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Autore: Crilu_98    14/11/2016    1 recensioni
"La prima cosa che noto è che cammina in modo strano: tiene le braccia larghe attorno a sé e procede lentamente, titubante. Le sue mani incontrano lo spigolo di uno dei banconi e mi chiedo perplesso perché abbia dovuto toccarlo, prima di aggirarlo. Poi, quando mi soffermo sui suoi occhi, spalancati e fissi su di noi, comprendo.
-Ma è cieca!- urlo, balzando in piedi. La ragazzina si ferma e fa una smorfia sorpresa, voltando il capo proprio verso di me."
Alexandra Jane Sorrentino: origini italiane, orgogliosa, razionale, talmente sicura di sé e delle sue capacità da iscriversi ad un concorso televisivo di cucina. Unico problema: un incidente l'ha resa cieca. Ed è questo che attrae e insieme spaventa Jake Moore, inflessibile e scontroso giudice del concorso: perché Alexandra è diversa, speciale... Ma è probabilmente anche l'unica in grado di capire il suo modo di fare cucina e, con esso, tutto ciò che ha tentato di dimenticare dietro di sé...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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P.O.V. Alexandra
 
Tamburello con le dita sul ripiano in lucido acciaio del lavello della mia cucina, lasciandomi cullare dai familiari rumori che la invadono prima che le porte del ristorante si aprano. Abbiamo aperto il Sunshine da pochi mesi, ma mi sembra che la mia vita sia sempre stata qui dentro: è come un rifugio caldo e protettivo, il mio posto nel mondo. Jake ha pensato a tutto per facilitarmi il lavoro, dal forno dotato di sensori per evitare bruciature ai pavimenti antiscivolo: l’unica cosa che mi ha tassativamente proibito di fare è affettare gli ingredienti ed io ho acconsentito (sbuffando).
Mi passa accanto, dandomi un buffetto sulla guancia:
-Allora, ragazzina, battiamo la fiacca? Se continui di questo passo ti licenzio!-
-Prima o poi sarò io a licenziare te, caro socio!- ridacchio, mettendomi all’opera.
Il Sunshine è diventato uno dei ristoranti più rinomati di New York in pochissimo tempo, grazie anche alla presenza di Jake, ed io qualche volta fatico ad abituarmi ai severi ritmi che questa vita mi impone.
Robin chiude al volo la telefonata con Tyler: stavano litigando, ma la sento ridacchiare mentre si lava le mani. La loro relazione è fatta così, tra alti e bassi sembrano più uniti che mai. Richard ed Evan, invece, sono molto più discreti, nessuno sospetterebbe di loro: Jake si lamenta in continuazione di Peters e della sua arroganza e i due finiscono spesso per litigare, ma sotto sotto so che il mio ragazzo apprezza Evan e la sua perizia in cucina.
L’unico a mancare è Adam, ma preferisco non pensare  a lui, altrimenti un nodo alla gola mi rende difficile respirare: ha incassato la sconfitta, ma ne è stato profondamente deluso, tanto da cambiare Stato. Non penso che lo rivedrò, le sue ultime parole nei miei confronti sono state piuttosto dure:
-Ti credevo una persona diversa e Jake Moore…- mormorò, prima di voltarmi le spalle e uscire dal Sunshine ancora in allestimento -Non è la persona adatta a te.-
 
