Mamma non ti sopporto davvero più.
Sei insopportabile.
Non riesco a parlare con te.
Quando hai ragione, hai ragione ma lo fai pesare.
Dici che ti senti una merda, che io ti faccio sentire una merda... Ma non ti rendi conto di come tu mi fai sentire. Dici sempre che tu sei un essere umano con dei sentimenti ma lo sono anche io, al contrario di quello che tu dici.
Dici che sono priva di sentimenti.
Dici che sono una delusione.
Non dai peso a ciò che dici e dopo pretendi che torni tutto a posto.
Dici che le mie parole ti feriscono ma non hai idea di quanto le tue feriscano me.
Ma tu hai sempre ragione vero?
Quando hai torto non lo ammetti mai, specialmente con me.
Quando cerco di suggerirti una strada diversa per arrivare prima, non mi ascolti nemmeno; come se io non sapessi nemmeno di cosa stessi parlando.
Dici sempre che mi tratti come una persona adulta ma a me sembra di avere ancora quindici anni. Non mi tratti da diciottenne quale sono.
Lasciami fare i miei errori ma non lasciarmi mai fino in fondo.
Fammi fare le cose a modo mio, che non esiste solo il tuo modo.
Sbaglierò, lo so ma quando lo faccio aiutami ad uscirne tendendomi una mano, non buttarmi più giù, non tirarmi di forza. Una via di mezzo sarà sufficiente per farmi capire come devo fare, riuscendoci solo con le mie forze.
Io ti voglio bene mamma, a te devo tutto.
Lasciami andare però, non tapparmi le ali, aiutami a spiegarle al vento, insegnami a volare. Una volta che avrò imparato andrò via, è vero. Ma ritornerò sempre al mio nido, quindi non preoccuparti di lasciarmi andare perché non me ne andrò mai via veramente.