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Autore: SailorDisney    11/11/2016    1 recensioni
"Ti presento Bo Peep." disse Woody sorridendo amaro fissandola mentre lei richiamava le sue pecore. "E' la mia fidanzata."
"Fidanzata?" credo di avere storto il naso e inclinato il viso, come un gattino poco convinto.
"Non te la prendere Jessie, magari adesso può sembrarti strana ma... ti innamorerai. Ne sono sicuro." disse cingendomi le spalle.
"Oh ne dubito seriamente!" dissi senza smettere di fissarla.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Bo Peep, Jessie
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nei giorni seguenti, riuscii a dare una risposta ad alcune delle mille domande che mi tormentavano. Purtroppo però, era una risposta che avrei preferito non avere.

Fu un pomeriggio. Freddo, freddissimo. Fuori pioveva e noi giocattoli rimanemmo tutti nella stanza in attesa del ritorno di Andy dalla scuola. Cercai Bo dappertutto, avevo bisogno di stare con lei. La pioggia mi ha sempre messo malinconia ma al contempo una gioia indescrivibile, una gioia che volevo condividere con lei in quel momento. Sapevo che avrebbe compreso il mio stato d'animo e con tutta probabilità, come avevamo fatto in passato ogni volta che pioveva, mi avrebbe teso la mano e proposto di uscire a sentire il profumo della pioggia fuori in giardino sotto il grande albero. Ma di Bo non c'era traccia, chiesi dappertutto ma nessuno sapeva dove fosse. E quel che era peggio è che all'appello mancava anche Woody. Dopo un po', feci la cosa più logica da fare. Andai da sola in giardino, magari mi avrebbe raggiunta al nostro albero. Mi stesi sul prato, con la schiena appoggiata alla corteccia, quell'odore mi faceva sentire così viva... ma dopo pochi istanti sentii delle voci. Mi bastò alzarmi lentamente e girare dietro l'albero. Bo era seduta sopra Woody, si baciavano e ridevano. Il viso di lui era beato, le accarezzava le guance come a sfiorare un fiore delicato. Lei giocava con il suo foulard e rideva, quel sorriso che aveva dedicato finora solo a me. Fu in quel momento forse che ricordai da quanto tempo stavano insieme, quante cose avevano condiviso, quanto Woody c'era stato prima di Jessie. Era come se, da quando il nostro segreto si era fatto avanti, avessi dimenticato tutto questo. E adesso, si era ripresentato lì davanti ai miei occhi. Me ne andai di tutta fretta, non volevo vedere un secondo di più di quella scena. Da quel momento, diventai invisibile. Non avevo mai pensato fino a quel momento che, se il nostro segreto fosse venuto fuori, un'altra persona avrebbe sofferto. Proprio la persona a cui dovevo così tanto, Woody, il mio migliore amico, il mio salvatore. Ed io ero stata così avventata da mettere il rispetto per un amico da parte. Finalmente il raziocinio stava venendo a galla e così i primi rimorsi.

"Jessie... ehm... ti posso parlare?" mi chiese Bo mentre cercavo di rimettere a posto la molla di Slinky.

"Mi spiace, sono occupata." risposi secca.

"Ehm... è importante." insistette lei guardandosi intorno.

"Ti dico che non posso." dissi cercando difficilmente di ignorarla.

Lei voltò i tacchi dispiaciuta e andò. Il cuore mi faceva terribilmente male, vederla andare via così era straziante. Ma credevo che fosse l'unico modo per risolvere quella dannata situazione e preferivo non coinvolgerla o sarebbe stato tutto più difficile. Nei giorni a seguire, Bo provò più volte a richiamare la mia attenzione, a parlarmi ma io ero ormai decisa a prendere le distanze.

Fu una sera, la sera che non scorderò mai, che rimarrà indelebile per sempre nella mia mente.

Bo mi aspettò fuori dal letto e senza darmi il tempo di accorgermi della sua presenza, mi spinse dentro e cominciò a cercare le mie labbra. Ero sconvolta, volevo scappare, volevo ignorarla... volevo rimanere. Volevo baciarla, volevo stare con lei, volevo lei. Ci baciammo e cercammo come non avevamo mai fatto, era evidente che le ero mancata come lei era mancata a me.

Improvvisamente, un rumore alle nostre spalle. Era Wheezy, il pinguino amico di Woody. Ci guardava nell'ombra e si avvicinò con fare inquietante. Io e Bo prendemmo le distanze, come ci fossimo viste in quell'istante.

"W-Wheezy... che, che ci fai qui?" balbettai prendendo le redini di quella assurda situazione.

"Pensate che non me ne fossi già accorto?" chiese con tono freddo.

"N-non so di cosa tu stia parlando!" risi nervosamente, mentre vedevo il viso di Bo pietrificato.

"Taglia corto, Jessie. Woody è il mio migliore amico e non permetterò che voi lo feriate." disse guardandoci fisso.

"Noi non vogliamo ferire nessuno..." mormorò Bo a bassa voce.

"Ah, si Bo?! E pensi davvero che questo sia il modo giusto?!" la assalì Wheezy.

"Ehi... bada a come parli.." dissi mettendomi in mezzo e difendendola.

"Apri bene le orecchie cowgirl, anzi apritele entrambe. Se questa storia non avrà fine, mi farò avanti io e... credete davvero di volerlo?" disse con tono di sfida.

"Sei ... sei un mostro." dissi con disprezzo.

"No, sono un buon amico." disse scuotendo la testa e andando via.

