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Autore: Ladyhawke83    11/11/2016    16 recensioni
Questo è il mio primo esperimento di song-fic, quindi non ho la più pallida idea di come sia venuto, né di come avrei dovuto impostare il lavoro. Spero vi piaccia, questo scritto è molto autobiografico, ho sofferto molto per questo sentimento e credo che questa canzone di Elisa, che io adoro, sintetizzi bene lo stato d'animo, ma anche la volontà di rialzarsi, di riappropriarsi del proprio cuore ferito.
A presto
Ladyhawke83
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Song fic
Canzone "Maledetto labirinto" di Elisa
Fandom Originale introspettiva
Rating verde
Tematica romantico- malinconica
Parole 499



"Maledetto Labirinto"

Passeggiando per il cortile dell'Università ti penso.
Quante volte ho percorso questi stessi passi, stagione dopo stagione, semestre dopo semestre? 
Dovrei esserci abituata ormai, eppure, eppure non riesco a non pensare a quando anche tu frequentavi gli stessi luoghi e alla gioia che mi prendeva quando ti incontravo per caso, sotto le arcate del chiostro, e dovevo sforzarmi per nascondere il largo sorriso che faceva capolino sul mio viso...

Ogni cosa è inutile
Quando so che vorrei solo te
Ogni volta fa ridere
Come io finisca a pensare a te


E poi? Poi cosa è cambiato? Forse tu, forse io, forse il tempo...
Noi siamo come due frammenti di universo che avrebbero dovuto scontrarsi ed invece si sono soltanto sfiorati e a soffrirne sono stata solo io, ora orbito intorno ad un ricordo vuoto, ad un amore mai nato e, a volte, detesto questo luogo che mi rammenta ogni volta cosa poteva essere e che non sarà...

Anche se non ti chiederò perché
Io non starò lì ferma immobile
Ad aspettare che mi spingi sopra il ciglio
Anche se non ti chiederò perché
Non mi pensare così fragile
Ed a aspettare che mi guardi andare a fondo
Come un sasso


Il cuore soffre. Si dice che il tempo curi le ferite, eppure questa che mi hai inferto, ancora sanguina.
L'unica mia colpa è stata quella di amarti troppo, vorrei dirtelo ancora, e di nuovo, ma a cosa servirebbe? 
Solo io conservo il ricordo di quelle giornate spensierate, delle aule, dei corsi e del tuo profumo...

A te che sai
Comunque sai
Non muore mai
Il ricordo
Ogni cosa è inutile
Quando so che vorrei solo te

Mentre osservo le foglie autunnali cadere, una parte di me ancora spera di vederti camminare con quel tuo passo troppo spedito per me, e quella tua aria assorta, quegli occhi troppo profondi e scuri...


Anche se non ti chiederò perché
Se mi conosci sai che era per te
Speravo mi parlassi di quel giorno di quel momento
Maledetto in cui ti ho perso
Maledetto labirinto


Ricorderò per sempre il giorno che, presa da un anomalo coraggio, te lo dissi guardandoti negli occhi, dissi che ti amavo, e anche se la mia voce tremava nel farlo, non ho vacillato. È stato il tuo silenzio nervoso ed impacciato a distruggere tutto in un attimo. 
Non eravamo più amici, non eravamo amanti e, da quel momento, non saremmo stati mai nient'altro...


Anche se non ti chiederò perché
Non mi pensare così fragile
Da volerti anche se abbasserai lo sguardo


Avresti dovuto dire no, avresti dovuto dire "mi dispiace", ma non hai parlato. Hai abbassato lo sguardo, sei fuggito restando immobile, lasciando che tutto si dissolvesse.
Sono rimasta sola, in questo labirinto di ricordi e sogni infranti, ma non voglio più essere prigioniera della tua indifferenza. 
Scegli la tua strada ora, io la mia l'ho trovata e non conduce più a te...

E tu prova ad uscirne adesso
E solo tu puoi uscirne adesso

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NOTE DELL'AUTRICE: Questo è il mio primo esperimento di song-fic, quindi non ho la più pallida idea di come sia venuto, né di come avrei dovuto impostare il lavoro. Spero vi piaccia, questo scritto è molto autobiografico, ho sofferto molto per questo sentimento e credo che questa canzone di Elisa, che io adoro, sintetizzi bene lo stato d'animo, ma anche la volontà di rialzarsi, di riappropriarsi del proprio cuore ferito.
A presto
Ladyhawke83
   
 
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