P.O.V. Jake
 
A volte mi viene in mente che Brooks potesse aver ragione sul fatto che io non sono l’uomo più giusto per Alexandra. Ho passato talmente tanto tempo concentrato esclusivamente su me stesso e sui miei piatti che adesso collaborare alla pari con altre persone mi risulta difficile, anche se è per la sua felicità; per non parlare poi di quanto sia inesperto per aiutarla nel suo handicap.
Quando ho incontrato il padre e l’altro fratello della ragazzina, Daniel, questi mi hanno squadrato dall’alto in basso e poi il signor Sorrentino ha commentato, pacatamente:
-Non ce la farà mai. Non mi sembra il tipo.-
E se Dan si è sciolto con un paio di birre, il mio futuro suocero è più gelido che mai. La madre di Alexandra, invece, si è dimostrata più socievole e mi ha istruito su quali medicine deve prendere contro l’emicrania, come infilare il guinzaglio speciale di Abigail, come aiutarla negli spazi che non conosce… Incredibile ma vero, questa nuova e complicata realtà mi piace da matti!
Non pensavo che avrei mai avuto un mio ristorante: un locale del genere significa solidità, sicurezza, stabilità. Tutte cose che non hanno mai fatto parte della mia vita, almeno fino a quando non è arrivata Alexandra a scuotermi e a risvegliarmi dal mio torpore: adesso il Sunshine è la base e insieme il frutto del nostro legame e grazie anche alla mia fama sta avendo un ottimo successo. Ma so che per questo risultato devo ringraziare anche la preparatissima squadra che la ragazzina sa mantenere insieme: garantiamo un servizio efficiente non solo perché siamo tutti degli Chefs con la c maiuscola, ma anche e soprattutto perché sappiamo lavorare in armonia, facendo fronte ai disguidi più disparati senza perdere un colpo.
Non ho una grande esperienza in questo campo, ma mi sembra quasi… Una famiglia.
 
P.O.V. Alexandra
 
L’incidente di Jake, che gli ha lasciato una brutta cicatrice alla base del collo, ha fatto inevitabilmente scalpore; quando poi la nostra relazione è venuta alla luce, contemporaneamente al mio ritiro dal concorso e all’annuncio shock di Elizaveta Hobbes, i tabloid si sono sbizzarriti su di noi per settimane.
Quest’ultima edizione di Chefs è stata annullata e a giudicare dalle reazioni negative del pubblico, non credo che ce ne saranno altre. Impasto con forza uova e farina per preparare una focaccia alla base di uno dei nostri antipasti: è da questa morbida massa che è iniziato tutto e ancora fatico a credere che la ragazzina fragile e desiderosa di mostrare al mondo quanto valeva sia arrivata così lontano.
Quando mi sono iscritta al contest, vincerlo era il mio unico obiettivo, era diventata quasi un’ossessione: avevo studiato per mesi non solo numerosi ricettari, ma anche le puntate delle passate stagioni, fino a convincermi di potercela fare, nonostante tutto e tutti. Mi sembrava la mia rivincita nei confronti della vita che mi aveva privato della vista: non aspiravo a nient’altro, convinta che non avrei mai potuto avere una vita normale fuori dalle pareti di casa mia.
Invece…
Sento la mano calda di Jake accarezzarmi la guancia e spazzolare via una striscia di farina con una risata sommessa:
-Non hai niente di meglio da fare che bighellonare per la cucina e molestare le povere cuoche?- lo rimprovero bonariamente.
-A mia discolpa, posso dire che la vittima delle mie molestie sei solo tu e che per il momento la cucina funziona benissimo!- ridacchia. Mi piace moltissimo questo nuovo Jake, più spensierato, aperto e deciso a godersi la vita; contemporaneamente, però, è anche maturato tanto, ha imparato (come me) a smussare quei lati del suo carattere che gli rendevano difficile convivere serenamente con gli altri.
-Stavo riflettendo…- continua poi, con fare più serio e pensoso, allacciandomi le braccia attorno alla vita e poggiando la testa nell’incavo della mia spalla: il suo profumo mi da’ alla testa ancora adesso che lo sento attorno a me ventiquattr’ore su ventiquattro.
-Su cosa?- chiedo, interrompendo il mio lavoro. Dal tono della sua voce, infatti, ho capito che Jake ha in mente qualcosa di importante e questo basta a fargli ottenere tutta la mia attenzione.
 
