha un'aria familiare anche se non riesco a ricordare dove l'ho già visti. Lui mi chiede molto gentilmente:
-Buongiorno signorina, posso fare qualcosa per lei.-
Io non so cosa dire:
-B-beh, e-ecco i-io s-sto c-cercando i-i s-signori...-
Con un'aria preoccupata il ragazzo mi chiede:
-Sta bene signorina ? La vedo pallida.-
-S-sto bene, g-grazie.-
-Non mi sembra proprio, su entri dentro e si stenda sul divano.-
-G-grazie.-
Appoggiata a questo ragazzo entro in quella che era stata la mia casa, ma la vista mi si annebbia, poco dopo non vedo più niente e perdo i sensi.
Mi risveglio e la prima cosa che vedo è il volto di questo ragazzo che veglia su di me:
-Si sente meglio ?-
-S-si grazie.-
-Probabilmente è stato un calo di zuccheri, da quanto tempo è che non mangia ?-
-Effettivamente da troppo tempo.-
-Allora prenda.-
Mi porge delle barrette energetiche:
-Con queste starà meglio.-
Non so perchè, ma sento di potermi fidare di lui:
-Grazie mille, ma basta con questo lei e diamoci del tu.-
-E va bene, ora mi dici perchè hai suonato alla mia porta ?-
-È una storia molto lunga e pazzesca, se te la racconto non mi crederai mai.-
-Non è detto, anni fa ho sentito una storia talmente pazzesca che non potevo credere che fosse vera, ma lo era, da allora sono molto meno scettico di prima.-
-Beh ecco io...sai, io stavo cercando...-
Vengo interrotta da un rumore di passi e da una vocina:
-Papino, ho tanta fame, potresti prepararmi la merenda per favore ?-
È una bambina, la piccina entra nella stanza e non appena mi vede corre subito a nascondersi dietro la gamba destra del padre:
-Oh, la deve scusare, è molto timida con gli estranei.-
Effettivamente non devo essere proprio l'esempio di persona di cui una bambina si fiderebbe, coi miei tatuaggi e i la mia tintura. Il padre la prende in braccio e le dice:
-Ora tesoro vai in cucina, papà arriva subito, sistema una questione e poi ti prepara la merenda va bene ?-
Lei annuisce, il padre la mette giù e lei si dirige subito in cucina, io continuo a fissarla incredula perchè...è la fotocopia di Max, è un Max versione bambina, ha lo stesso taglio di capelli, gli stessi occhi blu, lo stesso naso, le stesse lentiggini, la stessa corporatura magra, le uniche differenze sono il mento, la bocca e il colore dei capelli che sono uguali a quelli del padre, la bambina indossa un maglioncino rosa e tiene in mano una scimmietta di peluche:
-Ora scusami, preparo la merenda alla piccola Chloe e arrivo subito, spero che per te non sia un problema aspettare un pò.-
-No, no, fai pure.-
Il padrone di casa si dirige in cucina e io mi alzo a rimuginare, cioè, l-la bambina si chiama Chloe, come me, n-non può essere una coincidenza. Dò un'occhiata a quella che una volta è stata la mia casa, è cambiato un pò l'arredamento e la sua disposizione, ma è sostanzialmente rimasto uguale a prima, le cose che però mi attirano più di tutte sono le fotografie che tappezzano la stanza, sono polaroid, riconoscerei lo stile di Max tra mille. Guardo attentamente le foto di famiglia presenti e non ho dubbi, s-sono capitata nella famiglia di Max, della mia amica Max, del mio possibile amore Max e ora lei vive nella mia vecchia casa. Le foto ritraggono principalmente eventi familiari, come il matrimonio, il compleanno della piccina, un viaggio a Venezia, uno a Roma, un pic-nic all aperto e cose cosi. Sapere che Max si sia sposata e che abbia fatto una famiglia mi rende a disagio. Beh ovviamente non potevo pretendere che stesse sette anni a piangersi addosso, però farsi una famiglia cosi presto...
Ma chissà chi ha sposato Max. Sopra il tavolino davanti al divano vedo un libro di poesie, apro la prima pagina e leggo una dedica:
"Spero che possa piacerti. Con tanto amore tuo marito Warren Graham."
Ecco con chi si è sposata Max, dovevo immaginarlo, quel nerd era proprio cotto di lei, allora alla fine ce l'ha fatta, ecco perchè mi ispirava fiducia. Ma quando ha messo su quei muscoli ? 
Sorrido, sono quantomeno contenta che Max viva una vita serena ma ora devo dirgli quello che mi è successo, ho bisogno di una mano. So che Warren è un uomo di scienza, ma se ha sposato Max conoscerà sicuramente il suo segreto. 
Lo chiamo:
-Warren.-
-Come fai a sapere il mio nome ? Non mi pare di avertelo detto.-
-Lo so, ma ora ti prego di non interrompermi, devo parlarti in privato, per raccontarti una storia pazzesca, a cui forse non crederai, ma devi saperlo, io sono Chloe Price, la migliora amica di Max, non so come ma sono stata sbalzata in avanti nel tempo di sette anni.-
-Wooo, è uno scherzo di pessimo gusto, Chloe è morta, sono stato al suo funerale.-
-No, ti giuro che sono io, dai, insomma, Max può riavvolgere il tempo, potresti anche credere a me. Sei sposato con una che è grado di rivivere infinite volte lo stesso momento, credo che ti avrà raccontato tutta la storia delle nostre indagini e si come abbiamo scoperto quel porco di Jefferson e vendicato la morte di Rachel.-
Gli racconto nello specifico quello che ci è successo in quei giorni. Non appena finisco Warren inizia a respirare affannosamente e a mettersi le mani nei capelli:
-È-è i-incredibile, Max mi ha raccontato che solo tu sapevi di questa storia oltre a me. N-non c'è dubbio t-tu sei Chloe, è incredibile.-
-Lo so, nemmeno io riesco ancora a crederci.-
Lui sorride:
-Max sarà felicissima di vederti e...-
Veniamo interrotti delle chiavi nella serratura della porta, la piccola Chloe che è rimasta buona buona in cucina si fionda alla porta:
-Eccola, mamma è tornata a casa.-
Oddio, rivedrò la mia migliore amica, chissà come è diventata, chissà come mi accoglierà.
















Okay, sono tornato. Spero che questa fanfic possa piacervi. Commenti e critiche (se giuste e in toni non offensivi) sono sempre gradite. 

   
 
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