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Autore: Altair4    06/11/2016    0 recensioni
Due personaggi di questa storia vivono nella mia mente da tempo immemorabile, forse da dieci anni. Finalmente sono riuscita a metterli nero su bianco e ne sono estremamente felice! E’ stato difficile assegnare le caratteristiche giuste a tutto il racconto perché secondo me è un mosaico, infatti dal capitolo 23 diventerà un GIALLO! l’unico filo conduttore di tutti i suoi tasselli è la ricerca da parte della protagonista principale (mezza umana e mezza aliena) di se stessa. Senza Nome (anche detta I.113) è sospesa tra due mondi e non sa a quale appartiene veramente e soprattutto non sa quale sarà il suo destino. Ho cominciato dalle sue origini ma c’è un intero mondo parallelo, il mio mondo immaginario, da scoprire…
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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E’ difficile descrivere cosa ho provato durante il viaggio interdimensionale, le parole non bastano, ma ci
 
proverò…quando mi sono avvicinata al sole c’è stata un’esplosione e mi ha investito così tanta luce che temevo avrei
 
perso la vista. Poi ho sentito un colpo allo stomaco molto forte e ancora cieca per l’esposizione solare, ho avvertito
 
delle scariche elettriche intorno a me, alcune appena percettibili,  altre dolorose, un’angoscia mi ha pervaso
 
completamente, tutte le sensazioni peggiori che avevo provato in passato si stavano presentando insieme…era anche
 
un viaggio mentale, avrei voluto piangere, ma non riuscivo. Quando pensavo che non avrei più potuto tollerare quella
 
tortura tutto è cessato di botto…ho pensato di essere passata nella dimensione di Xiar, allora ho inserito le coordinate
 
senza vedere niente, la mia corteccia visiva era satura di neurotrasmettitori…piano piano cominciai a riacquistare la
 
vista. Notai che alle spalle avevo un sistema binario, due stelle più piccole del sole che si rincorrevano nello spazio. Il
 
computer di bordo sciorinò una miriade di dati, sembrava contento di essere tornato casa. Il sistema in cui mi trovavo
 
aveva dieci pianeti che ruotavano intorno a quella stella doppia ed il quarto era Xiar, in quindici minuti sarei giunta a
 
destinazione. Finalmente lo vidi, aveva due satelliti, uno grande ed uno piccolo che gli orbitavano intorno, erano
 
senza atmosfera come la Luna terrestre, ma il pianeta Xiar non era blu come la Terra, era dorato. Tutto l’intero corpo
 
celeste sembrava formato solo da quel deserto che avevo sognato, sembrava che non ci fosse nulla di vivo sulla
 
superficie e temetti di aver sbagliato qualcosa. Fu allora che Kara comparve nello schermo della navetta come se
 
avesse un comunicatore.
 
            -Mdala figlia di Feidor sei finalmente giunta a noi. Rilassati e lasciati guidare-
 
Quella voce era melodiosa come musica perfetta, poi mi accorsi che tutte le sofferenze dei terrestri erano scomparse,
 
ero finalmente libera, più mi avvicinavo alla superficie del pianeta più mi sentivo serena e felice. Finalmente avrei
 
potuto conoscere mia madre e godere dell’amore infinito e incondizionato degli Xiariani. Atterrai leggera, la navetta
 
si dissolse, potevo respirare senza problemi e mi trovavo in mezzo a quel deserto dorato che avevo visto nei miei
 
sogni. Un oggetto luminosissimo si avvicinò a me e prese le sembianze di Kara.
 
            -Kara finalmente…ma…come mai hai questo aspetto strano? Sembri un fumetto terrestre…me lo sono sempre chiesta-
            -Sei tu che mi immagini così, è una tua semplificazione a causa della tua metà terrestre-
            -Lo sapevo che non potevi avere questo aspetto infantile. Posso vedere mia madre e mio zio?-
            -Tutti noi siamo tua madre e tuo zio, ma è giusto che tu conosca le parti di noi che sono giunte sulla Terra-
 
Un’entità si staccò da Kara e prese forma, era una splendida donna metallica con gli occhi completamente neri,
 
Feidor aveva assunto quelle sembianze momentaneamente perché erano più familiari per sua figlia.
 
            -Mamma!-
            -Figlia mia…-
 
Aliya corse ad abbracciarla, poteva toccarla, era morbida e calda.
 
            -Mdala sei stupenda, mi ricordi tanto James, i suoi occhi, la sua bocca, sei buona come lui-
            -Mamma…non mi sembra vero-
 
Feidor ricambiò l’abbracciò, aveva vissuto in mezzo ai terrestri e sapeva quanto fosse importante la fisicità. Anche
 
Nestor si staccò da Kara, ma non si avvicinò, né l’abbracciò.
 
