A te va ogni mio verso e fantasia
l'aria salmastra di quella pineta
la poltroncina d'una vecchia zia
che cigolava tutta e ancor ci allieta
verde velluto a coste... che poesia!
In quella stanza buia e un poco tetra.
Tu hai anestetizzato ogni mio senso
mi specchio nei tuoi occhi verde intenso.
E quelle acrobazie da circo equestre
nel tempo e nello spazio cosė amaro
ora ascolto Calcutta e le ginestre
un tempo assetate di un riparo
sono gialla cornice alle finestre
e il sordo miagolio di un giaguaro.
Non ho pių tanta voglia di spiegare
sott'acqua non so pių come gridare.