Eragon era di nuovo partito. Come ogni volta Arya veniva
sopraffatta dalla sua mancanza. Da quella bellissima serata nel giardino erano
passati alcuni giorni e non si erano quasi pi visti. Una sera Eragon era salito nella stanza della ragazza sapendo che rischiava
molto se veniva scoperto, ma a lui non importava. Non
riusciva piu a sopportare la lontananza e voleva
sentirla vicina, molto vicina. Quando Eragon era entrato dalla finestra la elfa era rimasta tutta sorpresa e non aveva avuto neanche
il tempo di dire qualcosa, perche il ragazzo si era avventato sulle sue labbra.
Arya aveva subito risposto al bacio, pentendosi molto
presto perche Eragon l aveva
spinta sul letto e aveva cominciato a baciare ogni centimetro di pelle che
vedeva. Arya allÕinizio lo aveva lasciato fare. In
fondo era quello che voleva pure lei. Ma poi qualcosa
la aveva bloccata. Sapeva che era una cosa che non poteva fare. Il rischio di
rimanere incinta era alto e nel suo popolo i bambini erano una cosa rara e
importante. Si immaginava quello che avrebbe pensato
tutta la popolazione degli elfi se lei fosse rimasta incinta per lo piu da un Cavaliere di Draghi. Rabbrividi
a quel pensiero. Eragon aveva notato che Arya non
partecipava, quindi si blocco e la guardo.
-Che hai? Lo so quello che stai pensando maÉ-
-No aspetta. Eragon noi
non possiamo. Se dovessi rimanere incinta tu dovresti
diventare il mio compagno fisso e dovresti rimanere qui per sempre. Ma e prorpio quello che non puoi
fare. Sei un Cavaliere e devi viaggiare. Poi sarebbe un motivo in piu per Galbatorix di cercare di
eliminarti in un modo o nell altro. Capisci perche
non possiamo anche se io lo vorrei davvero?-
Il ragazzo era rimasto a fissarla per tutto il
tempo.
-Si ti capisco ma io non so se ce la faro. Tutti i tuoi movimenti, i tuoi sguardi e le tue
labbraÉquando mi sorridiÉ tutto mi fa impazzire!-
Eragon si era alzato e la guardava con uno sguardo acceso, uno sguardo
che Arya non aveva mai visto in lui. Ma poi quella
luce gli spari dagli ochhi cosi veloce come era apparsa.
-Scusa AryaÉcredo che
ora sia meglio che me ne vada.-
Eragon spari fuori dalla porta prima che la ragazza potesse protestare.
Da quella sera Eragon l aveva evitata la maggior parte del tempo e poi senza una
parola era partito.
Arya fece vagare il suo sguardo per il cielo mentre una lacrima silenziosa le
scendeva sulla guancia candida. Solo una domanda affollava la sua mente:
Avrebbe rivisto Eragon vivo? O le sarebbe arrivata la notizia che non ce lÕaveva
fatta?