            -Perdonami Aliya se non ti abbraccio, non sono abbastanza aperto ai costumi terrestri per apprezzare il contatto fisico, ma credimi sono felice di vederti, ti abbiamo aspettato con ansia-
            -Ho così tante domande da porvi…come farò a vivere qui?…avete cibo…un posto dove dormire…?-
            -Non ce ne è bisogno, su Xiar nessuno deve nutrirsi, né dormire, l’energia vitale del pianeta provvede alla nostra esistenza-
            -E cosa fate tutto il tempo?- 
Chiese Aliya alquanto perplessa, ma era una domanda che avrebbe avuto senso solo sulla Terra.
            -Non dobbiamo fare per forza qualcosa di concreto, spesso comunichiamo con altri pianeti e quando possiamo soccorriamo quelli in difficoltà, forse un giorno avremo un rapporto così con i terrestri-  
            -Non è un po’ triste un pianeta completamente desertico?-
            -Non occorre che sia così, tu puoi immaginarlo come vuoi- le rispose Kara.
            -Vuoi dire che mi basta pensare a qualcosa e si materializza?-
            -Sì, ma qualsiasi oggetto o animale materializzerai qui non puoi portarlo via da questo pianeta e non potrai creare esseri senzienti-
            -E’ incredibile…voglio provare-
Immaginai un lago, degli alberi, le farfalle, i fiori e questi apparvero realistiche e vive come se fossero appena giunte su Xiar dalla Terra.
            -E’ incredibile!-
            -No, è Xiar- precisò Feidor sorridente.
            -Come posso usare la mia fisicità? Come posso essere utile a Xiar?-
            -Se vorrai, sarai la nostra ambasciatrice, avrai la possibilità di rappresentarci. Noi abbiamo la funzione di regolare questa galassia, la Trixtar. A noi si rivolgono molte popolazioni per risolvere dispute, guerre fra pianeti e così via- Disse Kara.
            -Quindi ci sono altri mondi popolati? E combattete anche voi?-
            -No, abbiamo solo la funzione di paciere, non combattiamo, anche se tu potrai farlo se lo riterrai giusto e se non provocherai morte inutilmente. La nostra galassia è molto più ricca di vita della via Lattea, il nostro compito è essenziale. Essendo però incorporei a volte non riusciamo a capire le esigenze degli altri, per questo alcuni di noi si separano da Kara ed assumono un corpo con cui viaggiare e relazionarsi con altre popolazioni. Tu imparerai questo compito importante, sarai fondamentale per la pace nella Trixtar, la nostra galassia -
            -E tra una missione e l’altra quando sono qui cosa farò? Devo unirmi a voi?-
            -Non puoi, non completamente, il tuo corpo per metà terrestre te lo impedisce-
 
Non potevo credere a quello che mi stava dicendo, non potevo vivere sulla Terra a causa della mia mente mezza
 
aliena, perché avvertivo troppo vive le sofferenze dei terrestri, d’altro canto non potevo unirmi al popolo di Xiar
 
perché ero troppo terrestre, troppo fisica. Finalmente capii qualcosa che nemmeno Kara con tutte le menti di Xiar
 
potevano comprendere a pieno: non appartenevo né a quel mondo né alla Terra, sarei stata sempre un’incompresa e
 
David mi sarebbe mancato per tutto il resto della mia lunghissima vita. 
 
Adesso è mia la responsabilità della pace nella Trixtar, ma questo compito di ambasciatrice non mi spaventa e non mi spaventerà mai, sono nata per le grandi imprese, potrò usare le mie potenzialità senza limitazione, potrò essere me stessa, sarò sempre unica e diversa da tutti gli altri, ma sarò sempre “Senza Nome”.
 
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
E’sì questo è l’epilogo…almeno per ora. La nostra Aliya ha coraggiosamente affrontato il viaggio inter-dimensionale ed ora è giunta su Xiar. Sembra tornata praticamente al punto di partenza, non è completamente umana né completamente Xiariana, si sente fuori luogo come sempre…ma c’è una differenza importante, potrà esprimere le sue capacità aiutando gli Xiariani a mantenere la pace nella galassia Trixtar come ambasciatrice di pace. Nel sequel è di questo che si parlerà, inoltre non userà più il nome di Aliya, ma “Senza Nome” per gli amici Senza, perché ancora deve trovare la sua identità…spero leggerete e spero che vi piacerà.
 
Spero a presto
:-)
Altair4
   
 
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