Bo si gettò a terra, in lacrime. Era nervosa, tremava. Mi accovacciai accanto a lei e l'abbracciai.

"Ehi... va tutto bene, risolveremo tutto, vedrai..." cercai di confortarla.

"No... Ha ragione, Jessie... non, non possiamo..." disse tenendosi la testa fra le mani.

Rimasi in silenzio. Era vero, Wheezy aveva ragione, Bo aveva ragione e io, io sapevo meglio di loro che quel nostro segreto non poteva rimanere più nascosto.

"Bo... diciamo tutta la verità." dissi con tono deciso.

"Cosa?" alzò il viso lei dalle mani.

"Sono pronta, non possiamo continuare a nasconderci così. Dobbiamo dire le cose come stanno, a tutti." dissi provando a convincerla sorridendo.

Lei tirò su col naso con lo sguardo corrucciato.

"Honesty... ti ha insegnato ad essere sincera con te stessa e con gli altri. Sei pronta ad esserlo per davvero?"

Bo rispose con un sorriso alla mia domanda, si avvicinò lentamente e mi diede un bacio sulle labbra, probabilmente il più dolce che mi abbia mai dato, seppur leggermente inumidito  dalle sue lacrime.

Quella notte, fu estremamente difficile prendere sonno. Il giorno dopo avremmo guardato in faccia tutti i nostri amici, la verità sarebbe venuta fuori,  cosa sarebbe successo? Come l'avrebbero presa? E Woody e Buzz ci avrebbero mai perdonate? Tra questi mille pensieri, la notte venne giù. Poi, improvvisamente, era già il giorno dopo.

Uscii da sotto il letto ma non ebbi nemmeno il tempo di abituarmi alla luce del giorno che Woody mi corse incontro come un cavallo impazzito.

"Jessie!" gridò.

"Ssssh... Woody, fa piano! Andy sta ancora dormendo!" dissi ammonendolo.

"Jessie..." mi guardò negli occhi come se quello che doveva dirmi fosse importante più di qualsiasi altra cosa.

"Woody... cosa?" scossi la testa, non comprendendo.

Si buttò fra le mia braccia e mi strinse forte, poi la sua schiena cominciò a muoversi a ritmi convulsi, stava piangendo. Non credevo nemmeno fosse possibile, eppure piangeva sommossamente sulla mia spalla.

"Se n'è andata..." mormorò con un filo di voce.

"Cosa? Chi?" non finii nemmeno la frase che mi risposi da sola. "Bo..." sospirai.

"Mi ha lasciato un biglietto, non tornerà più... io..." Woody smise di parlare. "Mi dispiace, io... so che eravate amiche, so che è un dolore per tutti, io... Scusa Jessie, io.. devo andare. Devo.. devo stare da solo..." Le ultime parole le farfugliò allontanandosi, non ebbi nemmeno la forza di seguirlo. Corsi fuori come una furia, la cercai dappertutto, corsi come non avevo fatto mai, arrivai fino al nostro albero. Fu lì che vidi qualcosa che luccicava. Era una spazzola, una bellissima spazzola. Attaccato vi era un messaggio, non avevo bisogno di sforzarmi più di tanto per capire da parte di chi fosse e proprio perchè ero così certa, non avevo la forza di prenderlo in mano e leggerlo. Mi buttai sul prato, mi appoggiai alla grossa radice e con le ultime forze afferrai il biglietto.

"Avevi ragione sin dal principio, ricordi?
Sei una codarda, mi avevi detto. E per tutto questo tempo sei riuscita a convincermi che non lo fossi, mi hai convinta di essere forte, mi hai convinta di essere bella, mi hai convinta che una soluzione c'è sempre. Mi hai fatto conoscere la bellezza della pioggia, ridere di un dettaglio, i tuoi capelli, li conosco così bene da potermene privare. Vado via perchè ti amo, e per una volta sarò onesta. Ti amo come non ho mai amato nessuno e per questo vado via. Grazie per quello che sei, per quello che siamo state.Grazie per quello che non saremo, se non nei nostri ricordi.

Bo"

Piansi, e quella fu l'unica volta. Piansi fino a fare piangere anche il cielo. Rimasi lì finchè non capii che per quanto avessi aspettato, non sarebbe più tornata.

La vita tornò quella di sempre, o per meglio dire quella che avrebbe dovuto essere se lei non fosse entrata nella mia vita silenziosamente come una ballerina sul palcoscenico e ne fosse uscita sulle punte.

Non so se potrò mai definire, comprendere quello che c'è stato tra di noi ma sicuramente, con il tempo, potrò perdonarmelo. Perdonerò me stessa ma non dimenticherò. Tornerò alla vita di sempre, alle lunghe passeggiate con Buzz, alla profonda amicizia con Woody ma mai dimenticherò quel sorriso, il suo sorriso, il mio sorriso, il nostro Amore. E se mai la rivedrò, spero capirà se le dirò che Quando lei mi amava, tutto era fantastico.

 
 





Grazie per essere arrivato/a fino a qui. E' giusto sapere che la storia è nata in un momento difficile, motivo per cui potrebbe essere a tratti complessa, istintiva e malinconica. Non avevo mai scritto su Jessie e Bo, in realtà la pastorella non mi ha hai fatta impazzire come personaggio ma scrivendo di lei, ho imparato a conoscerla e me ne sono... innamorata anche io. 

Mi trovate su Instagram, come Lightyear90.
E su DeviantArt, come Lightyear90, dove ho pubblicato anche l'illustrazione per questa storia.

Roberta
   
 
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