Pietro gli rispose – Non hai idea di quello che stai facendo – poi chiuse gli occhi e rimase in silenzio.
Dan ritrasse la spada e si rivolse alla ragazza – Adesso ce ne andiamo –
Machedà non resse gli eventi, e si accasciò sulla sua sedia, senza forze per reagire.
- Ragazzi – disse Johntel – la situazione è chiara: dovete scappare. Sapete benissimo che noi siamo troppo vecchi. Dal primo giorno in questa organizzazione ci è stato insegnato che la speranza non muore finché abbiamo fiato in gola. Abbiate fiducia –
Dan stava per ribattere a Johntel ma questi lo zittì – Non devi perdere tempo con me Dan, lo sai. Va'. Che giorni migliori vi possano accogliere. Camminate sulla strada delle stelle! –
Dan annuì, – Fino a cadere nel Cielo – disse
- Fino a cadere nel Cielo – disse Machedà alzandosi
Non c'era bisogno di ulteriori parole. La ragazza prese dei vestiti pesanti e qualche provvista, poi i due scomparvero dietro la porta della cantina dei vini.
Passò qualche ora. Pietro rimase a dormire, mentre Johntel salì nella locanda e si prodigò per pulirla. Piano, piano passò la mano su ogni angolo della sua taverna e ripensò a cosa ne era stato delle ore passate a correre e a combattere per uno scopo che non aveva visto realizzarsi "Per uno scopo che forse neanche conosco a fondo" si disse "ma forse una vita senza un sentiero che porta al Nulla non ha molto senso. Darsi obbiettivi raggiungibili non porta a soddisfazioni sufficienti. Quello che ho fatto forse nessuno lo ricorderà, ma va bene così". Cominciò a pregare. Poi arrivarono le sei del mattino.
Tre sonori colpi alla porta.
Johntel si avvicinò. La sua era una locanda non una casa, quindi se qualcuno bussava, Johntel apriva. E così fece. La vita gli fu tolta in pochi secondi. Una lama lo attraversò senza troppi complimenti e si ritrovò a terra, a godere dei suoi ultimi istanti.
Qualche minuto dopo la Locanda delle Stelle Cadenti prese fuoco e così continuò, finché tutto al suo interno non fu arso.