P.O.V. Jake
 
Faccio un respiro profondo, improvvisamente a corto di parole. Tutto il discorso che mi ero preparato va in fumo ed io mi ritrovo a boccheggiare, mentre Alexandra aggrotta la fronte perplessa:
 -Jake… Tutto bene? C’è qualcosa che non va?-
-No, niente, è solo che…-
-Mmm?-
-Io… Tu… Noi…-
“Fai pena, Moore!”
-Jake, mi fai preoccupare così!- sbotta la ragazzina, voltandosi verso di me e poggiandosi a braccia incrociate contro il ripiano su cui è adagiato l’impasto della focaccia. E’ così bella e naturale in quello spazio che sembra essere stato creato apposta per lei, che esclamo d’istinto:
-Sposami.-
Non volevo dirlo così, lo giuro. Volevo parlarle di quanto mi abbia cambiato la vita, di quanto sia diventata importante per me, di come abbia ridato un senso alla mia esistenza. Ma ormai è andata e a pensarci bene Alexandra Jane Sorrentino non ha bisogno di tante parole: spesso avverte ciò che gli altri le vogliono comunicare prima ancora che aprano bocca.
La ragazzina mi fissa scioccata, gli occhioni ciechi spalancati e la bocca socchiusa:
-Sei serio?- chiede poi, con voce tremolante. Inizio a parlare velocemente, nervoso e sopraffatto dall’emozione:
-Mai stato più serio in vita mia. Ascoltami, Alexandra, io voglio costruire il mio futuro con te e so che lo stiamo già facendo con questo ristorante; so che non è neanche il momento e il luogo più romantico per chiedertelo ma questa è la nostra vita, siamo nati per essere qui! Voglio sposarti, ragazzina, e avere dei bambini pestiferi che ci tengono svegli la notte e litigare perché a volte affetti il cibo di nascosto – so che lo fai! Voglio svegliarmi con te ogni mattina e crollare al tuo fianco ogni notte, dopo una serata faticosa. Voglio…-
-Sì!-
-Ah bene!- sospiro, sollevato -Sappi però che nonostante l’agitazione avevo ancora due minuti buoni di discorso!-
-Apprezzo lo sforzo!- ride Alexandra, trattenendo le lacrime di gioia. E d’improvviso mi rendo conto delle congratulazioni e degli applausi che sono scoppiati attorno a noi: tutta la cucina, camerieri compresi, si è fermata per assistere alla mia dichiarazione.
Stringo al petto Alexandra che non riesce a smettere di ridere (o di piangere?) ed osservo quei ripiani di lucido acciaio pieni di cibo e di piatti, i nostri amici e colleghi con le divise già sporche di salse ed inspiro quell’odore delizioso che da qualche tempo a questa parte ho imparato ad associare ad un gusto preciso: la felicità.
 
 
 
Angolo Autrice:
Ci siamo, finalmente! Anche questa storia è finita, anche se non nel modo in cui avevo immaginato quando avevo iniziato a scriverla: proprio quando dovevo narrare della durissima (e banalissima) sfida tra Oliver ed Alexandra mi sono resa conto che inserirla non avrebbe avuto senso. La ragazzina ha ottenuto molto di più di un semplice premio, e anche Moore se l’è cavata bene… Ringrazio moltissimo tutti coloro che hanno inserito ‘Chefs’ tra le seguite/preferite, chi l’ha letta silenziosamente e soprattutto chi ha recensito! Perciò un grazie speciale va a MusicHeart, a Minelli, a Batteriascarica, a MissF, a marika_3, a Ciniza e a ParoleDiGhiaccio: le vostre opinioni mi hanno fatto davvero piacere! <3
Non l’ho pubblicata nel genere Romantico perché è di ambientazione storica, ma se vi va passate a dare un’occhiata a Julie e Richard di ‘The lost Paradise’ ;)
Alla prossima
 
Crilu  

 
   
 
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