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Autore: Story_of_a_Joke    17/11/2016    1 recensioni
Siamo così soli, non trovate?
Anche in una folla di altri pazzoidi, possiamo... PICCHIARE O URLARE FINO A SGOLARCI... tanto non interessa a nessuno!
E' come... se nemmeno esistessimo...
Genere: Malinconico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Batman aka Bruce Wayne, Joker aka Jack Napier
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Batjokes'
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Le manette vengono messe intorno ai polsi bianchi di quella figura vestita di viola, che viene successivamente caricata sulla Bat-Mobile.

Mentre viene riportato ad Arkham, tutta Gotham lo vede.

Tutti lo conoscono.

Tutti sanno chi è e che cosa ha fatto.

Eppure è così solo.



 
Siamo così soli, non trovate?





Il solito ghigno è impresso su quel pallido viso.

Un ghigno molto simile ad un sorriso.

Un sorriso messo come maschera per nascondere tutto il dolore e le lacrime che ha dentro.

Tutti i suoi veri sentimenti.

Sentimenti che lo fanno sentire così solo...



 
Il mio sorriso è a fior di pelle perché dentro 
sto piangendo.
Puoi unirti a me per il singhiozzo?




Lo sguardo ricade sull'uomo seduto sul sedile del volante.

E' Batman.

La persona che odia di più.

Ma anche quella che ama di più...

-Sei gentile a riportarmi a "casa", Batsy!-

L'uomo pipistrello rimane impassibile, mentre una risatina snervante invade il veicolo.

Batman è sempre con lui.

Durante i duelli, per riportarlo ad Arkham...

Nel suo cuore...

Lui c'è sempre, ma in realtà non c'è mai.

Non c'è durante i suoi momenti di debolezza.

Non c'è quando vorrebbe piangere tra le sue braccia.

Non c'è quando si sente... così solo...



 
Lui era così fuori dalla mia portata
che non avevo nemmeno
il diritto di prendermi una cotta.
Eppure, come si suol dire, 
al cuor non si comanda...




Arkham è davanti a loro.

Le porte si aprono, rivelando il solito, buio, freddo e tutt'altro che amichevole posto che Joker conosce più che bene.

-Mi verrai a fare delle visite settimanali, vero Bats?-

Chiede, mentre viene ricondotto nella sua vecchia cella.

L'uomo pipistrello lo guarda, senza fare e dire nulla.

E in questo momento, ora più che mai, Joker si sente abbandonato.

Si sente... così solo...



 
Resta il vuoto ogni volta 
che tu te ne vai.




Una volta arrivato a destinazione, la cella si chiude, rinchiudendo al suo interno una mente piena di pensieri e capacità per uscire di nuovo da lì.

Il corpo marmoreo dell'uomo si adagia sul letto di quella lurida cella.

Lo sguardo è perso ad osservare un punto fisso sul soffitto, in maniera quasi assente.

Ed è di nuovo qui, con mille pensieri che gli frullano in testa.

Ma non sono pensieri di evaquazione, idee per fuggire da questo posto.

Perché sa che non avrebbe senso scappare di nuovo, se non si ha un posto dove fuggire.

E sa di essere da solo, in questo mondo, senza nessuno che lo ama veramente.

Senza nessuno disposto a proteggerlo. 

E' da solo.

Così solo... 



 
Scappare, sì, ma dove?
E' come cambiare cella:
non cambia il fatto che sei in prigione




Una lacrima scende lungo il viso, fino ad immergersi in quel ghigno rosso, in quel labirinto di follia.

La mano scivola nella tasca dei pantaloni, tirandone fuori un affilato oggetto metallico, molto simile ad una lametta.

-Dovrebbero fare più controlli ai detenuti...- sussurra l'uomo.

La lama incide nel braccio, precisa, faccendo uscire molto sangue.

Una risata mista al dolore invade la cella.

-Non ha senso vivere in solitudine...-

Lettere iniziano lentamente a formarsi sulla pelle, mentre il sangue continua a colare, imperterrito.

-Se è vero che tutto è solo un'enorme barzelletta, non c'è nulla da temere dall'altra parte.-

L'oggetto cade rumorosamente al suolo, mentre il braccio viene lasciato a penzoloni giù dal letto.

Gli occhi osservano il soffito.

-Ti aspetterò, dall'altra parte, Bats...-

Le palpebre si chiudono, e le labbra si stirano in un sorriso.

Un silenzio di tomba cade nella stanza.



 
Anche in una folla di altri pazzoidi, possiamo...
picchiare o urlare fino a sgolarci...
tanto non interessa a nessuno!
E' come... se nemmeno esistessimo...




La cella è fredda. 

In quel buio, si riesce a mala pena a vedere.

Il posto ha superato talmente tanto i limiti della decenza, che nessuno si accorgerebbe del piccolo oggetto di metallo scintillante di rosso sul pavimento.

Un corpo freddo come il ghiaccio giace su un lettino alquanto mal tenuto, mentre un sorriso è impresso su quel volto pallido.

Tic, tic... nell'aria riecheggia il rumore di piccole goccie rosse che scivolano su un braccio penzolante giù dal letto, fino a cadere ritmicamente per terra.

Una scritta color rubino è incisa in maniera quasi perfetta su quel braccio marmoreo.

"So Alone"


 

FINE
   
 
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